Carcinoma basocellulare
1. Ho questa diagnosi: cosa dice la Medicina?
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi
Il carcinoma basocellulare è rappresentato da noduli superficiali a lenta crescita che derivano dallo strato basale dell'epidermide, al confine con il derma. Il carcinoma basocellulare sale dai cheratinociti nei pressi dello strato basale. Le metastasi sono rare, ma la crescita locale può essere altamente distruttiva. La diagnosi avviene con la biopsia. Il trattamento dipende dalle caratteristiche del tumore e può prevedere il curettage e l'elettroessicazione, l'asportazione chirurgica, la criochirurgia, la chemioterapia topica od occasionalmente la radioterapia.
Il carcinoma basocellulare è il più comune tipo di tumore della pelle, con 800.000 nuovi casi all'anno nei soli USA.
Sintomi e segnali
Le manifestazioni cliniche e il comportamento biologico del carcinoma basocellulare sono molto variabili. Può apparire come:- piccoli noduli, solidi e per lo più traslucidi
- noduli o papule ulcerati, con croste
- piaghe opache, simili a ferite indurite
- papule o piaghe rosse, con margini frastagliati che sono difficili da differenziare rispetto alla psoriasi od alla dermatite
Più comunemente il carcinoma inizia con una papula lucida, che si allarga lentamente e dopo mesi o anni mostra dei bordi prominenti con telangectasie ai bordi ed una ulcerazione al centro. La formazione di croste ricorrenti e il sanguinamento non sono inusuali. Comunemente i carcinomi sembrano guarire, causando una sottostima della lesione da parte della persona e del medico.
I carcinomi basocellulari metastatizzano raramente, ma tendono ad invadere i tessuti sani circostanti.
Diagnosi
Biopsia ed esame istologico
2. Cosa dicono le 5 Leggi Biologiche?
Anzitutto, conosci le 5 Leggi Biologiche?
- No, non le conosco.
In questo caso ti invito a leggere ACCURATAMENTE questa pagina prima di continuare a leggere. Non avere fretta, non sei in pericolo di morte, quindi prenditi tutto il tempo per apprendere. - Si, le conosco.
Lo strato basale epidermico appartiene ai tessuti di derivazione ectodermica. Questi tessuti risentono di conflittualità legate ai contatti, in cui il sentito può essere di mancanza di contatto o di non poter evitare il contatto.
Nella fase attiva del conflitto lo strato epidermico si ulcera in modo del tutto asintomatico, in modo da poter sopportare la mancanza di contatto o il contatto non voluto. Lo schema di sensibilità è quello della cute esterna, quindi la fase ulcerativa è silente.
Quando il conflitto viene risolto, lo strato epidermico viene riparato e nella fase A della PCL si può presentare rossore, prurito, gonfiore e/o dolore. È in questa fase che la persona si fa visitare dal medico che, di solito fa diagnosi di dermatite.
Nella crisi epilettoide la persona può avere un forte prurito o una assenza.
Nella fase B della PCL la pelle tende a guarire e i sintomi scompaiono.
Il continuo recidivare di questo conflitto (l'indesiderato permanere sotto il sole a lavorare, ad esempio, tenendo presente che non è il sole la causa del basalioma, ma il valore simbolico legato a padre/padrone), crea riparazioni ripetute ed un eccedenza di tessuto che rappresenta il nodulo o la papula chiamata carcinoma basocellulare.
Legenda delle sigle: CA = Conflitto Attivo; PCL = PostConflittoLisi; CE = Crisi Epilettoide; SB = Senso Biologico;
3. Come mi possono curare?
Forse dovresti considerare il fatto che nessuno può conoscerti meglio di te stesso/a.
Il trattamento viene scelto dal dermatologo al momento dell'esame delle caratteristiche della lesione. Curettage ed elettroessicazione, asportazione chirurgica, criochirurgia, chemioterapia topica od occasionalmente, radioterapia.
All'incirca il 25% delle persone con una storia di basalioni cutanei, sviluppano un nuovo tumore nei successivi 5 anni [1].
4. Come mi posso curare
Una buona occasione di consapevolezza ed evoluzione!
