Attivazioni Biologiche

Organi e Tessuti dell'Ectoderma

Questo articolo ha contenuti che appartengono alla Scuola di Formazione Professionale 5LB di Marco Pfister.

Tratto da: PasadoFuturo.com
Articolo originale
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi

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La Corteccia Cerebrale dei due emisferi del cervello è la parte più recente di nostro cervello, lo strato germinale più giovane, e anche la più differenziata. Si programma in essa tutto il processo sociale più complesso, quello che avviene dentro un gruppo o in una famiglia.
Con il tempo la pelle profonda risultò essere insufficiente; pertanto si sviluppò una seconda pelle più resistente che coprì completamente la pelle del corion. Questo secondo strato epiteliale migrò anche all'interno della bocca, così come all'interno del retto e ricoprì certi organi così come i dotti degli organi.
Tutti gli organi e i tessuti che originano a partir dall'Ectoderma sono formati da cellule epiteliali squamose (pavimentose) o piane. È per questo che i cancri di questi organi sono chiamati "carcinomi epiteliali squamosi".

Con lo sviluppo evolutivo più avanzato, anche i temi conflittuali evolvettero. Nella Corteccia Cerebrale questi fanno riferimento a temi sociali, tali come: conflitti territoriali, conflitti sessuali (rifiuto sessuale o frustrazione sessuale), conflitti di identità (non sapere a chi appartenere), conflitti di separazione (una perdita inaspettata di contatto fisico con un partner o con il gruppo), conflitti motori (non poter scappare o sentirsi intrappolati, ad esempio: iniziato per il vedersi su una sedia a rotelle per una diagnosi di sclerosi multipla), conflitti di "cattivo odore" (membrana nasale), conflitti di mordere, conflitti auditivi (orecchio interno), conflitti di disgusto e repulsione e conflitti di paura e resistenza (cellule delle isole del pancreas).


Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
424 pagine B/N, 1450 termini circa e centinaia di immagini.

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Tutti gli organi e i tessuti che derivano dall'Ectoderma sono controllati dalla Corteccia Cerebrale e generano perdita di tessuto (ulcerazione) durante la Fase di Conflitto Attivo. Con la soluzione del conflitto il processo di ulcerazione si ferma immediatamente. Durante la Fase di Riparazione la perdita di tessuto, che è servita per uno scopo biologico durante la Fase Attiva, è ricolmata e riparata attraverso la proliferazione cellulare con l'aiuto di microbi specializzati. I batteri, se sono disponibili, aiutano alla formazione di tessuto cicatriziale, dando come risultato sintomi di una "infezione batterica", come può essere l'infezione vescicale.

Il processo di riparazione usualmente si presenta con aumento di volume (edema), infiammazione, infezioni, febbre e dolore.

I cancri come l'intra-duttale della mammella, il carcinoma bronchiale, il cancro della laringe, il linfoma No-Hodgkin, il carcinoma del collo uterino, sono tutti di natura riparativa a indicare che il conflitto relativo è stato risolto. Qui incontriamo anche condizioni come rash cutanei, il raffreddore comune, bronchiti, laringiti, ittero, epatiti, infezioni vescicali, cataratte, ecc.

Alcuni organi controllati dalla Corteccia Cerebrale (la motilità dei muscoli striati, il periostio che copre le ossa, l'orecchio interno, la retina degli occhi, e le cellule delle isole del pancreas) e solo questi, nella Fase Attiva del Conflitto al posto della ulcerazione possono anche presentare una alterazione funzionale o una perdita funzionale, riferite come malattie equivalenti al cancro. Queste possono essere: ipoglicemia, diabete, deficit visivi e auditivi paralisi sensoriali o motorie, come la sclerosi multipla.
Anche dopo anni di conflitto, queste cellule paiono essere funzionalmente ripristinabili una volta che ci sia soluzione del Conflitto. Durante la Fase di Guarigione l'rgano recupera la funzione normale, sempre che la riparazione non sia interrotta da ricadute conflittuali (recidiv).

Qui la lateralità è rilevante. Con gli organi che sono controllati dalla Corteccia Cerebrale le regole della lateralità devono essere tenute in conto.

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Tutti gli organi e tessuti dell'Ectoderma sono controllati dalla Corteccia Cerebrale (la parte più recente del cervello). Questa a sua volta si divide in:

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  1. Corteccia Sensoria Pre-Motoria (lobo frontale). Riceve conflitti di "paura frontale", "spavento frontale", blocco del movimento con spavento (paura a dirigersi verso una situazione pericolosa, paura costante al futuro, ciò che arriva o che è davanti). Conflitti di "sentirsi impotente, senza controllo". Legati alla mucosa dei dotti escretori della tiroide (ora atrofizzati) e all'epitelio squamoso della mucosa degli archi branchiali.
  2. Corteccia Motoria (lobo frontale). Controlla i movimenti della muscolatura striata. Il movimento ideo-motorio, non volontario. È programmata con risposte biologiche a "conflitti motori", "Movimento impedito, interrotto o bloccato", come quello di "non poter scappare" o "sentirsi intrappolato, imprigionato, trattenuto", "non poter spostarsi verso qualcosa o per raggiungere una meta".
  3. Corteccia Sensoria (lobo parietale). Controlla l'epidermide. Relazionata con conflitti di separazione, rottura del contatto.
  4. Corteccia Post-Sensoria (lobo parietale). Controlla il periostio, che si relaziona con conflitti di separazione sperimentati come particolarmente severi o brutali, dolorosi.
  5. Corteccia Visiva (lobo occipitale). Si relaziona con "pericoli che minacciano da dietro", "paura nella nuca" in relazione a circostanze, predatore nascosto, pericoloso (in agguato). Legati alla retina e al corpo vitreo degli occhi. Nelle retine la paura nella nuca è in relazione a qualcuno. Nel corpo vitreo la paura nella nuca è in relazione a un pericolo sconosciuto: mostri, assassini, ladri, fantasmi, il fisco.
  6. Corteccia Territoriale (lobo temporale). Si relaziona con:
    • conflitti sessuali (frustrazione sessuale, sentito femminile di "non essere presa") legati alle vene coronarie, collo dell'utero (ectocervice) e vescicole seminali.
    • conflitti di identità (non sapere dove collocarsi, non sapere il proprio ruolo nel gruppo) legati alla mucosa rettale.
    • conflitti territoriali come: conflitti di minaccia nel territorio legati alla mucosa bronchiale; conflitti di spavento inaspettato (sono sospesa per aria) legati alla laringe; conflitti di perdita di territorio (territorio perduto o sottomesso) legato alle arterie coronarie; conflitti di ingiustizia, rancore nel territorio (sottomettersi) legati alla curvatura minore dello stomaco e del duodeno; conflitti di "rimosso ingiustamente" legati ai dotti biliari e pancreatici; conflitti di non poter marcare o delimitare il proprio territorio (maschile) e non poter riconoscere i límiti del proprio territorio (femminile) legati alla mucosa della vescica, emiparti destra e sinistra.

Il relé corticale della epidermide (Corteccia Sensoria) e della muscolatura striata (Corteccia Motoria) si creano tardívamente dal punto di vista filogenetico. È per questo che oggi si localizzano due aree (sensoria e motoria), che hanno contribuito allo sviluppo del cervello."

