Attivazioni Biologiche

Carcinoma rinofaringeo

1. Ho questa diagnosi: cosa dice la Medicina?

Tratto da: The Merck Manual of Diagnosis & Therapy, 19th Edition (2011)
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi

I cancri nasofaringei sono rari in europa e america, ma frequenti nelle regioni costiere della Cina. I sintomi si sviluppano tardivamente e comprendono il sanguinamento unilaterale dal naso, ostruzione nasale, gonfiore del volto e intorpidimento. La diagnosi è basata sull'ispezione e la biopsia, con la TC , RMN e PET per valutare l'estensione. Il trattamento avviene con radio e chemioterapia, raramente con l'asportazione chirurgica.
Il carcinoma squamocellulare è la forma più comune dei tumori del rinofaringe. Altre forme di cancro sono l'adenoido-cistico e i carcinomi mucoepidermoidi, tumori maligni misti, adenocarcinomi, linfomi, fibrosarcomi, osteosarcomi, condrosarcomi e melanomi.


Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
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Tipologia

Ci sono 3 tipi principali di carcinoma rinofaringeo: Altri tipi di carcinoma rinofaringeo sono:

Stadiazione

Si impiega il metodo di stadiazione TNM.

Sintomi e segnali

Il primo sintomo è spesso l'ostruzione nasale o della tromba di Eustachio, che causa una ipoacusia per il coinvolgimento dell'orecchio medio. Altri sintomi possono essere lo scolo di materiale purulento ed ematico dal naso, epistassi franca, paralisi di nervi cranici e linfoadenomegalie cervicali. La paralisi dei nervi cranici coinvolge primariamente il terzo, quarto e sesto paio di nervi, data la loro collocazione nel seno cavernoso, in stretta prossimità del forame lacero. Poiché i linfatici del rinofaringe sono a cavallo della linea mediana, le metastasi bilaterali sono comuni.

Diagnosi

2. Cosa dicono le 5 Leggi Biologiche?

Ricorda: le 5 Leggi Biologiche NON sono una terapia! (vedi)

Anzitutto, conosci le 5 Leggi Biologiche?

  1. No, non le conosco.
    In questo caso ti invito a leggere ACCURATAMENTE questa pagina prima di continuare a leggere.
  2. Si, le conosco.

Il Dr. Hamer non ha trattato questa forma tumorale nei suoi libri, ma considerando la tipologia istologica e la struttura anatomica coinvolta, si possono fare delle ipotesi.
Il faringe è una struttura muscolo-mucosa collocata tra le coane nasali e la cavità orale. È rivestita da una sottomucosa di origine endodermica e da mucosa di origine ectodermica.

La sottomucosa endodermica è coinvolta nei conflitti del boccone, dove la persona non può acchiappare e appropriarsi di qualcosa per lui vitale (cibo, denaro, lavoro, oggetti, informazione), o non può eliminare le stesse cose. La sottomucosa ha il compito di secernere muco per favorire il transito del boccone, sia in ingresso o in espulsione.
Nella fase attiva del conflitto si ha la proliferazione asintomatica di un adenocarcinoma che permetta - nel più breve tempo possibile - di produrre più muco.
A conflitto risolto si ha un arresto nella proliferazione tissutale e una fase iniziale di gonfiore e infiammazione, che possono causare i sintomi di cui si accennava più sopra. La comparsa del sanguinamento misto a muco e pus è la testimonianza della demolizione del tessuto eccedente, da parte dei micobatteri e funghi presenti nel cavo faringeo. È in questa fase che viene posta la diagnosi. Anche i segni di interessamento nervoso sono la testimonianza del forte gonfiore locale (fase essudativa).
Nella crisi epilettoide ci può essere un sanguinamento più intenso. Successivamente, con la seconda fase della riparazione (fase cicatriziale), i sintomi tendono a diminuire.

*

L'epitelio pavimentoso presente sulla superficie del faringe, viene attivato da conflitti di separazione, di distacco, probabilmente con la tonalità di non poter inghiottire un boccone o di non poterlo sputare, probabilmente con il sentito di non averne il diritto o il permesso, come nei conflitti della mucosa orale.
Nella fase di conflitto attivo la mucosa faringea si ulcera per poter far passare il boccone, per poterlo accogliere. Questa ulcerazione è accompagnata da sintomi come la secchezza faringea.
A conflitto risolto, si ha una fase essudativa della PCL con forte edema locale che porta spesso alla sensazione di avere il naso chiuso e un modico scolo di siero. Si può avere febbre e il senso di gola secca.
Nella fase successiva compare la produzione di molto muco, per lo più denso e la progressiva diminuzione della sintomatologia.

