La Gravidanza e il Parto
Aggiornamento 11 ottobre 2020
Nel momento in cui nasce un bambino, nasce anche la madre.
Lei non è mai esistita prima. Esisteva la donna, ma la madre mai.
Una madre è qualcosa di assolutamente nuovo.
Osho
Tratto da: AMPLIACION DEL TRATADO DE BIODESCODIFICACION
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi
1. Concepimento
La vita, fisicamente parlando, inizia nel punto del concepimento e inconsciamente inizia 9 mesi prima, quando siamo un progetto senso per i nostri genitori. Entrano in gioco quattro generazioni, è una prima memoria transgenerazionale.
La seconda memoria che inseriamo nel nostro inconscio è la memoria prenatale o embrionale-fetale e va dal concepimento fino alla nascita. Lo stato emotivo della madre principalmente, tanto al concepimento come nei mesi di gravidanza, è molto importante, perché il bimbo va a incamerare questa informazione.
Il feto percepisce le cose in forma sottile, con il suo corpo sottile che è molto grande, perché il bimbo è l'anima matura in un corpo immaturo in formazione. Il bimbo è una essenza più pura, il bimbo percepisce cose che vive la madre attraverso delle sensazioni.
Se la madre vive difficoltà alla gravidanza, vive pensieri, sensazioni e emozioni... in relazione a questo, il bimbo costruirà le sue ricorrenze di feto e di bambino, perché sono modelli di sopravvivenza. La sua terza memoria è individuale o personale.
Uovo o Zigote
23 paia di cromosomi dello spermatozoo, 23 paia di cromosomi dell'ovulo, il DNA dei mitocondri che porta la madre.
L'ovulo fecondato avrà il DNA di entrambe le cellule, ma solo il DNA mitocondriale della madre. Il DNA è informazione e attorno al DNA mitocondriale c'è informazione transgenerazionale.
Le esperienze anteriori al concepimento si integreranno a livello sinaptico o si integreranno a livello genetico (nel DNA della cellula o nel DNA mitocondriale).
La vita emotiva di una donna, prima che concepisca, entra anche nella costruzione del bimbo. Per questo ciò che è molto complesso da vivere per il bimbo è il segreto.
Gravidanza come un conflitto inconscio
La gravidanza può costituire un conflitto ma la madre non ha coscienza di ciò. Questa mancanza di coscienza va a originare sintomi particolari relativi a problemi di sangue, come ad esempio le emorragie.
È necessario che la mamma mantenga i suoi conflitti e la simpaticotonia affinché tutto vada bene e non si crei il rifiuto. L'embrione è un corpo estraneo nell'utero (bagaglio genetico differente - la madre genera anticorpi).
Periodo di Vagotonia (può durare 2 mesi). Fase passiva per garantire la sopravvivenza.
I conflitti anteriori al concepimento vengono messi da parte. Inconsciamente ricorda la sua stessa gestazione, nella pancia di sua madre.
Bimbo al centro della madre. La Madre si decentra. Programma fetale di sopravvivenza nella madre.
La gravidanza in se stessa come un conflitto
- non essere il momento adatto,
- genitori inadeguati,
- famiglia inadeguata.
La Gestante
Il vincolo tra la madre e il bimbo che cresce nella sua pancia va a determinare la visione che la madre ha del suo corpo e la sua forma di assimilare la gravidanza. Il feto si fonde con sua madre, è il suo centro biologico e psicologico. Se la madre non porta in coscienza questo vincolo e lo vede come qualcosa di esterno, le risulterà difficile accettare i cambiamenti del proprio corpo e può rifiutare la gravidanza. Può rifarsi ad una memoria transgenerazionale.
L'inconscio del feto è fuso con l'inconscio della madre. Tutta l'arborizzazione sinaptica che è in costruzione nell'utero si riprodurrà lungo tutta la vita, è la base, è il supporto. Questo strato della base è in fusione con quella della madre. È per questo che nostra madre la portiamo tutta la vita nelle nostre cellule. Successivamente, si collocano vari strati e saranno frutto delle esperienze della vita.
