Attivazioni Biologiche

La Psichiatria nel tempo delle 5LB

2025
Perla saggia:
Un nevrotico è un uomo che costruisce un castello in aria.
Uno psicotico è l'uomo che vi abita.
Uno psichiatra è l'uomo che riscuote l'affitto.

Jerome Lawrence

Per lungo tempo mi hanno incuriosito quelle che si chiamano "psicopatie", i disturbi dell'animo, del comportamento, quelle condizioni che fanno si che l'individuo colpito cambi atteggiamento e non rientri più nei canoni di quella che si considera - pretestuosamente, ora so - "normalità". Ho creduto anzitutto che la "normalità" esistesse, che fosse cosa buona e giusta ed un valore a cui attenersi con scrupolo, impegno e devozione.
Con il tempo ed i miei vissuti ho poi scoperto che la "normalità" non esiste in riferimento alla biologia - ma esiste la "tipia" ("Tipicamente si comporta così!") - ma non esiste nemmeno a livello culturale (ciò che è normale in una etnia, non lo è assolutamente in un'altra). Ho altresì scoperto che la "normalità" è una convenzione per cui per essere accettati in un gruppo o in una società, occorre attenersi ad un "protocollo" di comportamento (non sto qui a definire se sia giusto o meno). L'uscire da tale protocollo fa definire l'individuo anormale, malato, bisognoso e l'aiuto fornitogli può essere proposto o imposto, e talora l'imposizione è utile (al fine di proteggere la persona e gli altri introno a lei), ma per lo più non serve.

Ho poi scoperto le 5 Leggi Biologiche e la Nuova Medicina Germanica®, frutto dell'attività di R. G. Hamer, ed in esse ho avuto modo di addentrarmi in un nuovo, pacato e accogliente modo di intendere i cambiamenti comportamentali e percettivi, dove la modifica nell'atteggiamento della persona non è più intesa come colpo di sfiga, maledizione, spiriti malvagi, caso e macumbe. Mi addentro quindi in questa trattazione nella convinzione di poter almeno indurre una discussione al riguardo delle malattie psichiatriche che, purtroppo, sono in costante aumento.

Esperimento di Rosenhan
Pubblicato su Science con il titolo "On being sane in insane places" ("Sull'esser sani in luoghi folli"), lo studio del 1973 è considerato una critica importante alle diagnosi psichiatriche. Due fasi furono incluse nello studio:
  1. Coinvolse collaboratori sani o "pseudopazienti" che simularono allucinazioni uditive, per essere ricoverati in 12 diversi ospedali psichiatrici di cinque diversi stati degli USA. Furono tutti diagnosticati per disturbi psichici. Dopo qualche giorno gli pseudopazienti tornarono a comportarsi normalmente e dissero di non percepire più allucinazioni. Tutti furono costretti ad ammettere di avere una malattia mentale e accettare di prendere farmaci antipsicotici come condizione del loro rilascio;
  2. Un ospedale, tra quelli precedentemente coinvolti, sfidava Rosenhan a inviare alla struttura alcuni pseudopazienti, che dovevano essere riconosciuti dagli operatori. Su 193 nuovi pazienti dell'ospedale, gli operatori identificarono 41 pseudopazienti potenziali, ma in realtà Rosenhan non aveva mandato all'ospedale nessuno pseudopaziente.
Si giunse alla conclusione che "È chiaro che non possiamo distinguere i sani dai pazzi negli ospedali psichiatrici" e mostrava inoltre il pericolo della disumanizzazione e dell'etichettamento nelle istituzioni psichiatriche.