1. Corteccia Sensoria Premotoria (Lobo Frontale)

Riceve conflitti di "paura frontale", "spavento frontale", blocco del movimento con spavento (paura a dirigersi verso una situazione pericolosa, paura constante riguardo il futuro, quello che c'è in avanti). Conflitti di "sentirsi impotente, senza controllo". Legati al rivestimento degli ex-dotti escretori della tiroide (ora atrofizzati) ed epitelio squamoso della mucosa degli archi branchiali.

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2. Corteccia Motoria (Lobo Frontale)

Controlla i movimenti della muscolatura striata. Il movimento ideo-motorio, non volontario. È programmata con risposte biologiche a "conflitti motori", "Movimento impedito, interrotto o bloccato", come il "non poter scappare" o "sentirsi in trappola, imprigionato, trattenuto", "non poter spostarsi verso un luogo o non poter conseguire una meta".

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La motricità di tutta la muscolatura striata si innerva nella Corteccia Motoria. Anche il miocardio (eccezione), la muscolatura striata del piloro, la curvatura minore dello stomaco e del bulbo duodenale o la muscolatura dei vasi derivati dagli archi branchiali, specificamente le arterie e vene coronarie, l'arco aortico e le carotidi.

Interagendo con la Corteccia Cerebrale, che dirige la funzione motoria e sensoria, è anche la Sostanza bianca, che è il centro trofico Cerebrale per la muscolatura striata. Per esempio: infarto del miocardio (inizialmente necrosi del miocardio). Così, oltre la paralisi muscolare (Corteccia Motoria), osserviamo anche atrofia muscolare (necrosi muscolare) nella Fase Attiva. Nella Fase di riparazione notiamo la regressione della paralisi e la ricostruzione della muscolatura, con la sua Crisi Epilettica a metà di questa Fase di Soluzione.

3. Corteccia Sensoria (Lobo Parietale)

Controlla l'epidermide. Relazionata con conflitti di separazione, rottura del contatto.

La paralisi sensoriale (o non recettività) della Corteccia Sensoria si accompagna sempre a ulcere dell'epitelio pavimentoso corrispondente, dopo le quali nella Fase Pcl di riparazione della ulcera ci sono differenti manifestazioni di orticaria con iperestesia, tumefazione e sanguinamento. Negli organi tubulari: bronchi (o arterie coronarie o dotti biliari che in questo caso sono della post-sensoriale) questo può provocare stenosi/occlusioni passeggere che determinano il quadro clinico (rispettivamente: occlusione dell'arteria coronaria, atelettasia polmonare o itterizia).

Quando i sintomi della Fase di riparazione scompaiono ci si può tranquillizzare per la riparazione completata o preoccuparsi di una nuova recidiva che ha invertito la tumefazione.
La chemioterapia nella Fase Pcl è ingiustamente ritenuta efficace (sintomatica), in quanto in effetti blocca in modo insensato i sintomi sensati della Fase di riparazione / rinormalizzazione.

Nei destrimani i conflitti sensoriali del lato destro del corpo (emisfero sinistro) sono di separazione da qualcuno al suo stesso livello come il partner, mentre quelli del lato sinistro (emisfero destro) lo sono con figli o madre.

4. Corteccia Post-Sensoria (Lobo Parietale)

Controlla il periostio che si relaziona con conflitti di separazione sperimentati come particolarmente severi o brutali, dolorosi.

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La Corteccia Post-Sensoria segue lo schema della sensibilità interna. Eccetto la mucosa del collo e del orifizio dell'utero, retto e vagina, vescica, uretra, ureteri, pelvi renale e delle vescicole seminali, la cui sensibilità in caso di SBS segue lo "schema della pelle esterna" (dovuto alla riconnessione dopo la lacerazione dell'anello ancestrale), sebbene siano strutture dell'area corticale postsensoria (sebbene ora seguano lo schema della sensibilità esterna).
In medicina ci meravigliavamo del fatto che l'area della Corteccia Post-Sensoria fosse molto più grande della Sensoria. La scoperta degli schemi della sensibilità, nel caso di SBS, ci ha aperto l'inizio della comprensione della Corteccia Post-Sensoria. Anche di quei relè degli organi che si riconnetterono sensorialmente dopo la lacerazione dell'anello, così come quelli del reticolo nervoso del periostio.

La sensibilità del periostio si localizza nell'area della Corteccia Post-Sensoria (e nella premotoria: periostio del cranio). Il periostio aveva due strati: esterno e interno, come la pelle esterna (nella cui Fase Attiva si hanno neurodermiti nello strato superiore o vitiligine in quello inferiore). Chiamiamo reumatismo i dolori acuti della Fase Attiva e durante la Crisi Epilettoide dello strato superiore del periostio. Il responsabile del dolore osseo nella Fase di riparazione ossea è il residuo nervoso dello strato inferiore.

5. Corteccia Visiva (Lobo Occipitale)

Si relaziona con "pericoli che minacciano da dietro", "paura nella nuca" in relazione a circostanze, predatore nascosto, pericoloso (essere in agguato). Legati alla retina e al corpo vitreo degli occhi. Nelle retine la paura nella nuca è in relazione a qualcuno. Nel corpo vitreo la paura nella nuca è in relazione a un pericolo sconosciuto: mostri, assassini, ladri, fantasmi, il fisco.

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Le due emiparti sinistre di ogni occhio (di ogni retina) che guardano alla destra (captano luce e immagini del lato destro) sono coordinate dal chiasma ottico. Hanno il loro relé nella parte occipitale della Corteccia visiva sinistra.
Le due emiparti destre di ogni occhio (di ogni retina) che guardano alla sinistra (captano luce e immagini del lato sinistro) sono coordinate dal chiasma ottico. Hanno il loro relè nella parte occipitale della Corteccia visiva destra.
Allo stesso modo, i due emi-corpi vitrei sinistri di ogni occhio che guardano alla destra, sono coordinati dal chiasma ottico ed hanno i relè nella parte inter-emisferica della Corteccia visiva sinistra. I due emi-corpi vitrei destri di ogni occhio che puntano alla sinistra, coordinati dal chiasma ottico, hanno i relè nella parte inter-emisferica della Corteccia visiva destra. In questo modo si coordinano (o funzionano) i due occhi.

Il relè inter-emisferico (FH) del corpo vitreo si localizza tanto nella Corteccia Cerebrale come nella Sostanza Bianca (come quelli dei denti). Por questo il corpo vitreo si comporta come un tessuto ectodermico e alle volte come mesodermico. Probabilmente l'informazione che proviene dagli emicorpi vitrei della sinistra si interessa delle cose o persone che si vedono alla destra (mediante la distribuzione dal chiasma ottico allo stesso modo in cui passa con l'informazione proveniente dalle emiretine).

La controlateralità cervello-organo, propria della Corteccia Cerebrale e del Cervelletto (e della Sostanza Bianca) è qui irreale o fantasma: con la Corteccia visiva, emiretine ed emicorpi vitrei sinistri (non c'è controlateralità) si vedono cose o persone del lato destro. Al contrario con quelli destri. Non c'è controlateralità cervello-organo. Regola non-tecnica: l'occhio arcaico è una derivazione del cervello: non si incrocia per questo.

6. Corteccia Territoriale (Lobo Temporale, Zona Peri-insulare)

Si relaziona con:
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Nel lobo temporale (Corteccia Territoriale), oltre alla lateralità e il genere (maschile o femminile), lo stato ormonale, esplicitamente lo stato di estrogeni e testosterone, deve essere tenuto presente. Lo stato ormonale determina se il Conflitto è sperimentato in forma mascolina o femminile, il che determina se il Conflitto impatterà il lobo temporale dell'emisfero destro o sinistro. Il lobo temporale destro è il "lato del testosterone o lato maschile", mentre il lato sinistro è il "lato dell'estrogeno o lato femminile".