- è un maschio: sviluppa gli spermatozoi nella pubertà.
- è una femmina: sviluppa ovociti nell'utero materno, pertanto contiene grandi informazioni transgenerazionali in linea materna.
Al prodursi della fecondazione si incorpora l'apporto genetico degli spermatozoi e si somma alla storia transgenerazionale materna.
In tutte le specie si trovano caratteristiche ancestrali simili nello sviluppo embrionario, e che scompaiono durante questo processo. Per questo fatto, Ernst Haeckel enunciò nel 1866 la teoria della ricapitolazione che si riassume in: l'ontogenia è una ricapitolazione della filogenia, vale a dire, l'ontogenesi o sviluppo individuale, è un compendio della filogenesi o sviluppo storico della specie.
2. La Gravidanza vista dal feto
Il bebè al contrario della madre è in simpaticotonia, perché è in un gran lavoro di costruzione. È in contatto con il risentito di sua madre, perché è in fusione con lei. Questo bebé è un essere di pura sensazione, sarà automaticamente in simbiosi con sua madre, e con tutte le sue emozioni, perché spartiscono la stessa chimica interna, (ormoni, neurotransmettitori ecc.). Tuttavia questo feto ha anche un vissuto personale di identità.
Quando avviene la fusione dei gameti, che crea l'uovo o zigote, (cellula diploide) questo embrione (pluricellulare), si sviluppa e va verso l'utero, è costituito di due parti embrionarie: una darà la sacca del liquido amniotico e l'altra darà luogo all'embrione.
La sacca amniotica ha lo stesso DNA di questo bebé, è casa sua, il proprio corpo.
Durante nove mesi, il feto è nutrito dal cordone ombelicale che copre tutte le sue necessità. Questo cordone ha la funzione di interscambio. Questo mezzo fetale è caratterizzato da omogeneità e costanza. La sua vita uterina si organizza intorno alla sensorialità e va a costituire la struttura mentale del futuro bambino.
Il feto vive solo di sensazioni, di vibrazione, che fa sue, quando percepisce qualcosa. Non ha coscienza della natura dell'oggetto, ma di esso ha la sensazione. È un essere di pure sensazioni. I sensi non hanno la stessa funzione che avranno dopo la nascita.
3. Sviluppo del feto
Nella quarta settimana di gestazione l'embrione ha due settimane di età. Tuttavia non ha un aspetto umano, ma si possono distinguere le protuberanze che poi saranno la testa, il corpo e le braccia del bebè.
Comincia a formarsi il tubo neurale e il midollo spinale appartenente al sistema nervoso centrale del bebè. Si forma anche la placenta, che sarà incaricata di trasmettere nutrienti e ossigeno al bebé durante tutta la gravidanza. Nel frattempo questa funzione viene compiuta dal sacco vitellino, un annesso embrionario che scomparirà nelle successive settimane.
I Sensi
- Tatto: La funzione del tatto è il modo di porci in contatto con qualcosa di differente da noi stessi. Ma per il feto qualcosa di differente da se stesso non esiste, perché è in contatto con il proprio liquido amniotico. È un organo del vissuto della propria totalità, quando, per noi è un organo di percezione di differenze o di sottigliezze. La pelle non deve difendersi dall'esterno, dato che l'esterno non esiste, non ha necessità di essere una frontiera. La pelle del feto è solo una superficie di interscambio e la sensazione è di una carezza permanente e viene inscritta per sempre a livello neuronale.
- Senso dell'equilibrio: è localizzato nell'orecchio interno a livello della chiocciola. Ci danno l'idea della situazione del nostro corpo nello spazio. Per il bebè tutte le posizioni sono buone nell'ambiente acquatico in cui si trova. Non ha problemi di cadere. Ai 2 mesi, si formano gli ossicini e si crea la coclea. Il bebè potrà sentire i movimenti interni e soprattutto il bilanciamento.
- Olfatto e gusto: il feto sentirà un contatto con il proprio odore e con il proprio gusto, e andrà a strutturarsi neurologicamente su queste informazioni-sensazioni.