1. Un po' di storia

La storia della psichiatria nasce dall'antica associazione tra disturbi mentali e cause soprannaturali, con trattamenti basati su riti religiosi, come nell'antico Egitto. Nel mondo greco, con Ippocrate e Galeno, si iniziò a vedere la malattia mentale come un problema corporeo e cerebrale. Si credeva che l'individuo avesse perso la grazia di dio.
Nel Rinascimento e nell'Illuminismo, filosofi e medici come Philippe Pinel introdussero un approccio più umano ai malati mentali, e furono ipotizzate cause come energie o fluidi (es. il magnetismo animale di Mesmer). Alla fine del 19° secolo la malattia mentale era considerata sostanzialmente inguaribile, progressiva ed incomprensibile. Questo giustificava la segregazione dei pazienti per la salvaguardia delle "persone civili e del pubblico decoro". Gli strumenti terapeutici in molte istituzioni mediche ottocentesche erano spesso improvvisati: docce ghiacciate, diete sbilanciate, isolamento e contenzione fisica sono solo alcune delle pratiche cui venivano sottoposti i pazienti.

Sigmund Freud (1856-1939) criticava l'idea di incurabilità diffusa ai suoi tempi. Elaborò il primo modello completo sulle malattie mentali e un approccio psicoterapeutico per il loro trattamento (psicoanalisi). Il suo rimase il modello predominante utilizzato nella professione medica per il trattamento dei disturbi mentali fino alla metà del XX secolo, poi furono sviluppate la terapia elettroconvulsivante e le cure basate sui farmaci, che ricondussero la pratica psichiatrica ad un approccio meccanicistico e spersonalizzante.
Dal secondo dopoguerra, i sostanziali progressi della ricerca dovuti alla scuola comportamentista hanno dato origine a forme di psicoterapia che si sono dimostrate efficaci, in prove controllate, nel ridurre o eliminare molte condizioni psicopatologiche, specie con il supporto della terapia farmacologica. Il panorama delle psicoterapie oggi disponibili è vasto e complesso, facente capo a scuole di diverso orientamento e talora in conflitto tra loro, ma ha notevolmente ampliato la possibilità di scelta dei pazienti e di trattamento dei disturbi. vanno ricordate: le psicoterapie psicodinamiche (d'ispirazione psicoanalitica), le terapie sistemiche e familiari, le psicoterapie di gruppo, la terapia del comportamento e la terapia comportamentale-cognitiva, talora denominata brevemente terapia cognitiva. In diversi casi, le psicoterapie possono essere integrate con trattamenti farmacologici, al fine di massimizzare l'efficacia congiunta dei due approcci (Wikipedia).
Nel corso dei decenni successivi fu introdotto il Diagnostic and Statistical Manual (DSM) dei disturbi mentali, che al momento attuale rappresenta la più diffusa tipologia di categorizzazione nosografica delle patologie psichiatriche, caratterizzata (secondo i suoi sostenitori) da criteri di universalismo ed ateoreticità. Ed è su questo testo che ho basato la mia ricerca e le mie argomentazioni e sono consapevole che "non è e non può essere tutto".


Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
424 pagine B/N, 1450 termini circa e centinaia di immagini.

Per saperne di più →
Acquista →

2. Le cause delle malattie psichiatriche

Secondo la moderna Psichiatria le cause accertate di malattia psichiatrica sono principalmente multifattoriali e comprendono una combinazione di elementi biologici, psicologici e ambientali. La malattia mentale non è dovuta a una singola causa, ma a una complessa interazione di vari fattori. Tra questi: Non si è ancora arrivati a una certezza assoluta su come e quando i vari fattori intervengono per determinare una malattia psichiatrica, poiché la questione è molto complessa e coinvolge interazioni multifattoriali che variano da individuo a individuo. Tuttavia sono in evidenza diversi punti chiave: In soldoni, la ricerca moderna suggerisce che la malattia psichiatrica nasce dall'interazione dinamica e temporale di molteplici fattori genetici e ambientali, la cui specifica combinazione e tempistica influenzano la comparsa e l’evoluzione del disturbo, ma senza che finora si possa definire con certezza un modello univoco e definitivo per tutti i casi.