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Se lo stato ormonale cambia, come avviene dopo la menopausa o se il livello di estrogeno o di testosterone è soppresso per azione di farmaci (anticoncezionali, farmaci che diminuiscono l'estrogeno e il testosterone o la chemio), anche l'identità biologica cambia. Pertanto, dopo la menopausa una donna può soffrire "conflitti maschili", che si rinvengono nell'emisfero destro o "lato maschile" del cervello, dando come risultato sintomi físici distinti da quelli che si presentano prima della menopausa.

7. Caratteristiche e sintomi di ogni fase

Struttura relativa alla vita in gruppo e procreazione.

8. Modelli di Sensibilità della Corteccia Cerebrale

Questa è la spiegazione di alcuni dolori, tanto nella Fase Attiva come nella Fase di Riparazione. Esempi: perché abbiamo la tosse in una bronchite?, perché abbiamo dolore o iperestesia in un cancro del collo dell'utero? o perché all'inizio della Fase Pcl c'è dolore prurito nei dotti galattofori?, ecc. È molto importante saper riconoscere le sensazioni (prurito, ipersensibilità o intorpidimento) per poter sapere in che fase dell'SBS ci si trova.

Nella Corteccia Cerebrale ci sono due comportamenti o schemi di sensibilità:

Sensibilità Esterna (chiamato anche schema della cute esterna)

Fase Attiva: iposensibilità o insensibilità, intorpidimento, ulcerazione.
Fase PclA: ipersensibilità, dolore, riparazione della ulcera, calore, rossore, infiammazione.
Crisi Epilettoide: crisi di assenza, insensibilità, intorpidimento.
Fase PclB: ipersensibilità, dolore, prurito.
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Sensibilità Interna (chiamata anche schema della mucosa del faringe)

Fase Attiva: ipersensibilità (iperestesia), dolore, ulcerazione, reumatismo nel periostio.
Fase PclA: iposensibilità o insensibilità, intorpidimento, riparazione dell'ulcera, calore, sanguinamento, infiammazione.
Crisi Epilettoide: crisi di assenza, forti dolori, ipersensibilità, reumatismo intenso del periostio con assenza.
Fase PclB: iposensibilità o insensibilità.
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9. Organi con tessuto ectodermico

9.1 Pelle (epidermide)

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Sensibilità Esterna (Iposensibilità in Fase Attiva, ipersensibilità in Fase Pcl).

Funzione: la epidermide è lo strato esterno della pelle in contatto con l'ambiente esterno e i membri del gruppo. È formata da epitelio squamoso stratificato in continuo rinnovamento composto di cheratinociti che proliferano nella loro base e si differenziano progressivamente mano a mano che vengo spinti verso l'esterno. Negli umani il suo spessore varia da un minimo di 0,1 mm nelle palpebre a un massimo di 1,5 mm nei palmi delle mani e nelle painte dei piedi.
L'epidermide non ha vasi sanguigni ne linfatici, ma molte terminazioni nervose.

L'epidermide si compone di quattro o cinque strati. In ordine dal più esterno al più interno si denominano: strato corneo, strato granulare, strato spinoso e strato basale. In ogni caso principalmente l'epidermide si compone di due strati più importanti e con differente sentito biologico: l'esterno di epitelio pavimentoso (corneo) e l'interno che contiene i melanociti che producono la melanina. La quantità e la distribuzione della melanina, il pigmento presente nell'epidermide, è la ragione principale della variazione del colore della pelle nell' uomo. Il numero, la grandezza e l'organizzazione dei melanosomi varia nei differenti gruppi raziali. Ma, mentre il numero dei melanociti può variare a seconda delle differenti parti del corpo, il loro numero è costante (in base alla parte del corpo) in tutti gli esseri umani. I melanosomi si trovano raggruppati in aggregati, essendo minori in grandezza e frequenza nelle pelli bianche e orientali, rispetto alle pelli scure o nere.

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Strato esterno dell'epidermide o corneo (Epitelio pavimentoso)
Sensibilità Esterna (Iposensibilità in Fase Attiva, ipersensibilità in Fase Pcl).
Strato interno dell'epidermide o di pigmentazione (Melanociti che producono la melanina)
Sensibilità esterna (Iposensibilità in Fase Attiva, ipersensibilità in Fase Pcl).
Innervazione della epidermide, terminazioni nervose
Sensibilità interna (esperienza personale di Marco Pfister) (ipersensibilità in Fase Attiva, iposensibilità in Fase Pcl).
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9.2 Peli e capelli

(Epitelio pavimentoso sovrapposto, strato corneo e strato di pigmentazione)
Sensibilità esterna (Iposensibilità in Fase Attiva, ipersensibilità in Fase Pcl).

Funzione: il pelo ha una funzione sensoriale; serve per la ammortizzazione di colpi e sfregamenti; contrasta la puntura da parte di insetti e migliora il controllo della temperatura corporea mediante dissipazione o trattenimento del calore. Il pelo della testa mantiene il calore della medesima, protegge il cuoio capelluto dal sole e dal freddo e offre al cranio una certa protezione contro i traumi. Le ciglia proteggono gli occhi diminuendo la quantità di luce e polvere, particelle che possono penetrarvi; e le sopracciglia proteggono gli occhi dal sudore che può scendere dalla fronte. I peli delle narici impediscono l'entrata di polvere nelle fosse nasali.
Possono essere lisci, ondulati o ricci. Il pelo si distribuisce in quasi tutta la superficie corporea, ad eccezione delle superfici palmo-plantari, dell'ombelico e delle mucose. Il pelo o il capello è una continuazione del cuoio capelluto, formata da una fibra di cheratina e costituita da una radice e da uno stelo. Si forma in un follicolo del derma. La differenza tra la cheratina dello strato corneo e la cheratina del pelo è che nel pelo le cellule sono addossate una accanto all'altra, dando luogo ad una cheratina molto dura. Ogni pelo consiste di una radice collocata in un follicolo peloso ed in uno stelo che si proietta in alto verso la superficie dell'epidermide. La radice si ingrandisce alla base. La zona papillare o papilla dermica è composta di tessuto connettivo e vasi sanguigni, che forniscono al pelo le sostanze necessarie per la sua crescita.

Strato corneo (esteriore)

Se la perdita di capelli è nella parte superiore della testa è in relazione al padre.
Se la perdita di capelli è ai lati della testa è relativa alla madre.
Dopo continue recidive c'è atrofia del bulbo e il pelo non cresce più (calvizie).

Strato di pigmentazione (interiore)
(Melanociti che producono la melanina)
 Canas Canosa  Canas Canoso

9.3 Occhio: palpebre, congiuntiva, cornea, cristallino

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Sensibilità esterna (Iposensibilità in Fase Attiva, ipersensibilità in Fase Pcl).

Funzione: È l'organo della vista. Capta la luce e la converte in impulsi elettrochimici che viaggiano attraverso i neuroni. La cellula fotorecettrice più semplice della visione cosciente associa la luce al movimento. L'occhio è un sistema ottico complesso che capta la luce circostante, regola la sua intensità per mezzo di un diaframma (iride), mette a fuoco l'oggetto grazie ad una struttura adattabile a forma di lente (cristallino) per la formazione dell'immagine, che poi converte in un insieme di segnali elettrici che vanno al cervello attraverso vie neuronali complesse che connettono, mediante il nervo ottico, l'occhio alla Corteccia visiva ed altre aree cerebrali.

