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Disartria

Secondo Religione medica

Tratto da Wikipedia

La Disartria è un disturbo motorio del linguaggio che deriva da una lesione di tipo neurologico che coinvolge la componente motoria del linguaggio ed è caratterizzata da una scarsa capacità di articolazione dei fonemi. Differisce dall'afasia che è invece un disordine del contenuto del linguaggio In altre parole la disartria è una condizione nella quale i problemi sono inerenti alla muscolatura deputata a produrre il linguaggio, spesso al punto di rendere estremamente difficoltose le parole. La disartria non è quindi collegata ad alcun problema di comprensione del linguaggio.Può portare ad una menomazione nell'intelligibilità, udibilità, naturalezza ed efficacia della comunicazione vocale.
I nervi cranici che controllano questi muscoli sono il ramo motore del nervo trigemino (V nervo cranico), il nervo facciale (VII), il nervo glossofaringeo (IX), il nervo vago (X), e il nervo ipoglosso (XII).


Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
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Le cause della disartria possono essere molteplici, tra cui cause tossiche, metaboliche, malattie degenerative (come la malattia di Parkinson, la SLA, la malattia di Huntington, la malattia di Niemann Pick, l'atassia ed altre ancora), lesioni cerebrali traumatiche, oppure vascolari. Queste cause comportano lesioni in aree chiave del cervello coinvolte nella pianificazione, nell'esecuzione o nella regolazione delle attività motorie dei diversi muscoli scheletrici correlati alla fonazione, ad esempio alcuni muscoli della testa e del collo, la cui disfunzione comporta la comparsa di disartria. Le varie cause elencate possono causare disfunzioni a carico della corteccia cerebrale motoria o somatosensoriale, delle vie corticobulbari, del cervelletto, dei nuclei della base, del tronco cerebrale (da cui originano i nervi cranici), o della giunzione neuro-muscolare (placca motrice - ad esempio in malattie come la miastenia gravis): queste ultime interferiscono con la capacità del sistema nervoso di attivare le unità motorie e modulare un'adeguata gamma e corretta forza dei diversi movimenti. Il disturbo può anche essere dovuto alla lesione delle vie nervose che conducono ai muscoli deputati alla fonazione e all'articolazione della parola (nervo trigemino, nervo ipoglosso, nervo facciale, nervo glossofaringeo).

La disartria può essere classificata in diversi modi a seconda della presentazione della sintomatologia. Distinguiamo una disartria:
  • spastica (derivante da danni bilaterali al neurone motore superiore)
  • flaccida (derivante da danni bilaterali o unilaterali al motoneurone)
  • atassia (derivante da danni al cervelletto)
  • unilaterale del motoneurone superiore (caratterizzata da sintomatologia più lieve rispetto al danno bilaterale)
  • ipercinetica e ipocinetica (derivanti da danni in determinate aree dei gangli della base, come nella malattia di Huntington o nel parkinsonismo)
  • mista (caratterizzata da sintomi propri di più di un tipo di disartria)
La maggior parte dei pazienti affetti da disartria presentano una forma di tipo 'misto'.

La disartria si differenzia dai disturbi fonetici dell'afasia in quanto i difetti di articolazione sono presenti sempre, e non riguardano solo i suoni linguistici.
La costruzione mentale delle parole è regolare trattandosi di lesioni e degenerazioni che avvengono a valle delle aree cerebrali che producono le forme verbali.
L'effetto percepito è quello di parole "biascicate" o comunque non ben definite. La difficoltà verbale all'inizio della malattia non è forte, ma diviene marcata col prosieguo.

Secondo 5LB e NMG®

Come descritto nella parte sopra, anche per le 5LB la disartria richiama ad alterazioni a carico del sistema nervoso su diversi livelli. Si possono quindi dividere disartrie con origine dal Tronco Cerebrale, disartrie corticali della corteccia motoria o somato-sensoria.
Nel primo caso si tratta di disartrie della fase di riparazione di conflitti endodermici del boccone. A seconda dei nervi cranici interessati, si potrebbe risalire anche al tipo di conflitto, ma in ogni caso l'edema riparativo che si forma nel ponte, potrebbe coinvolgere i nervi cranici elencati sopra, che vengono schiacciati con alterazione della loro funzione.

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Nel caso di coinvolgimento delle aree motorie deputate al controllo dei muscoli deputati o compartecipi della fonazione, si tratta della fase di riparazione di conflitti ectodermici di movimento impedito o interrotto. L'edema che si viene a formare in queste aree, ma soprattutto la crisi epilettoide con l'acuto mutare della condizione corticale, può determinare una alterazione della genesi dell'impulso. Anche la fase di soluzione di conflitti a carico di relè non inerenti la muscolatura deputata alla fonazione, potrebbe causare una disartria meno intensa e di più breve durata.
Le recidive conflittuali possono residuare cicatrici corticali in grado di determinare una disartria permanente.



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