Attivazioni Biologiche

Sui vaccini

Perla saggia:
Tutti desiderano possedere la conoscenza,
ma pochi sono disposti a pagarne il prezzo.

Giovenale

Tentando di dirimere la questione riguardante i vaccini, uno dei punti informativi più frequentati è internet, dove c'è scritto qualsiasi cosa, vera o presunta, per non parlare dei falsi, ma tutto gira intorno a smentire o confermare l'assioma di base, ovvero che i microbi - qualsiasi - sono causa di malattia anche mortale. Non ho trovato nulla che dica il contrario, ovvero che i microbi non sono causa di malattia, ma facenti parte fisiologica di un evento definito patologico.
Chi sostiene la vaccinazione urbi et orbi è la maggioranza, chi invece parte da una posizione opposta è la minoranza...per ora.

A cosa servono i vaccini è noto più o meno a tutti, dovrebbero stimolare il sistema immunitario a riconoscere un antigene tipico di uno specifico agente microbico e indurre la produzione di anticorpi specifici per quell'antigene di quel preciso microbo, in modo tale da impedire che quel microbo faccia ciò che è chiamato naturalmente a fare.
Ho detto una cosa importante che finora nessuno ha scoperto e definito: ciò che è chiamato a fare.


Giorgio Beltrammi
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E cosa sono chiamati a fare i microbi? Non sto a ripeterlo, ho già scritto in merito e se siete qui conoscete di certo la Quarta Legge Biologica.
Qualcuno mi ha suggerito che nascono predatori ogni giorno e che i microbi potrebbero essere proprio dei predatori. Un suggerimento plausibile, magari anche ragionevole, ma mi risulta difficile pensare che dei microbi affamati decidano deliberatamente di mangiarsi un essere umano intero. L'ipotesi non è verosimile.
In Natura l'equilibrio tra predatori e prede è mantenuto "sponte sua", normalmente. Se la preda è predata ha senso, se riesce a sfuggire ha comunque senso. Allo stesso modo il rapporto tra essere umano e microbi è naturalmente portato all'equilibrio e questo equilibrio prevede che se l'essere umano resiste all'azione batterica è sensato, altrimenti è sensato lo stesso.
Che una persona muoia per una meningite è spiacevole, ma non è innaturale. I batteri o i virus della meningite sono inattivi naturalmente per il 99% della popolazione mondiale.

Quello che si applica alla discussione "Vaccini si o no?" è puramente un discorso emotivo; comprensibile, condivisibile, ma completamente disgiunto dalla sensatezza della Natura. In ambito naturale il «Mi dispiace» non esiste. Se un umano muore è previsto ed è normale in Natura, come è previsto che muoiano animali e piante. Piuttosto mi urge rimarcare il fatto che da una parte si vogliono salvare tutti gli umani vaccinando l'umanità a tappeto, salvo poi massacrarne molte e molte migliaia in guerre di petrolio, potere, frizzi e lazzi. E 'sti cazzi!
Quando dico queste cose, ovvero che la vaccinazione è un atto presuntuoso e innaturale, la reazione emotiva dettata unicamente dalla paura e dall'ignoranza si coagula in una frase: «Ti auguro che ti muoia un figlio per una malattia infettiva!»
Altri, dal comportamento più "scientifico" e riduzionista, fanno la domanda tipica: «E come la mettiamo con la polio?». Oppure «Se non ci fosse stata la vaccinazione, saremmo tutti morti di vaiolo!».
Confondono la tollerabilità della vaccinazione con la insensatezza biologica di una pratica che oltrepassa le ragioni biologiche dei microbi, considerandoli globalmente pericolosi e per tutti gli umani.
Voglio ricordare a questi signori che tutte le epidemie di peste, di vaiolo, di spagnola o di altro genere, non hanno mai estinto la specie umana, ma che dopo l'incredibile macello, i sopravvissuti ce n'erano in abbondanza. Quindi di cosa stiamo parlando?
Si sono studiati i cadaveri, si sono isolati gli agenti microbici, ma non mi risulta siano stati fatti studi approfonditi sui sopravvissuti, per capire le ragioni del loro "essere ancora vivi", per sondare la loro NATURALE immunità.
Che a nessuno sia mai venuto in mente che se la Natura ci vuole immuni a certi agenti microbici lo fa di sua iniziativa, mi sembra strano.