Sentito emotivo della Attivazione (Conflitto o shock biologico): separazione visiva: perder di vista qualcuno. La parte dell'occhio che viene colpito dal Conflitto di "separazione visiva o perdere di vista qualcino" dipende dalla intensità (cornea o cristallino), o se avviene mentre si dorme o perchè si tengono gli occhi chiusi (palpebre e cogiuntiva).
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9.4 Occhio: retine

Funzione: È un tessuto sensibile alla luce situato nella superficie interna dell'occhio. È simile a una tela dove si proiettano le immagini. La luce che incide nella retina scatena una serie di fenomeni chimici ed elettrici che finalmente si traducono in impulsi nervosi che sono inviati verso il cervello attraverso il nervo ottico. Ha una struttura complessa. È formata basicamente da vari strati di neuroni interconnessi mediante sinapsi. Le uniche cellule sensibili direttamente alla luce sono i coni e i bastoncelli. La retina umana contiene 6.5 milioni di coni e 120 milioni di bastoncelli. I bastoncelli funzionano principalmente in condizioni di bassa luminosità e forniscono la visione in bianco e nero, i coni sono adatti alle situazioni di molta luminosità e forniscono la visione a colori. La retina è una proiezione del cervello, in Fase Attiva, come il cervello, mostra i Focolai di Hamer, senza ulcerazione; in Fase di soluzione c'è infiammazione (edema) e successivamente crescita gliale cicatriziale nella retina, come nel cervello.

In costellazione delle retine si producono allucinazioni visive. Vedere gente che ci persegue o ci controlla in ogni cosa, mania di persecuzione. Vedere la madonna, dio, gli angeli e l'aura delle persone.
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Le due emiparti sinistre di ogni occhio (di ogni retina) che guardano a destra (captano luce e immagini del lato destro) coordinate dal chiasma ottico. Hanno il loro relé nella parte occipitale della Corteccia visiva sinistra.
Le due emiparti destre di ogni occhio (di ogni retina) che guardano alla sinistra (captano luce e immagini del lato sinistro) coordinate dal chiasma ottico. Hanno il loro relé nella parte occipitale della Corteccia visiva destra.
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9.5 Occhio: corpo vitreo

Funzione: contribuisce a mantenere la forma dell'occhio e conseguire una superficie uniforme della retina affinché la ricezione di immagini sia nitida. È un liquido gelatinoso e trasparente che occupa quattro quinti del volume totale dell'occhio e manca di vascolarizzazione, riempiendo lo spazio compreso tra la superficie interna della retina e la faccia posteriore del cristallino. È più denso dell'umor acqueo, il quale si trova nello spazio esistente tra l'iride e la cornea. È composto per il 99% di acqua, il resto consiste in piccole quantità di cloro, sodio, glucosio, potassio, collagene, acido ialuronico e proteine.

In costellazione dei corpi vitrei: delirio di persecuzione, fobia di persecuzione, paranoia. Minaccia del predatore, del fisco, del potere governativo.
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I due emi-corpi vitrei sinistri di ogni occhio che guardano a destra coordinati dal chiasma ottico, hanno i relé nella parte inter-emisferica della Corteccia visiva sinistra, quelli destri nella controparte destra. In questo modo si coordinano (o funzionano) i due occhi.
Il relé inter-emisferico (FH) del corpo vitreo si localizza tanto nella Corteccia Cerebrale come nella sostanza bianca (come quelli dei denti). Per questo il corpo vitreo si comporta come un tessuto ectodermico e a volte come mesodermico. Probabilmente l'informazione che proviene dagli emicorpi vitrei della sinistra si relazione a cose e persone che si vedono a destra (mediante la distribuzione dal chiasma ottico nello stesso modo che avviene per le emiretine).

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9.6 Occhio: dotti lacrimnali

Sensibilità Interna (ipersensibilità in Fase Attiva, iposensibilità in Fase Pcl).
Funzione: conduce le lacrime dalla ghiandola lacrimale all'occhio e alle cavità nasali.
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9.7 Orecchio/Udito

Funzione: Dotare di equilibrio e udito il corpo umano. Formato da meccanismi delicati e molto complessi. Una rete di piccole cellule sensoriali e fibre nervose raccolgono le vibrazioni del suono e le trasformano in impulsi elettrici che il cervello può processare. La parte ectodermica dell'orecchio è moderna, non arcaica, relazionata con il desiderio di ascoltare o di non ascoltare qualcosa.

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9.8 Mucosa nasale e dei seni paranasali

Funzione:
- Mucosa nasale: tessuto che riveste la cavità nasale. Le membrane mucose sono generalmente tessuti umidi, bagnati da secrezioni, come avviene nella narice. Costituiscono la parte iniziale dell'apparato respiratorio, servendo per l'entrata e per l'uscita dell'aria ed inoltre contiene il senso dell'olfatto. Sensibilità esterna (iposensibilità in Fase Attiva, ipersensibilità in Fase Pcl).
- Seni paranasali: insieme di cavità aeree che si trovano nelle ossa frontali, nello sfenoide, nell'etmoide e nel mascellare, che comunicano con le fosse nasali. Queste cavità sono strutture che influiscono sulla respirazione, la fonazione, il riscaldamento e l'olfattazione. Esistono otto seni paranasali, quattro su ogni lato della narice e sono ricoperti di epitelio respiratorio secernente muco.
Sensibilità Interna (ipersensibilità in Fase Attiva, iposensibilità in Fase Pcl).

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9.9 Mucosa della bocca

Sensibilità Interna (ipersensibilità in Fase Attiva, iposensibilità in Fase Pcl).

Funzione: tessuto organico molle e umido che riveste l'interno della bocca.
Sentito emotivo della Attivazione (Conflitto o shock biologico): Conflitto della bocca e della lingua. Voler sputare qualcosa fuori, qualcosa che non deve stare in bocca. Qualcosa che si vorrebbe dire, ma non si può dire. Si applica la lateralità.
Fase Attiva: ulcerazione con dolore (Sensibilità interna).
Pcl: forte gonfiore con possibile sanguinamento.

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9.10 Gengiva

Sensibilità esterna (Iposensibilità in Fase Attiva, ipersensibilità in Fase Pcl).

Funzione: È una fibromucosa formata da tessuto connettivo denso con un rivestimento di epitelio squamoso cheratinizzato che copre la mascella e contorna i denti, aiutando alla loro fissità. Ha in genere un colore rosa pallido ed è aderente al collo del dente (epitelio di unione) inserendosi con fibre di collagene (inserzione connettivale). È un componente del periodonto.

Sentito emotivo della Attivazione (Conflitto o shock biologico): perdita del contatto (separazione) con qualcosa di buono da mordere, perdita della possibilità o del gusto di mordere qualcosa di buono, saporito. Non poter addentare qualcosa di buono e gustoso.
Fase Attiva: ulcerazione senza dolore (Sensibilità esterna).
PclA: gonfiore, dolore, (diagnosi di gengivite).

Il tartaro nella gengiva può avere due origini:
- Sedimenti di sostanze chimiche prodotti da una alimentazione non biologicamente naturale.
- Trasudato osseo nella riparazione dell'osso dentale (causa più frequente della comparsa di tartaro).
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9.11 Dotti escretori delle ghiandole parotidi e sublinguali

Sensibilità Interna (ipersensibilità in Fase Attiva, iposensibilità in Fase Pcl).