Fare qualcosa per la manifestazione fisica
- Procedere alla asportazione chirurgica, specialmente se si ha la chiara percezione che quella piccola lesione è qualcosa di intollerabile, che fa sentire contaminati o deturpati. Rimanere nella percezione dell'essere macchiati potrebbe avviare i programmi del derma e rendere la lesione dura e più estesa.
- Evitare i traumatismi sulla lesione e l'esposizione al sole per troppo tempo. Dato che il basalioma è una manifestazione della recidiva conflittuale basata su un contatto indesiderato, i traumi ripetuti potrebbero peggiorare la cosa. Non sono da escludere anche i contatti visivi (lo sguardo altrui proprio sulla lesione)
- Erbologia
- Tarassaco (Taraxacum officinale): Fare impacchi e bere, prima dei pasti, 3 tazze di decotto di radici e foglie o, per 15 giorni al mattino a digiuno, un bicchiere di succo fresco. Applicare cataplasmi o compresse preparate con il succo fresco di radice; lasciare agire per 15-20 minuti e sciacquare con acqua tiepida.
- Soldinella (Centella asiatica): Bere all’occorrenza, come cura interna, 5-6 tazzine al giorno di infuso, oppure 4-5 tazzine di de-cotto, lontano dai pasti. Fare più volte al giorno lavaggi e sciacqui utilizzando il decotto per uso esterno; applicare inoltre impacchi e compresse imbevuti nel medesimo decotto;
- Ortosifone (Orthosiphon stamineus): Lavare con cura le zone con l’infuso di ortosifone per uso esterno; applicare inoltre sulle zone interessate impacchi o compresse imbevuti nel medesimo infuso, oppure applicare cataplasmi, lasciando agire per 30 minuti.
- Ortica (Urtica dioica): Bere 2-3 tazze di infuso nel corso della giornata, o una tazza di decotto al mattino a digiuno, oppure assumere 10-15 gocce di tintura al giorno, diluite in un poco d’acqua. Per uso esterno, spalmare un poco di pomata sulla pelle alla sera, prima di andare a dormire.
- Miele: Spalmare direttamente sulle zone interessate un po’ di miele e lasciare agire per qualche ora.
- Matè (Ilex paraguariensis): Fare almeno 2 volte al giorno dei lavaggi oppure degli sciacqui utilizzando l’infuso di foglie per uso esterno; applicare, inoltre, sulle zone impacchi o compresse imbevuti nel medesimo preparato, lasciando agire per 20-30 minuti.
- Mandarino (Citrus nobilis): Lavare con cura le zone utilizzando l’infuso per uso esterno; applicare inoltre, sulle zone interessate, impacchi o compresse imbevuti nel medesimo infuso, oppure cataplasmi, lasciando agire per 30-40 minuti.
- Equiseto (Equisetum arvense): Fare lavaggi e sciacqui delle zone con il decotto per uso esterno. Applicare, inoltre, compresse(astringenti) e cataplasmi (cicatrizzanti), rinnovando ogni 20-30 minuti circa, per 2 o 3 volte.
- Calendula (Calendula officinalis): Oleolito lenitivo - 100g fiori essiccati; 1 lt. di olio di mandorle. Macerare i fiori nell’olio per 3 settimane. Agitare ogni giorno. Colare attraverso una tela, comprimendo bene i fiori intrisi d’olio. Mettere in una bottiglia scura e ben chiusa. Può durare dai 3 ai 6 mesi, se conservato in frigorifero. Modo d’uso: spalmare sulla cute, come lenitivo.
- Camomilla (mathricaria camomilla): Fare lavaggi e sciacqui delle zone con lì'infuso per uso esterno. Applicare, inoltre, compresse e cataplasmi, rinnovando ogni 20-30 minuti circa, per 2 o 3 volte.
- Salsapariglia (Smilax aspera): Fare bollire 20 grammi di radice di salsapariglia in circa 2 litri di acqua. Filtrare e fare riposare. Il decotto andrà assunto nella misura di 1 o 2 tazze al giorno, da sorbire lentamente.