Torniamo a noi.
In Natura sopravvive chi si adatta meglio. Ho detto "adatta meglio", non "chi è più forte" a meno che non si voglia confondere forza con adattabilità. Chi si adatta meglio - rispettando la Natura - sopravvive facendo un passo in avanti nell'evoluzione; viceversa chi non si adatta è verosimile che soccomba.
A mio modo di vedere e rispettando la Natura, se non siamo immuni ai microbi è perché c'è una ragione biologica a ciò, altrimenti lo saremmo stati, se questo avesse mantenuto l'equilibrio. Non bisogna giustificare l'ignoranza sulle ragioni biologiche della non-immunità, con la manomissione di un organismo umano che si è sviluppato ed affinato in un milione di anni circa. Facendo un paragone grossolano, ma che credo chiarisca il mio pensiero, è come quando gli esploratori bianchi scoprirono che in Africa la popolazione era nera oltre ogni loro aspettativa e supposizione e per il fatto che non conoscevano le ragioni del loro colore (ignoranza) e del loro modo di vivere, hanno bellamente concluso che fossero indegni di una vita di pace e rispetto costringendoli alla schiavitù (manomissione).


Giorgio Beltrammi
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A corroborare questo mio pensiero sulla innaturalità della pratica vaccinatoria, va tenuto presente che l'immunità non è permanente per molte malattie e che sono necessari dei richiami. È facile comprendere che la Natura cerca sempre l'equilibrio e che in questo è prevista la nostra "vulnerabilità" agli agenti microbici. Mi spiego meglio.
Sappiamo, in base alla Quarta Legge, che i microbi agiscono solo nella fase di riparazione. Questa fase si caratterizza per tutta una sequela di alterazioni e sintomi che sono LORO la causa di eventuale morte, non i microbi. Questi hanno la funzione di demolire il tessuto cresciuto per sensate ragioni (Terza Legge) o di aiutare a ricostruire il tessuto venuto sensatamente a mancare. Non è in discussione che il loro metabolismo possa determinare una tossicosi tale da poter creare molti guai alla persona.
L'azione microbica è direttamente proporzionale all'intensità del programma biologico in corso. Se gli effetti della riparazione - che sono direttamente proporzionali a intensità e durata della fase attiva - causano un decesso, non è per l'azione microbica, ma per la compromissione cerebrale e di altri organi vitali. I microbi stavano solo facendo il loro "sporco" lavoro, che non ha la finalità di ammazzare l'ospite.
È anche logico, se ci pensate bene.
La Natura impiega tre miliardi e mezzo di anni per affinare tutti i nostri programmi di sopravvivenza e poi allo stesso momento seleziona dei microorganismi che ci uccidono proprio quando siamo in difficoltà e stiamo usando quegli stessi programmi.
Da uomo capace di intendere e volere, non lo accetto!

La vaccinazione altera l'equilibrio dell'organismo su cui viene praticata. Lasciamo stare la sopportabilità e l'apparente assenza di manifestazioni di questa alterazione, il nostro organismo è molto resistente a svariati insulti.
Si va a manomettere un sistema immunitario il cui funzionamento non è ancora chiaro del tutto. Si determina un disequilibrio nei rapporti tra tessuti, funzioni tissutali e popolazione microbica.
Se un determinato microbo è destinato ad agire in funzione di demolire tessuto cresciuto durante uno specifico programma SBS, con la vaccinazione non lo potrà più fare e quel tessuto rimarrà in sede. Se quella persona va a fare delle indagini per altre ragioni, è verosimile che venga scoperto quel tessuto in più che, ovviamente, sarà considerato patologico.
Se si fosse lasciato agire il microorganismo-chirurgo, questi avrebbe smantellato il tessuto non più utile e nessuno avrebbe visto nulla.
Ora invece ci vuole un umano chirurgo che faccia quello che la Natura avrebbe fatto normalmente.

Per quanto riguarda i danni da vaccino, vi invito a leggere questo articolo: http://blog.ilgiornale.it/...ci-sono-i-danneggiati-gravi-da-vaccino/
Ora decidete voi a chi dare ascolto, io volevo solo esporre il mio pensiero.

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