La Psichiatria nel tempo delle 5LB
2025
Un nevrotico è un uomo che costruisce un castello in aria.
Uno psicotico è l'uomo che vi abita.
Uno psichiatra è l'uomo che riscuote l'affitto.
Jerome Lawrence

Per lungo tempo mi hanno incuriosito quelle che si chiamano "psicopatie", i disturbi dell'animo, del comportamento, quelle condizioni che fanno si che l'individuo colpito cambi atteggiamento e non rientri più nei canoni di quella che si considera - pretestuosamente, ora so - "normalità". Ho creduto anzitutto che la "normalità" esistesse, che fosse cosa buona e giusta ed un valore a cui attenersi con scrupolo, impegno e devozione.
Con il tempo ed i miei vissuti ho poi scoperto che la "normalità" non esiste in riferimento alla biologia - ma esiste la "tipia" ("Tipicamente si comporta così!") - ma non esiste nemmeno a livello culturale (ciò che è normale in una etnia, non lo è assolutamente in un'altra). Ho altresì scoperto che la "normalità" è una convenzione per cui per essere accettati in un gruppo o in una società, occorre attenersi ad un "protocollo" di comportamento (non sto qui a definire se sia giusto o meno). L'uscire da tale protocollo fa definire l'individuo anormale, malato, bisognoso e l'aiuto fornitogli può essere proposto o imposto, e talora l'imposizione è utile (al fine di proteggere la persona e gli altri introno a lei), ma per lo più non serve.
Ho poi scoperto le 5 Leggi Biologiche e la Nuova Medicina Germanica®, frutto dell'attività di R. G. Hamer, ed in esse ho avuto modo di addentrarmi in un nuovo, pacato e accogliente modo di intendere i cambiamenti comportamentali e percettivi, dove la modifica nell'atteggiamento della persona non è più intesa come colpo di sfiga, maledizione, spiriti malvagi, caso e macumbe. Mi addentro quindi in questa trattazione nella convinzione di poter almeno indurre una discussione al riguardo delle malattie psichiatriche che, purtroppo, sono in costante aumento.
Pubblicato su Science con il titolo "On being sane in insane places" ("Sull'esser sani in luoghi folli"), lo studio del 1973 è considerato una critica importante alle diagnosi psichiatriche. Due fasi furono incluse nello studio:
- Coinvolse collaboratori sani o "pseudopazienti" che simularono allucinazioni uditive, per essere ricoverati in 12 diversi ospedali psichiatrici di cinque diversi stati degli USA. Furono tutti diagnosticati per disturbi psichici. Dopo qualche giorno gli pseudopazienti tornarono a comportarsi normalmente e dissero di non percepire più allucinazioni. Tutti furono costretti ad ammettere di avere una malattia mentale e accettare di prendere farmaci antipsicotici come condizione del loro rilascio;
- Un ospedale, tra quelli precedentemente coinvolti, sfidava Rosenhan a inviare alla struttura alcuni pseudopazienti, che dovevano essere riconosciuti dagli operatori. Su 193 nuovi pazienti dell'ospedale, gli operatori identificarono 41 pseudopazienti potenziali, ma in realtà Rosenhan non aveva mandato all'ospedale nessuno pseudopaziente.
1. Un po' di storia
La storia della psichiatria nasce dall'antica associazione tra disturbi mentali e cause soprannaturali, con trattamenti basati su riti religiosi, come nell'antico Egitto. Nel mondo greco, con Ippocrate e Galeno, si iniziò a vedere la malattia mentale come un problema corporeo e cerebrale. Si credeva che l'individuo avesse perso la grazia di dio.
Nel Rinascimento e nell'Illuminismo, filosofi e medici come Philippe Pinel introdussero un approccio più umano ai malati mentali, e furono ipotizzate cause come energie o fluidi (es. il magnetismo animale di Mesmer). Alla fine del 19° secolo la malattia mentale era considerata sostanzialmente inguaribile, progressiva ed incomprensibile. Questo giustificava la segregazione dei pazienti per la salvaguardia delle "persone civili e del pubblico decoro". Gli strumenti terapeutici in molte istituzioni mediche ottocentesche erano spesso improvvisati: docce ghiacciate, diete sbilanciate, isolamento e contenzione fisica sono solo alcune delle pratiche cui venivano sottoposti i pazienti.
