Tutto (ri)torna
Vivere é la cosa più rara del mondo:
i più, esistono solamente.
Oscar Wilde
È proprio vero che quando si diventa vecchi si torna bambini, ma non è solo un detto popolare, che giustifica le manifestazioni comportamentali delle persone anziane che sembrano regredire all'infanzia.
Ho riflettuto molto su questa frase e ho trovato che è la Biologia stessa che lo afferma, o per lo meno che in essa si scopre che, tutto sommato, è un fenomeno naturale.
Gli attori di questo articolo sono:
- il Corpo, i suoi programmi e le sue funzioni
- la Mente, la sua vastità e le sue architetture
La linea del tempo (o Timeline per gli anglofili) copre l'intera esistenza dell'individuo ed è interessante notare che lungo questa linea l'andamento è una onda, un flusso oscillatorio. Tutto, nell'Universo, è ondulatorio.
Si inizia dal basso, al momento della nascita e si finisce in basso, al momento della morte. Volutamente non considero la fase prenatale, sebbene sia nota la sua importanza.
Tenterò di spiegare questa mia riflessione.
Nel momento della nascita siamo praticamente solo struttura e funzionano al massimo gli organi endodermici e del mesoderma laterale (o antico, detto all'hameriana) atti a soddisfare le prime due necessità della Piramide di Maslow, nutrizione e protezione. Il bimbo si nutre, evacua, respira e cerca di mantenere la propria integrità e la protezione. In Medicina Tradizionale Cinese si tratta della fase YIN delle quattro.
Tuttavia in questa fase c'è il seme dello YANG, i presupposti per lo sviluppo e l'adempimento delle funzioni superiori (intenzione, ideazione, progettazione, potenzialità, relazione, spiritualità).
Il bimbo, in questa fase, non ha scelta, agisce in base a programmi sui quali lui non esercita alcun controllo, e meno male!
Sono i programmi ancestrali devoluti alla pura sopravvivenza.
Il bimbo cresce, si sviluppa, acquisisce il controllo non solo del corpo, ma anche delle proprie potenzialità. Sviluppa il senso del potere, della capacità, intesse relazioni, acquisisce la capacità di pensare, di scegliere, la sua mente è in rapida costruzione. Ma ancora non ha tutte le sue sottigliezze.
Si tratta della fase YANG di YIN. La materia si consolida, l'energia diventa sempre più solida, vivida. Le capacità superiori diventano sempre più incisive nella sua vita. Giunge il concetto di volontà, ma senza discernimento, senza capacità di valutazione. Il bimbo vuole e basta e agisce.
È in questa fase che il bimbo riceve gli ammaestramenti che definiscono la sua personalità. È in uno stato di "ammollo emozionale" (in astrologia l'acqua incarna l'emozione e i bimbi bevono molto, bevono la vita, le emozioni, le esternano senza ritegno). Tutto è emozione, il moto energetico primario che lo spinge ad agire spontaneamente e non in risposta a richieste, condizionamenti, vincoli educativo/sociali. Le vicissitudini emotive, a questa età, determineranno i meccanismi comportamentali con cui, da adulto, affronterà e gestirà la vita.
In questa fase gli organi mesodermici (del mesoderma dorsale o recente) si sviluppano e acquistano forza e sostanza e sono proprio i tessuti dell'azione, della struttura, dell'integrazione, della coesione (ossa, muscoli, tendini, linfatici, connettivo).
Siamo a livello del secondo e terzo gradino della Piramide maslowiana e nella fase ascendente della curva vitale.
Il bimbo diviene fanciullo, poi ragazzo, poi uomo. La struttura si è formata ed è giunta al suo massimo sviluppo, attraverso programmi che risentono intensamente delle vicissitudini emozionali, degli ammaestramenti, delle esperienze, anche le più crude. Gli stimoli mentali sono enormi, la plasmatura dell'architettura mentale subisce scossoni molto forti, soprattutto per via delle relazioni in cui si costruiscono arzigogoli morali, problemi etici, vincoli religiosi che si allontanano sempre più dalla struttura fisica.
La sensibilità verso il proprio corpo è molto tenue. È la fase YANG. Tutto è energia, soprattutto psichica, mentre lo YIN è al suo punto di maggior debolezza.
