Attivazioni Biologiche

Effetti collaterali della radioterapia

Cos'è la radioterapia?

La radioterapia è un metodo di trattamento del cancro che usa radiazioni ionizzanti ad alto dosaggio per uccidere le cellule cancerose ed evitare che metastatizzino. A basso dosaggio, le radiazioni si usano per vedere all'interno del corpo e scattare delle immagini, come nella radiografia del torace. Le radiazioni usate nella terapia del cancro funzionano più o meno allo stesso modo, ma vengono somministrate ad alto dosaggio.

Le radiazioni ionizzanti, impiegate nella radioterapia, sono ritenute dalla Medicina Ufficiale come sicuro agente cancerogeno!

Come viene somministrata?

La radioterapia può essere somministrata dall'esterno, quando una macchina apposita spara le radiazioni dall'esterno per raggiungere la massa tumorale, o dall'interno, quando le radiazioni vengono sparate dall'interno dell'organismo in prossimità della massa tumorale. Talvolta le persone ricevono entrambi i trattamenti.
Secondo la Medicina Ufficiale, molte persone ammalate di cancro necessitano della radioterapia. Infatti più del 60% delle persone ammalate di cancro subiscono la radioterapia e talvolta questa è l'unica forma possibile di terapia.


Giorgio Beltrammi
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Cosa fa la radioterapia alle cellule tumorali?

Somministrate ad alto dosaggio, le radiazioni uccidono le cellule cancerose o ne rallentano la crescita. La radioterapia è usata per:

Quanto tempo impiega per fare effetto?

La radioterapia non uccide le cellule tumorali all'istante, ma può richiedere giorni o settimane per avviare le cellule alla morte. Per questo le cellule tumorali possono continuare a morire anche per settimane dopo la fine della terapia.
La radioterapia non uccide solamente le cellule tumorali, ma colpisce ed uccide anche le cellule sane che si trovano lungo il fascio radiante. Per lo più le cellule sane si riparano dopo la fine del trattamento, ma talvolta le persone possono avere effetti indesiderati che possono essere anche molto severi. Il medico radioterapista deve tentare di proteggere le cellule sane durante il trattamento:

Possono esserci dei danni con la radioterapia?

Tratto da: http://www.lns.infn.it/index.php?option=com_docman&task=doc_view&gid=281

Le radiazioni ionizzanti interagiscono con la materia che incontrano nel loro tragitto potendo indurre modificazioni transitorie o permanenti delle caratteristiche chimiche e fisiche dei materiali irradiati.
La ionizzazione provocata dal passaggio delle radiazioni può innescare nelle strutture biologiche tutta una serie di modificazioni fisicochimiche tali da determinare un'alterazione delle loro funzioni vitali.

Il processo di produzione del danno biologico passa attraverso tre stadi:
LE FASI DEI PROCESSI DI INTERAZIONE TRA RADIAZIONE E TESSUTI BIOLOGICI
FASE TEMPO EFFETTO
Fisico-chimica 10-13 - 10-6 secondi Ionizzazione e formazione di radicali liberi
Biochimica frazioni di secondi - settimane Azione sulle strutture cellulari
Biologica-clinica giorni- mesi- anni Riparazione del danno; morte cellulare; mutazione
Manifestazioni cliniche a carico dell'organismo

L'ultima fase si può manifestare in tempi variabili in rapporto al tipo di danno che si è creato nella struttura biologica. Può verificarsi, infatti, la morte della cellula per gravi alterazioni incompatibili con la vita cellulare o la sua trasformazione e trasmissione alle cellule figlie della modificazione la cui espressione clinica si manifesta anche a distanza di decenni.

In base alla modalità di induzione della ionizzazione le radiazioni si distinguono in:

Le radiazioni indirettamente ionizzanti, diversamente da quelle direttamente ionizzanti, interagiscono con la materia e determinano la ionizzazione attraverso dei meccanismi “indiretti”.
Le radiazioni ionizzanti riescono a causare un danno biologico, a livello cellulare e tessutale, attraverso un duplice meccanismo:

I radicali liberi sono molecole molto reattive che si formano quando un atomo rimane con uno degli elettroni orbitali spaiato e si carica elettricamente.
L'atomo tende a ritornare allo stato precedente accettando un elettrone simile o eliminando l'elettrone spaiato. In tal modo diventa accettore (ossidante) o donatore (riducente) di elettroni.
I radicali liberi in presenza di ossigeno producono specie reattive dell'ossigeno (ROS), tra cui le più importanti per la genesi del danno al DNA sono il radicale ossidrile (OH), il perossido d'idrogeno H2O2 e l'anione superossido O2
L'azione lesiva delle radiazioni ionizzanti viene quindi potenziata dalla presenza di ossigeno (effetto ossigeno) perché si crea un maggior numero di radicali liberi.
La cellula può subire l'azione delle radiazioni in tutti i suoi componenti cellulari necessari alla vita della cellula stessa: proteine, ribosomi, membrane semipermeabili, mitocondri, lisosomi, DNA, telomeri.

Effetti collaterali della radioterapia

La comparsa di effetti collaterali è molto variabile da una persona all'altra. Alcuni manifestano solo effetti lievi, altri più fastidiosi, e ciò dipende sia dalle condizioni di salute generali, sia dalla sede del tumore e dal tipo di trattamento cui si è sottoposti. In alcuni casi compaiono durante il trattamento, in genere verso la fine del periodo previsto (effetti a breve termine), in altri dopo qualche tempo (effetti a lungo termine). Ad ogni modo, nella maggior parte dei casi gli effetti collaterali, sebbene fastidiosi, sono di lieve o modesta entità, e scompaiono in genere dopo qualche settimana, una volta terminato il trattamento. Solo in alcuni pazienti durano più a lungo, o richiedono terapie specifiche.
Vediamo ora quali sono gli effetti collaterali più frequenti, e i loro possibili rimedi.


Giorgio Beltrammi
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