Sigmund Freud (1856-1939) criticava l'idea di incurabilità diffusa ai suoi tempi. Elaborò il primo modello completo sulle malattie mentali e un approccio psicoterapeutico per il loro trattamento (psicoanalisi). Il suo rimase il modello predominante utilizzato nella professione medica per il trattamento dei disturbi mentali fino alla metà del XX secolo, poi furono sviluppate la terapia elettroconvulsivante e le cure basate sui farmaci, che ricondussero la pratica psichiatrica ad un approccio meccanicistico e spersonalizzante.
Dal secondo dopoguerra, i sostanziali progressi della ricerca dovuti alla scuola comportamentista hanno dato origine a forme di psicoterapia che si sono dimostrate efficaci, in prove controllate, nel ridurre o eliminare molte condizioni psicopatologiche, specie con il supporto della terapia farmacologica. Il panorama delle psicoterapie oggi disponibili è vasto e complesso, facente capo a scuole di diverso orientamento e talora in conflitto tra loro, ma ha notevolmente ampliato la possibilità di scelta dei pazienti e di trattamento dei disturbi. vanno ricordate: le psicoterapie psicodinamiche (d'ispirazione psicoanalitica), le terapie sistemiche e familiari, le psicoterapie di gruppo, la terapia del comportamento e la terapia comportamentale-cognitiva, talora denominata brevemente terapia cognitiva. In diversi casi, le psicoterapie possono essere integrate con trattamenti farmacologici, al fine di massimizzare l'efficacia congiunta dei due approcci (Wikipedia).
Nel corso dei decenni successivi fu introdotto il Diagnostic and Statistical Manual (DSM) dei disturbi mentali, che al momento attuale rappresenta la più diffusa tipologia di categorizzazione nosografica delle patologie psichiatriche, caratterizzata (secondo i suoi sostenitori) da criteri di universalismo ed ateoreticità. Ed è su questo testo che ho basato la mia ricerca e le mie argomentazioni e sono consapevole che "non è e non può essere tutto".
2. Le cause delle malattie psichiatriche
Secondo la moderna Psichiatria le cause accertate di malattia psichiatrica sono principalmente multifattoriali e comprendono una combinazione di elementi biologici, psicologici e ambientali. La malattia mentale non è dovuta a una singola causa, ma a una complessa interazione di vari fattori. Tra questi:- Fattori genetici: una predisposizione ereditaria che aumenta la suscettibilità a sviluppare disturbi psichiatrici. [se anche fosse vero, cosa ha generato quella alterazione genica che poi viene trasmessa? n.d.a.]
- Stress e fattori ambientali: eventi stressanti della vita (come la perdita di un lavoro o un divorzio), traumi infantili, condizioni socio-economiche, dinamiche familiari e culturali possono influenzare l'insorgenza o l'aggravarsi della malattia.
- Alterazioni biologiche: squilibri chimici nel cervello, anomalie neurologiche, infiammazione cerebrale e alterazioni del microbiota intestinale che influenzano il sistema nervoso centrale. [stesso mistero: cosa ha determinato le alterazioni biologiche? n.d.a.]
- Fattori psicologici: disarmonie nell'apparato psichico, come evidenziato nei disturbi psicotici e psicosi endogene, che spesso si manifestano con alterazioni profonde del pensiero e della personalità. [idem come sopra n.d.a.]
- Comorbilità con abuso di sostanze: che può incrementare il rischio di espressione di comportamenti patologici. [occorre precisare che tra le sostanze indicate ci sono farmaci usati per curare una patologia psichica, ma anche organica. Noti sono gli effetti degli stupefacenti che, paradossalmente sono impegati per gestire un fortissimo disagio psichico e morale n.d.a.]
- Genetica: I geni aumentano la suscettibilità, ma non determinano da soli se e quando la malattia emergerà. La genetica crea una predisposizione continua nel tempo, presente fin dalla nascita, che può manifestarsi a livelli diversi di gravità o rimanere silente senza determinare una malattia. [insomma anche la genetica è legata al caso n.d.a.]
