Attivazioni Biologiche

Bimbi e Malattie

Perla saggia:
Se siete stanchi
di una vita faticosa,
non insegnatela ai vostri figli!

Giorgio Beltrammi

Parole chiave: pediatria, infanzia, bimbi, bambino, malattie pediatriche
× ATTENZIONE! I contenuti di questa pagina sono solo una parte di quelli normalmente divulgati in appositi "Eventi di divulgazione e informazione".
Se sei interessato/a a questo tema da esporre in una conferenza pubblica, chiamami. Potremmo lavorare Insieme

Secondo Wikipedia, un bambino o bimbo è l'essere umano nell'intervallo di tempo compreso tra la nascita e la pubertà. A seconda del contesto, anche linguistico, il termine può indicare genericamente una persona che non ha ancora raggiunto la pubertà, oppure che non ha ancora raggiunto 10 anni (età nella quale, in coincidenza con l'uscita dalla scuola elementare, si comincia a parlare di "ragazzino/a"). Da un punto di vista linguistico, quando un bambino è appena nato lo si indica con neonato; dai sei ai dodici anni, è un fanciullo.

Il bambino è un individuo particolarmente plasmabile - che non lo rende inferiore - in grado di gestire e affrontare le sfide della vita adatte alla sua età. Proprio per questa sua plasmabilità può essere programmato alla vita in due modi fondamentali:
- una vita gioiosa e di crescita
- una vita infelice e di decrescita o arresto evolutivo.


Giorgio Beltrammi
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Vita intrauterina

Occorre considerare, del bambino, la vita prenatale e post-natale.
La vita prenatale la si può suddividere in due fasi principali:

Le alterazioni energetiche a carico del feto del primo periodo, sono dovute a problemi vissuti dalla madre, problemi che si ripercuotono sul feto che rischia di morire in questo periodo ed essere abortito.
Nei restanti sei mesi il feto vive shock biologici per proprio conto, principalmente dovuti ad alterazioni nell'afflusso di sangue proveniente dalla placenta. Anche altre cause possono scatenare la DHS nel feto, come per esempio l'udire forti rumori. Data la totale dipendenza dalla madre, il vissuto materno gioca un ruolo importante anche in questi mesi della gestazione.

Pur non essendo descritto all'interno delle 5 Leggi Biologiche, non essendone dimostrato il collegamento, non è insensato inserire in questo discorso, il famoso "Progetto Senso", su cui ho pubblicato un articolo e dal quale estrapolo queste considerazioni:
  1. Disordini amorosi:
    • Amore impossibile
    • Incesto
    • Non essere riconosciuto
  2. Identità sessuale, inversione → se sono del sesso desiderato dai genitori o meno.
  3. Posto nella famiglia → occupo il mio posto o quello di qualcuno che è morto? Qual'è il mio posto in questa famiglia? Cosa sono venuto a fare in questa famiglia?
  4. Figli di riparazione.
    • Bambino sintomo → prenderà il sintomo per spiegare il sintomo della famiglia
    • Patologia del segreto
    • Bimbo spazzatura → raccoglie tutti i problemi del clan.
  5. Figli di rimpiazzo o di riparazione → sostituisce un altro che è morto o è malato...
  6. Figli di appoggio → la madre si sente sola, non protetta...
  7. Parentalizzazione → i genitori delegano la propria responsabilità al bambino.
  8. Bastone della vecchiaia → la sua funzione nel clan è di essere il supporto dei propri genitori, non ha il diritto a vivere la propria vita.
  9. Figlio di consolazione, bimbo pagliaccio → c'è una sofferenza nel clan e un figlio se ne fa carico.
  10. Bambino inesistente → tentativi di aborto, non desiderano avere figli
  11. Bambino adesivo → per salvare il matrimonio

Queste progettualità materne e del clan nel quale vivrà il nascituro, possono determinarne e segnarne il futuro, anche dal punto di vista delle possibili "malattie".

Il Parto

Il parto è l'espulsione spontanea o l'estrazione strumentale del feto e degli annessi fetali dall'utero materno. Il parto è un evento inderogabile e inevitabile, una volta che la gravidanza abbia avuto inizio e nella specie umana avviene mediamente dopo nove mesi di gestazione.
Il parto può avvenire per via naturale, con la fuoriuscita per via vaginale o per via chirurgica mediante il noto Taglio Cesareo.

È importante comprendere come al momento della nascita il bambino vive l'intera serie di possibili shock biologici.

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Mamma e Papà

Fino a che il bambino non è indipendente nel mangiare, nel difendersi, nel muoversi e nel relazionarsi con gli altri, vive una simbiosi completa con la madre. Questo significa che mamma è vita, nutrimento, difesa, calore, suono, luce, sopravvivenza. Mamma è tutto ciò che gli permette di vivere, di esistere. La sua mancanza equivale a morire.
Quando il bimbo comincia a staccarsi dalla madre conosce il padre meglio di quanto avesse fatto finora. Papà è gioco, comunicazione, sorveglianza, la parola e colui che ama la mamma e quindi ama il figlio.
L'armonia famigliare, in cui la madre è amata, protetta e accudita dal padre di suo figlio, permette al bimbo di avere sua madre a disposizione ed imparare a fare esperienze in un ambiente sereno e pacifico.
L'allontanamento del bimbo dalla madre, prima che questo avvenga per vie naturali e spontanee, potrebbe ri-avviare quella serie di conflittualità vissute al momento della nascita e che potrebbero quindi innescare una sequela di manifestazioni psico-organiche di maggiore o minore rilevanza.

