Il Risentito
Ami la vita?
Allora non sciupare il tempo,
perché è la sostanza di cui vita è fatta.
Benjamin Franklin
Tratto da: "Tratado de Biodescodificacion" di Enric Corbera
Traduzione e adattamento di: Giorgio Beltrammi
Prima un piccolo chiarimento: quando parliamo di risentito, non stiamo parlando di risentimento o del risentito giudeo-cristiano. Parliamo di tornare a sentire, anche una necessità biologica.
Il risentito è l'impronta di una funzione biologica non soddisfatta. È nel corpo, è nel cuore della cellula, nel più intimo. Quando stiamo nel risentito non possiamo cadere in trappola. Quando parliamo del nostro risentito, ci sentiamo meglio. Tuttavia molte volte parliamo o mostriamo la nostra collera ogni giorno e questo non ci fa sentire meglio.
È come se più ne parlo, più male mi sento. Cosa succede quindi?.
Ci sono due risentiti di base: il secondario e il primario, è fondamentale vedere la differenza se vogliamo biodecodificare bene.
- Il Risentito Secondario: è quello autorizzato dalla società, è quello che quando lo esprimiamo non cambia nulla e possiamo stare tutto il tempo con esso. Un marito esprime collera ogni giorno e non cambia niente, continua a provare collera. O donne che esprimono tristezza e non cambia niente. Questo risentito nasconde il Risentito Primario.
- Il Risentito Primario: è l'emozione che non si osa esprimere, sentire che è dentro se' stessi. È quella che non è corretta. Per esempio: come posso odiare mia madre? Perciò è necessario chiedersi "cosa c'è dietro questa emozione?"
Per sapere se stiamo nel Primario o nel Secondario, basta considerare quanto segue:
Nel secondario quando si esprime l'emozione non cambia niente. Nel Primario all'esprimere l'emozione si produce un cambio e lo si visualizza nella fisiologia della persona.
È un cambiamento soave, leggero, profondo, di comprensione (c'è luce nell'oscurità).
È importante sapere che tutte le emozioni possono essere primarie o secondarie.
Il Risentito dell'Essere: quando la persona, dopo aver liberato il suo risentito primario, si sente alleviata, euforica, può ridere, sentirsi felice. È il risentito originale, quello di prima dello stress.
Questo risentito non lo provoca il terapeuta, ne' i medicamenti. È dentro di noi, ma è inconscio. Per giungere ad esso, dobbiamo attraversare il negativo. Per giungere all'alba, non si può fare altro che attraversare la notte.
Ogni risentito traduce una funzione biologica. La malattia è una via reale per andare verso il nostro inconscio. Freud parlò di conversione psicosomatica, la trasformazione della nostra storia inconscia in malattia.