3. Terapia psichiatrica

  1. Farmaci, che continuano a essere un pilastro del trattamento psichiatrico, ma stanno emergendo nuovi farmaci con meccanismi d'azione più mirati:
    1. Antipsicotici (neurolettici) usati per trattare psicosi, schizofrenia, disturbi bipolari e disturbi schizo-affettivi. Possono causare sindrome metabolica e altri effetti avversi: Aloperidolo, Clorpromazina, Promazina, Tioridazina, Tiotixene, Risperidone, Olanzapina, Quetiapina, Clozapina, Aripiprazolo, Ziprasidone, Amisulpride, Paliperidone, Sulpiride
    2. Antidepressivi - utilizzati per depressione, disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo e altri disturbi dell’umore - divisi in:
      • SSRI (Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina): Fluoxetina, Sertralina, Paroxetina, Citalopram, Escitalopram, Fluvoxamina
      • SNRI (Inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina): Duloxetina, Venlafaxina
      • Triciclici: Imipramina, Amitriptilina, Clomipramina
      • Antidepressivi atipici: Mirtazapina, Trazodone, Bupropione
    3. Ansiolitici e ipnotici: usati per ansia, insonnia, convulsioni e come miorilassanti. Generalmente per trattamenti a breve termine per evitare dipendenza e sindrome di astinenza. Benzodiazepine: Diazepam, Alprazolam, Lorazepam, Clonazepam, Bromazepam, Clordiazepossido, Flunitrazepam
    4. Stabilizzatori dell’umore: usati nel disturbo bipolare e altre patologie dell’umore, con azione sulla stabilizzazione dell’umore e prevenzione delle ricadute: Litio e Anticonvulsivanti usati come stabilizzatori: Carbamazepina, Lamotrigina, Valproato, Gabapentin, Pregabalin
    Ketamina ed Esketamina: La ketamina ha mostrato effetti antidepressivi rapidi nei pazienti con depressione resistente ai trattamenti tradizionali. L'esketamina, una sua variante approvata dalla FDA, è ora utilizzata per il trattamento della depressione maggiore con ideazione suicidaria acuta.
    Neurosteroidi: Molecole come il brexanolone (per la depressione post-partum) e lo zuranolone rappresentano nuove frontiere per condizioni specifiche.
  2. Neuromodulazione e Stimolazione Cerebrale stanno rivoluzionando il trattamento dei disturbi psichiatrici:
    1. Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS): Una tecnica non invasiva approvata per la depressione resistente e il disturbo ossessivo-compulsivo. Recenti innovazioni, come la stimolazione theta burst guidata da imaging funzionale, hanno mostrato tassi di remissione elevati.
    2. Stimolazione Cerebrale Profonda (DBS): Utilizzata per condizioni come il disturbo ossessivo-compulsivo e la depressione maggiore. Nuovi sistemi "a circuito chiuso" permettono di adattare la stimolazione in tempo reale basandosi su biomarcatori cerebrali.
  3. Psicoterapia Basata sull'Evidenza o (Evidence-Based Psychotherapy, EBP) che integra le migliori evidenze scientifiche disponibili, l’esperienza del terapeuta e le preferenze del paziente per offrire trattamenti psicologici efficaci e appropriati per specifici disturbi. L'obiettivo è utilizzare interventi che siano stati rigorosamente testati e dimostrati efficaci attraverso studi controllati, come trial clinici randomizzati e meta-analisi, garantendo così una pratica fondata su dati empirici piuttosto che su opinioni o tradizioni.
Le criticità più rilevanti dell'attuale approccio psichiatrico sono:
  1. Complessità nel valutare la biologia sottostante:
    • Mancanza di biomarcatori affidabili: non c'è un esame biochimico o radiologico o strumentale che possa definire, localizzare, quantificare il disagio psichico.
    • Estrema variabilità dei sintomi: Condizioni come la schizofrenia presentano sintomi variabili (positivi, negativi, cognitivi), richiedendo terapie multimodali.
    • Limitata comprensione della neurochimica.
  2. Limitazioni e difficoltà nell'approccio terapeutico:
    • Effetti collaterali metabolici: disfunzioni sessuali, tachicardia, secchezza della bocca, stitichezza, vertigini, ansia, insonnia, variazioni di peso corporeo, stanchezza, rallentamento delle reazioni, sonnolenza, deficit di memoria, rash cutanei e ipotensione arteriosa
    • Efficacia ritardata: Gli antidepressivi tradizionali richiedono settimane per agire, con rischi di peggioramento iniziale.
    • Resistenza al trattamento: Il 25-30% dei casi di depressione maggiore non risponde ai farmaci classici.
    • Carenza di specialisti
    • Accesso diseguale: Tecnologie come la stimolazione magnetica transcranica (TMS) sono disponibili solo in centri specializzati, con costi proibitivi.
    • Integrazione insufficiente con la medicina generale: Solo il 15% dei medici di base collabora attivamente con i servizi psichiatrici.
    • Validazione delle terapie digitali: App e chatbot mostrano risultati promettenti per ansia e depressione, ma mancano studi su larga scala.
    • Privacy nei sistemi di Intelligenza Artificiale: L'uso di algoritmi predittivi per il rischio di suicidio solleva dubbi sulla gestione dei dati sensibili.
    • Sostenibilità economica: I farmaci di nuova generazione hanno costi osceni e mostruosi.
Le prospettive future si richiamano al solito concetto arcaico e fallimentare: la malattia è un errore, una manifestazione senza senso e per curarla occorre cambiare qualcosa nella sola struttura fisica dell'individuo. Sono attualmente allo studio:

Appare corretto affermare che, dato il quadro attuale di conoscenze sulla psicopatia, con le sue eziologie e patogenesi ancora non completamente definite e spesso multifattoriali, parlare di una terapia eziologica specifica risulta inverosimile. La difficoltà nel chiarire esattamente come e quando si manifestano i fattori causali rende molto limitata la possibilità di intervenire con terapie che agiscano direttamente sulla causa profonda. Per questo motivo, gli approcci terapeutici si orientano prevalentemente su:

In sintesi, più che su una terapia eziologica nel senso tradizionale del termine, la gestione della psicopatia si basa su un approccio multifattoriale e personalizzato, che riconosce la complessità del disturbo e privilegia la mitigazione dei sintomi e il miglioramento funzionale rispetto alla “cura” diretta della causa, ancora poco definita nella letteratura scientifica.
Agire per salvare il paziente da una crisi psichica che può arrecargli danno e/o causarne ad altri, è assolutamente una ottima procedura, ma questo deve limitarsi nel tempo per non determinare dipendenza e cronicizzazione (che causerebbe un nuovo disagio). Se indurre la sedazione della persona è abbastanza facile, estremamente complesso e difficile è agire sulle cause, soprattutto se sono coinvolti distretti vitali come studio e lavoro, famiglia di origine, famiglia costruita, relazione e appagamento sessuale, socialità, riuscita di sogni e progetti, accettazione sociale, clima social-culturale, per non parlare della enorme sfera transgenerazionale e i disordini dell'amore.
Solo su una ristrettissima parte di questi distretti agisce la psichiatria, per il resto tutto è da lei considerato come "fuffa o ciarlataneria" su cui non vale la pena di spendere nemmeno un minuto.


Giorgio Beltrammi
A proposito di...Corpo Umano
320 pagine B/N
Per saperne di più →
Acquista →

4. Il DSM nel tempo delle 5 Leggi Biologiche

Ho usato il DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) nella versione 5-TR (da cui ho estratto solo una parte delle informazioni e per questo invito gli interessati a leggere l'opera intera) per poter avere una guida sui vari disturbi psichici e ai vari casi ho cercato di abbinare le descrizioni delle varie Costellazioni Schizofreniche elaborate dal Dr. Hamer. Si tratta solo di un modesto lavoro di confronto e integrazione che, mi auguro, possa destare discussione e verifica.
Gli argomenti trattati sono i seguenti ed a cui indirizzo il lettore:

Fonti documentative

Avendo impiegato, per questo studio, il modello di IA di Perplexity, che elenca tutte le fonti da cui estrae le informazioni, le inserisco ai fini di onestà e trasparenza. Buona verifica e lettura.