- Fattori ambientali: Esperienze di vita, stress, traumi infantili, esposizioni prenatali (come infezioni o stress materno durante la gravidanza) e condizioni sociali influenzano l'insorgenza e la gravità dei disturbi psichiatrici. Alcuni fattori ambientali influenzano in modo critico periodi di sviluppo sensibili, come l'epoca prenatale o l'adolescenza, che sono momenti chiave per lo sviluppo cerebrale e l'espressione di sintomi.[un barlume di saggezza! Ma mi chiedo come un farmaco o la stimolazione cerebrale possano cambiare tali fattori ambientali, senza agire su essi n.d.a]
- Interazione gene-ambiente: Non è solo la presenza di geni o fattori ambientali singoli a scatenare il disturbo, ma la loro combinazione e la tempistica specifica di esposizione sembrano cruciali. [credo che capire le ragioni per cui geni e ambiente si attivano in un dato momento della vita sia importante, ma viene fatto? n.d.a.]
- Incertezza diagnostica e variabilità: La diagnosi psichiatrica si basa su sintomi comportamentali e soggettivi, e vi sono ancora molte incertezze sul riconoscimento preciso delle categorie diagnostiche, che possono sovrapporsi o presentare variazioni nella loro manifestazione.[quindi occorre prendere in considerazione la singolarità dello specifico soggetto e anche qui mi chiedo come un farmaco o anche più farmaci standard possano modificare questa singolarità n.d.a.]
- Età di insorgenza: Studi indicano che molte malattie psichiatriche iniziano prima dei 18 anni, con un periodo critico in infanzia e adolescenza, ma possono anche manifestarsi in età adulta in seguito a fattori scatenanti specifici.[qualcuno ha verificato, nel singolo caso, quali siano i vissuti della persona colpita? n.d.a.]
3. Terapia psichiatrica
- Farmaci, che continuano a essere un pilastro del trattamento psichiatrico, ma stanno emergendo nuovi farmaci con meccanismi d'azione più mirati:
- Antipsicotici (neurolettici) usati per trattare psicosi, schizofrenia, disturbi bipolari e disturbi schizo-affettivi. Possono causare sindrome metabolica e altri effetti avversi: Aloperidolo, Clorpromazina, Promazina, Tioridazina, Tiotixene, Risperidone, Olanzapina, Quetiapina, Clozapina, Aripiprazolo, Ziprasidone, Amisulpride, Paliperidone, Sulpiride
- Antidepressivi - utilizzati per depressione, disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo e altri disturbi dell’umore - divisi in:
- SSRI (Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina): Fluoxetina, Sertralina, Paroxetina, Citalopram, Escitalopram, Fluvoxamina
- SNRI (Inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina): Duloxetina, Venlafaxina
- Triciclici: Imipramina, Amitriptilina, Clomipramina
- Antidepressivi atipici: Mirtazapina, Trazodone, Bupropione
- Ansiolitici e ipnotici: usati per ansia, insonnia, convulsioni e come miorilassanti. Generalmente per trattamenti a breve termine per evitare dipendenza e sindrome di astinenza. Benzodiazepine: Diazepam, Alprazolam, Lorazepam, Clonazepam, Bromazepam, Clordiazepossido, Flunitrazepam
- Stabilizzatori dell’umore: usati nel disturbo bipolare e altre patologie dell’umore, con azione sulla stabilizzazione dell’umore e prevenzione delle ricadute: Litio e Anticonvulsivanti usati come stabilizzatori: Carbamazepina, Lamotrigina, Valproato, Gabapentin, Pregabalin
Neurosteroidi: Molecole come il brexanolone (per la depressione post-partum) e lo zuranolone rappresentano nuove frontiere per condizioni specifiche. - Neuromodulazione e Stimolazione Cerebrale stanno rivoluzionando il trattamento dei disturbi psichiatrici:
- Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS): Una tecnica non invasiva approvata per la depressione resistente e il disturbo ossessivo-compulsivo. Recenti innovazioni, come la stimolazione theta burst guidata da imaging funzionale, hanno mostrato tassi di remissione elevati.
- Stimolazione Cerebrale Profonda (DBS): Utilizzata per condizioni come il disturbo ossessivo-compulsivo e la depressione maggiore. Nuovi sistemi "a circuito chiuso" permettono di adattare la stimolazione in tempo reale basandosi su biomarcatori cerebrali.
- Psicoterapia Basata sull'Evidenza o (Evidence-Based Psychotherapy, EBP) che integra le migliori evidenze scientifiche disponibili, l’esperienza del terapeuta e le preferenze del paziente per offrire trattamenti psicologici efficaci e appropriati per specifici disturbi. L'obiettivo è utilizzare interventi che siano stati rigorosamente testati e dimostrati efficaci attraverso studi controllati, come trial clinici randomizzati e meta-analisi, garantendo così una pratica fondata su dati empirici piuttosto che su opinioni o tradizioni.