Funzione: condurre la saliva prodotta dalle ghiandole parotide e sottolinguali alla bocca.
Sentito emotivo della Attivazione (Conflitto o shock biologico): non poter mangiare (insalivare) un boccone, non averne il diritto o non poterlo fare.
Senso biologico: ingrandimento ulceroso dei dotti escretori.
Fase Attiva: ulcera dei dotti escretori, dolorosa nel caso della parotide, nella ghiandola sublinguale se producono lievi spasmi che normalmente passano inosservati.
Pcl: tumefazione per riparazione dell'ulcera, arrossamento e otturazione dei dotti escretori, accumulo della sostanza secreta, infiammazione chiamata "orecchioni" nel caso della ghiandola parotide.

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9.12 Smalto dei denti

Sensibilità Interna (ipersensibilità in Fase Attiva, iposensibilità in Fase Pcl).
Funzione: È una copertura composta da idrossiapatite (il minerale più duro del corpo umano presente anche, ma a densità minore, nelle ossa), di grande purezza, che ricopre la corona degli organi dentari, adibita alla funzione masticatoria. È in contatto diretto con la cavità buccale sulla superficie esterna, e con la dentina sottostante sulla superficie interna. Nel collo dentale è in contatto con il cemento che ricopre la radice, essendo estremamente sottile a questo livello e aumentando il suo spessore verso le cuspidi, dove raggiunge il suo spessore massimo tra i 2 e i 3 mm. Lo smalto è traslucido, di color bianco o grigio azzurro. Il colore dei denti è dato dalla dentina, colore che traspare attraverso lo smalto. L'analisi dei componenti minerali mostra che predomina il calcio in forma di fosfati. Lo smalto è tessuto ectodermico cristallizzato, sedimentato, non innervato, non ha sensibilità, questa è del periostio che ricopre l'osso dentale (dentina).
Sentito emotivo della Attivazione (Conflitto o shock biologico): non avere il diritto di mordere, non poter mordere perché proibito.
Fase Attiva: Riduzione dello smalto, chiamata "carie".
Pcl: lenta rigenerazione indolore dello smalto. Solo il contatto calore/freddo o dolce/acido produce sensazioni sgradevoli.
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9.13 Archi branchiali

Sensibilità Interna (ipersensibilità in Fase Attiva, iposensibilità in Fase Pcl).

Funzione: gli archi branchiali o faringei sono fenditure in ambo i lati della faringe e sono in disuso nell'essere umano, rimangono come vestigia della evoluzione e la loro funzione era quella di respirare in acqua.

Sentito emotivo della Attivazione (Conflitto o shock biologico): paura frontale, un pericolo che sembra approssimarsi inevitabilmente, "mi sta cadendo addosso una montagna!", paura del cancro.
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Fase Attiva: ulcera dell'epitelio pavimentoso di rivestimento degli antichi archi branchiali, ora inattivi. A volte piccoli dolori nella zona della gola, o nel collo se sente un leggero prurito sotto la pelle.
Pcl: gonfiore nel collo della mucosa attorno all'ulcera nella zona interna degli archi branchiali. Conseguentemente si formano cisti (cisti branchiali) che contengono liquido sieroso che possono localizzarsi in tutto il mediastino verso il diaframma. Queste cisti si considerano erroneamente linfoma non Hodgkin, chiamato linfoma centrocitico centroblastico. Le cisti spariscono dopo la fine della Fase Pcl. Si possono notare piccole o grandi bolle nel collo che spaventano molto la persona, soprattutto dopo che il medico ha diagnosticato un "cancro molto maligno". Con la Sindrome del profugo attiva, le dimensioni delle bolle possono aumentare.
Senso biologico: ingrandimento ulceroso dei dotti per migliorare il flusso dell'acqua (la respirazione).
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9.14 Ex-dotti escretori della tiroide verso il tubo gastrointestinale (atrofizzati)

Sensibilità Interna (ipersensibilità in Fase Attiva, iposensibilità in Fase Pcl).

Funzione: I dotti escretori della tiroide portavano originariamente la secrezione della tiroide nell'apparato digerente, con l'evoluzione sparirono questi dotti e rimasero solo le cellule epiteliali squamose (ectodermiche) che tappezzavano il dotto internamente.

Sentito emotivo della Attivazione (Conflitto o shock biologico): paura frontale con impotenza: "è urgente ma ho le mani legate, non posso far nulla", "qualcuno faccia qualcosa!", "ci sarebbe da fare qualcosa urgentemente, ma nessuno fa nulla" (sentito femminile di reagire davanti a un pericolo imminente).
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Fase Attiva: ulcera invisibile nei dotti, sebbene talora percettibili con leggere punture e trazioni nell'area tiroidea (iperestesia).
Pcl: gonfiore, si formano le cosiddette cisti eutiroidee (anche retrosternali o mediastiniche). Queste cisti hanno lo stesso meccanismo delle cisti non Hodgkin (archi branchiali). Questo processo se denomina struma (gozzo) eutiroideo o "gozzo benigno" , ipoestesia (senza dolore).
Senso biologico: ingrossamento dei dotti escretori a causa dell'ulcera, maggiore secrezione di tiroxina che originariamente era riversata nell'intestino e ora nel circolo sanguigno.

9.15 Laringe e corde vocali

Sensibilità esterna (iposensibilità in Fase Attiva, ipersensibilità in Fase Pcl).

Funzione: controlla il flusso di aria (respirazione); protegge l'entrata delle víe respiratorie evitando il passaggio degli alimenti con il riflesso della tosse e la dinamica protettiva dell'epiglottide; interviene nella produzione della voce, dato che contiene le corde vocali; e partecipa nella deglutizione. È un organo a forma di tubo situato nella regione del collo tra faringe e trachea.

Sentito emotivo della Attivazione (Conflitto o shock biologico): spavento inatteso, "vorrei sparire", forte paura frontale per un pericolo inaspettato (reazione femminile, un uomo passerebbe immediatamente all'attacco), rimanere ammutoliti: "non ho parole".

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Fase Attiva: stato ansioso e contrazione della laringe con eventuale difficoltà ad inspirare. Ulcera della laringe e/o delle corde vocali, che frequentemente passa inavvertita. A volte c'è alterazione della voce. Generalmente la persona non ha dolore alla laringe (ipoestesia, insensibilità).
Pcl: forte tumefazione della mucosa laringea, proliferazione cellulare (ricostruzione della parte ulcerata), iperestesia (ipersensibilità), prurito e dolore nella mucosa della laringe. Alterazione della voce (disfonia).
Crisi Epilettoide: crisi di laringospasmo o asma laringeo (mancanza d'aria di aire).
Senso biologico: ingrandimento del lume laringeo per accogliere aria più rapidamente.

Se avviene la Crisi Epilettoide della motricità della muscolatura laringea in combinazione con qualsiasi altro programma in Fase Attiva dell'altro lato della Corteccia Territoriale (lato destro) la persona entra in costellazione di asma laringeo, presentando inspirazione prolungata con sensazione di mancanza d'aria (laringospasmo), asma laringeo, attacco di panico:

Se avviene la Crisi Epilettoide della motricità della muscolatura laringea in combinazione con la Crisi Epilettoide della motricità della muscolatura bronchiale, la persona entra in costellazione di stato asmatico, presentando asma: broncospasmo e laringospasmo. Attacco di panico:

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9.16 Bronchi

Sensibilità esterna (Iposensibilità in Fase Attiva, ipersensibilità in Fase Pcl).