Il pensiero è così prevalente che la mente costruisce veri e propri marchingegni che limitano massicciamente la percezione del proprio corpo.
Gli organi ectodermici sono in azione e la corteccia cerebrale ha una attività difficilmente immaginabile e certamente non del tutto nota.
Siamo nei livelli più alti della Piramide ed alla cuspide della curva vitale.
La persona, ormai adulta e matura, non cresce più, ma i suoi meccanismi di rinnovo e adattamento sono in piena efficienza. Ogni tessuto è pronto e sensibile ad ogni modifica richiesta dagli stimoli esterni dati dall'esistenza. Siamo qui nella fase di maggiore esteriorità. I programmi di rimodellamento e rinnovo sono in funzione per garantire la sopravvivenza ad una vita complessa e molto mentale.
La mente crea stimoli, crea realtà fittizie, crea meccanismi di estrema complicatezza a cui i programmi di sopravvivenza rispondono per ottenere, nel modo più semplice e lineare possibile, la migliore risposta. Se serve costruire qualcosa, i tessuti costruiscono quel "qualcosa". Se serve mortificare qualcosa, quel "qualcosa" verrà mortificato e questo a dispetto di tutte le azioni esterne che tentino di evitare ciò.
Il corpo è e rimane semplice, senza trucchi o fraintendimenti, ma la mente no.
È piena di trucchi, colma di malintesi, molto complessa e nella sua complessità complica le cose, impadronendosi spesso della vita della persona. Non del suo corpo, ma proprio della sua vita.
Il corpo si adatta alla vita della persona e lo fa con semplicità e rapidità.
Tanto per intenderci meglio: il corpo di una qualsiasi persona non ha paura del freddo. Lo sente se c'è ed agisce nei modi noti. Se non sente freddo, non fa nulla, non si inventa un freddo che non c'è.
La mente invece può creare la paura del freddo, anche quando freddo non c'è. Se il percepito mentale di freddo travalica la soglia di sopportazione, invia dei segnali al corpo che, per sua indole, agisce. La persona avvia processi di riscaldamento quando freddo non c'è.
Torniamo all'argomento principale, il biologico ritorno alle origini.
Dopo tutte le esperienze fatte, la persona giunge ad essere anziana. La sua funzione biologica per la vita giunge al termine e la persona riceve i messaggi di tutto questo e li riceve dal corpo, ma la mente non ne vuole sapere. Soffre del morbo spocchioso dell'immortalità.
La persona cerca di conservare il più possibile la gioia, il piacere e vive spesso cercando di evitare il dolore, giungendo anche a non-vivere.
Capisce finalmente che l'unica verità che gli rimane è la sincerità del proprio corpo, quello stesso corpo dimenticato per anni e segnato da tanti adattamenti, da tante rimodellazioni, per la maggior parte dovuti alle falsità della mente.
La persona diventa abitudinaria, si veste di liturgie, ripetizioni e gesti che cercano di evitare di consumarsi ulteriormente.
Siamo nella fase dello YIN di YANG. L'energia cala, il corpo segnala se stesso con sempre più forza. Le funzioni primarie tornano ad essere attrici principali della vita.
Si dimenticano o si perdono le vicende mentali e tornano ad essere importanti il mangiare, il bere, il dormire, l'evacuare. Tutte funzioni che quell'essere ha già vissuto nei suoi primissimi anni. Va da se' che qualsiasi impedimento a queste funzioni causi una reazione tipica del bambino. Ecco il ritorno.
Ma c'è un accessorio in più: la saggezza. L'oro della vita, il diamante di valore inestimabile che quella persona ha dentro se'.
Siamo quindi giunti al vertice della piramide, a quel cucuzzolo dorato che gli egiziani mettevano sulle piramidi per collegarsi agli dei.
La spiritualità è prossima al completamento.
Siamo quindi al punto più basso della linea della vita, prima che il tempo finisca con il sopraggiungere della morte.
La mente se ne va, mentre il corpo rimane. L'unico che rimane.
Il corpo torna alla terra, per una nuova trasformazione, affinché nuova vita si affacci alla vita.
Tutto è duale, tutto è un onda di energia e di materia.
Tutto (ri)torna.