Attivazioni Biologiche

Ormoni ed Emozioni

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Non sono contenuti suggerimenti su terapie o rimedi utili al trattamento del singolo caso. A tali fini si suggerisce la consultazione di operatori di dimostrata e affidabile preparazione.
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Perla saggia:
La natura causa e cura le malattie,
ed è quindi necessario che il medico conosca i processi della Natura,
l'uomo invisibile al pari dell'uomo visibile.

Paracelso

Il termine emozione deriva dal latino "ex ­ movere"' che, letteralmente, significa : spingere fuori. Quindi Energia spinta all'azione = Emozione.
Ogni elaborato di pensiero produce un'idea. Da ogni idea si genera una emozione più o meno intensa, a seconda dei contenuti dell'idea prodotta. L'emozione è un acceleratore di energia mentale, che risponde a stimolazioni del mondo esterno o del mondo interno, che determina lo stato d'animo di ogni essere umano.
Le emozioni positive che si scaricano nel mondo interno, determinano innalzamento del tono dell'umore. Se si convogliano verso il mondo esterno, trasmettono contenuti come disponibilità, gaiezza, gioia, etc.
Le emozioni negative o conflittuali che si scaricano nel mondo interno, determinano psicosomatosi, tachicardia, sudorazione, pianto, riso "isterico", tensione, melanconia, ansia, angoscia, depressione, etc. Se si scaricano nel mondo esterno, determinano fenomeni di violenza, tensione, collera, ostilità di vario genere, etc.

Le emozioni non si creano e non ci assalgono dall'esterno, vengono determinate da noi e non in modo consapevole, ovvero non è possibile produrre l'emozione Amore in modo volontario, ma sono determinate dalla nostra soggettività, unicità, identità, a livello inconscio. Non si creano in modo anarchico ed afinalistico, ma in risposta a precise condizioni come:

Emozioni semplici: determinano le pulsioni di base che servono ad appagare i bisogni necessari indispensabili.
Emozioni composite: determinano le pulsioni a più alto contenuto energetico su cui si aggancia l'elemento affettivo, che può essere positivo (e si riconosce nell'amore), negativo (e determina rancore e ostilità), conflittuale (e manifesta tutte le variabili dei contrasti profondi interiori, responsabili delle psicosomatosi).
Emozioni complesse: costituiscono i pulstimoli

I neuroni specchio

Un notevole contributo è stato dato dalla ricerca sui neuroni specchio, una popolazione di neuroni visuo­motori scoperti nel cervello dei primati e dell'uomo che si attivano sia durante l'esecuzione di azioni sia durante l'osservazione delle stesse azioni compiute da altri.
Comprendono concetti chiave come comunicazione inconscia, empatia, identificazione proiettiva.
Nel contesto emozionale, questi neuroni assumono grande importanza in quanto regolano le strategie di adattamento alle situazioni ambientali. Prove scientifiche hanno dimostrato che l'attivazione di un particolare circuito neurale, che comprende la corteccia premotoria ventrale e include l'amigdala e l'insula, assume grande importanza nell'osservazione e nel riconoscimento di espressioni (facciali) emozionali di base, come paura, felicità, rabbia, disgusto, sorpresa, tristezza. Percezione e produzione delle manifestazioni espressive avrebbero, quindi, una base comune. Un ruolo importante in questo meccanismo viene svolto dall'insula, che connette il sistema limbico con il sistema dei neuroni specchio ed è un centro di integrazione viscero­motoria trasformando gli input sensoriali in reazioni viscerali.


Giorgio Beltrammi
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I Neurotrasmettitori

La maggior parte della comunicazione tra neuroni si produce attraverso le sinapsi. I neurotrasmettitori sono le sostanze chimiche che si incaricano della trasmissione dei segnali da un neurone verso il successivo, si liberano dai bottoni sinaptici verso le fenditure sinaptiche dell'altro neurone. Sono prodotti in alcune ghiandole come le ghiandole pituitaria e surrenale.