Funzione: sono i due condotti tubolari fibrocartilaginei (destro e sinistro) in cui si biforca la trachea e che entrano nel parenchima polmonare, portando l'aria dalla trachea ai bronchioli e da questi agli alveoli. I bronchi sono tubi con ramificazioni progressive arboriformi (25 divisioni nell'uomo) e a diametro decrescente, le cui pareti sono formate da cartilagine, strato muscolare e mucosa. Al diminuire del diametro vengono perdute le cartilagini, rimanendo lo strato muscolare e la mucosa.

Se avviene la Crisi Epilettoide della motricità della muscolatura bronchiale in combinazione con qualsiasi altro programma in Fase Attiva dell'altro lato della Corteccia Territoriale (lato sinistro) la persona entra in costellazione di asma bronchiale, presentando broncospasmo, espirazione prolungata, asma bronchiale, attacco di panico, sibilo respiratorio.
Il senso biologico dell'asma bronchiale è: il vantaggio durante il breve tempo della costellazione per il quale il muco può essere espulso più vigorosamente dal bronco, successivamente la tosse diventa più secca.

Se avviene la Crisi Epilettoide della motricità della muscolatura bronchiale in combinazione con la Crisi Epilettoide della motricità della muscolatura laringea, la persona entra in costellazione di stato asmatico, presentando asma: espirazione prolungata e sibili (broncospasmo) e inspirazione prolungata con sensazione di mancanza d'aria (laringospasmo). Attacco di panico.

Quando c'è la crisi epilettica della muscolatura bronchiale (Cerebralmente a destra) concomitante con la crisi epilettica della muscolatura laringea (Cerebralmente a sinistra) si parla di "status asmatico" (= doppia costellazione epilettica) con espirazione prolungata e sibili (asma bronchiale) e inspirazione prolungata con sensazione di mancanza d'aria (asma laringeo).

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9.17 Dotti galattofori o mammari

Sensibilità esterna (Iposensibilità in Fase Attiva, ipersensibilità in Fase Pcl).

Funzione: Trasportare il latte dalla ghiandola mammaria al capezzolo. Cellule ectodermiche che migrarono dall'epidermide attraverso il capezzolo lungo i dotti galattofori.

Quasi l'80% dei cosiddetti "cancri della mammella" sono la Fase Pcl dell'SBS dei dotti galattofori. Le mammelle infiammate (in modo più grave in presenza di sindrome del profugo) si possono trattare attraverso la suzione della mammella (con un tiralatte, ad esempio). Si deve fare come il fattore con le mucche: mungere il latte in modo che le mammelle non si atrofizzino.

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9.18 Arterie coronarie (intima)

Sensibilità Interna (ipersensibilità in Fase Attiva, iposensibilità in Fase Pcl).

Funzione: irrigare il miocardio del cuore. Originano nei seni aortici (di Valsalva) sinistro e destro della valvola aortica, che regola il flusso di sangue dal ventricolo sinistro verso l'aorta. Sono due: l'arteria coronaria destra e l'arteria coronaria sinistra.
Le arterie e le vene coronarie derivano dagli archi branchiali e hanno una intima di epitelio pavimentoso (Ectoderma) molto sensibile (Sensibilità interna), a differenza del resto delle arterie e delle vene normali, con eccezione dell'arco aortico e delle arterie carotidi che derivano ugualmente dagli archi branchiali.

La Crisi Epilettoide, governata od operata dal centro cerebrale del ritmo cardiaco lento (bradicardia), a livello della insula corticale destra, rappresenta il pericolo reale di questo processo coronarico, che causa i dolori e le conseguenze generalmente letali. In Natura si vede con molta rarità il cosiddetto infarto coronarico, perché praticamente nessun "lupo secondario" risolve il suo conflitto di territorio. Particolarmente drammatica è la paralisi ventricolare accompagnata da assenza, che in molti casi lascia credere che la persona sia morta (morte apparente). Ad esempio: con 3 - 4 contrazioni cardiache al minuto e una respirazione molto superficiale, che il medico non percepisce, la vita può essere conservata per un tempo lungo quanto la crisi di assenza. Sarebbe determinante, in questi casi, effettuare un elettroencefalogramma.
Quando i medici si trovano di fronte a questa condizione di morte apparente, tentano di rianimare la persona, andando contro un fenomeno naturale (sviluppato in milioni di anni di evoluzione). Questa pratica è inadeguata e pericolosa, in quanto la CE ha un suo preciso senso biologico.
Nel medioevo i cadaveri si inumavano "provvisoriamente" in modo che la bocca, le narici e le orecchie rimanessero scoperte. Da qui le storie di molti cadaveri che "risorgevano" durante la veglia funebre, vivendo poi per molti anni ancora.

Un conflitto attivo di territorio lascia l'individuo come "secondario" o "assistente dell'alfa o capo" il che significa che lo pone in una situazione subordinata. Questo conflitto attivo di territorio lo porta ad utilizzare solamente l'emisfero corticale sinistro (femminile). Normalmente, l'individuo destrimane non possiede ne' la forza, ne' la tenacia del mancino con lo stesso conflitto, ma il destrimane ha più possibilità di sopravvivere del mancino con "il conflitto in sospeso", come "capo in seconda", per questo la maggior parte dei sottocapi sono destrimani. Con l'attivazione della parte sinistra (femminile) del cervello non ha tante forze e resistenza come un mancino: che chiude/blocca la parte sinistra del cervello e per questo può "lottare con tutte le sue forze" (diventando ipermascolino) e "lotta fino alla morte" contro l'alfa per recuperare il suo territorio. In una mandria l'80 - 90 % dei maschi sono destrimani, "secundarios" e omosessuali: questi individui "secondari" compongono la maggioranza. Madre Natura ha previsto che questi "lupi sottomessi" non si alleino per dominare l'alfa alla prima occasione (come suppongono gli psicologi). Al contrario, essi amano l'alfa e lo difendono come nel medioevo si difendeva il Re. Questo è il senso biologico di questi "lupi sottomessi", che istintivamente e fino alla fine della loro vita non risolvono il conflitto di territorio in sospeso, se lo facessero morirebbero di infarto.

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9.19 Vene coronarie (intima)

Sensibilità Interna (ipersensibilità in Fase Attiva, iposensibilità in Fase Pcl).

Funzione: drenare il sangue dai diversi tessuti che costituiscono il cuore. Le principali sono la vena vena cardiaca magna o vena coronaria sinistra e la vena cardiaca minore o vena coronaria destra.
Le arterie e le vene coronarie derivano dagli archi branchiali e hanno una intima di epitelio pavimentoso (Ectoderma) molto sensibile (Sensibilità interna), a differenza del resto delle arterie e delle vene normali, con eccezione dell'arco aortico e delle arterie carotidi che derivano ugualmente dagli archi branchiali.

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9.20 Esofago (2/3 superiori)

Sensibilità Interna (ipersensibilità in Fase Attiva, iposensibilità in Fase Pcl).

Funzione: mette in comunicazione la faringe con lo stomaco. Non digerisce gli alimenti; semplicemente li trasporta dalla bocca allo stomaco. Per questo, ogni volta che ingoiamo si produce una potente contrazione sequenziale e coordinata di tutto l'esofago che fa avanzare rapidamente l'alimento in avanti.

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9.21 Piccola Curvatura dello Stomaco, Piloro e Duodeno

Sensibilità Interna (ipersensibilità in Fase Attiva, iposensibilità in Fase Pcl).