- Complessità nel valutare la biologia sottostante:
- Mancanza di biomarcatori affidabili: non c'è un esame biochimico o radiologico o strumentale che possa definire, localizzare, quantificare il disagio psichico.
- Estrema variabilità dei sintomi: Condizioni come la schizofrenia presentano sintomi variabili (positivi, negativi, cognitivi), richiedendo terapie multimodali.
- Limitata comprensione della neurochimica.
- Limitazioni e difficoltà nell'approccio terapeutico:
- Effetti collaterali metabolici: disfunzioni sessuali, tachicardia, secchezza della bocca, stitichezza, vertigini, ansia, insonnia, variazioni di peso corporeo, stanchezza, rallentamento delle reazioni, sonnolenza, deficit di memoria, rash cutanei e ipotensione arteriosa
- Efficacia ritardata: Gli antidepressivi tradizionali richiedono settimane per agire, con rischi di peggioramento iniziale.
- Resistenza al trattamento: Il 25-30% dei casi di depressione maggiore non risponde ai farmaci classici.
- Carenza di specialisti
- Accesso diseguale: Tecnologie come la stimolazione magnetica transcranica (TMS) sono disponibili solo in centri specializzati, con costi proibitivi.
- Integrazione insufficiente con la medicina generale: Solo il 15% dei medici di base collabora attivamente con i servizi psichiatrici.
- Validazione delle terapie digitali: App e chatbot mostrano risultati promettenti per ansia e depressione, ma mancano studi su larga scala.
- Privacy nei sistemi di Intelligenza Artificiale: L'uso di algoritmi predittivi per il rischio di suicidio solleva dubbi sulla gestione dei dati sensibili.
- Sostenibilità economica: I farmaci di nuova generazione hanno costi osceni e mostruosi.
- Farmacogenomica: Adattare terapie basate sul profilo genetico del paziente [il solito asso genetico pigliatutto, ma non si indaga sulle eredità transgenerazionali].
- Modelli di cura integrati: Programmi che combinano la stimolazione cerebrale transcranica, psicoterapia e monitoraggio digitale [ma non si indaga mai sul modo di vivere del soggetto e il contesto vitale e sociale].
- Potenziamento dei servizi territoriali: Si raccomandano finanziamenti stabili e formazione specifica per gli operatori [l'importante è che si muova del denaro da distribuire].
Appare corretto affermare che, dato il quadro attuale di conoscenze sulla psicopatia, con le sue eziologie e patogenesi ancora non completamente definite e spesso multifattoriali, parlare di una terapia eziologica specifica risulta inverosimile. La difficoltà nel chiarire esattamente come e quando si manifestano i fattori causali rende molto limitata la possibilità di intervenire con terapie che agiscano direttamente sulla causa profonda. Per questo motivo, gli approcci terapeutici si orientano prevalentemente su:
- Terapie sintomatiche e di supporto, mirate a gestire i comportamenti problematici, migliorare la qualità della vita e ridurre i rischi sociali.
- Interventi psicosociali, educativi e riabilitativi volti a favorire la gestione degli aspetti emotivi, relazionali e comportamentali.
- Approcci integrati che tengono conto delle condizioni biologiche, psicologiche e ambientali individuali.
In sintesi, più che su una terapia eziologica nel senso tradizionale del termine, la gestione della psicopatia si basa su un approccio multifattoriale e personalizzato, che riconosce la complessità del disturbo e privilegia la mitigazione dei sintomi e il miglioramento funzionale rispetto alla “cura” diretta della causa, ancora poco definita nella letteratura scientifica.
Agire per salvare il paziente da una crisi psichica che può arrecargli danno e/o causarne ad altri, è assolutamente una ottima procedura, ma questo deve limitarsi nel tempo per non determinare dipendenza e cronicizzazione (che causerebbe un nuovo disagio). Se indurre la sedazione della persona è abbastanza facile, estremamente complesso e difficile è agire sulle cause, soprattutto se sono coinvolti distretti vitali come studio e lavoro, famiglia di origine, famiglia costruita, relazione e appagamento sessuale, socialità, riuscita di sogni e progetti, accettazione sociale, clima social-culturale, per non parlare della enorme sfera transgenerazionale e i disordini dell'amore.
