Attivazioni Biologiche

Dolore alle anche

Il dolore alle anche può avere diverse origini, posizioni, intensità e può essere spontaneo od evocato da manovre o movimenti. Può altresì essere abbinato ad altri sintomi o segni che riguardano l'articolazione.
L'anca è una articolazione diartrosica, ovvero mobile, composta da due capi articolari: il cotile o acetabolo del bacino e la testa femorale.
L'articolazione dell'anca è sede di un legamento che mette in comunicazione la testa femorale e l'acetabolo e si chiama legamento rotondo.
L'articolazione è avvolta da una capsula articolare con annessa membrana sinoviale che secerne un liquido lubrificante, che mantiene in perfetta efficienza lo scorrimento delle superfici articolari, una sull'altra.
L'anca è contornata da diversi muscoli come il piccolo, il medio e in grande gluteo ed è una articolazione sottoposta al peso di tutto il tronco. La struttura della spongiosa che costituisce l'epifisi femorale ha una trama particolarmente efficiente in grado di sopportare carichi molto elevati.



Giorgio Beltrammi
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• Secondo le 5 Leggi Biologiche

L'anca è composta totalmente di strutture derivate dal mesoderma recente ed a seconda del tessuto considerato, ci sono differenze istologiche molto importanti. Stante l'origine embriologica i conflitti che possono attivare i Programmi SBS dedicati alle articolazioni, sono quelli di svalutazione/inadeguatezza con tonalità diverse. Il conflitto principale è quello di non riuscire a contrapporsi, a sopportare il carico, non riuscire a contrastare la persona o l'evento. Nel mondo animale i bufali si affrontano incornandosi con grande violenza e l'animale confida sul suo collo femorale, per mantenere la posizione e non cedere.
Il secondo conflitto è quello di non riuscire ad alzarsi, a ergersi di fronte all'evento o alla persona, non riuscire a essere all'altezza dell'avversario.
Naturalmente è il sentito della specifica persona che potrà definire quale tipo di conflittualità l'ha portata a soffrire di dolore all'anca.
In ogni caso il dolore si presenta praticamente sempre nella fase di riparazione dell'articolazione.
Qualsiasi siano i tessuti coinvolti, il conflitto prevede una fase attiva in cui le strutture coinvolte subiscono un rimaneggiamento necrotico, per cui il tessuto diventa meno vitale, in funzione di lasciare lo spazio necessario per il tessuto nuovo e più efficace. Questa fase è silente, senza dolore.
Se la persona risolve il suo conflitto, inizia la fase di riparazione in cui si ha un forte edema locale e la tensione va a stimolare le terminazioni nervose presenti nell'articolazione, in particolare nella zona sottocartilaginea e periostea.
Nella fase A della riparazione il dolore è spontaneo, non provocato da manovre o movimento. Può essere molto forte, specialmente in presenza di sindrome del profugo e impone alla persona l'immobilità.
La Crisi Epilettoide può essere caratterizzata da intensificazione del dolore.
Solo nella fase B della riparazione si ha miglioramento del dolore che viene evocato da manovre e movimenti. il tipo di movimento che evoca il dolore può indicare ulteriori valori conflittuali, come la divaricazione dolente che indica l'incapacità di accogliere il partner.

La lateralità biologica della singola persona va tenuta in considerazione per la valutazione e verifica del conflitto.
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