Olfatto
La narice o appendice nasale si colloca nella parte mediana del viso ed è divisa in due compartimenti o narici, o camere nasali, le quali sono divise longitudinalmente da un setto, detto setto nasale. Ha una forma di piramide triangolare, con il vertice collocato tra i due occhi.
La piramide nasale è formata da ossa, cartilagine dura (come la parte anteriore del setto nasale, chiamata cartilagine quadrangolare) e cartilagini molli (come quelle delle ali e delle fosse nasali che alla loro congiunzione formano la punta nasale). Queste strutture, i muscoli e il tessuto cellulare sottocutaneo, sono ricoperte di pelle.
Se si paragonano le fosse nasali con figure geometriche, si possono descrivere quattro pareti: parete superiore, inferiore, interna ed esterna. Presentano anche due orifizi: anteriore o piriforme, posteriore o coana. Possiedono dei peli che filtrano l'aria ed il loro interno è tappezzato da tessuto epiteliale speciale, chiamato mucosa pituitaria. Questo tessuto è ciliato (le ciglia permettono che l'aria si diriga verso il faringe) e presenta ghiandole secernenti muco, il quale capta la polvere e l'umidità dell'aria. La mucosa pituitaria è vascolarizzata, il che permette che l'aria che entra venga riscaldata. Nella regione posteriore, la mucosa possiede terminazioni nervose che captano gli odori.
L'olfatto
L'olfatto può definirsi come la chemioricezione di sostanze trasportate dall'aria. Tuttavia, affinché possano essere riconosciute, queste sostanze devono per prima cosa dissolversi nello strato acquoso del muco che riveste l'epitelio olfattivo.
Negli esseri umani, questo epitelio collocato dentro la narice è molto sottile. La superficie che riveste ogni passaggio nasale ha un'ampiezza di un francobollo ed ognuna di queste aree contiene 50 milioni di cellule recettrici.
Comunque il nostro olfatto non è sviluppato come quello di altri animali, possiamo discriminare circa 10.000 odori differenti. Gran parte di quelli che chiamiamo "sapore del cibo" è in realtà il risultato di sostanze volatili che si dirigono al nostro epitelio olfattivo.
I chemiorecettori dell'olfatto sono ubicati nella zona olfattiva della mucosa pituitaria, che ricopre l'interno delle fosse nasali. Le cellule olfattive sono neuroni modificati. In una delle sue estremità sono presenti da 6 a 12 ciglia, che sono prolungamenti dendritici capaci di captare le particelle che si disperdono da una sostanza aromatica.
- Recettori olfattivi: sono incaricati di riconoscere gli odori. La narice possiede circa 20 milioni di questi recettori; ognuno di essi termina in piccole strutture, le ciglia. Queste raccolgono gli stimoli odorosi e inviano il messaggio (impulso nervoso) al cervello.
- Ciglia olfattive: si incaricano di raccogliere gli odori affinché i recettori li iniviino all'encefalo in forma di impulsi nervosi.
- Cavità nasale: è rivestita internamente di una parete mucosa che produce il muco (sostanza viscosa). Questo ha la funzione di mantenere umida la cavità nasale e acchiappare la polvere, la sporcizia e le particelle nocive, al fino di evitare la loro penetrazione nei polmoni.
- Foglietto embrionale: Ectoderma. Nella fase attiva si ha una progressiva perdita della funzione olfattiva. Nella fase di riparazione si ha un progressivo ripristino della funzione.
- Senso biologico: Captare e identificare gli odori. Mediante l'analisi chimica delle particelle che si distaccano dagli elementi possiamo farci una immagine per identificare cose come alimenti buoni o cattivi, presenza di minacce, riconoscimento del territorio o di possibili partners sessuali. La perdita di olfatto ha il senso biologico di impedire l'informazione prima che questa giunga al cervello.
- Attivazione: Conflitto di contatto olfattivo sgradevole (pericoloso). "Non voglio odorare qualcosa di allarmante". "Lavoro con qualcuno di cui non riconosco l'odore". Anche odori di gas, di bruciato... E memorie di odori pericolosi.
Conflitto di essere separato dall'odore di qualcuno. Desiderio di recuperar l'odore di mamma.