Attivazioni Biologiche

Diagnosi di tumore maligno

Articolo originale - Traduzione, modifiche e integrazioni di Giorgio Beltrammi

Nella nostra attuale comprensione medica, un tumore maligno è una specie di cancro che si crede essere molto pericoloso. "Maligno" significa letteralmente "nato per essere cattivo".
L'intera industria del cancro - servizi oncologici, centri di ricerca, industria farmaceutica, chirurgia specializzata e supporti ai malati di cancro - sono stati progettati e vengono gestiti con il concetto di "tumore maligno".
Che ci crediate o meno, è tutto completamente sbagliato.


Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
424 pagine B/N, 1450 termini circa e centinaia di immagini.

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1. Tumore maligno e tumore benigno

Un tumore significa letteralmente "gonfiore". Il termine è generalmente impiegato per descrivere un agglomerato di cellule del corpo che "sembra" non avere uno scopo. Questa è la più importante svista della scienza medica che affronta la maggior parte dei trattamenti anticancro senza una guida e in modo pericoloso.

Un tumore benigno è quello considerato "innocuo", ovvero quello che non ha intenzioni cattive verso di noi. Sono inclusi tutti quelli non maligni, i fibromi uterini, la mole vescicolare ed anche i cheloidi risultanti sulle ferite.
I tumori benigni non crescono ed hanno un evidente tessuto che li esclude da quelli vicini (capsula), quindi ai confini del tumore il tessuto è normale.

Per ricevere una diagnosi che possa definire la malignità di un tumore, è necessario procedere al prelievo di tessuto che deve essere poi esaminato. Il tessuto deve possedere almeno queste due caratteristiche:

  1. Il tumore deve avere i bordi indistinti Il che darebbe una idea della sua invasività sul tessuto normale, attaccandosi ad esso con una qualche forma di collante cellulare.
  2. La crescita della massa Questa è la base primaria che scatena la paura del cancro

Una attuale speculazione medica afferma che un tumore può essere letale se giunge a pesare oltre il chilogrammo.

2. Cosa deve fare, esattamente, un tumore per divenire letale?

La risposta più rapida è che se un tumore maligno viene lasciato stare, normalmente non diviene letale. Ma se credete che il tessuto cresca senza ragioni, ad eccezione che per una forza maligna che ha invaso il vostro sistema, siete disposti anche a credere nella possibilità che il tumore cresca fino ad occupare l'intero corpo!
Come possiamo sapere quali tumori cresceranno al punto di divenire così invadenti da consumare tutte le risorse? Dato che la medicina convenzionale non conosce la vera ragione del "perché" i tessuti corporei cresceranno più del normale, essa conclude che non c'è alcuna ragione o senso per cui questo tessuto cresca in modo anormale.

Questa credenza sui tumori maligni è anche il solo argomento per il quale si giustifica la diagnosi precoce del cancro (che è un piatto succulento e appetitoso per molte professioni mediche). In base a questa pur grave, ma profondamente creduta, aberrazione scientifica, nessun medico diligente potrebbe consentire la crescita di una forza maligna nel nostro corpo senza tentare di intervenire.

3. La visione medica convenzionale al riguardo dei tumori maligni

Ci vuole diverso tempo prima che una singola cellula cancerosa si moltiplichi fino a che la massa possa essere percepita nel nostro corpo. In ogni caso la massa non produce alcun sintomo e raramente ci si accorge della sua presenza, a meno che non la si palpi accidentalmente. Nondimeno il problema che ha veramente causato la nascita di quella massa, probabilmente occupa tutta la vostra attenzione.

Tuttavia, seguendo la superstizione medica che suggerisce che le cellule cancerose abbiano un intento maligno nei nostri confronti per impadronirsi di tutto il corpo, questo potrebbe accadere in poche settimane o qualche mese.

A parte che non ci sono prove che un tumore possa divenire così grosso, la scoperta di un tumore in accrescimento è sufficiente per un trattamento immediato con radiazioni, chemioterapia e chirurgia. Il trattamento del cancro, basato sulla credenza che le cellule tumorali siano comunque maligne, prevede la eradicazione dal corpo con qualsiasi mezzo possibile, non importa wse il paziente sta male per questi trattamenti.