  1. https://www.rivistadipsichiatria.it/archivio/3504/articoli/34905/
  2. https://sonnomed.it/sonno-e-psicosi/
  3. https://aipgitalia.org/wp-content/uploads/2008/07/Michela-Fabbriciani.pdf
  4. https://www.treccani.it/enciclopedia/l-ottocento-scienze-mediche-psichiatria-e-istituzioni_(Storia-della-Scienza)/
  5. https://www.msdmanuals.com/it/casa/i-fatti-in-breve-disturbi-di-salute-mentale/panoramica-sulla-salute-mentale/panoramica-sulle-malattie-mentali
  6. https://www.stateofmind.it/2023/07/eziopatogenesi-disturbi-mentali/
  7. https://www.carabinieri.it/media---comunicazione/rassegna-dell-arma/la-rassegna/anno-2006/n-1---gennaio-marzo/studi/disturbi-di-personalit...
  8. https://www.sospsiche.it/salute-mentale-e-disturbi/le-cause-dei-disturbi.html
  9. https://books.openedition.org/mimesis/2316
  10. https://psiche.santagostino.it/malattia-mentale-semerari/
  11. https://iris.who.int/bitstream/handle/10665/42390/WHR_2001_ita.pdf?sequence=3&isAllowed=y
  12. https://www.fileli.unipi.it/ricerca/laboratori-seminariali-ricerca/scritture-della-malattia-mentale/
  13. https://www.boa.unimib.it/retrieve/e39773b1-ee45-35a3-e053-3a05fe0aac26/Phd_unimib_744519.pdf
  14. https://www.youtube.com/watch?v=tVkjiS_L2UY
  15. https://www.stateofmind.it/2022/02/creativita-psicopatologia/
  16. https://www.youtube.com/watch?v=UJHVlg6FoOw
  17. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC9840515/
  18. https://www.med.unc.edu/genetics/eight-psychiatric-disorders-share-the-same-genetic-causes-study-says/
  19. https://jamanetwork.com/journals/jamapsychiatry/fullarticle/2718628
  20. https://www.medanta.org/patient-education-blog/clinical-genetics-and-mental-health-how-genetics-can-influence-mental-illness
  21. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC1940091/
  22. https://bmcpsychiatry.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12888-016-0935-1
  23. https://www.dovepress.com/environmental-factors-in-the-etiology-of-mental-disorders-in-the-czech-peer-reviewed-fulltext-article-NDT
  24. https://www.frontiersin.org/journals/neuroscience/articles/10.3389/fnins.2014.00019/pdf
  25. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC7496635/
  26. https://www.nature.com/articles/s41380-021-01161-7
  27. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC6684352/
  28. https://iris.who.int/bitstream/handle/10665/268111/PMC2560734.pdf?sequence=1&isAllowed=y
  29. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC9999289/
  30. https://en.wikipedia.org/wiki/Psychiatric_genetics
  31. https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0165178112003666
  32. https://www.nature.com/articles/s41398-024-02866-3
  33. https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0920996415003436
  34. https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0165032798000494
  35. https://www.maudsleybrc.nihr.ac.uk/stories-of-research/understanding-genetic-contributions-to-mental-health/
  36. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC5428165/
Iscriviti al Bollettino Novità - Invia il tuo indirizzo E-mail a giorgiobeltrammi@gmail.com

Se ritieni che il mio lavoro abbia un valore, puoi contribuire con una piccola donazione
Paypal