Focolaio di Hamer
18 ottobre 2021
Alcune persone senza cervello
producono una quantità impressionante di conversazione.
Sconosciuto
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi
Scopriremo di cosa sono veramente fatti i tumori cerebrali, primitivi e metastatici e scopriremo in quali occasioni queste alterazioni possono essere fatali.
1. Invece di metastasi cerebrali
Uno dei dogmi più sacrosanti della medicina classica è quello dei famosi tumori cerebrali.
L'origine di questo grande errore è il principio monoclonale del cancro, della proliferazione assurda e disordinata, incontrollata e irrazionale di cellule anarchiche che provengono da una cellula perduta, "trasformata". Sebbene non sia mai stata fornita alcuna prova, questo dogma implica anche che una parte delle cellule anarchiche si diffonda per via ematica ad altri organi dove formano colonie, tumori figli, detti "metastasi", parola greca che significa "cambio di casa".
Da questo punto di vista, affinché le cellule tumorali possano guadagnare territori remoti nuotando, sarebbero costrette a percorrere la via vascolare arteriosa, poiché nel sistema venoso e linfatico, sangue e linfa circolano dalla periferia al centro, cioè , verso il cuore e non verso la periferia. Attraverso il circolo venoso vengono giustificate le metastasi polmonari, dato che tutto il sangue venoso viene spinto ai polmoni per l'ossigenazione. Migliaia di test sono stati eseguiti invano cercando di trovare cellule cancerose nel sangue arterioso; a parte il caso di interventi chirurgici, non sono mai state trovate. Le cellule del sangue sono state filtrate senza trovare cellule cancerose.
Secondo questo primo dogma, tutti i carcinomi cosiddetti "secondari" sono considerati metastasi di un cancro preesistente, chiamato "cancro primitivo", che porta dogmaticamente ad ammettere le trasformazioni più fantastiche, le "metamorfosi" delle cellule cancerose. Ad esempio: Un carcinoma del tessuto epiteliale (pavimentoso), che deriva dall'Ectoderma, si trasformerebbe in un adenocarcinoma, cancro del tessuto ghiandolare derivato dall'Endoderma e viceversa (un carcinoma bronchiale che si delocalizza al fegato).
Un adenocarcinoma del tratto intestinale, derivato dall'endoderma, sarebbe in grado di produrre osteolisi, cioè un riassorbimento di tessuto osseo, che deriva dal mesoderma, e conseguentemente dare metastasi osteosarcomatose mesodermiche.
Viceversa, i sarcomi (tessuto connettivo mesodermico) riuscirebbero a mutare e a dare origine a metastasi carcinomatose ectodermiche o endodermiche (nel polmone, per esempio).
Qualsiasi studente di medicina ha appreso che una cellula di un'origine embrionale non può diventare una cellula di un'altra origine embrionale. Si confondono le cellule staminali con cellule totipotenti.
In realtà, le cose accadono in un modo molto diverso. Nello stesso momento in cui uno shock conflittuale violento, una DHS, ci coglie di sorpresa (contropiede), in totale isolamento psichico, si produce una attivazione nel cervello, sotto l'impatto di questo shock.
Ogni tipo di shock conflittuale, che può anche essere chiamato "conflitto biologico", corrisponde a un'area molto specifica del nostro cervello, e allo stesso tempo ad una parte molto specifica del nostro corpo.
Al suddetto dogma se ne sono aggiunti molti altri, tutti ugualmente erronei, come quello dell'immortalità della cellula cancerosa, capace di proliferare indefinitamente e di condurre inesorabilmente alla morte.
Nel preciso momento del conflitto biologico, decine di milioni di cellule, in quella specifica area dell'organismo, degenerano contemporaneamente in cellule cancerose; non è una singola cellula ad essere colpita dalla DHS. Nella specifica area cerebrale corrispondente alla sfumatura psichica del conflitto, migliaia di cellule sono messe simultaneamente in un'attività programmata che pone l'intero organismo in simpaticotonia.
Se è vero che un certo tipo di conflitto corrisponde a una certa area del cervello, potremmo concepire che ci siano migliaia di conflitti, più o meno correlati, che si distinguono per colore o tonalità.