- Udito: è assicurato dall'orecchio in via di formazione, ma per il feto è anche garantito dalla pelle, perché la pelle è una superficie di ascolto della minima vibrazione. L'ambiente interno del feto è molto rumoroso, i battiti del cuore della mamma, i rumori intestinali della stessa, il sangue che corre nelle arterie... (acufeni)
- Vista: Non possiamo capirlo dalla nostra prospettiva perché gli occhi del feto non vedono. Sebbene tutti i sensi siano stimolati, il bimbo nascerà cieco. Ha una visione dell'interno, le immagini interne che si va costruendo.
È molto importante la descrizione della vita fetale, perché le sensazioni nel feto vanno a costruire le strutture neuronali e modelleranno il cervello. Quando il feto vive queste sensazioni che lo modellano, all'atto della nascita avrà avuto delle esperienze che gli avranno costruito una importante arborizzazione sinaptica a livello cerebrale.
Altre considerazioni
Alcune volte la vita fetale è difficile, perché la mamma ha dei conflitti e quando si verifica la simpaticotonia il feto patisce delle sofferenze, che lo possono far nascere con conflitti già in atto.
In condizioni normali il periodo fetale rappresenta per il bimbo un momento di grande sicurezza. Successivamente da adulto si ricorderà biologicamente di questo periodo.
Sebbene sia in contatto con le emozioni della madre, non può percepire paura o collera, perché non può dare un nome a queste sensazioni, proverà delle sensazioni molto particolari ma non può dare un nome a queste sensazioni.
4. Il Concepimento
Un concepimento traumatizzante ricrea le circostanze di questo nelle relazioni successive. Le circostanze che ruotano attorno al concepimento si convertono sulla base di modelli inconsci della vita
- Donne concepite per violazione → vittime di abuso sessuale.
- Padre morto in guerra → partner che muoiono poco tempo dopo l'inizio della relazione.
- Concepimento illegittimo → Relazioni furtive, casuali.
5. Patologie della Gravidanza
5.1 Gravidanza Extrauterina
Si tratta dell'embrione che non può insediarsi nella parete uterina, essendo la Tuba di Fallopio il sito più comune di impianto. Questa tuba è composta di piccoli muscoli, di una mucosa e di piccole ciglia vibratili che permettono all'ovulo di muoversi dopo che è stato fecondato. Il desiderio di avere un figlio da parte di una donna, favorisce lo spostamento dell'ovulo verso l'utero, grazie a questi piccoli muscoli.
Conflitto:- gravidanza voluta e rifiutata simultaneamente. (approccio-evitamento)
- Consciamente desiderare un bimbo e, inconsciamente non volerlo.
- Doppio comando, che può portare a una paralisi. È come una sclerosi multipla
- «.....non è il momento adeguato.....»
- «.....non è il padre adeguato......»
- «.....la mia gravidanza è fuori dalla norma.... dei costumi...»
- «.....non posso responsabilizzarmi di questo bimbo in questo ambiente...»
- «.....sto vivendo in un luogo troppo stretto per avere posto per un figlio..»
- «.....questo bimbo non ha un posto e non lo avrà nel futuro....»
5.2 Contrazioni uterine durante la gravidanza
Il risentito conflittuale si costituirà attorno al possibile shock biologico della madre. Entrando in simpaticotonia, ci può essere sofferenza fetale, l'utero si contrae per espellere il bimbo. Ma è legato a questo shock. La domanda è: cos'ha vissuto questa madre quando era nel ventre della sua, nello stesso periodo? Perché ancora una volta, tutto va a ripetersi, quando non si supera un risentito, lo si va a vivere indefinitamente.
- Aborti spontanei → Donna abortiva abituale: Inconsciamente non desidera avere il figlio.
- Transgenerazionale → Caso: Donna con 8 aborti. Storia familiare di incesto
- Partner che non soddisfa le aspettative → Caso: Donna abortiva: partner che non proteggeva il nido
- Timore inconscio di frustrare un progetto personale → Caso: Donna direttrice.
