Dien Chan e 5 Leggi Biologiche
11 11 2021
Non cercare di splendere come la giada,
ma sii semplice come la pietra
Lao Tzu
A settembre 2020 ho partecipato ad un Corso Base di Riflessologia Facciale Vietnamita Dien Chan che si è tenuto sulle colline di SantArcangelo di Romagna.
L'insegnante è stato Felice Laconi, master Dien Chan di 10mo livello, una persona preparata, gentile e molto disponibile.
Al termine dei due giorni ho appreso le manovre più semplici del Dien Chan, ho imparato ad usare gli strumenti fondamentali della tecnica riflessologica, che mi è servita e mi serve a tutt'oggi per trattare una emicrania che a volte mi da' fastidio.
Pur trattandosi di una tecnica riflessologica, principalmente orientata al trattamento di sintomi acuti e cronici, può avere ottimi legami con i concetti delle 5 Leggi Biologiche, soprattutto quando la persona, attraversando la fase di riparazione (Pcl), patisce dei sintomi fastidiosi e difficilmente tollerabili.
È nell'ottica di aiutare le persone che scrivo questo articolo, per dar loro modo di aiutarsi e di uscire da tematiche dolorose che hanno un sicuro effetto sull'omeostasi corporea.
1. Cos'è il Dien Chan
Dien Chan è una tecnica riflessologica che si applica sul volto e sul cranio della persona.
Nel 1979 un agopuntore vietnamita, tale Bui Quoc Chau, nel tentativo di trattare un paziente con una lombalgia incoercibile otteneva solo frustrazione. Riflettendo sulla somiglianza tra il dorso nasale e il dorso della persona, giunse a tentare di trattare quel paziente usando un punto del suo naso, che poteva essere corrispondente al punto che il paziente indicava come dolente sulla propria regione lombare. Stimolando quel punto con l'estremità non scrivente della sua penna a sfera, il risultato fu strabiliante. Nasceva così il punto numero 1 della mappa dei punti facciali del Dien Chan.
Da allora i punti sono diventati diverse centinaia come si può vedere dalla figura sottostante.
Il Dien Chan è una tecnica riflessologica semplice, efficace, per autotrattamento e per trattamento di terzi, applicabile in ogni condizione, in ogni luogo ed in qualsiasi circostanza. Necessita di strumenti molto semplici e di uso comune, a partire dalle proprie dita, sebbene attorno a questa tecnica si sia sviluppato un intenso mercato di accessori e strumenti utili per praticare questa tecnica. Non necessita della posizione sdraiata per la sua applicazione, ma è possibile applicarla anche in posizione sdraiata.
Pur essendo una tecnica semplice, non è per forza facile e necessita di una certa preparazione per poterla applicare in sicurezza e con limitati effetti legati alla stimolazione dei punti. Leggere un libro su tale tecnica non rende la persona abile e capace, ma è fortemente consigliato partecipare a corsi e seminari in cui il formatore permette allo studente di imparare a maneggiare gli strumenti, soprattutto nelle aree più delicate del volto, assistendolo nel mettere in pratica "in vivo" la stimolazione dei punti.
2. Indicazioni biologiche e sensate
Nelle pubblicazioni disponibili al riguardo di questa tecnica, ci sono decine di indicazioni e molti prontuari di trattamento di sintomi e sindromi, tipo: emicrania = stimolare i punti 124, 180, 61, 50, 41, 51 ed altre configurazioni, ma non è quello che voglio inserire in questo articolo, sarebbe solo una ridondanza. Ciò che voglio fare è di unire il Dien Chan ai concetti delle 5LB, ovvero:
- quando usare il Dien Chan, rispetto alla curva bifasica?
- come stimolare i punti in osservanza della curva bifasica?
- il trattamento Dien Chan deve essere utile alla persona, non al terapeuta;
- definire in che fase è la persona e qui occorre fare un richiamo di semeiologia e considerare che ogni persona ha il suo modo di vivere le due fasi del programma SBS:
- persona in CA (Yin di Yin) = pressione alta, leggera o pronunciata tachicardia, salivazione scarsa, inappetenza, pelle fresca o fredda specie alle mani, ansia, midriasi, aumento del tono nervoso o aggressività, pensiero monotematico od ossessivo, impotenza sessuale, frigidità, insonnia (risveglio precoce e disturbo onirico spesso relativo alla tematica conflittuale).