Legenda delle sigle: CA = Conflitto Attivo; PCL = PostConflittoLisi; CE = Crisi Epilettoide; SB = Senso Biologico;

Come sei giunto/a alla diagnosi?

Avevo uno o più dei seguenti sintomi:

3. Come mi possono curare?

× Attenzione! Lasciarsi curare da altri significa consegnare la propria salute in mano altrui.
Forse dovresti considerare il fatto che nessuno può conoscerti meglio di te stesso/a.

Il trattamento è solitamente composto da Radioterapia interna e/o esterna e Chemioterapia. I farmaci impiegati sono:
Cisplatino
Fluorouracile

4. Come mi posso curare?

× Ottimo! Leggendo questa sezione hai l'occasione per divenire responsabile della tua salute.
Una buona occasione di consapevolezza ed evoluzione!
  1. Non lasciarti prendere dal panico e dagli attacchi di panico
    Entrare nel panico farà sì che il subconscio prenda le redini avviando programmi biologici di cui non sei cosciente. Occorre evitare il panico, può quindi essere utile il Rescue Remedy di Bach. Il panico della morte può avviare il programma a carico del polmone e indurre recidive.
    Estinguere la rabbia, sostituendola con l'Amore.
    Se ami te stesso/a, anzitutto non avrai alcun conflitto con te stesso/a, ne' di svalutazione, ne di colpevolezza. Se ami il prossimo, non ci saranno conflitti con gli altri.
  2. Sopportare la vagotonia
    L'uomo è un animale diurno, è indotto a cacciare, raccogliere i frutti, agire di giorno e riposare di notte. È durante la notte che tutto è automatizzato in modo che l'organismo concentri il suo lavoro nel tubo digerente. Hai meno attività cerebrali, cardiaca e respiratoria.
    È normalmente nella notte che tutte le malattie si fanno più insopportabili, in quanto è in questa vagotonia che il cervello ripara meglio e può avere più edemi. Si può fare qualcosa per ridurre questi edemi, in modo che siano più sopportabili, ma solo ridurli. Se tenti di impedirli, non avverrà la riparazione. È importante evitare un uso eccessivo di farmaci e cortisone.
  3. Tutte le sere fai il bilancio della giornata
    Se hai lavorato troppo, se ti sei arrabbiato/a eccessivamente, occorre riposare obbligatoriamente. Occorre prendersi cura di se' stessi. Nessuno può farlo al posto tuo. Occupati di te stesso/a, fai un ripasso della giornata, interessati alla vita, prendine nota, fai questo bilancio.
    Non riposare a sufficienza mette il cervello e l'organismo in simpaticotonia, impedendo la vagotonia riparatrice. In questo modo si impedisce la guarigione.
  4. Pianifica la tua giornata
    Devi prevedere almeno 6 ore di riposo oltre a quello notturno. OCCORRE CONCENTRARSI SULLA TUA GUARIGIONE perché questa è possibile. Occorre evitare di entrare nello stress dell'agire.
    Con 6 ore di riposo, oltre a quelle della notte, si ha una sufficiente vagotonia.
    Il cervello ha una forza straordinaria per curarti a dispetto di tutto quello che fai contro di lui (tra paure, liti, messaggi deprimenti o terribili che ricevi durante il giorno e a causa delle azioni).
  5. Fai sempre prima il necessario
    Occorre scartare il superfluo e riposare, a cuor leggero, in quanto stai facendo ciò che corrisponde alla tua cura e non il contrario. Riposare non è perdere tempo, ma prendere tempo. Fai ciò che è assolutamente necessario, ti permette di dimostrare che esisti. Nonostante questa diagnosi, desideri dimostrare che puoi fare, ma se passi le 3 ore di impegno fisico o psicologico, devi riposarti.
    La cosa migliore è leggere qualcosa di leggero, divertente, guardare film divertenti, potendoli vedere nelle quantità che più ti soddisfano. È la terapia della risata, evitando i notiziari che riportano guerre, incidenti, attentati o filmati di morte e violenza.
  6. Rifiuta la collera e la rabbia IMPORTANTISSIMO!!!
    Non consentire agli altri di opporsi alle tue decisioni. Recriminare, arrabbiarsi, discutere con gli altri è uno dei drammi maggiori che garantiscono la ricaduta o l'impossibilità di curarsi.
    "Necessito di loro, del loro aiuto e non della loro opposizione permanente". Questo sottrae calorie e forze necessarie al cervello per riparare e monopolizzare le energie per combattere, può esporti al giudizio di chi ti attornia e queste persone non sanno nulla, parlano tanto per parlare, mentre tu non ti liberi dallo stress.
  7. Privilegia il riposo notturno
    Devi privilegiare il riposo notturno nella misura del possibile, se questo non è semplice, non c'è da preoccuparsi a star svegli fino alle 2 o alle 3 di notte, guardando dei film o leggendo, assumendo uno o più caffè (che riduce anche l'edema cerebrale).
    Successivamente, man mano che migliori, potrai tornare al tuo orario normale.
  8. Mangia in modo salubre e leggero
    Trattandosi di organo endodermico, è necessaria una buona quota proteica, più che zuccherina. La dieta Budwig può esserti molto utile. Assumi uova, formaggi freschi come ricotta, caprino. Mangia carne di pollo biologico (vero). Non assumere troppa acqua, specie se hai ascite. Bevi latte di capra se vuoi. Suddividi i pasti in diverse porzioni e ringrazia con una preghiera quello che mangi. Mangia lentamente, senza TV e senza telefono, mentre conversi piacevolmente con una persona che ti supporta. Se mangi molto, la digestione consumerà molte calorie che è meglio siano dirette alla guarigione. EVITA ASSOLUTAMENTE L'ALCOOL. Se hai ascite puoi usare tisane drenanti, il tè verde, la bollitura di carote e sedano.
  9. Curati normalmente se compare il dolore
    Si possono prendere rimedi allopatici e omeopatici come d'abitudine, ciò non metterà la guarigione in pericolo.
    Leggi questa pagina.
  10. Attendi con pazienza il vero miglioramento
    Se non ti spaventi per i piccoli o grandi inconvenienti della riparazione e attendi riposando nel miglior modo possibile, il miglioramento arriverà.
    Se passi dalla fase culminante della fase di riparazione, manifesterai molti edemi che possono avere manifestazioni moleste, come dolori, vertigini, febbre se gli edemi si trovano nel tronco cerebrale, malessere.
    Ciò NON DEVE SPAVENTARTI: non si tratta di cose gravi, ma dello sforzo della riparazione. Devi aspettare pazientemente senza avere la convinzione di "essere segnato", altrimenti non c'è cura.
  11. Considera le tue ATTUALI condizioni
    Come ti senti? Non guardare il futuro, tanto meno il passato che ti crea la collera. Radicati nel presente, ad esempio con la meditazione e la respirazione diaframmatica.
  12. Considera le seguenti possibilità, specialmente se hai una vita "tossica" e iponutrita.
  13. Abbandona la paura
    Se la tua emozione dominante è la paura nascosta o manifesta, considera la Floriterapia di Bach per cercare di giungere alla sua origine e vederla con occhi diversi. Puoi effettuare del lavoro su di te considerando i lasciti transgenerazionali, facendoti aiutare da un operatore che tratta questi argomenti. La paura si può ereditare.