Comunque, anche se i tumori sono primariamente non nocivi - sono infatti il modo impiegato dall'organismo per aiutare se stesso - molti di noi non vogliono averci nulla a che fare. Non vogliono essere fisicamente infastiditi, in nessun modo. Tipicamente non producono alcun sintomo, eccetto che per la presenza di un gonfiore o di un nodulo nella profondità o nella superfice del nostro corpo.
Dal momento che non vogliamo sapere per conto nostro se vi sia o meno un tumore nel nostro corpo, l'industria medica ha avviato una gigantesca campagna cinquantennale che ci invita e induce ad effettuare dei check-up per vedere in tempo se ci sia qualcosa che non va all'interno di noi stessi, anche se siamo in piena salute! Abbiamo dei medici che ci fanno fare cose che non avremmo mai sognato di compiere, se non fossimo stati terrorizzati dal cancro!
Il problema degli screening di diagnosi precoce è che ognuna di queste indagini è invasiva, spesso fisicamente ingiuriosa, inducendo un seme di paura su quanto possa risultare dalla loro applicazione. Se non siete preparati a queste indagini ed alla manomissione della vostra persona da parte di estranei, potreste incorrere in uno shock conflittuale capace di generare la malattia.

4. Domande senza risposta nel paradigma convenzionale sul cancro

Può un tumore partire da una singola cellula maligna che si duplica a velocità costante? Come può il nostro corpo starsene immobile e ignorare questo processo? Quali sono i fattori che governano questi processi?
Può un tumore, una volta avviato, continuare a crescere fino ad ucciderci? In quali circostanze un tumore può, senza intervento medico, smettere di crescere od anche sparire?
Le cellule tumorali sembrano essere molto "furbe" a paragone delle cellule normali. Come può essere che cellule danneggiate abbiano la capacità di lavorare insieme per prendere il controllo delle cellule normali, compreso il modo con cui queste interagiscono tra loro?
Quali sono i fattori che determinano il luogo dove un cancro inizia la sua inarrestabile conquista del potere?
Quali tipi di cancro crescono più rapidamente o più lentamente?
Quali fattori, eccetto le terapie mediche, influiscono sulla velocità di accrescimento?

Risposte: Il Sistema Ontogenetico dei Tumori Maligni

La risposta a tutte le domande di cui sopra, giunge dalla comprensione del modo con cui il corpo umano funziona e dei quattro sistemi con cui il corpo dirige tutte le sue funzioni. Ognuno di questi quattro sistemi è controllato dalle proprie aree specifiche nel cervello.
Ogni tipo di tumore maligno viene creato dal nostro corpo come parte di questi quattro sistemi. Comprendere ognuno di questi sistemi fornisce un contesto per tutte le attività - compresa la crescita "anormale" di tessuto chiamata cancro - che prendono parte ad ogni sistema.

Tutte le attività corporee - compresa la crescita di tumori "maligni" - sono controllate dal cervello!

