Protocollo per il Viaggio nell'Inconscio
05 settembre 2019
Non puoi insegnare niente a un uomo,
puoi solo aiutarlo a trovare le cose dentro se stesso.
Galileo Galilei
Tratto da: "Tratado de Biodescodificacion" di Enric Corbera
Traduzione e adattamento di: Giorgio Beltrammi
I contenuti di questo schema dovrebbero sempre essere considerati dal Terapeuta. Lo porta a conoscere il risentito, l'emozione occulta. È come una specie di ipnosi leggera. Un atto di ascolto e riflessione. Domande a cui il paziente non è abituato a rispondere.
- Esteriore: è ciò che captano i nostri sensi.
È la situazione di partenza. Occorre ricollocare il paziente nello spazio-tempo, nel presente della età in cui si è prodotta la situazione conflittuale. - Atti: è il nostro rapporto con l'esterno.
Veniamo in contatto attraverso l'azione. Si chiede al paziente cosa ha fatto la prima volta, quali sono state le sue azioni. - Pensieri: è la sfera mentale, le credenze, i giudizi, le opinioni, i nostri valori.
È il sistema guida che da' la direzione alle nostre emozioni. La domanda chiave è: "Cosa pensa in questa situazione conflittuale?". Il pensiero deve essere profondamente relazionato con ciò che succede. La risposta non può essere ambigua, come per esempio: "Penso che questo è male", che cos'è male? Deve essere un pensiero concreto e preciso tale come: "Penso che mio padre sia un disgraziato" o "Penso che il mio capo sia un ladro", etc.
- Sentimento: esiste quando c'è pensiero ed emozione, è l'unione dei due.
Quando sentiamo stiamo sperimentando l'energia dell'emozione di fusione con l'immaginazione dei nostri pensieri. È una illusione di una emozione. È un pensiero rivestito di emozione. Non si sente nel corpo, è mentale. Se l'emozione si sente nel corpo, allora non è un sentimento ma una vera emozione. La domanda chiave è: "cosa senti?" e la risposta può essere molto varia come "mi sento frustrato" o "mi sento aggredito". - Emozione: è la fonte di energia e potere che ci muove verso l'avanti, è il desiderio ed è somatica.
A volte fluisce e a volte si annida nel nostro corpo. Ci sono forti emozioni come la collera, la tristezza, la paura, l'odio, l'amore, l'allegria, il ribrezzo.
«Qual'è l'emozione che ti travolge?» Questa è una delle domande chiave insieme a quest'altra: «Qual'è l'emozione che ti produce questo pensiero e questo sentimento?» - Sensazione Fisica: è ciò che si avverte nel corpo.
Se mi chiude il cuore, mi sento vuoto, mi si chiude la gola, ho freddo, sento un peso. Va legata sempre ad una emozione negativa o positiva. L'emozione si sente nel corpo. Molte volte è meglio chiedere alla persona dove sente l'emozione e poi chiederle di darle un nome, che la manifesti. Questa sarà sempre l'emozione secondaria, quella politicamente corretta. Con la sensazione fisica siamo alle porte del nostro inconscio. Lì troviamo il guardiano della soglia mitologica, il super-ego, ciò che ci controlla. - Risentito: è la impronta di una funzione biologica non soddisfatta.
È l'emozione occulta non espressa, è somatica in quanto si manifesta nel corpo. È portata avanti dalle rigide leggi del comportamento. È inconscia, è nell'inconscio biologico per cui possiamo accedervi solo attraverso l'emozione e la somatica. Il risentito è specifico, è concreto, la persona sente pena, disperazione, impotenza, etc. Il risentito è una frase che si rende cosciente, è qualcosa che non si è mai detto o espresso. Quando sale alla luce ci libera. La domanda è: "qual'è il risentito?", "cosa non si è mai espresso, detto, o fatto?".
Esempio: A una donna, che ha un cancro delle ovaie da tre anni, le chiedo:
Cosa è successo in questi tre anni?
"Niente"- risponde.
Mentre non succedeva niente, cosa è successo?
"Ah, mio figlio si è sposato"
e cosa ha risentito quando si è sposato?
"Che c'erano 150 persone" (esteriore).
Ma dentro di lei è normale sposarsi a 24 anni? (pensiero) Cosa ha risentito?
"Che era normale per una madre sentirsi contenta" (sentimento).
Ma nel suo corpo cosa succede quando suo figlio si è sposato?
"C'è un vuoto"
In quale momento c'è un vuoto nella linea del tempo?
"Non posso dirlo, non ho il diritto di dire che sono triste perché mio figlio si è sposato" (conflitto bloccante).
"Il giorno dopo il matrimonio sono passata davanti all'abitazione di mio figlio e tutto era in ordine, silenzioso".
In quel momento specifico cos'ha sentito?
"Ho sentito di averlo perso, come se fosse morto. Ma non ho il diritto di sentire questo, lui è felice".
Le do il permesso di esprimere la sua emozione e racconta che per 20 anni ha lottato con suo figlio affinché tenesse in ordine la sua abitazione, che abbassasse la musica. Ma in quel momento, desiderava che ci fosse musica e disordine.
Differenza tra il Risentito e l'Emozione. L'emozione è più globale: ho paura, sento ira. Il risentito è più specifico: sono angosciato, provo panico, voglio ammazzarlo, non sopporto di portare questo carico, provo collera contro mia madre, sento che ho perso mia madre, mio marito è un disgraziato, mi fa schifo, etc. Ogni risentito traduce una funzione biologica, come per esempio la paura totale si esprime nella laringe. La tristezza, in molte occasioni, si esprime nei polmoni e la rabbia nella bocca dello stomaco.
Differenza tra Sentimento ed Emozione. La emozione si sente nel corpo, si vede in esso. Uno può dire che prova molta rabbia, se non la sente nel corpo è una costruzione mentale. Il sentimento è un pensiero rivestito di una emozione, può essere una opinione, una valutazione, non ha effetti sul corpo.