In una prima fase di CA la quota energetica è buona, ma se la CA dura a lungo la quota energetica si esaurisce e la persona inizia a dimagrire, a sentirsi mentalmente esausta, cominciano quelle malattie e sintomi da vuoto energetico (Yang di Yin) che sono più difficili da sistemare e correggere; - persona in PclA (Yang di Yang) = pressione in abbassamento, tachicardia in regresso, salivazione ancora scarsa, rialzo febbrile, dolorabilità in vari distretti sensatamente connessi con la tematica conflittuale, forte spossatezza, ottundimento sensoriale, ricerca di riposo e protezione, inappetenza ancora presente, pelle calda e asciutta, miosi, umore cedevole e abbacchiato, mente libera e rilassata coinvolta unicamente dai sintomi, sonno disturbato dai sintomi ma libero da sogni tematici;
- persona in CE = soprattutto nelle manifestazioni più angosciose, ci si reca dal medico o in Pronto Soccorso.
- persona in PclB (Yin di Yang) = pressione bassa, modica bradicardia, salivazione e sudorazione abbondante, temperatura in normalizzazione, dolorabilità in diminuzione ed evocata da movimento o manovre, spossatezza, recupero sensoriale, inizio di piccole attività e interessi, appetito in aumento, pelle calda e sudaticcia, miosi, umore in progressivo recupero, mente libera e rilassata, sonno profondo e molto piacevole senza sogni o incubi;
- persona in CA (Yin di Yin) = pressione alta, leggera o pronunciata tachicardia, salivazione scarsa, inappetenza, pelle fresca o fredda specie alle mani, ansia, midriasi, aumento del tono nervoso o aggressività, pensiero monotematico od ossessivo, impotenza sessuale, frigidità, insonnia (risveglio precoce e disturbo onirico spesso relativo alla tematica conflittuale).
- se si trova in conflitto attivo, occorre valutare la quota energetica e moderare la simpaticotonia. ed è difficile che la persona ricorra a pratiche curative a conflitto appena iniziato. Più facile è che la persona ricorra alle cure quando è nella fase di esaurimento e i sintomi sono divenuti subdoli e realmente fastidiosi. La sua quota energetica è critica in quanto ha consumato molto la radice Yin della sua vita, radice difficile da ritonificare e ripristinare. In medicina cinese si dice che c'è un deficit di Yin con prevalenza relativa di Yang. Senza pensare e senza valutare bene la condizione di quella persona, verrebbe spontaneo sedare lo Yang, ma è un errore serio. Occorre invece tonificare lo Yin per moderare lo Yang. Ciò permette alla persona di riconquistare energia in funzione di averne abbastanza per la sua fase di riparazione. Al contempo la persona adeguatamente supportata potrebbe portare a soluzione il suo guaio conflittuale;
- se si trova in fase di riparazione, occorre moderare la vagotonia e i sintomi ma SEMPRE nel rispetto della finalità di tali sintomi. Usare il Dien Chan per spegnere i sintomi è tutt'altro che saggio, in quanto la persona artificialmente asintomatica potrebbe mettersi nuovamente in condizioni conflittuali, quando invece i sintomi sono attivi proprio per proteggerla da nuovi disastri conflittuali. Si usa il Dien Chan per moderare il segnale sintomatico in modo da dare alla persona modo di dormire e riposare adeguatamente, poco altro;
- controllare la risposta, come diceva il mio Maestro, è bene che la stimolazione sia applicata in risonanza con le reazioni e i segnali dati dalla persona in trattamento. La stimolazione meccanica, rigida e fine a se' stessa dei punti e delle zone cranio-facciali, è lontana dall'offrire un trattamento utile alla persona. Se durante la stimolazione la persona prova dolore e tende ad allontanarsi significa che l'eccesso energetico è forte e lo strumento aggiunge altra energia che oltrepassa il segno. Occorre quindi assecondare allentando la pressione senza inseguire il punto.
Se appoggiando lo strumento la persona spinge contro di esso, significa che l'energia fornita dallo strumento e dalla mano che lo sostiene va a colmare un vuoto energetico, quindi va assecondata quella pressione senza fuggire. La persona sa trovare il suo limite.
Al termine del trattamento occorre valutare accuratamente come sta la persona. Se sia essa alleviata dai sintomi, aggravata dai sintomi o inerte. Ho avuto esperienza di quello che chiamerei "peggioramento propedeutico", in cui il sintomo sembra peggiorare per poi scemare mano a mano.
Modulano la simpaticotonia | Modulano la vagotonia |
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Disposizione delle macrostrutture nel contesto facciale
3. Come si applica
La stimolazione dei punti facciali può provocare molto dolore, inutile negarlo e quando l'ho provato di persona ho sentito male. Questo dolore non è dato tanto dalla stimolazione, quanto dalla condizione energetica dei punti stimolati. Il punto dolente è il punto significativo ed a grande risposta terapeutica e va stimolato nonostante la sua dolorabilità. È quindi necessario che la persona sappia che la stimolazione può generare un forte segnale doloroso, tuttavia la stimolazione non viene prolungata per più di 20 secondi, un lasso di tempo che la persona è quasi sempre disposta a sostenere.
