Attivazioni Biologiche

Conflitto biologico

Il conflitto biologico è la percezione che, nel rapporto con l'ambiente, qualcosa minaccia, in maniera inaspettata, una funzione dell'organismo. Ad esempio, che un boccone non può essere digerito, oppure che un movimento viene bloccato, oppure che il territorio non può essere marcato, oppure che l'integrità del corpo viene attaccata, oppure che l'organismo non ce la fa a fare qualcosa di vitale importanza, ecc.
Da questo punto di vista, quindi, per logica neurobiologica, non è necessaria la coscienza, nel senso di come noi comunemente l'intendiamo. Possiamo avere un conflitto biologico anche senza esserne coscienti e tanto meno essere coscienti di noi in quanto persone.
Tale percezione attiva una disposizione, cioè scatena una cascata di reazioni emotive: il conflitto biologico è, a tutti gli effetti, una particolare risposta emotiva ad uno stimolo significativo dal punto di vista biologico, dal momento che interferisce o blocca o minaccia una funzione dell'organismo stesso.
I conflitti psicologici appartengono al dominio della coscienza estesa ed autobiografica; i conflitti biologici, invece, appartengono al dominio non verbale della coscienza primordiale, che ha le sue radici nella continua rappresentazione inconscia del corpo.


Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
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Conflitto Biologico

Conflitto Psicologico

I criteri dello Shock Biologico

  1. È imprevisto, inaspettato. È un momento preciso. Si deve cercare un momento concreto;
  2. Vissuto in un senso di isolamento. Ciò che si sente nel proprio interno (il risentito);
  3. Non si vede la soluzione. Non si può cambiare il mondo esterno;
  4. Più o meno drammatico. Darà sintomi differenti in base alla intensità del dramma.

Lo Shock Biologico può manifestarsi in due modi, per sorpassare il limite di tolleranza, tenendo conto che questo limite è specifico di ogni persona. Viene chiamato anche Limite Tollerabile Superiore (LTS).
Effetto missile. La situazione è molto stressante in se' stessa.
Effetto brocca. È la goccia che fa traboccare il vaso. Solomon Sellam lo chiama Conversione minima ripetitiva.
Quando ci sono i quattro criteri avviene una Repressione e a volte una distorsione. Da qui si produce la Programmazione.
Shock Biologico → Repressione → Automatizzazione del risentito → Binario/Ancoraggio → Programmazione.

Dobbiamo chiarire il concetto di Binario o Ancora.
Nel momento in cui si ha uno shock emotivo, il nostro cervello registra tutto ciò che ci attornia. Quando un evento si ripete, anche per somiglianza, questo binario si attiva un'altra volta. Gli umani e gli animali risentono di ciò senza averne coscienza.
Ad esempio: litigo con mio fratello, il disgusto è molto forte. Si crede che il tempo curi tutto, ma non è vero. Giungono le feste di natale e mi trovo di fronte a questo fratello, non succede nulla tra noi, ma il binario si attiva ed in poco tempo mi sento male e vomito. Il mio inconscio riconosce il pericolo e il mio alimento è tossico, sebbene sia cibo ben fatto.
C'è un protocollo che ci permette di trovare questo momento dove ancoriamo l'emozione (risentito).
Ad esempio: Una donna ha preparato una cena meravigliosa al fidanzato, in un ristorante. Avrebbero dovuto sposarsi un mese dopo. Si sente molto bene, è molto felice. Il fidanzato le dice: «Tu eri molto bella, voglio che tu sia felice il più possibile. Ma la tua amica Maria è molto più bella di te ed ho deciso di sposarmi con lei, ma vorrei che rimanessimo amici.». Il momento dello shock è quando sente che "Maria è più bella di te!".
In questo momento, che chiamiamo ancoraggio, c'è una necessità che non può essere soddisfatta: bisogno di affetto, di progettualità. La necessità affettiva sono le vene coronarie, il collo uterino, la necessità di progetto è la corteccia surrenalica.

Protocollo per l'Istante di Ancoraggio

In terapia dobbiamo riincontrare questo momento.
  1. Cercare un momento sgradevole, non molto importante;
  2. Cercare prima il momento in cui ci sentivamo bene, bene, bene e poi male, male, male...;
  3. Fermiamoci qui: istante incarnato. Dobbiamo sentirlo nel corpo. Fermiamoci a questo istante, è importante andare avanti e indietro per vedere dove si stava bene e dove si stava male, e in questo punto si chiede quale necessita non è stata soddisfatta;
  4. Una volta identificata questa necessità, si esce dalla linea del tempo e...
  5. ...si cerca un momento nella vita in cui quella necessità è stata soddisfatta, se ha un colore, gli si da quel colore poi...
  6. ...ci si pone nel momento dello shock con quel colore e vediamo qual'è la differenza

