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Colite ulcerosa

Secondo Religione medica

La Colite Ulcerosa (UC) è una malattia infiammatoria cronica e ulcerativa che si sviluppa nella mucosa colica, caratterizzata più spesso da diarrea sanguinolenta. Possono insorgere dei sintomi extraintestinali, particolarmente l'artrite. Il rischio di cancro del colon è elevato e la diagnosi avviene con la colonscopia.


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La UC inizia solitamente nel retto. Può rimanere localizzata in esso (proctite ulcerosa) o estendersi prossimalmente, talvolta coinvolgendo l'intero colon. Raramente coinvolge la maggior parte dell'intestino crasso in modo simultaneo. L'infiammazione tipica della UC colpisce la mucosa e la sottomucosa e si nota un margine netto tra la mucosa normale e quella colpita. Solamente nei casi più severi c'è il coinvolgimento della tonaca muscolare. Nei casi scoperti in fase iniziale, la mucosa appare eritematosa, finemente granulare e friabile con la perdita della struttura vascolare normale e spsso ci sono aree emorragiche. ampie aree ulcerate con copioso essudato purulento caratterizza i casi più severi.

Diarrea sanguinolenta di varia intensità e durata si alterna a periodi completamente asintomatici. Solitamente l'attacco acuto inizia subdolamente, con una crescente urgenza alla defecazione, crampi di media intensità al basso ventre e comparsa di muco e sangue nelle feci. Alcuni casi si sviluppano dopo una infezione (come amebiasi, dissenteria batterica).
Quando le ulcerazioni sono confinate al retto-sigma, le feci possono essere normali o dure e secche, ma possono verificarsi perdite di muco carico di globuli rossi e bianchi, tra una defecazione e la successiva.
Se le ulcerazioni si estendono prossimalmente, le feci diventano molli e la persona può avere oltre 10 defecazioni al giorno, spesso con crampi severi e tenesmo rettale, senza sospensione notturna. Le feci possono essere acquose o contenere muco e talvolta possono consistere quasi interamente di sangue e pus.

La diagnosi viene solitamente eseguita con l'analisi microbiologica e microscopica delle feci e con la sigmoidoscopia con biopsia.
Solitamente la UC è cronica con ripetute esacerbazioni e remissioni. In circa il 10% delle persone, un attacco iniziale può essere fulminante con emorragia massiva, perforazione o sepsi e tossiemia. La completa guarigione dopo un primo attacco avviene in circa il 10% dei casi.
Le persone con una proctite ulcerosa limitata, hanno una prognosi benevola. Le condizioni più gravi ammontano al 20-30% dei casi.


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Occorre innanzitutto ricordare che gli ultimi 18-20 centimetri del colon, ovvero il retto, sono rivestiti di mucosa ectodermica (epitelio pavimentoso), che si adagia su una sottomucosa endodermica. La mucosa ha uno schema di sensibilità della cute esterna e questo caratterizza la sintomatologia.
Questa mucosa viene attivata quando la persona abbia il percepito di non sapere dove collocarsi, non sapere a chi o a quale posto appartenere, "non sapere dove appoggiare il culo". Questo da origine alla proctite ulcerativa.
Quando il sentito è di grave e intensa fregatura, di averla presa in quel posto, di aver subito una "inculata", sporca e abietta, viene coinvolta la sottomucosa della parte alta del retto, ai confini della mucosa rettale o poco più in alto (sigmoidite ulcerosa).
Se le lesioni sono ancora più prossimali si tratta di un boccone indigeribile sporco e vile, qualcosa che non si riesce ad evacuare, ma che non si riesce ad assimilare.
Sulla base delle lesioni riscontrate e sulla intervista della persona si può risalire al conflitto.

  • Fase di Conflitto attivo: Se la lesione è della mucosa ectodermica, durante la fase attiva si ha la formazione delle ulcerazioni, in funzione di allargare il retto e permettere un passaggio migliore delle feci per poter marcare il territorio in modo più efficace.
    Se si tratta della sottomucosa endodermica, si ha la proliferazione cellulare piatta (per assorbire) o a cavolfiore per secernere meglio il muco e favorire il passaggio del boccone indigeribile.
  • Fase PCL A: inizia il fenomeno riparativo. Per entrambi i tessuti la sintomatologia può essere marcata e fastidiosa.
    La riparazione delle ulcerazioni ectodermiche può risultare dolorosa, c'è tenesmo, specie se è stata coinvolta anche la tonaca muscolare. Anche i crampi al basso ventre possono indicare il coinvolgimento muscolare (non poter evacuare il boccone sporco e vile). Ci può essere febbre anche elevata.
    Lo smantellamento della mucosa eccedente avviene con l'azione dei batteri e dei funghi con la comparsa nelle feci di pus e muco. Anche qui ci può essere febbre, non molto elevata e ci può essere la presenza di sangue.
  • Crisi Epilettoide: Nella variante ectodermica ci possono essere forti crampi e sanguinamento.
    Nella variante endodermica ci può essere urgenza defecatoria, sanguinamento e diarrea di feci molli, con muco e sangue
  • Fase PCL B: In entrambe i casi c'è il miglioramento della sintomatologia nella sua globalità. La mucosa e la sottomucosa sono variamente cosparse di cicatrici riparatorie

Perché recidiva la colite ulcerosa?
Questa "malattia" tende a recidivare perché la persona non riesce a liberarsi della fregatura subita (colite ulcerosa), oppure non può prendere una posizione, non può trovare un posto nel quale collocarsi (proctite ulcerosa). La persona non vuole perdonare la fregatura subita, non vuole farsene una ragione e ritiene di dover ricevere scuse e richieste di perdono, mantenendo elevata la possibilità di recidivare. Possono essere persone permalose, particolarmente ancorate a valori e lealtà che le costringono a mantenere una guerra fredda che però pagano con il proprio corpo.


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