  1. I tumori controllati dal Tronco Cerebrale nascono nelle parti più "vecchie" (evoluzionisticamente parlando) del nostro corpo: tratto digestivo, polmoni, tubuli collettori del rene ed altri organi coinvolti con l'introduzione e l'espulsione.
    Le cellule cancerose controllate dal Tronco Cerebrale compongono infatti i nostri tessuti che crescono in funzione di fare al meglio il proprio lavoro: digerire meglio, ad esempio, od avere una maggior superficie per incamerare ossigeno, oppure filtrare all'esterno l'acqua.
    Nel momento in cui venga risolto il conflitto che ha determinato la crescita di queste cellule, si interrompe la crescita stessa ed inizia la fase di riparazione.
  2. I tumori controllati dal Cervelletto nascono in tutti i tessuti con funzioni di protezione. Questi sono il derma (sotto l'epidermide) che avvolge tutto il corpo, il peritoneo (che fodera l'intera cavità addominale), la pleura (che fodera la cavità toracica e i polmoni), il pericardio (che avvolge il cuore), la ghiandola mammaria ed altri tessuti simili.
    Le cellule cancerose controllate dal Cervelletto crescono nel normale tessuto in funzione di migliorare la funzione protettiva tipica dei medesimi tessuti. Il tessuto che ne deriva è più robusto in funzione di rispondere ad un attacco al corpo, sia vero che figurato.
    Nel momento in cui il conflitto si risolve, la crescita di queste cellule si interrompe ed inizia la fase di riparazione.
  3. I tumori controllati dal Midollo Cerebrale ("sostanza bianca") si sviluppano nel sangue, nel sistema linfatico, nelle ossa, nei muscoli e nel tessuto adiposo, ma possono essere anche rinvenuti nei reni, nelle ovaie, nei testicoli.
    Questi tumori nascono nella fase di guarigione di un conflitto di auto-svalutazione ("incapacità di fare le cose"). Questo accrescimento non si ferma fino a che la fase di guarigione non sia completata - o fino a che non venga interrotta da un nuovo conflitto di svalutazione dello stesso tipo del precedente.
    I tessuti controllati dal midollo cerebrale sono intenzionalmente necrotizzati durante la fase di conflitto attivo. Lo scopo biologico di questa necrosi tissutale si realizza durante la fa se di guarigione del conflitto, dopo che il conflitto è stato risolto.
    L'intensità e la durata del conflitto di auto-svalutazione determina le dimensioni a cui tenderà la crescita tumorale in fase di guarigione. Nulla - chirurgia, chemiotherapia, radiazioni - possono fermare il cervello nel suo proposito di riparazione, perché?.
    Ma perché le funzioni di quel tessuto devono essere riprese il più presto possibile e a tutti i costi, visto che si tratta di tessuti vitali per l'essere umano (ossa per sorreggersi, sangue per vivere, muscoli per muoversi, grasso per proteggersi e nutrirsi, ovaie e testicoli per riprodursi).
    La medicina convenzionale, nella sua ignoranza, considera questo inesorabile processo riparativo come ripresa di malattia. Quando la chirurgia interrompe la crescita tissutale prima che sia completata la guarigione, il cervello impone ai tessuti rimasti di riprendere la crescita.
    Se il tessuto viene completamente rimosso (asportazione completa dell'organo), il cervello avvia la crescita riparativa nel cervello stesso (tumori o metastasi cerebrali), perché?.
    Perchè l'area del cervello che imponeva la crescita ora non ha più bisogno di lavorare tanto, non ha più bisogno di liquidi e sangue in abbondanza e viene riparata/modificata.
    Quando la fase di guarigione è completa - un periodo di tempo che viene quasi interamente determinato durante la fase di conflitto attivo, prima che il tumore inizi a crescere - il tumore smette immediatamente la sua crescita e non è più un tumore maligno.
  4. I tumori controllati dalla Corteccia Cerebrale si sviluppano in tutti i grandi dotti corporei, come la gola, le vie biliari, buona parte dell'esofago o il retto. Anche l'epidermide è controllata dalla corteccia cerebrale.
    I tumori maligni controllati dalla corteccia cerebrale nascono sempre nella fase di guarigione di conflitti di territorio e di relazione/separazione. La crescita di questi tumori è paragonabile all'intensità della necrosi dei tessuti avvenuta durante la fase attiva del conflitto.
    I tumori maligni sono una evenienza più rara nei tessuti governati dalla corteccia cerebrale, in quanto la corteccia cerebrale ha maggiori azioni sulle funzioni corporee come l'equilibrio zuccherino del sangue, il mantenimento del tono muscolare, il mantenimento delle capacità sensoriali e la maggior parte delle nostre funzioni psichiche.
    Quando la fase di guarigione è completata, la crescita del tumore si arresta e non è più un tumore maligno.

Giorgio Beltrammi
Cancro, un evento incompreso
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5. Conclusioni

Ci vogliono far credere che ogni cancro, essendo "nato per essere cattivo", attacca a caso e prova ad impadronirsi del nostro intero corpo, ma...
... è effettivamente un processo ben coordinato dal nostro cervello.
Non solo, ma il cancro interviene nella vita di una persona per una ragione e questa ragione è sempre quella di aiutarci a risolvere un qualche problema.
Ciò significa che non esiste alcun tumore "maligno".
Poiché tutte le nostre credenze sul cancro sono basate su un vecchio e scorretto modo di interpretare la sua presenza, la medicina convenzionale ha lasciato e continua a lasciare molte domande senza risposta al riguardo di cosa voglia significare il cancro e quali siano le sue ragioni. Questo lascia troppo spazio a una insensata e pericolosa paura ed a tanto dolore in ogni singolo paziente.

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