Tratto dal "Testamento" del Dr. Hamer

I conflitti biologici dell'uomo e dell'animale a confronto
* UOMO MAMMIFERO
Carcinoma mammario/Carcinoma dei dotti lattiferi seno sinistro Conflitto madre/bambino
Es: bambino infortunato
Conflitto madre/bambino
Es: bambino infortunato
Ulcera dei dotti biliari e coledoco Conflitto di rancore nel territorio
Rancore per lo più verso dei parenti e di solito a causa di denaro.
Es: liti per l'eredità
Conflitto di rancore nel territorio / di invidia per il cibo.
Es: il bassotto sottrae i bocconi migliori al cane pastore capo
Ulcera dell'intima delle coronarie
Ulcera della mucosa bronchiale
Conflitto di territorio
Conflitto di territorio minacciato
Es: perdita del posto di lavoro
La moglie o l'amica se ne va con qualcun altro
Es: il cervo giovane scaccia il cervo vecchio dal suo territorio; la cerva si allontana dal proprio territorio ed entra in quello di un altro.
Carcinoma del collo dell'utero Conflitto sessuale femminile. Es: la moglie sorprende il consorte "in flagrante".
Conflitto biologico arcaico per il fatto che l'altra viene posseduta e forse ingravidata al posto proprio.
Conflitto di non essere posseduta.
Es: la cagna in calore viene sempre tenuta lontano dal maschio, non può avere dei cuccioli.
Cancro delle ossa (nella fase di riparazione leucemia) Conflitto di svalutazione di sé. Es: l'impiegato non viene promosso, qualcuno non supera un esame o gli viene detto «Tu hai il cancro!» Es: il cane per un certo tempo non può più correre; il cervo nella lotta si spezza le corna. L'elefante si spezza una zanna.
Carcinoma del testicolo Conflitto di perdita
Es: il padre perde il figlio o un compagno
Es: il cane perde la persona di riferimento o i compagni di gioco
Carcinoma del retto
Carcinoma della vescica
Conflitto di identità.
Es: al paziente viene detto «Tu non sai chi è tuo padre»
Conflitto di non poter marcare il territorio. Es: la figlia sposata dorme sempre con un altro uomo (carcinoma delle vescica)
Es: il cervo rivale del territorio confinante oltrepassa di continuo i confini del suo territorio.
Adenocarcinoma alveolare Conflitto di paura della morte.
Es: «Tu hai il cancro, non c'è più speranza!», oppure il paziente sogna ogni notte un incidente d'auto che gli sembra mortale.
Es: nella sperimentazione su animali i topi sono di continuo soggetti all'azione del fumo. Il gatto sta in agguato davanti al nido del topo, il topo deve riuscire a passare.
Adenocarcinoma dei tubi collettori renali Conflitto del profugo o di lotta per la propria esistenza.
Es: il bambino piccolo viene portato improvvisamente da una nonna che vive a 100 Km di distanza, dove tutti gli sono sconosciuti. L'acqua viene trattenuta per non "disidratarsi". Il bambino alla nascita viene messo in una incubatrice che è si calda, ma dove gli mancano i movimenti e la voce della mamma. Una elevata percentuale di neonati posti in incubatrice patisce una cosiddetta "insufficienza renale" = ritenzione idrica
Es: la mucca viene venduta e portata tra mucche che non conosce, patisce il conflitto del profugo, accumula acqua (ritenzione idrica).
Il nuovo nato di un branco perde di vista la madre a causa di un incidente.
Grazie alla ritenzione idrica sopraggiunta con il conflitto, ottiene ancora due giorni di tempo in più per ritrovare la madre.
I conflitti biologici sono sostanzialmente quattro:

Conflitti del Tronco cerebrale o Endodermici

  1. Conflitto di lotta per l'esistenza, conflitto del profugo: adenocarcinoma dei tubuli collettori, reni
  2. Conflitto di contrarietà indigesta: adenocarcinoma dell'intestino tenue
  3. Conflitto ripugnante, che non posso evacuare: adenocarcinoma dell'intestino crasso
  4. Conflitto ripugnante, che non posso evacuare: adenocarcinoma del sigma o del trigono della vescica
  5. Conflitto di non riuscire a cogliere un'informazione: neurinoma del nervo acustico
  6. Conflitto di non poter sputare il boccone submucosa della cavità orale
  7. Conflitto semisessuale sporco, anormale: adenocarcinoma dell'utero, tube, prostata
  8. Conflitto legato alla paura della morte: adenocarcinoma degli alveoli polmonari
  9. Conflitto per non poter digerire un boccone: adenocarcinoma dello stomaco
  10. Conflitto legato alla paura di morire di fame, di non aver da mangiare: adenocarcinoma del fegato
  11. Conflitto legato alla lotta per il boccone desiderato: adenocarcinoma del pancreas

