Attivazioni Biologiche

Malattia diverticolare

Perla saggia:
Lavorare
mangiare
bere
dormire
amare:
tutto deve essere misurato.

Ippocrate

Parole chiave: colon, diverticoli, diverticolosi
× ATTENZIONE: Questo articolo è una elaborazione teorica che necessita di verifica. Non può essere presa come strumento per la formulazione di diagnosi o prognosi ed ancor meno terapie per qualsivoglia quadro di diverticolosi o diverticolite diagnosticato.
Questo articolo ha la sola finalità di informare la persona e indurla a riflettere sul proprio vissuto e verificare la corrispondenza con il programma biologico alla base della propria condizione, nel caso fosse affetta dalla patologia in argomento.
L'autore declina ogni forma di responsabilità per un uso improprio dei concetti inseriti nell'articolo.

Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
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Secondo la Medicina Ufficiale

Tratto da: "THE MERCK MANUAL OF DIAGNOSIS AND THERAPY - 19th Ed. (2011)"
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi

I diverticoli sono delle estroflessioni mucose a forma di tasca sferica, che protrudono da una struttura anatomica tubulare. I diverticoli veri sono composti di tutti gli strati che compongono la parete della struttura. I diverticoli falsi o pseudodiverticoli sono proiezioni mucose attraverso lo strato muscolare. I diverticoli esofagei e di Meckel sono diverticoli veri. I diverticoli del colon sono pseudodiverticoli; causano sintomi attraverso l'intrappolamento di feci al proprio interno, divenendo infiammati o infetti, sanguinanti o perforati.

Diverticolosi

La diverticolosi è la presenza di diverticoli multipli nel colon, come probabile risultato di una perdurante dieta povera di fibre. La maggior parte dei diverticoli sono asintomatici, ma alcuni si infiammano o sanguinano.
La diagnosi avviene con la colonscopia o con clistere baritato. Il trattamento varia in base alle manifestazioni.

I diverticoli possono comparire ovunque nel colon - usualmente nel tratto sigmoideo, ma raramente nel tratto rettale al di sotto della riflessione peritoneale. Il diametro varia dai 3 mm ad oltre 3 cm. Le persone con diverticoli ne presentano numerosi lungo il colon.
La diverticolosi è poco comune nelle persone sotto i 40 anni di età, ma lo divengono considerevolmente dopo quell'età; essenzialmente tutte le persone oltre i 90 anni di età hanno numerosi diverticoli. I diverticoli giganti, che sono rari, variano da un diametro di 3 cm. a 15 cm e possono essere singoli.

Diverticolite

La diverticolite è l'infiammazione del diverticolo, che può portare al flemmone della parete intestinale, alla peritonite, alla perforazione, alla fistolizzazione o all'ascesso. Il primo sintomo è il dolore addominale. La diagnosi avviene con la TC. Il trattamento prevede l'uso di antibiotici ed occasionalmente l'intervento chirurgico.

La diverticolite avviene quando una micro o macro perforazione si sviluppa nel diverticolo, producendo una contaminazione batterica.
L'infiammazione risultante rimane localizzata in circa il 75% delle persone colpite. Il restante 25% può sviluppare ascesso, perforazione in peritoneo libero, occlusione intestinale o fistole. Le fistole più comuni coinvolgono la vescica, ma possono interessare l'intestino tenue, l'utero, la vagina, la parete addominale.
La diverticolite è molto grave nelle persone anziane, specialmente coloro che assumono prednisone o altri farmaci che aumentano il rischio di infezione. Quasi tutte le diverticoliti gravi avvengono nel sigma.


Giorgio Beltrammi
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Secondo le 5 Leggi Biologiche

Occorre rispettare le distinzioni tra diverticolosi e diverticolite.
La diverticolosi rappresenta le numerose recidive attivatorie a carico della mucosa e della muscolare del colon. Al momento del rinvenimento dei diverticoli, la persona può essere in conflitto attivo o in normotonia.
La diverticolite rappresenta la fase di riparazione di una nuova recidiva a carico della mucosa e della muscolare del colon. La sintomatologia può suggerire se la persona sia in Pcl A o B. La perforazione o il sanguinamento può rappresentare la Crisi Epilettoide.