"Malattie" comuni dei bambini

I quadri patologici esposti di seguito sono solo esempi di massima. Non sono applicabili al singolo caso, che va valutato singolarmente in collaborazione con personale adeguatamente preparato e disponibile. Non è da escludere una attenta valutazione da parte del pediatra di fiducia.

Le "Malattie" dei bimbi esprimono un disagio del bimbo stesso, che vive conflittualità identiche a quelle di un adulto, con intensità e durata sue proprie, ma data la mancanza delle tipiche sovrastrutture mentali dell'adulto, sono conflittualità più "animali", più reali e meno metaforiche, vissute per lo più una alla volta, ma questa affermazione deve essere verificata caso per caso.

Esprimono un disagio che "parla" ai genitori, indicando loro dove e come hanno perso la via biologica.

Infettive/Esantematiche

Tema trattato in sede di conferenza dedicata.

Respiratorie

Le "malattie" respiratorie del bambino indicano principalmente problemi legati alla paura, allo spavento, a forti conflittualità legate alla separazione dai contatti con la madre e la famiglia. Sono eventi a carico dei tessuti ectodermici. Indicano ai genitori che non stanno facendo la loro parte protettiva.

Digestive

Le "malattie" dell'apparato digerente (endoderma) del bimbo hanno a che fare con una alimentazione o "bocconi" vissuti in modo conflittuale. Il cibo è sgradevole per il bimbo e quindi può causare problemi di valutazione, avanzamento, digestione, assimilazione, escrezione. Il bimbo può non gradire l'alimento (come quando passa dal latte materno alle pappine), può non riuscire a digerirlo ed assimilarlo (come al riguardo delle sgridate e delle parole ricevute, per non parlare di alimenti a lui sgraditi e costretto a mangiare), può non riuscire a disfarsene con la comparsa della stipsi per questioni vissute come qualcosa di sporco e ingiusto che non riesce ad eliminare.
Le Coliche addominali specie nel bimbo piccolo, sono indice di stasi nella peristalsi e di fermentazione in relazione ad un allattamento vissuto in modo conflittuale (il biberon al posto della tetta della mamma). Questa variazione nella modalità di allattamento può essere all'origine anche della diarrea e delle feci non formate, segni di mancata assimilazione e di espulsione.
Anche la promessa di un gioco desiderato, per poi vedersi regalato un altro gioco, può essere causa di tonsilliti, perché il "boccone" ricevuto è valutato cattivo rispetto a quanto promesso.

Urinarie

Uno dei più frequenti disturbi urinari del bimbo è l'enuresi, ovvero fare la pipì a letto. Rappresenta la crisi epilettoide della costellazione enuretica in cui il bimbo vive l'impossibilità di marcare il territorio o di riconoscerne i confini. Durante la notte uno dei relè corticali va in soluzione e nella crisi epilettoide il muscolo detrusore si apre e il bimbo urina nel letto. È una eventualità che può indicare che il bimbo percepisce di non poter definire i suoi spazi o non può definire ciò che è suo, come quando il fratellino o la sorellina sono percepiti come invasori. Anche il genitore che continua ad invadere gli spazi del bimbo, può essere alla base di questo fenomeno. Il sentirsi incapaci di scegliere con chi stare, tra mamma e papà che litigano, può causare questo fenomeno.

Cutanee

Le malattie della pelle del bambino hanno a che fare con importanti conflitti di separazione (ectoderma). Inizialmente il bimbo non ha sintomi cutanei, ma quando il contatto è ripristinato, la cute si arrossa mostrando i segni della dermatite. il luogo in cui il bimbo mostra questa dermatite indica quale contatto è stato ripristinato e con chi. La dermatite da pannolino ha a che fare con la perdita di contatto con la madre che provvedeva a cambiare il bimbo in un gioco di complicità e amore. Se la mamma deve andare a lavorare e chi lo cambia non ha la stessa modalità, il bimbo può mostrare questo disagio al momento in cui la madre torna a occuparsi di lui.
Le malattie esantematiche sono indice di questo distacco e la presenza di pustole indica anche che il distacco è vissuto con ingiustizia e/o con un senso di insudiciamento (coinvolgimento degli strati profondi dell'epidermide e del derma).
La pediculosi del capo può indicare che il bimbo si sente "parassitato" dai grandi, che pretendono dal bimbo ciò che non può dare ed a cui mancano carezze ed attenzioni.

Comportamentali

Tema trattato in sede di conferenza dedicata.

Spunti di riflessione


Giorgio Beltrammi
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