Conflitti del Cervelletto o del Mesoderma antico

  1. Conflitto del nido: adenocarcinoma della ghiandola mammaria
  2. Conflitto legato alla paura di un attacco al torace o all'addome: mesotelioma della pleura o del peritoneo
  3. Conflitto di paura per un attacco al cuore: mesotelioma del pericardio
  4. Conflitto legato all'insudiciamento, di attacco alla propria integrità, di essere deturpato. Melanoma del derma (corion)

Conflitti del Midollo Cerebrale o Sostanza Bianca o del Mesoderma recente

  1. Conflitto di perdita: necrosi dell'ovaio o del testicolo
  2. Conflitto relativo al liquido: ulcera del parenchima renale
  3. Conflitto per la paura di aver imboccato la strada sbagliata: necrosi della corteccia surrenale
  4. Conflitto di svalutazione del sé: vertebre cervicali, dorsali, lombari, braccio, spalla, denti, bacino, ginocchio, piede: osteolisi o necrosi di ossa, cartilagini, muscoli, tendini, linfonodi, vene arterie

Conflitti della Neocorteccia o Ectodermici

Lato destro
  1. Conflitto di paura della nuca, della belva in agguato: offuscamento del corpo vitreo emiparte sx
  2. Conflitto dell'acqua o del liquido: necrosi del parenchima renale dx
  3. Conflitto di perdita: necrosi dell'ovaio sx o del testicolo sx
  4. Conflitto di paura nella nuca: carenza funzionale della retina, emiparti dx
  5. Conflitto maschile di non poter marcare, delimitare il territorio: ulcera della mucosa della vescica, emiparte sx (dx per uomo mancino)
    → Per donna mancina: Conflitto femminile di non poter riconoscere i limiti del territorio
  6. Conflitto di rancore nel territorio: ulcera della mucosa gastrica e duodenale, ulcera dei dotti biliari e pancreatici
    → Per donna mancina = conflitto di identità
  7. Conflitto di territorio maschile: ulcera dell'epitelio pavimentoso dell'intima delle arterie coronarie e della vescicola seminale
    → Per donna mancina = conflitto sessuale di frustrazione per non essere posseduta: ulcera dell'epitelio pavimentoso dell'intima delle arterie coronarie (anche depressione)
  8. Conflitto di territorio minacciato: ulcera dell'epitelio pavimentoso della mucosa bronchiale.
    → Per donna mancina = Conflitto di spavento improvviso.
  9. Conflitto di territorio minacciato: paresi della muscolatura bronchiale
    → Per donna mancina = Conflitto di spavento improvviso.
  10. Conflitto dell'opporre resistenza, di opposizione: diabete cellule di Langerhans beta
    → Per donna mancina = Conflitto di paura e ribrezzo, di repulsione
  11. Conflitto di paura frontale: ulcera della mucosa degli archi branchiali
    → Per donna mancina = conflitto di impotenza
Lato sinistro
  1. Conflitto di paura della nuca, della belva in agguato: offuscamento del corpo vitreo emiparte dx
  2. Conflitto dell'acqua o del liquido: necrosi del parenchima renale dx
  3. Conflitto di perdita: necrosi dell'ovaio dx o del testicolo dx (testicolo dx per uomo mancino)
  4. Conflitto di paura nella nuca: carenza funzionale della retina, emiparti sx
  5. Conflitto femminile di non poter riconoscere i limiti del territorio: ulcera della mucosa della vescica, emiparte dx
    → Per uomo mancino = Conflitto maschile di non poter marcare, delimitare il territorio: ulcera della mucosa della vescica, emiparti sx
  6. Conflitto di identità: ulcera della mucosa rettale
    → Per uomo mancino = Conflitto di rancore nel territorio: ulcera della mucosa rettale
  7. Conflitto di frustrazione sessuale femminile per non essere posseduta: ulcera del collo dell'utero e dell'intima delle vene coronarie, amenorrea
    → Per uomo mancino = Conflitto di territorio maschile: ulcera dell'epitelio pavimentoso dell'intima delle vene coronarie
  8. Conflitto di spavento improvviso: ulcera dell'epitelio pavimentoso della mucosa laringea
    → Per uomo mancino = Conflitto di territorio minacciato: ulcera dell'epitelio pavimentoso della mucosa laringea
  9. Conflitto di spavento improvviso: paresi della muscolatura laringea
    → Per uomo mancino = paresi della muscolatura laringea
  10. Conflitto di paura e ribrezzo, di repulsione: ipoglicemia cellule di Langerhans alfa
    → Per uomo mancino = conflitto dell'opporre resistenza, di opposizione: ipoglicemia cellule di langerhans alfa
  11. Conflitto di impotenza: ulcera dei dotti escretori della tiroide
    → Per uomo mancino = conflitto di paura frontale.
I conflitti possono anche essere:

Conflitti: Programmante, Programmante/Strutturante, Scatenante

Conflitto Programmante

Normalmente avviene in età infantile o adolescenziale, in una fase in cui l'essere umano sperimenta cambiamenti molto importanti, in cui è molto sensibile alle pulsioni, alle esperienze, alle situazioni della vita. La mente e la biologia dell'essere umano sono molto recettive.
Il conflitto programmante non produce la malattia, è l'impronta, l'impatto emotivo.

Conflitto Programmante-Strutturante

Si forma in età pediatriche e neonatali. Ad esempio: l'eschimese si struttura nel freddo, il tuareg nel deserto, o bimbi che hanno vissuto sempre in guerra. Molte volte avviene addirittura nel ventre materno (che chiamiamo Progetto Senso).
Il conflitto strutturante non si può cambiare. Il terapeuta può suggerire di cambiare il significato dell'evento, ma non ne può cambiare la struttura.
Per differenziare il Programmante dal Programmante-Strutturante, occorre sapere se si sono avute esperienze positive precedenti. Se ci sono state non è un conflitto strutturante, ovvero, quando da piccolo ho avuto uno shock biologico e in precedenza ho avuto esperienze positive relative a quel tipo di situazioni, non è strutturante.
Ad esempio: Un bimbo che va per la prima volta a scuola e riceve uno shock emotivo a causa dei suoi compagni che lo deridono. Questo può essere strutturante.
Le esperienze sviluppate in questi anni, ha insegnato che molte volte il conflitto programmante-strutturante si trova nel Progetto Senso, ovvero fin dal periodo gestazionale e fino ai 3 anni di età. È una tappa in cui ci formiamo neurologicamente e siamo come spugne che assorbono tutti gli stati emotivi di nostra madre.

Conflitto Scatenante

È il conflitto che scatena la malattia, la reazione biologica di sopravvivenza. È quello che avvia il programma creato dal conflitto programmante e lo mette in moto, lo apre. La malattia può scoppiare tanto per una situazione emotiva positiva o negativa.
È molto importante risolvere il conflitto scatenante, poiché è quello che ci porterà al conflitto programmante. È un conflitto che non ha età, che può avvenire o meno. Una fobia, una allergia, sono sempre conseguenza di conflitti scatenanti. Può comparire per un odore, per una musica, per una parola, una situazione che più tardi potrà farci star male.
Il Conflitto scatenante può essere sostenuto da più programmanti.
Molte volte troviamo vari conflitti programmanti e occorre cercarli e decodificarli. Un modo di farlo è il seguente: Quando troviamo il risentito del conflitto scatenante, questo ci può portare al conflitto programmante. Per ciò chideremo alla persona di concentrarsi su questa emozione che per la prima volta è uscita alla luce della coscienza e soprattutto sulla sensazione corporea.
Questa sensazione corporea attiva il ricordo della situazione o della situazione conflittuale che ha a che fare con quella dello scatenante. Sappiamo che nella nostra neurologia i ricordi si vincolano a emozioni concrete e specifiche.

Protocollo della Linea del Tempo (Tecnica PNL)

  1. Scrivere ciò che si "sente" su carta. Questa storia può riattivare qualcosa di inconscio. Non si sa cosa, ma è così.
  2. Con questa storia si è creato creato un conflitto scatenante, si è appena provocato un piccolo bio-shock, che si basa sulla propria storia personale. Ha stimolato la sua storia.
  3. A partire dalla parola che si è scritta su carta, si propone di fare il protocollo dalla storia che si è raccontata.
  4. Dove si trova nel corpo. Se fosse un colore, di che colore sarebbe, si guarda le propria Cronologia, l'emozione ha un colore e si va dove si programma l'emozione che avviene in se', qual è la sensazione, il risentito, il bisogno.
  5. Quindi occorre trovare il momento in cui questa necessità è stata soddisfatta, possiamo mettere un colore, per chi è più visivo, un gesto per chi è cinestetico, musica per chi è auditivo.
  6. Portiamo tutto questo prima del conflitto programmante, ci si pone all'interno e si torna ad oggi. Poi torno ad sentire di nuovo la storia. Cosa succede?
  7. Questa è la prova. In terapia si ha sempre bisogno di riprovare il conflitto scatenante per comprovare la fine della terapia, se si è lavorato bene. Quando si tratta il conflitto programmante, si trattano tutti i conflitti relativi ad esso.
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