Funzione:
- Stomaco: scomporre gli alimenti e digerire le proteine. Lo stomaco adempie a tre funzioni: immagazzina il cibo, lo mescola con gli acidi gastrici e successivamente invia la miscela verso l'intestino tenue.
- Piloro: è la valvola inferiore connette lo stomaco al duodeno. È una piccola porzione di stomaco che serve da porta d'ingresso al duodeno, chiudendosi o aprendosi per premettere o impedire il passaggio degli alimenti.
- Duodeno: misura circa 30 cm e connette lo stomaco al digiuno. Dopo che gli alimenti si sono combinati con l'acido gastrico, discendono nel duodeno dove si mescolano alla bile proveniente dalla colecisti ed ai succhi pancreatici provenienti dal pancreas. L'assorbimento dei nutrienti inizia nel duodeno.

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9.22 Dotti biliari (epatici), Colecisti e Dotto pancreatico

Sensibilità Interna (ipersensibilità in Fase Attiva, iposensibilità in Fase Pcl).

Funzione:
- Dotti biliari (epatici): Sono l'insieme dei dotti intra ed extra-epatici attraverso i quali scorre la bile prodotta dal fegato, che giunge alla seconda porzione del duodeno.
- Colecisti: è un sacco mucoso-muscolare collocato sotto al fegato. È incaricata di immagazzinare e concentrare la bile che giunge dai dotti epatici, ma ancora non necessaria per i processi digestivi. La bile passa dalla colecisti verso l'intestino tenue (duodeno) in risposta all'ingestione di alimenti, soprattutto quando contengono grassi e carne. Il dotto pancreatico si unisce al coledoco nella papilla di Vater posta nella seconda porzione del duodeno, in funzione di aggregare gli enzimi utili alla digestione. La bile è un liquido di colore verdastro che ha la funzione di emulsionare i grassi e favorirne la digestione e l'assorbimento, oltre a favorire i movimenti intestinali, evitando quindi la putrefazione.
- Dotto pancreatico o di Wirsung: inizia nella coda pancreatica dirigendosi verso la testa del pancreas, dove si unisce al coledoco nella papilla di Vater, posta nella seconda porzione duodenale.

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9.23 Cellule Alfa di Langerhans nel pancreas

Funzione: sono controllate dalla Corteccia Cerebrale sinistra (lato femminile) e producono l'ormone polipeptidico glucagone, che ha la funzione di produrre glucosio nel fegato e aumentare il livello di glucosio nel sangue.
Le isole pancreatiche o isole di Langerhans sono disperse in tutto il pancreas, ma sono più abbondanti nella coda. Sono formate da cellule ectodermiche che producono ormoni (funzione endocrina).
L'insulina e il glucagone normalmente si mantengono in equilibrio. L'insulina abbassa il glucosio e il glucagone lo alza. Quando si mantiene l'equilibrio tra i due, il glucosio ha un livello stabile con variazioni discrete.

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9.24 Cellule Beta di Langerhans nel pancreas

Funzione: sono controllate dalla Corteccia Cerebrale destra (lato maschile) e producono l'ormone polipeptidico insulina, che ha la funzione di permettere l'entrata del glucosio nelle cellule dell'organismo (eccetto le cellule del Sistema Nervoso)) diminuendo così il livello di glucosio nel sangue. Le isole pancreatiche o isole di Langerhans sono disperse in tutto il pancreas, ma sono più abbondanti nella coda. Sono formate da cellule ectodermiche che producono ormoni (funzione endocrina).L'insulina e il glucagone normalmente si mantengono in equilibrio. L'insulina abbassa il glucosio e il glucagone lo alza. Quando si mantiene l'equilibrio tra i due, il glucosio ha un livello stabile con variazioni discrete.

Il termine Diabete Mellito deriva dalle parole: Diabete (uscire con forza) in riferimento all'urinare eccessivamente; e Mellito (dolce come il miele) con riferimento al fatto che l'urina è dolce per un eccessivo contenuto di glucosio.
L'insulina permette di introdurre il glucosio nelle cellule dell'organismo. Pensiamo che ogni cellula del corpo è come una piccola macchina; come tutte le macchine necessita di combustibile. Gli alimenti che si assumono sono fatti anche di zuccheri, proteine e grassi, che sono impiegati per produrre combustibile per le cellule. Il principale combustibile si chiama glucosio, ed è uno zucchero semplice.
Il glucosio entra nelle cellule attraverso dei recettori. Questi sono situati nelle cellule e si collegano all'insulina. Una volta all'interno, il glucosio può essere usato come combustibile. Ma senza insulina è difficile per il glucosio poter entrare nelle cellule. Basta pensare all'insulina come ad un imbuto che permette al glucosio di passare attraverso la membrana cellulare.
Aver poca insulina nel corpo non permette al glucosio di entrare nelle cellule per cui rimane nel sangue (iperglicemia); ad eccezione delle cellule nervose (comprese quelle del cervello), dove il glucosio penetra liberamente in base alla domanda energetica. È il senso biologico del diabete: diminuire la produzione di insulina per far si che meno glucosio penetri nelle cellule e che questo rimanga a disposizione del cervello al fine di poter presto risolvere il conflitto.
L'essere in opposizione da parte della persona (Fase Attiva) non porta a niente, ma il sistema nervoso funziona ottimamente. Alla risoluzione del conflitto di paura con resistenza e opposizione, c'è una riserva di zucchero pronta per essere utilizzata da tutte le cellule dell'organismo.
Il diabete è spesso cronico perché il conflitto persiste o si ripete costantemente.
I valori normali di glicemia possono realmente arrivare fino a 300, ma anche fino a 400 senza che ci sia alcun sintomo; l'assunto della medicina ufficiale per il quale il valore debba essere tra 60 e 120 è unicamente basato sul desiderio di vendere più farmaci.
La medicina ufficiale colpevolizza (scorrettamente) il consumo di alimenti zuccherini, ritenendoli responsabili dell'iperglicemia e impedisce ai "diabetici" di consumare dello zucchero, aumentando la sensazione di opposizione davanti a molti alimenti, incrementando la mancanza di insulina. Ciò rende la persona diabetica, sempre più diabetica, facendola cadere in un circolo vizioso che la mantiene in iperglicemia, con la dipendenza a vita dai medicamenti. Il trattamento sostitutivo con la somministrazione di insulina dall'esterno, rende la persona dipendente. L'insulina abbassa artificialmente la glicemia e diminuisce la produzione endogena della stessa insulina. La somministrazione di insulina a conflitto risolto, induce l'organismo alla pigrizia ed alla mancata produzione di insulina, visto che viene da fuori. Se il conflitto è risolto si può procedere alla riduzione progressiva dell'uso di insulina fino a che l'organismo la produca per conto proprio e normalmente.
La medicina ufficiale e i suoi "esperti scientifici" stabiliscono che la causa del diabete sia qualsiasi cosa tranne la causa reale, ad esempio: ereditarietà, obesità, età, virus, sistema immunitario difettoso, traumatismi, droghe, stress, gravidanza, ecc.

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9.25 Mucosa rettale

Sensibilità Esterna (Iposensibilità in Fase Attiva, Ipersensibilità in Fase Pcl).

Funzione: il retto misura 15 cm e la mucosa rettale (ectodermica) è presente negli ultimi 12 cm prima dell'ano. Quando le feci giungono al retto, la parte finale dell'intestino crasso ci evoca la sensazione di dover evacuare. Il retto ha una forma di sacco e con l'aiuto dell'ano, che è continuamente chiuso, permette di posticipare la defecazione al momento più opportuno.