Esperienze

La diverticolosi e la diverticolite sono stati temi frequenti nella mia professione. Sul tavolo operatorio sono giunte numerose persone per essere operate in regime di prenotazione e d'urgenza e l'esito del loro intervento ha visto storie diverse. Io non so come è stata la loro vita dopo l'intervento e la relativa ospedalizzazione, quello che posso dire è quello che ho visto accadere mentre erano in ospedale in generale e in sala operatoria in particolare.
Ogni intervento è una opera artigianale che risponde a esigenze del tutto soggettive e nonostante i protocolli e le linee guida applicati durante l'esecuzione degli interventi, i chirurghi si sono trovati di fronte a problemi di ogni genere e la natura di questi problemi ha determinato esiti diversi.
Nel corso della mia esperienza sono passato dall'epoca in cui l'intervento era sempre eseguito "a pancia aperta" e l'ospedalizzazione era lunga e sofferta, ad oggi dove l'intervento viene pressoché sempre eseguito "a pancia chiusa" (laparoscopia) con una ospedalizzazione talora di appena 3-5 giorni.
Ad ogni modo l'intervento per l'asportazione dei diverticoli rimane una procedura complessa, specialmente se sono presenti ascessi, esiti cicatriziali, occlusioni e peritoniti.
La diverticolosi viene quasi sempre operata in condizioni ottimali, con la persona in buone condizioni generali.
La diverticolite, quando richieda l'intervento chirurgico, viene operata in condizioni di urgenza con la persona in condizioni talora molto scadenti, senza una preparazione intestinale.
La peritonite da perforazione diverticolare richiede un intervento molto urgente e la persona giunge sul tavolo operatorio in condizioni gravi, talora gravissime e spesso è richiesta la terapia intensiva post-operatoria. È quindi facile intuire come cambino i destini di queste persone e quale possa essere l'esito, per cui esporrò l'argomento dividendolo in base al tipo di esito.

Quando le cose vanno bene

Se la persona viene operata per diverticolosi, la resezione chirurgica coinvolge solamente il tratto in cui sono presenti i diverticoli. Il sacrificio tissutale è contenuto (cosa che non avviene per un cancro del colon, dove si asportano tratti colici anche molto ampi) e non si presentano problemi di vascolarizzazione che possano mettere in crisi l'anastomosi colo-colica. L'intervento viene eseguito in laparoscopia con 4 accessi molto piccoli (2 da 5 mm e 2 da 12 mm) ed una minilaparotomia di servizio (per l'estrazione del pezzo) di circa 10 cm.
L'intervento può durare mediamente dai 90 ai 120 minuti. Non è di norma richiesta la terapia intensiva post-operatoria e la persona viene dimessa dopo 3 giorni dall'intervento, può alimentarsi subito, non ha drenaggi e viene stimolata all'autosufficienza nel giro di 24 ore.

La diverticolite operata d'urgenza (perforazione limitata o "tamponata"), in base alle condizioni della persona, può richiedere solamente una toilette peritoneale conservativa, l'apposizione di un drenaggio laminare per drenare la secrezione peritoneale infiammatoria. Se questa procedura, insieme alla terapia medica, porta ad una rapida risoluzione della sintomatologia, la persona rimane ospedalizzata per qualche giorno fino alla rimozione del drenaggio. Viene quindi dimessa con l'eventuale programmazione di un intervento definitivo quando l'intera situazione si è calmata.

La perforazione diverticolare con peritonite stercoracea (causata dalle feci in peritoneo libero) e condizioni cliniche critiche, può richiedere la laparotomia o la laparoscopia e si procede in due modi:
- asportazione del pezzo perforato, anastomosi colo-colica e ampia toilette peritoneale, con apposizione di uno o due drenaggi;
- asportazione del pezzo perforato, chiusura del moncone colico a valle, colonstomia temporanea, toilette peritoneale ampia, apposizione di uno o due drenaggi.
Nel caso si proceda a questa seconda ipotesi (il che è determinato dalle condizioni peritoneali e coliche), verrà effettuata la ricanalizzazione colica a circa 2-3 mesi dal primo intervento, quando le condizioni peritoneali e generali siano risolte, con anastomosi colo-colica e chiusura della colonstomia.

Quando le cose vanno male

Le cose possono andare male per svariate ragioni: A tutte queste evenienze - nel bene e nel male - sono stato testimone in 30 anni di professione, per cui mi sento in dovere di suggerire quanto segue:
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