Risentito biologico: «il desiderio di un desiderio di bimbo...». Vale a dire, "È incinta di un desiderio di bambino". In questo desiderio non esiste la possibilità concreta di un bimbo. Ad esempio, la madre può avere un desiderio intenso di questo bambino, e il padre può avere un desiderio intenso di non avere questo bimbo (o all'inverso). Questo si inserisce a livello del desiderio, qualcosa che non può concretizzarsi.
«...ho paura di non riuscire a portare avanti la mia gravidanza...».
5.3 Tossiemia Gravidica
Malattia propria della gravidanza (ultimo trimestre, nel parto o nell'immediato post-parto), che si caratterizza per una ipertensione arteriosa severa, proteinuria, edemi, insufficienza renale e convulsioni generalizzate tonico-cloniche, che possono portare ad una situazione di coma. Può colpire il fegato (ittero, necrosi epatica, ecc.), la placenta (infarto, distacco prematuro, insufficienza placentaria, ecc.) e altri organi. Chiamata anche eclampsia.
Risentito biologico: Ho paura della morte. Ho paura di morire durante il parto.
5.4 Eclampsia
È la presenza di crisi epilettiche (convulsioni), accessi ripetuti di coma in una donna incinta che non hanno relazione con una affezione cerebrale preesistente.Risentito: Devo ammazzare qualcuno per dar vita a questo bambino.
Queste due condizioni sono legate a memorie transgenerazionali di donne che sono morte durante il parto.
5.5 Emorragia
L'emorragia è legata al concetto di sangue, e il sangue è associato alla famiglia. Il sangue è ciò che unisce, ciò che crea i legami familiari. Le emorragie implicano un conflitto in relazione alla famiglia. Dato che è sangue che esce all'esterno, occorre chiedersi:
Chi voglio eliminare dalla mia famiglia...? Chi è di troppo...?
L'unione tra queste due persone mi aggredisce..., voglio eliminare questa unione... (questo soprattutto quando sono presenti dei coaguli).
È possibile che la donna abbia un sentito di non essere in grado di lottare per via della percezione di avere una ferita aperta, svalutazione di se. È possibile che questo si verifichi nei parti cesarei, quando la ferita chirurgica dia il senso di incapacità a prendersi cura del bambino (n.d.t.)
5.6 Anemia
«Non voglio molestare gli altri, infastidirgli la vita,... privarli di ossigeno». «ho l'impressione di essere molesta nella mia famiglia». Può essere un modo di annullarsi per lasciare al bimbo più ossigeno.
Può avvenire in un quadro familiare abbastanza conflittuale.
Sentito di inadeguatezza profonda, inadeguatezza a vivere od a garantire la vita del bimbo.
5.7 Emorroidi
Le emorroidi funzionano come le varici, il sentito può essere quello di non riuscire a liberarsi di qualcosa che si ritiene dannoso o limitante. La localizzazione all'ano può indicare conflitti di identità, soprattutto in relazione alla presenza del nuovo nato. «Chi sono io, una madre od una moglie?». Non riuscire a definire il proprio ruolo nella famiglia, in ragione della presenza del nascituro. La madre può avere la sensazione di non avere più un posto nella famiglia, può essere confusa tra l'identità del proprio figlio e la sua propria.
Il conflitto è: «Chi sono io?», «Quale sarà il mio posto nella famiglia?».
5.8 Decalcificazione Ossea
Ma anche della dentina. In questo caso occorre esplorare i conflitti di forte svalutazione e inadeguatezza: «A cosa servo?», «Non sono più bella, seducente...», «Non valgo più niente come donna...». Impotenza, Colpevolezza (gravidanza indesiderata).
5.9 Ipertensione Arteriosa Gestazionale
Il conflitto è: «resisto per difendermi...», «Devo combattere..., devo proteggere la mia famiglia...», «Devo proteggere mio figlio da...».
Caso di una donna incinta che aveva una ipertensione e il marito non voleva avere quel bambino, voleva che abortisse. Lei invece voleva quel figlio, ma si sentiva insicura, doveva litigare per tenere quel figlio.