Solo su una ristrettissima parte di questi distretti agisce la psichiatria, per il resto tutto è da lei considerato come "fuffa o ciarlataneria" su cui non vale la pena di spendere nemmeno un minuto.
4. Il DSM nel tempo delle 5 Leggi Biologiche
Ho usato il DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) nella versione 5-TR (da cui ho estratto solo una parte delle informazioni e per questo invito gli interessati a leggere l'opera intera) per poter avere una guida sui vari disturbi psichici e ai vari casi ho cercato di abbinare le descrizioni delle varie Costellazioni Schizofreniche elaborate dal Dr. Hamer. Si tratta solo di un modesto lavoro di confronto e integrazione che, mi auguro, possa destare discussione e verifica.Gli argomenti trattati sono i seguenti ed a cui indirizzo il lettore:
- Disturbi neuropsichici dello sviluppo - Gruppo di condizioni del periodo dello sviluppo che si manifestano tipicamente al suo inizio, spesso prima che il bambino inizi la scuola, caratterizzati da deficit dello sviluppo o differenze nei processi cerebrali che possono produrre compromissioni del funzionamento personale, sociale, accademico o occupazionale.
- Disturbi Schizofrenici e Psicotici - Comprendono schizofrenia, altri disturbi psicotici e il disturbo schizotipico di personalità.
- Disturbo bipolare - Si trova compreso nello spettro della schizofrenia e disturbi depressivi, dato il loro ruolo di ponte tra queste due classi diagnostiche in termini di sintomatologia, storia familiare e genetica.
- Disturbi Depressivi - Includono il disturbo da disregolazione dell'umore dirompente, il disturbo depressivo maggiore, il disturbo depressivo persistente, il disturbo disforico premestruale.
- Disturbi d'Ansia - Includono disturbi che condividono caratteristiche di paura e ansia eccessive e disturbi comportamentali correlati.
- Disturbi ossessivo-compulsivi - Includono il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), il disturbo dismorfico corporeo, il disturbo da accumulo compulsivo, la tricotillomania (disturbo da strappamento dei capelli), il disturbo da escoriazione (stiramento della pelle), altri disturbi ossessivo-compulsivi e correlati specificati (ad esempio, mangiarsi le unghie, mordersi le labbra, masticarsi le guance, gelosia ossessiva, disturbo da riferimento olfattivo).
- Disturbi correlati a traumi e stress - Includono il disturbo reattivo dell'attaccamento, il disturbo da impegno sociale disinibito, il disturbo da stress post-traumatico (PTSD), il disturbo da stress acuto, i disturbi dell'adattamento e il disturbo da lutto prolungato.
- Disturbi dissociativi - Sono caratterizzati da un'interruzione e/o discontinuità nella normale integrazione di coscienza, memoria, identità, emozione, percezione, rappresentazione corporea, controllo motorio e comportamento.
- Disturbi dei sintomi somatici - Includono il disturbo da sintomi somatici, il disturbo d'ansia da malattia, il disturbo fittizio.
- Disturbi alimentari - Sono caratterizzati da un disturbo persistente dell'alimentazione o da un comportamento correlato all'alimentazione che si traduce in un consumo o assorbimento alterato di cibo e che compromette significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale.
- Disturbi dell'evacuazione - Comportano l'eliminazione inappropriata di urina o feci e vengono solitamente diagnosticati per la prima volta nell'infanzia o nell'adolescenza. Questo gruppo di disturbi include l'enuresi e l'encopresi.
- Disturbi del sonno/veglia - Comprendono 10 disturbi o gruppi di disturbi: insonnia, ipersonnia, narcolessia, disturbi del sonno correlati alla respirazione, disturbi del ritmo circadiano sonno-veglia, disturbi del risveglio nel sonno non-REM (non-rapid eye movement), disturbo da incubi, disturbo comportamentale del sonno REM (rapid eye movement), sindrome delle gambe senza riposo.
- Disturbi sessuali - Includono eiaculazione ritardata, disturbo dell'erezione, disturbo dell'orgasmo femminile, disturbo dell'interesse/eccitazione sessuale femminile, disturbo del dolore/penetrazione genito-pelvico, disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile, eiaculazione precoce.
- Disforia di Genere - Includono lo sviluppo congenito di genitali ambigui (ad es. clitoridemegalia, micropene), la disgiunzione congenita dell'anatomia sessuale interna ed esterna (ad es. sindrome da insensibilità completa agli androgeni), lo sviluppo incompleto dell'anatomia sessuale (ad es. agenesia gonadica), anomalie dei cromosomi sessuali (ad es. sindrome di Turner; sindrome di Klinefelter) o disturbi dello sviluppo gonadico (ad es. ovotesti).