Tipicamente il Dien Chan si applica con la persona seduta, senza arti incrociati, ma può essere praticato anche da sdraiati, sebbene non sia il modo migliore. Mentre avviene la stimolazione, questa può essere così dolorosa che la persona ha il riflesso di andare indietro con la testa. È un riflesso di protezione che va rispettato e assecondato e con la posizione sdraiata non lo si può fare.
Sarebbe importante applicare il metodo in un ambiente tranquillo in cui la persona possa rilassarsi.
4. Strumenti e presidi
Quando Bui Quoc Chau avviò i suoi studi e i suoi trattamenti si basò sulla semplicità della stimolazione e non applicò gli aghi per via della delicatezza della cute facciale. Si limitò all'uso della pallina plastica che si trovava sulla sua penna a sfera, come quella delle penne Bic multicolore, che vedete nella figura a fianco, che all'epoca era una vera e propria pallina. Proprio l'uso di strumenti semplici ha guidato e guida ancora la pratica del Dien Chan.
L'importante è che l'estremità dello strumento sia smussata e dolce, che non leda la pelle.
Con il tempo si sono sviluppati strumenti con azioni diversificate anche nel rispetto delle due polarità Yin e Yang. Lo Yin è ampio, largo, lo Yang è sottile, stretto e infatti gli strumenti del Dien Chan sono spesso abbinati per cui ad un manico sono applicati terminali che hanno polarità diverse, come potete osservare nell'immagine sottostante.
In questa sede non indicherò come si usano, sarebbe improprio e limitante ma soprattutto inappropriato, perché lo strumento si usa sulle persone e su se' stessi in funzione dinamica e compiacente alla situazione e condizione estemporanea.
5. Potenzialità del Dien Chan
Il Dien Chan è praticato in tutto il mondo e ha un ampio successo, testimoniato dal sempre maggior ricorso alla sua pratica. Fondamentalmente è una pratica terapeutica sintomatica e questo non la rende meno importante. Ci sono, infatti, condizioni di dolore e malessere così serie e invalidanti che necessitano di trattamento per alleviarne l'intensità. Voglio infatti ricordare che quando una persona ha un intenso dolore, che rappresenta quasi sempre la fase di riparazione di un programma SBS, il rimanere stoicamente nel dolore può innescare attivazioni biologiche locali (dove si avverte dolore) che poi presenteranno il conto quando saranno loro ad andare in riparazione. Faccio un esempio:
- a seguito di un duraturo e forte conflitto di inadeguatezza, l'osso del mio ginocchio viene rimaneggiato;
- risolvo il mio problema e l'osso deve essere riparato, il che determina un forte dolore spontaneo nella fase A della Pcl. È un dolore molto intenso, ma per orgoglio o per altri motivi, non faccio nulla per alleviarlo;
- la mia bestiolina interiore percepisce di avere una parte debole e ferita e avvia i processi di protezione, che vanno ad attivare i tessuti di protezione;
- giunto alla fase B della riparazione il dolore scema e credo di poter tornare alle mie solite attività;
- a questo punto la mia bestiolina non ha ragione di proteggere più quella parte e si avvia la riparazione delle strutture protettive;
- ricompare il dolore che, verosimilmente, mi fa riprecipitare nel conflitto di inadeguatezza, innescando di nuovo il loop del dolore.
Se avessi fatto qualcosa nella prima fase di riparazione per lasciare la mia bestia in pace, questa forse non avrebbe avviato il secondo programma e tutto si sarebbe concluso.
Il Dien Chan, stimolando le energie autoriparanti del corpo, senza aggiungere sostanze chimiche, può efficacemente aiutare le persone con sindromi dolorose, o comunque disfunzioni e sofferenze, in funzione di aiutare il corpo a completare i programmi SBS senza che questi inneschino fenomeni cronicizzanti.
Questa è la potenzialità biologicamente sensata del Dien Chan.
6. Corsi e Formazione
Di corsi base, seminari, corsi avanzati se ne tengono numerosi nel territorio italiano e spesso sono itineranti, nel senso che vengono svolti in città e paesi diversi pur essendo il gruppo docente sempre lo stesso. L'Accademia Dien Chan Italia, per nominare una realtà italiana, è una di queste realtà di insegnamento e diffusione, presso cui ho effettuato la formazione di base. Ma perché è bene seguire i corsi?
- Perché l'energia del gruppo aumenta la capacità di apprendimento
- Perché c'è confronto diretto con l'insegnante che ti fa "sentire" gli strumenti in mano, nella loro applicazione diretta
- Perché hai modo di provare la sensazione data dalla stimolazione dei punti
- Perché c'è la possibilità di applicare la procedura su altri
- Perché le informazioni contenute nei libri non sono tutto quello che c'è da sapere