Acetilcolina
L'acetilcolina ha molte funzioni: agisce nelle connessioni e nelle stimolazioni neuromuscolari, includendo i muscoli del sistema gastro­intestinale. Si trova anche nei neuroni del sistema nervoso autonomo, e nelle sinapsi di diverse parti del sistema nervoso centrale e partecipa nella programmazione del sonno REM.
Adrenalina
Esplica funzione di Ormone e di Neurotrasmettitore. Secreta principalmente dalla midollare del surrene, viene prodotto (assieme alla Noradrenalina) anche dai neuroni del S.N.C. del Mesencefalo e del Diencefalo, per essere utilizzato come neurotrasmettitore.
Noradrenalina
Secreto nella midollare del surrene e nella sinapsi dei neuroni adrenergici centrali e periferici. Immediato precursore dell'adrenalina ha attività similare. È relazionata con la messa in "massima allerta".
Dopamina
La dopamina è fortemente associata con i meccanismi di ricompensa nel cervello. Le droghe come la cocaina, l'oppio, l'eroina, e l'alcool promuovono la liberazione di dopamina, allo stesso modo con cui lo fa la nicotina.
GABA
È un neurotrasmettitore inibitorio, e sembra ampiamente distribuito in tutto il cervello e nel midollo spinale. La sua funzione impedisce un'attivazione eccessiva e "a cascata" dei neuroni cerebrali che provocherebbe, dapprima un'alta instabilità e, successivamente, delle scariche epilettiche.
Glutammato
Il glutammato è il parente eccitatorio del GABA. È il neurotrasmettitore più comune nel sistema nervoso centrale, è tossico per i neuroni.
Serotonina
La serotonina è un neurotrasmettitore, intimamente relazionato con l'emozione e lo stato d'animo. Esercita una gran influenza sul sistema psiconervoso, per cui frequentemente lo si denomina "ormone dell'umore". Agisce sul funzionamento vascolare e la frequenza del battito cardiaco, regola la secrezione di ormoni, come quella della crescita.
Endorfina
Nel 1973, Solomon Snyder e Candace Pert del John Hopkins scoprirono l'endorfina. Conosciuta come la "morfina endogena". Ha una struttura molto simile agli oppioidi (oppio, morfina, eroina, etc.) e agisce come neurotrasmettitore prodotto dall'organismo, in risposta a situazioni di dolore e la sua presenza inibisce la trasmissione dello stesso.
Istamina
Molecola che provoca numerosi effetti biologici (dolore, prurito, broncocostrizione, dilatazione delle arteriole, ipotensione, aumento della secrezione gastrica), attraverso il legame con particolari recettori chiamati H1 e H2. È presente in quasi tutti i tessuti; particolarmente ricchi di istamina sono il polmone, la cute, la mucosa gastrointestinale.
Adenosina
È un nucleoside (zucchero legato a base purinica o pirimidinica) neuromodulatore del cervello. Viene rilasciata apparentemente sia dalle cellule gliali, sia dai neuroni, quando le cellule stanno in fase di esaurimento di combustibile o di ossigeno. Questa sostanza attiva i recettori sui vasi sanguigni vicini e ne causa la dilatazione aumentando il flusso di sangue. Il blocco dei recettori dell'Adenosina, provoca effetti eccitatori come quelli, appunto, che è in grado di esplicare la caffeina.
Ossitocina
L'ossitocina è responsabile dell'istinto materno nella femmina dell'uomo e di tutti i mammiferi. Questo neurotrasmettitore, rilasciato dall'ipofisi posteriore, è anche responsabile della fedeltà e dell'attaccamento al compagno e riveste un ruolo importante nella nascita del sentimento dell'amicizia.

Compito di tutte queste molecole sopra descritte, è quello di attivare comportamenti più o meno complessi, che riguardano funzioni vitali come la fame, la sete, la libido, la percezione del dolore, il sonno, il freddo, il caldo, etc.


Giorgio Beltrammi
A proposito di...Corpo Umano
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Breve schema relativo agli ormoni