- Disturbi dirompenti del controllo, degli impulsi e della condotta - Includono condizioni che comportano problemi nell'autocontrollo delle emozioni e dei comportamenti. Mentre altri disturbi possono anche comportare problemi nella regolazione emotiva e/o comportamentale.
- Disturbi correlati a sostanze e dipendenza - Comprendono 10 classi distinte di droghe: alcol; caffeina; cannabis; allucinogeni; inalanti; oppioidi; sedativi, ipnotici o ansiolitici; stimolanti; tabacco; e altre sostanze.
- Disordini Neuro-Cognitivi (DNC) - La categoria DNC comprende il gruppo di disturbi in cui il deficit clinico primario è nella funzione cognitiva e che sono acquisiti piuttosto che evolutivi. Sono quadri unici in quanto si tratta di sindromi per le quali la patologia sottostante, e spesso anche l'eziologia, possono essere potenzialmente determinate.
- Disturbi di personalità - Modello persistente di esperienza interiore e comportamento che devia notevolmente dalle norme e dalle aspettative della cultura dell'individuo, è pervasivo e inflessibile, esordisce nell'adolescenza o nella prima età adulta, è stabile nel tempo e porta a disagio o compromissione.
- Parafilie - Includono il voyeurismo (spiare gli altri in attività private), l'esibizionismo (esporre i genitali), il frotteurismo (toccare o strofinarsi contro una persona non consenziente), il masochismo sessuale (subire umiliazioni, schiavitù o sofferenza), il sadismo sessuale (infliggere umiliazioni, schiavitù o sofferenza), la pedofilia (focalizzazione sessuale sui bambini), il feticismo (utilizzare oggetti inanimati o avere un'attenzione altamente specifica per parti del corpo non genitali) e il travestitismo (travestirsi sessualmente).
Fonti documentative
Avendo impiegato, per questo studio, il modello di IA di Perplexity, che elenca tutte le fonti da cui estrae le informazioni, le inserisco ai fini di onestà e trasparenza. Buona verifica e lettura.
- https://www.rivistadipsichiatria.it/archivio/3504/articoli/34905/
- https://sonnomed.it/sonno-e-psicosi/
- https://aipgitalia.org/wp-content/uploads/2008/07/Michela-Fabbriciani.pdf
- https://www.treccani.it/enciclopedia/l-ottocento-scienze-mediche-psichiatria-e-istituzioni_(Storia-della-Scienza)/
- https://www.msdmanuals.com/it/casa/i-fatti-in-breve-disturbi-di-salute-mentale/panoramica-sulla-salute-mentale/panoramica-sulle-malattie-mentali
- https://www.stateofmind.it/2023/07/eziopatogenesi-disturbi-mentali/
- https://www.carabinieri.it/media---comunicazione/rassegna-dell-arma/la-rassegna/anno-2006/n-1---gennaio-marzo/studi/disturbi-di-personalit...
- https://www.sospsiche.it/salute-mentale-e-disturbi/le-cause-dei-disturbi.html
- https://books.openedition.org/mimesis/2316
- https://psiche.santagostino.it/malattia-mentale-semerari/
- https://iris.who.int/bitstream/handle/10665/42390/WHR_2001_ita.pdf?sequence=3&isAllowed=y
- https://www.fileli.unipi.it/ricerca/laboratori-seminariali-ricerca/scritture-della-malattia-mentale/
- https://www.boa.unimib.it/retrieve/e39773b1-ee45-35a3-e053-3a05fe0aac26/Phd_unimib_744519.pdf
- https://www.youtube.com/watch?v=tVkjiS_L2UY
- https://www.stateofmind.it/2022/02/creativita-psicopatologia/
- https://www.youtube.com/watch?v=UJHVlg6FoOw
- https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC9840515/
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- https://www.medanta.org/patient-education-blog/clinical-genetics-and-mental-health-how-genetics-can-influence-mental-illness
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- https://www.nature.com/articles/s41398-024-02866-3
- https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0920996415003436
- https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0165032798000494
- https://www.maudsleybrc.nihr.ac.uk/stories-of-research/understanding-genetic-contributions-to-mental-health/
- https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC5428165/