È la madre quella che si sente aggredita. Può sentire che suo figlio è in pericolo, ma quando il bimbo è in pericolo, lo è anche lei.
5.10 Toxoplasmosi
È una infezione prodotta dal parassita Toxoplasma gondii. La toxoplasmosi si trova negli esseri umani a livello mondiale e in molte specie animali (gatto) e uccelli. L'infezione si può trasmettere anche da una madre infetta al proprio figlio attraverso la placenta.
Lo stesso nome indica il concetto di tossicità. Dovremo trovare qualcosa nella madre che le rappresenta qualcosa di tossico per il bambino. Tossico a livello emozionale, qualcosa che ha potuto vivere o che ha potuto pensare essere tossico per il bimbo.
5.11 Edema
Alle gambe o alle braccia... può significare una fase di soluzione del conflitto precedente o legato al concepimento, e in questa risoluzione risiede il concetto di: "perdo tutti i miei riferimenti". Quando il corpo perde i suoi riferimenti, costruisce i riferimenti che conosce molto bene: trattiene acqua.
6. Gravidanza Gemellare
Gemelli
L'ipotesi circa i gemelli è che si abbia fretta di avere dei figli e per guadagnare tempo, si fanno due figli al posto di uno solo. Avere dei gemelli può essere un conflitto di perdita di un figlio.
I figli che muoiono nell'infanzia rappresentano per la madre un conflitto che non può oltrepassare. Avere dei gemelli significa avere l'occasione di fare più figli oltre a quello morto.
Storia di aborti precedenti (spontanei o provocati). È un conflitto mentale per la madre o ambo i genitori. Ma biologicamente non è accettato dalla madre. Fare dei gemelli è l'opportunità di ripristinare queste perdite.
7.Nascita
Nel processo di abbandonare l'utero inizia a formarsi il modello basico di abbandono che rimane per tutta la vita. Coesistono in quel momento il timore della perdita e la colpa primaria.
Il bimbo cresce con la credenza di avere causato dolore e paura e pertanto deve essere una "persona buona" e non deve trasgredire minimamente, anche se gli è richiesto di comportarsi male. Tenta di nascondere i suoi lati negativi.
Origina uno sforzo subcosciente di protezione verso il partner e colpevolezza anticipata per il dolore che crede potergli causare.
7.1 Parto e Nascita Normali
Occorre valutarlo in accordo con le credenze individuali al riguardo. Ad esempio: se è normale per la donna vederlo come dolore, difficoltà, colpa o meno.
Incluso nella nascita normale c'è uno shock biologico nel passaggio attraverso il canale del parto, nella identificazione con l'emozione materna, nel cambio di ambiente verso uno freddo, rumoroso, nelle manipolazioni mediche effettuate immediatamente dopo la nascita.
7.2 Sindrome dell'Ostetrica
L'ostetrica realizza un lavoro di ausilio durante il parto. Dal punto di vista del bebé questo vincolo è forte e nelle relazioni successive può tendere a cercare che gli altri gli risolvano i problemi, lo aiutino e lo riscattino in qualche forma.
Ad esempio sono soliti trovare partner che siano i loro maestri, terapeuti, ecc, al posto di una relazione reciproca di uguaglianza e amore.
O giocano inconsciamente il ruolo dell'ostetrica nel rapporto con il partner ed il loro timore maggiore è quello di non sentirsi indispensabile (enneatipo 2).
L'ostetrica dirige, appoggia, manipola. Successivamente la persona può sospettare quando le si offre appoggio (enneatipo 6).
7.3 La sculacciata alla nascita
Stimolo forte e drastico che si unisce al resto. Genera timore e dolore immediato, il che causa una respirazione non molto profonda al momento dell'inalare.
Risentiti: «Se respiro mi fanno del male». «Non posso respirare»; «Se respiro posso morire». «Devo respirare piano e stare tranquillo affinché non succeda nulla».
7.4 Presentazioni Anomale al Parto
Parto Pelvico o Podalico
Il Risentito: «Devo dimostrare chi sono». È un concetto legato all'identità.