Giorgio Beltrammi
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Evitare le recidive

Come per tutti i tumori, è importante evitare le recidive. Per fare questo occorre andare alle cause bio-emotive di questa forma di tumore: dover ingoiare a forza qualcosa che ci nausea o ci ripugna, dover sentire un odore insopportabile con cui convivere forzatamente, dover far spazio in gola a qualcosa che non si può sputare, ma che non si può nemmeno ingoiare.
Occorre considerare la propria sottomissione, la propria cedevolezza e la propria incapacità di opporsi. Occorre riflettere su ciò che si è costretti ad ingoiare senza poter opporsi. Valutare se si ha il percepito del predatore di cui non si vuol sentire l'odore. Considerare le parole "grosse" che devono rimanere in gola. Andrebbe rivisto il proprio credersi impossibilitati a parlare od a ricevere le parole giuste. Valutare se si stia trattenendo in gola la paura.
È importante rispettare la parte animale, la corporeità e nel momento in cui essa si manifesta.
Prima i bisogni del corpo e poi quelli della mente.
Impara a lasciar andare, a mollare ciò che si è fermato in gola, a dire ciò che si vuole dire. Cerca le parole giuste, non per forza quelle che vorresti dire o ricevere, ma quelle che possono ottenere lo stesso risultato. Considera l'esercitare atti psico-magici per liberarti del fardello che è rimasto in gola (la scrittura psicomagica, i riti di perdono).

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