Ormone Ghiandola produttrice Organo bersaglio Funzione
Adrenalina o epinefrina, Noradrenalina o norepinefrina e dopamina (catecolamine) Ghiandole surrenali (midollare) Muscoli e vasi sanguigni Aumentano il valore della pressione sanguigna, la frequenza del battito cardiaco, il metabolismo e la glicemia; vengono rilasciate durante l'attività fisica e in situazioni di stress (fase di allarme della reazione di stress). Le catecolamine sono al tempo stesso ormoni e neurotrasmettori del sistema nervoso autonomo ortosimpatico
Adrenocortico­tropo (ACTH) Ipofisi anteriore (adenoipofisi), linfociti Ghiandole surrenali(corticale) Stimola la secrezione di idrocortisone (cortisolo) dalla corteccia surrenale
Aldosterone (mineralcorticoidi) Ghiandole surrenali (corticale) Rene Regola la concentrazione del sodio e del potassio nel sangue, mantenendo la pressione sanguigna entro valori normali
Angiotensina (angiotonina) II Fegato (angiotensinogeno) Rene, ghiandole surrenali, sistema cardiovascolare, sistema nervoso simpatico, neuroipofisi Fa parte del sistema renina­ angiotensina­aldosterone che regola il volume dei liquidi corporei e della pressione sanguigna, riduce il calibro dei vasi sanguigni renali innalzandone la pressione e stimola la secrezione di aldosterone, aumenta la forza di contrazione e la frequenza dei battiti cardiaci, incrementa la forza di contrazione della muscolatura liscia delle arterie, stimola la produzione di adrenalina, noradrenalina e vasopressina
Calcitonina Sistema ultimobranchiale Ossa Controlla il livello di calcio (Ca) nel sangue diminuendo la calcemia (concentrazione di calcio nel sangue) e favorendone l'accumulo nel tessuto osseo (azione opposta alparatormone).
Cortisolo o idrocortisone e corticosterone (glucocorticoidi) Ghiandole surrenali (corticale) Intero organismo Il cortisolo svolge una funzione importante nella risposta dell'organis­mo a situazioni distress (fase di allarme e soprattutto di resistenza della reazio­ne di stress); aumenta la glicemia e mobilizza i depositi lipidici; riduce gli stati infiammatori. Il corticosterone è meno attivo.
Eritropoietina Reni Midollo osseo Stimola la formazione dei globuli rossi
Estrogeni Ovaie Apparato riproduttore femminile Determina lo sviluppo sessuale, regola il funzionamento dell'apparato riproduttore femminile (ovaie)
Fattori di rilascio ipotalamici (releasing factors, RF, o releasing hormones, RH): GHRH, TRH, CRH, GnRH Ipotalamo, linfociti (CRH) Ipofisi anteriore (adenoipofisi) Stimolano l'adenoipofisi a produrre rispettivamente: STH­GH, TSH, ACTH, FSH + LH­ICSH
Glucagone Pancreas (isole di Langerhans), sto­maco (sistema GEP) Fegato Stimola la degradazione del glicogeno in glucosio, regola la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue)
Insulina Pancreas (isole di Langherans) Intero organismo Regola la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue); favorisce l'accumulo di glicogeno e l'assorbi­mento di glucosio da parte delle cellule
Melanotropina Pars intermedia dell'ipofisi (regione posta tra l'ipofisi anteriore e quella posteriore) Melanociti (cellule produt­trici di melanina) Controlla la pigmentazione della pelle
Melatonina Epifisi (ghiandola pineale) Possibili bersagli sono i melanociti e gli organi del­l'apparato riproduttore Si ritiene che influenzi la pigmentazione della pelle, i ritmi biologici (come l'alter­narsi del sonno e della veglia) e il feno­meno del jet lag
Neurotensina Intestino (sistema GEP), ipotalamo Intero organismo Regola la motilità gastrica e intestinale, probabilmente libera glucagone e inibisce la secrezione di insulina con effetto iperglicemizzante.
Ormone antidiu­retico (ADH) o vasopressina o adiuretina Ipotalamo, neuroipofisi Reni Aumenta il riassorbimento di acqua, favorendo l'escrezione di urine più concentrate
Ormone della crescita (somato­tropina STH­GH) Ipofisi anteriore (adenoipofisi) Intero organismo Stimola i processi di crescita
Ormone follicolo­stimolante (FSH) Ipofisi anteriore (adenoipofisi) Ovaie e testicoli Stimola la maturazione delle cellule uovo e la produzione degli spermatozoi
Ormone luteiniz­zante (LH­ICSH) Ipofisi anteriore (adenoipofisi) Ovaie e testicoli Stimola l'ovulazione nella donna e la secrezione di testosterone nell'uomo
Ossitocina Ipotalamo Utero, ghiandole mammarie Stimola le contrazioni uterine durante il parto e il rilascio del latte dalle ghiandole mammarie
Ormone tireo­stimolante (TSH o tireotropina) Ipofisi anteriore (adenoipofisi) Ghiandola tiroide Stimola la secrezione degli ormoni tiroidei
Paratormone (PTH) Paratiroidi Ossa, intestino e reni Regola il livello di calcio (Ca), tramite azione ipercalcemizzante (azione opposta a quella della calcitonina), e di fosforo (P), tramite effetto fosfaturico (diminuzione del fosforo nelplasma per riduzione del suo riassorbimento a livello renale) nel sangue
Progesterone Ovaie Ghiandole mammarie; utero Prepara l'utero alla gravidanza
Prolattina Ipofisi anteriore (adenoipofisi) Ghiandole mammarie Stimola la produzione di latte dopo il parto
Somatostatina Pancreas (isole di Langherans), stomaco, intestino tenue (sistema GEP), Ipotalamo), sistema nervoso periferico e vegetativo. Intero organismo inibisce la secrezione di insulina, gluca­gone, del GH, del TSH e di numerosi fattori ormonali gastroenterici. Inoltre inibisce la secrezione acida gastrica, la secrezione pancreatica, motilità gastrica e intestinale e la contrazione colecistica. Ha notevoli effetti sulle cellule cerebrali.
Sostanza P Intestino (sistema GEP), sistema nervoso centrale Intero organismo Stimola la motilità gastrica e intestinale e ha una potente azione vasodilatrice. Si ritiene che questo peptide abbia sia funzione da neurormone che da neurotrasmettitore (neuropeptide) Stimola la produzione di latte dopo il parto
Testosterone, diidrotestoste­rone, androste­nedione, andros­terone, deidro­epiandrosterone o DHEA (androgeni) Testicoli (cellule interstiziali di Leydig), ghiandole surrenali(corticale), ovaio, placenta Intero organismo Determinano lo sviluppo sessuale; come effetto principale regolano il funzio namento dell'apparato riproduttore maschile
Timosina, timopoietina, timostimulina, fattore timico sierico Timo Globuli bianchi Stimolano la produzione e la crescita dei linfociti T e sostengono il trofismo e la specializzazione funzionale degli organi linfatici periferici coadiuvando la risposta immunitaria dell'organismo
Tiroxina (T4) e Triiodiotironina (T3) Tiroide Intero organismo Stimolano il metabolismo; favoriscono un normale processo di crescita
VIP (peptide vasoattivo intestinale) Sistema GEP, sistema nervoso centrale e autonomo (vegetativo) Intero organismo Determina vasodilatazione, broncodilatazione, aumento della motilità gastrica e intestinale, iperglicemia e lipolisi.