È anche: «Quello che mi circonda è pericoloso, per cui vado a marcia indietro». Una persona che è nata in questo modo può avere paura di andare avanti. Può essere relativo al ritardo scolastico o alle ripetizioni scolastiche.
È molto importante interrogare la madre sulle sue paure, che per lei significa: «Ho paura di andare avanti», o che per la madre significa «portare questo bimbo in un mondo pericoloso».
Parto Trasverso
Non voglio uscire e/o hanno confuso la via d'uscita. Frequentemente si lamentano di aver preso la direzione sbagliata.
Si lamentano della confusione, si muovono molto, evitano gli abbracci, non sopportano l'essere controllati. Spesso praticano professioni sbagliate o hanno un partner sbagliato.
Non amano unirsi agli altri e a volte vanno in direzione contraria (opposizione, piace loro sentirsi al sicuro).
7.5 Cordone Ombelicale
Avvolto al collo: quando c'è un giro di cordone ombelicale, potrebbe essere: «devo sacrificare il bimbo per trattenere il partner...».
C'è una memoria arcaica biologica che determina il fatto che sia meglio salvare il partner che il bimbo. Va ricordato che si tratta di biologia, la prima necessità è di perpetuare la specie. Il bimbo non è capace di farlo, mentre il partner si.
È un processo completamente inconscio e si inscrive in una storia familiare. È l'occasione di trovare questa informazione familiare ed evitare che la persona si senta colpevole.
Memorie di annegamenti, di strangolamento. Sono molto suscettibili alla sensazione di asfissia. Vivono l'intimità come pericolosa. Si sentono asfissiati dalla relazione: «Questo mi sta uccidendo!»
Si disimpegnano efficacemente in situazioni critiche, sebbene in situazioni ingarbugliate possano essere presi dal panico.
7.6 Placenta Previa
Qui compare il concetto di violazione, come se si dovesse proteggere il bimbo da una violazione, o come se si dovesse proteggere il bimbo dal padre o da una aggressione. Proteggo il bimbo in questo luogo affinché non sia aggredito.
Esempio: donne che durante la gravidanza non desiderano avere rapporti sessuali, mentre il marito li chiede. Quindi si sentono aggredite.
7.7 Distacco di Placenta
Il distacco prematuro è la separazione della placenta (l'organo che alimenta il feto) dal sito di impianto uterino, prima della nascita. Conflitto: «Ho paura di fare danno al bambino» Distacco tardivo o ritardato: Placenta che continua a rimanere attaccata alla parete uterina anche dopo il tempo considerato normale; in genere l'espulsione può essere incompleta e arrecare gravi complicazioni alla madre. Conflitto: «Devo proteggere a alimentare più a lungo il mio bambino».
7.8 Ittero
Colore giallastro della pelle che succede quando il sangue presenta alti livelli di bilirubina. Si presenta nel 50-60 per cento dei neonati a termine, durante la prima o la seconda settimana di vita. Non è sempre percettibile. Per la maggior parte dei bimbi si tratta di una condizione temporanea e inoffensiva che scompare da sola. In rare occasioni può essere molto grave, per cui occorre molta attenzione. Questo ittero è poco comune e generalmente di deve ad una incompatibilità di tipo sanguigno tra la mamma e il figlio (Conflitto AB-O). Può essere dovuto a gravi complicanze come ad esempio disturbi epatici, biliari e intestinali, una infezione, un forte traumatismo durante il parto o un nascita troppo prematura (prima della 28ma settimana di gestazione). È legato alla collera della madre. Se è allattato, potrebbe presentare ittero se non riceve latte a sufficienza. Ciò è dovuto al fatto che se il bimbo non ingerisce latte a sufficienza non riesce ad eliminare l'eccesso di bilirubina attraverso le feci. È in relazione con: «Ho paura che il mio latte non sia sufficiente per il mio bambino».
7.9 Nascita con difficoltà respiratoria
Produce una immensa rabbia. Se inala liquido amniotico vivrà come un tradimento l'azione della madre, che non ha collaborato con lui. Alcuni studi dimostrano il rischio di suicidi incrementati nell'adolescenza.
