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Disfasia

Secondo Religione medica

Disfasia è un termine usato per descrivere le difficoltà alla comprensione del linguaggio e nell'esprimersi, evento che avviene spesso dopo una apoplessia o altri danni cerebrali. Quando c'è la totale perdita della capacità di comunicare attraverso la parola o la scrittura, si tratta di afasia globale. Molti più individui hanno una parziale comprensione di ciò che viene detto loro; sono anche in grado di tradurre in parole i propri pensieri. Il termine generale per questi quadri di minor gravità è disfasia.


Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
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Pur con le variazioni individuali, in generale ci sono due tipi di disfasia:
  • Quella in cui la persona capisce bene il linguaggio parlato, ma ha grosse difficoltà ad esprimersi; questa condizione si chiama disfasia espressiva o motoria.
  • Quella in cui la persona ha una scarsa capacità di capire la parola parlata, ma ha un eloquio composto di molte parole a volte incomprensibili; questa condizione viene chiamata disfasia recettiva o sensoriale.

Difficoltà simili possono aversi con la lettura, chiamata Dislessia (termine che si incontra spesso quando si tratta di difficoltà infantili alla lettura).
Individui adulti che hanno avuto un ictus o altra forma di danno cerebrale, possono avere difficoltà a scrivere, o disgrafia.
La disfasia può insorgere improvvisamente e durare solo per poche ore o qualche giorno, in quanto c'è stata una alterata circolazione cerebrale. Gli effetti possono essere permanenti e queto può provocare serie difficoltà alla persona che risulta frustrata per l'impossibilità di esprimersi e farsi comprendere.

Secondo 5LB e NMG®

Riprendendo la descrizione precedente, la disfasia è una disfunzione corticale di aree diverse in base alle caratteristiche che la contraddistinguono.
Il primo tipo di disfasia sembra essere a carico del centro del linguaggio complesso, o Centro di Broca, posto nella corteccia premotoria, a ridosso dell'area motoria. Sembra corrispondere ad un conflitto di eloquio impedito, non poter parlare, non potersi esprimere, pur avendo chiare le proprie idee.
Questo centro può essere coinvolto in processi biologici e sensati a carico di relè vicini, anche dell'area motoria, dove il conflitto è sempre quello di movimento impedito. Non a caso nei pressi del centro di Broca sono collocati i relè per labbra, mascella e lingua. La disfasia insorge improvvisamente in corso di fase di riparazione, dove l'edema e la forte infiammazione possono disturbare la funzione del linguaggio. La crisi epilettoide può quindi peggiorare la disfasia. Dopo la fine della CE, il disturbo dovrebbe recedere, ma se le recidive sono state numerose, la disfasia potrebbe rimanere.

La disfasia recettiva o sensoriale sembra invece essere appannaggio della corteccia post-sensoria, precisamente nell'area interpretativa generale, all'interno della quale è posto il centro di Wernicke o area sensitiva della parola (vedi figura soprastante). Questa area si trova all'apice posteriore della scissura temporale o di Silvio.
Probabilmente - è solo una mia supposizione - si tratta di conflitti di separazione brutale o ingiusta, a carico della corteccia post-sensoria, dove la persona ha il percepito di non poter tollerare le parole che le vengono dette con aggressività o violenza, perché ritenute ingiuste o cattive. In fase attiva non ci sono segni particolari, ma nella fase di riparazione l'edema e l'infiammazione locale potrebbero invalidare la funzione di comprensione delle parole e la conseguente incapacità di comunicare in modo coerente e comprensibile. La crisi epilettoide peggiora ulteriormente questa capacità.
Questa ipotesi necessità di verifiche e conferme.

  • Descrizione: Perdita parziale della capacità di parlare dovuta a una lesione nelle aree specifiche del linguaggio nel Cervello.
  • Foglietto embrionale: Ectoderma.
  • Senso biologico: Evitare di trovarsi in un pericolo per il fatto di dire qualcosa che non dovrebbe essere detto. Viene da un programma transgenerazionale o di lunga durata. L'ordine di parlare non parte dalla sua origine (cervello), il programma si trova alle origini della creazione verbale.
  • Conflitto: Parlare è pericoloso per me, meglio tacere. "Non ho più niente da dire".

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