Nella vescica e nel retto i polipi (endodermici) possono concomitare con le ulcere (Ectoderma).
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9.26 Pelvi renale, mucosa degli ureteri, mucosa della vescica e mucosa dell'uretra

Sensibilità Esterna (Iposensibilità in Fase Attiva, Ipersensibilità in Fase Pcl).

Funzione:
- Pelvi renale: agisce come imbuto per l'urina che fluisce all'uretere. È la parte dilatata prossimale dell'uretere nel rene. In caso di ostruzione dell'uretere da calcolo renale, la pelvi si espande per far fronte all'aumento della pressione nel rene (pielectasia) con dolori molto severi.
- Ureteri: sono tubuli che nascono nella pelvi renale e conducono l'urina che sbocca nella vescica; misurano approssimativamente 25 cm. Quando si ostruisce, generalmente per un calcolo (litiasi), si produce la cosiddetta colica nefritica in cui l'uretere aumenta i movimenti peristaltici.
- Vescica: organo vuoto muscolo-membranoso che riceve l'urina dai due ureteri, la immagazzina e la espelle attraverso l'uretra all'esterno del corpo durante la minzione.
- Uretra: condotto escretore dell'urina che si estende dal collo della vescica fino al meato urinario esterno. Nella donna ha solo la funzione urinaria, misura circa 3.5 cm di lunghezza e si apre proprio sopra l'orifizio vaginale. Nell'uomo misura circa 15 cm. di lunghezza, passa attraverso la prostata e attraverso il pene, all'esterno del corpo; è un dotto comune all'apparato urinario ed a quello riproduttivo, portando all'esterno l'urina o il liquido seminale.

I calcoli di ossalato calcico derivano dalla tubercolosi dei tubuli collettori renali (Endoderma).

9.27 Vescicole seminali

Sensibilità Esterna (Iposensibilità in Fase Attiva, Ipersensibilità in Fase Pcl).

Funzione: producono il 60% del volume del liquido seminale dove gli spermatozoi possono nutrirsi, proteggersi e spostarsi con facilità, questo liquido è riversato nel condotto eiaculatorio, poco dopo che il dotto deferente riversa gli spermatozoi e il tutto sbocca nell'uretra prostatica. Le vescicole seminali sono situate nello scavo pelvico, dietro la vescica urinaria, davanti al retto e immediatamente sopra la base della prostata, con la quale sono unite dalla loro estremità inferiore.

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9.28 Vagina (mucosa) e collo dell' utero (ectocervice)

Sensibilità Esterna (Iposensibilità in Fase Attiva, Ipersensibilità in Fase Pcl).

Funzione:
- Collo o cervice uterina: è la porzione fibromuscolare inferiore dell'utero che si proietta dentro la vagina. È un componente anatomico esclusivo della femmina dei mammiferi. Questa apertura permette l'uscita del sangue dall'utero durante la mestruazione. Permette anche l'entrata degli spermatozoi nell'utero verso le tube di Fallopio. Sebbene in generale misuri circa 3-4 cm di lunghezza e 2,5 cm di diametro, la cervice si può dilatare di 10 cm durante il parto per permettere il passaggio del feto. La sua grandezza può variare in base a età e numero di parti.
- Vagina: è un condotto fibro muscolare elastico rivestito di membrana mucosa che connette l'utero con l'esterno del corpo, collocato tra il meato uretrale e l'ano. È l'orifizio attraverso il quale il maschio introduce il pene in stato di erezione durante il coito, per introdurre il seme con gli spermatozoi, che possono fertilizzare uno o più ovuli femminili. Serve per la canalizzazione del flusso mestruale durante la mestruazione e come via d'uscita del feto e della placenta, alla fine della gestazione.

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9.29 Motilità (motricità) della muscolatura striata

Funzione: la muscolatura ha due innervazioni: nella Corteccia Cerebrale (movimento) e nella Sostanza Bianca (trofismo: nutrizione, sviluppo e conservazione del muscolo). La motricità è il movimento volontario dei muscoli, controllati dalla Corteccia Motoria del cervello.

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Nella costellazione di due relè cerebrali della Corteccia Motoria (emiparte sinistra e destra del corpo) la persona può presentare: ripetizione costante dei movimenti muscolari, tics, tremori, iperattività motoria, non riesce a stare fermo. Allucinazioni motorie. Malattia di Parkinson. Movimenti involontari elaborati (corea di Huntington e di Sydenham).

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9.30 Periostio

Sensibilità Interna (Ipersensibilità in Fase Attiva, Iposensibilità in Fase Pcl).

Funzione: membrana che ricopre le ossa e contiene vasi sanguigni e nervi che nutrono e danno sensibilità all'osso.

In Fase Pcl degli SBS delle ossa i dolori si producono per la distensione del periostio all'infiammarsi dell'osso nella Fase di Reparazione della necrosi ossea e formazione del callo osseo.

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9.31 Talamo

Senza sensibilità.

Funzione: è la struttura neuronale più voluminosa della zona del diencefalo, nel centro del cervello e al di sopra dell'ipotalamo.

L'individuo che non ha via d'uscita aumenta il suo metabolismo e al perdere rapidamente peso ha maggiori possibilità di passare attraverso la barriera e trovare la via d'uscita.
Il talamo si attiva quando si ha la profonda sensazione di non avere via d'uscita. Nella costellazione del talamo si produce uno stato di accentuata prostrazione, in cui la persona sente una ansietà viscerale irrefrenabile. A livello organico c'è un aumento considerevole del metabolismo, il corpo è caldo ma secco (da non confondere con il calore della vagotonia) Qui il calore è nella Fase Attiva.
Questa costellazione ha anche, come sintomo particolare l'incapacità i regolare la temperatura. Si hanno molte difficoltà se si sente molto calore o molto freddo, a allo stesso tempo si percepisce di non poter liberarsi dal caldo o dal freddo e si esaspera la situazione.
Se la attivazione del talamo è associata alla attività della Neuroipofisi (Ectoderma diretto dal talamo) possiamo osservare una riduzione dell'ormone ADH (ormone antidiuretico che aumenta l'attività dei tubuli colettori renali) per cui la persona comincia a urinare molto (litri). Questo fatto porta alla diagnosi di "diabete insipido", senza congruenza scientifica. Questo fatto non si deve confondere con la soluzione della sindrome del profugo. Qui si urina eccessivamente nella Fase Attiva e dopo la conflittolisi (CL) si normalizza progressivamente la minzione.
Terapia: porre in dubbio la credenza di essere senza via d'uscita.

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9.32 Neuroipofisi

Senza sensibilità

Funzione: la neuroipofisi (ectodermica) è il lobo posteriore della ghiandola ipofisi e produce l'ormone antidiuretico (ADH) che aumenta l'attività dei tubuli collettori renali (TCR) che hanno, come funzione, il riassorbimento dell'acqua nell'organismo. La adenoipofisi è il lobo anteriore della ghiandola ipofisi e produce l'ormone prolattina che ha la funzione di stimolare le ghiandole mammarie affinché producano latte e l'ormone della crescita (GH) chiamato anche somatotropina che stimola la crescita.

Il senso biologico di questa attivazione è che l'individuo riduca il peso e il volume per poter passare attraverso la barriera e trovare una via d'uscita.
Non si deve confondere questa situazione (nella quale la persona può disidratarsi per la perdita di parte dell'acqua necessaria all'organismo) con la fase di soluzione della sindrome del profugo, dove l'organismo libera il liquido in eccesso accumulato durante la Fase Attiva precedente e il corpo si sgonfia, tornando alla normalità di volume, peso e liquidi corporei.

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