7.10 Parto Prematuro
«Necessito essere già nato».
Madre spaventata o malata, aborto indotto o morte fetale in precedenza. Se viene messo in incubatrice, doppio conflitto di separazione. Si sentono separati e soli, timorosi di ciò che li tocca, osserva e giudica.
Vita frettolosa, molto vulnerabili, si sentono insignificanti. Nascono per proteggere la madre, sono molto cauti nelle relazioni, hanno la mente molto rapida, ma il corpo lento a reagire.
7.11 Parto Tardivo / Prolungato
Risentito della madre che desidera rimanere con il figlio nella pancia, «...non sono preparata per separarmi da mio figlio». Frequentemente attendono fino a che le cose non diventano preoccupanti.
Sono persone lente. Possono essere indolenti e si sentono indifesi. Frequentemente il partner li "trattiene". Credono di non poter avere ciò che vogliono quando lo desiderano. Sentono di far aspettare gli altri, che possono ferire, che la vita è dura e difficile.
7.12 Parto Indotto
Hanno problemi ad iniziare e con il tempo in generale. Pensano che gli altri debbano fare le cose per loro e di frequente.
Si sentono indifesi e sperano che qualcuno li serva. Non scelgono la relazione, generalmente vengono scelti. Si lamentano di essere apatici nelle relazioni.
Generalmente devono essere spinti e successivamente risentono di tutto questo. Sentono che gli altri impongono le regole in cui si sentono intrappolati, specialmente nelle relazioni. Difficilmente iniziano un progetto. Tardano ad uscire dalla camera.
7.13 Parto con forcipe
Non piace di essere controllati ne' manipolati. Temono il dolore. Difficoltà a passare ad altre cose senza un aiuto esterno. Sentono di non essere sufficientemente buoni, credono che non importi quanto facciano, nulla è mai sufficiente. Temono il contatto fisico e sentono che cuore e cervello sono separati (si disconnettono dalle proprie emozioni). Possono soffrire cronicamente di mancanza di volontà.
7.14 Parto Cesareo
Sindrome della interruzione. Mi hanno sviato dalla direzione originale della mia vita. Mi hanno prelevato dal mio ambiente.
Testardaggine, conflitti di volontà e cambi di direzione, interruzioni. Si risentono perché gli altri manipolano. Indiretti nella comunicazione. Necessitano di essere toccati.
Pensano che tutto faccia loro male, si confondono con facilità e hanno difficoltà a prendere delle decisioni. Sono contraddittori.
8. Dopo il parto
La madre cade in Vagotonia.
Può avere depressione post-parto, per il cambiamento e il riequilibrio ormonale, ma soprattutto si relaziona nuovamente con i conflitti che aveva, con le paure e i conflitti di abbandono.
Il bimbo passa alla simpaticotonia, è in costruzione, in contatto con il Risentito materno per essere in gran simbiosi con lei.
8.1 Relazione affettiva madre-figlio
Bimbi non desiderati, non pianificati, accidentali o illegittimi.
Problemi nella crescita e nel sentirsi desiderati (incluso il padre). Disorganizzato nella sua vita, non pianificare. Relazioni casuali, fortuite o brevi. Evitano il compromesso, temono il rifiuto.
Gravidanza occulta o clandestina, crede di doversi nascondere per sopravvivere. Sente di essere rifiutato nelle relazioni.
8.2 Intenzione all'aborto, Aborti precedenti
Timore per la vita. Con frequenza pensano che le persone vogliano danneggiarla. Pensano che la vita sia dannosa e non desiderano vivere.
Non confidano nelle loro relazioni o nella gente. Non si sentono amati ne' desiderati nelle loro relazioni. Non dovrebbero essere qui.
Presentano tendenza a preoccuparsi per le cose in modo esagerato. Quando attivamente o inconsciamente la madre ha tentato di eliminarlo, genera in lui depressione, mancanza di autostima e impulsi autodistruttivi.