Il Sistema Limbico o Cervello Emotivo

Il sistema limbico, chiamato anche cervello medio, si situa immediatamente sotto la corteccia cerebrale, comprende centri importanti come il talamo, ipotalamo, l'ippocampo, l'amigdala cerebrale.
Nell'essere umano, questi sono i centri dell'affettività, è qui dove si processano le distinte emozioni e l'uomo esperimenta dolori, angosce e allegrie intensi.
Il sistema limbico è in costante interazione con la corteccia cerebrale. Una trasmissione di segnali ad alta velocità permette che il sistema limbico e la neocorteccia lavorino insieme, e questo spiega come possiamo avere controllo sulle nostre emozioni. Fu approssimativamente cento milioni di anni fa in cui apparvero i primi mammiferi superiori. L'evoluzione del cervello fece un salto quantico. In cima al bulbo rachideo e del sistema limbico la natura pose la neocorteccia, il cervello razionale.
Agli istinti, impulsi ed emozioni si aggiunse la capacità di pensare in forma astratta e più in la' dell'immediatezza del momento presente, di comprendere le relazioni globali esistenti, e di sviluppare un io cosciente e una complessa vita emozionale. La maggior parte del nostro pensare o pianificare, e del linguaggio, immaginazione, creatività e capacità di astrazione, proviene da questa regione cerebrale.
I lobi prefrontali e frontali giocano un ruolo speciale nell'assimilazione neocorticale delle emozioni. In primo luogo, moderano le nostre reazioni emozionali, frenando i segnali del cervello limbico.
In secondo luogo, sviluppano piani di azione concreti per situazioni emozionali. Mentre l'amigdala del sistema limbico fornisce i primi aiuti in situazioni emozionali estreme, il lobo prefrontale si occupa della delicata coordinazione delle nostre emozioni.

Le principali aree coinvolte con le emozioni

Lo Stress

Il principale meccanismo di adattamento allo stress, è rappresentato dall'attivazione dell'asse ipotalamo ­ipofisi ­surrene, con rilascio di ACTH e conseguente stimolazione della corteccia surrenalica.
Secondo acquisizioni recenti pubblicate da un gruppo di ricercatori californiano, il neuropeptide Corticotropin Releasing Factor (CRF), coordina e modula, direttamente o indirettamente tutta la risposta adattativa agli stimoli. Mediante marcatura è stato possibile stabilire che la maggiore concentrazione si riscontra nell'ipotalamo. La sua presenza nel sistema limbico, spiega il suo coinvolgimento nella risposta del Sistema Nervoso Autonomo, durante un quadro stressogeno.
Il CRF determina sull'ipofisi un incremento della produzione di ormone ACTH, di Beta­ endorfina, etc.: l'esito finale è l'iperproduzione di ormoni glicocorticoidi, con effetti sul metabolismo, sui quadri infiammatori e sulla risposta immunitaria.
La risposta di adattamento allo stress, modulata dal CRF, non riguarda solo la secrezione di ormoni dell'ipofisi, ma coinvolge, attraverso connessioni nervose dirette, anche la maggior parte dei neurotrasmettitori. Infatti, si è potuto osservare che, la somministrazione di CRF nel cervello comporta una increzione di catecolamine (noradrenalina e adrenalina), glucosio e glucagone.
Anche la serotonina partecipa alla risposta adattativa con un meccanismo analogo a quello descritto per le catecolamine, ma la sua immissione si osserva solo dopo stimolo intenso. Si è pure accennato al ruolo di CRF ed oppiodi endogeni, prodotti in molte aree cerebrali dove si libera anche il peptide NPV: dinorfina, prodinorfina ed encefalina (peptidi connessi con la riduzione della percezione del dolore, della fatica, della sensazione di benessere e di energia ecc.).

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