- Accarezzare la lesione. Essendo la manifestazione di un contatto indesiderato, per lo più, non è sensato aggredirla - ha già avuto aggressioni - ma è utile amarla, accarezzarla, ridonare gentilezza a quella parte;
- Occultare la lesione. La persona che vede quella lesione potrebbe viverla come deturpazione e sporcizia, oppure potrebbe sentirsi aggredita perché "si vede" e gli altri la guardano. Potrebbe essere utile coprirla alla vista, in modo che la persona non avvii i programmi del derma, aggravando la condizione;
- Seguire utili cure, come descritto qui
Fare qualcosa per la causa
Anzitutto dove si colloca la lesione e applicare il simbolismo o l'analogia.- Pelle - Contatto fisico, relazione, barriera, scudo, limiti, relazione, difesa, calore, sensazioni; si dice anche: "Non voler essere nella pelle di qualcuno", "Amici per la pelle" "Mangiare, bere. ridere a crepapelle", "Avere la pelle dura", "Vendere cara la pelle", "Salvare la pelle", "Lasciarci la pelle", "Giocare con la pelle di qualcuno" "A pelle" "A fior di pelle";
- Volto - Ciò che mostriamo agli altri ed al mondo, la propria immagine; si dice: "Voltafaccia", "Mostrare la faccia", "Perdere la faccia", "Salvare la faccia", "Dire le cose in faccia", "Sputare in faccia", "Prendere a pesci in faccia", "Sbattere la porta in faccia", "Faccia a faccia", "Alla faccia!";
- Fronte - Ciò che ci viene di fronte, affrontare la vita, la forza dell'io (a fronte alta); si dice: "Gli si legge in fronte", "Portare scritto in fronte", "Sfrontato", "Affrontare";
- Labbra - Il flusso verso l’esterno di idee e parole. La relazione in un bacio; si dice: "Labbra vergini di baci", "Chiudere le labbra", "Mordersi le labbra", "Avere le labbra cucite", "Avere il cuore sulle labbra";
- Collo - Zona di comunicazione tra il corpo e la testa, il ponte tra il pensare e il fare. Passare all’azione. Le sensazioni allargate, il valore delle idee, andare a testa alta, la flessibilità;
- Orecchie - Ascoltare la buona parola, ascoltare il pericolo, ascoltare il mondo, ascoltare il proprio interno; si dice: "Tenere le orecchie basse", "Apri bene le orecchie", "Strappare, sturare le orecchie a qualcuno", "Mettere una pulce nell'orecchio", "Non sentire da quell'orecchio", "Prendere qualcuno per un orecchio", "Tirata d'orecchie", "Avere le orecchie lunghe", "Bisbigliare all'orecchio", "Soffiare nell'orecchio";
- Narice/Naso - Le funzioni della narice sono principalmente quella di respirare (riscaldando l’aria), intervenire nella fonazione e la più importante, olfattare (il più arcaico di tutti i sensi) che ci permette di identificare il boccone, il territorio e il partner sessuale. Si dice "Ficcanaso", "Preso per il naso", "Battere il naso";
- Cuoio capelluto - È la parte che ci rappresenta e per la quale ci riconosciamo. Simbolicamente ha relazione con i processi intellettivi e con la funzione paterna (capo di famiglia);
- Braccia - Simboleggiano la capacità di prendere e accogliere le persone o allontanarle, così come le situazioni della vita. Prolungamenti del cuore, del centro corporeo, del proprio essere. Vincolate a ciò che si fa nella vita ed alla funzione paterna. Si dice: "Avere buone braccia", "Braccia rubate all'agricoltura", "A braccia aperte", "Sentirsi cascare le braccia", "Far cadere le braccia", "Avere le braccia legate", "Dare il braccio", "Prendere in braccio", "Porgere il braccio";
Cercare di ricordare quando si è vista la lesione per la prima volta e che sensazione emotiva ha dato.
Considerando che si tratta di un programma scaturito per lo più da un contatto indesiderato, ma che non si può evitare, cercare di rivivere le emozioni che questo contatto non voluto, ma che si ripete, hanno generato.