Gli impatti conflittuali sullo stesso luogo, danno luogo alla nascita di un Focolaio di Hamer, con sfumature diversificate ed originali in base al vissuto della persona rispetto al conflitto biologico. Nella fase di guarigione potremmo non essere in grado di distinguere queste sfumature originali.
La cellula di un adenocarcinoma (endodermico), nel corso della sua breve migrazione - ancora mai osservata - verso il tessuto osseo (di origine mesodermica), dovrebbe prevedere esattamente il luogo dove andrà ad atterrare ed effettuare quella fondamentale "metamorfosi", riconoscere in quale tessuto è atterrata e trasformarsi in tessuto derivato dal mesoderma per formare un osteosarcoma.
Non c'è modo di riprodurre questa metamorfosi artificialmente o in terreno di coltura.
Se il cancro provenisse da una singola cellula trasformata, i fenomeni cerebrali sarebbero "tumori primitivi" o almeno "metastasi". Tuttavia sappiamo fin dal primo anno di medicina, che il neurone non subisce la mitosi, non può dividersi, quindi non è possibile una moltiplicazione o un rinnovamento delle vecchie cellule. L'unica cosa che può moltiplicarsi è il tessuto connettivo del cervello. Neuroglia, tessuto di sostegno e rivestimento costituito da cellule gliali. Come nel resto del corpo, il tessuto connettivo è in grado di proliferare nei processi di guarigione, alimentazione e sostegno dei tessuti. Diciamo quindi che il tessuto connettivo nel corpo, e il tessuto gliale nel cervello, ha solo una funzione nutritiva, un ruolo di supporto e di azione nel processo di guarigione.
2. Che cos'è un Focolaio di Hamer e cosa succede nel cervello durante un DHS?
Il FH nel cervello designa l'area, la regione o la posizione del cervello che è il "punto di attivazione" della DHS. Questa posizione non è casuale, è il relè (la fermata, la stazione) che l'individuo associa nel momento preciso della DHS, a seconda del contenuto del conflitto, della sua particolare colorazione.
Nel preciso momento della DHS, l'organo di correlazione con questa specifica area del cervello viene attivato. Parallelamente alla progressione del conflitto, il FH si sviluppa nel cervello; vale a dire che l'area alterata si estende o è colpita più intensamente; allo stesso tempo, progredisce l'alterazione nell'organo, sia aumentando la massa tissutale per divisione mitotica (Endoderma), sia come distruzione necrotica (Mesoderma), sia come ulcerazione (Ectoderma).
I FH nel cervello sono chiaramente visibili (i neurologi li interpretano come tumori cerebrali o metastasi).
Se presentano un edema perifocale ben circoscritto e sono molto evidenti con prodotti di contrasto, sono classificati come "tumori cerebrali rapidamente progressivi". Se compaiono sulla corteccia, vengono interpretati assurdamente come tumori meningei. Ma in fondo è sempre la stessa cosa, percepita nei vari stadi dell'evoluzione del FH.
Quando si verifica una DHS, il centro di attivazione e segnalazione si trova nel cervello, diventando così il FH. Questo FH è in uno stato di simpaticotonia. Questa simpaticotonia, sebbene inizialmente normale, non dovrebbe essere mantenuta a lungo, poiché si verifica un deterioramento dei circuiti di connessione delle cellule cerebrali e, a sua volta, il danno che il cancro produce nell'organo. Fino alla fine della fase attiva del conflitto, il FH non smette di subire allarmanti modifiche.
Nella fase post-conflittuale (fase PCL), possiamo misurare l'entità del danno causato. Dall'inizio della fase PCL, il corpo inizia a riparare l'alterazione a livello organico.
- Piano Psichico: necessità di riposo. La psiche deve essere riparata;
- Piano cerebrale: avviene la riparazione del FH;
- Piano organico: la riparazione delle alterazioni viene effettuata mediante riduzione batterica o cicatrizzazione, ma sempre con la presenza di edema come segno di guarigione.
3. Riparazione del Focolaio di Hamer
La prima cosa che vediamo all'inizio della fase PCL è che il FH è circondato da un "bordo edematoso perifocale". A volte questo edema non è solo perifocale, è anche intrafocale, cioè inonda il FH da una parte all'altra.
Contemporaneamente si rinnovano gli isolanti delle connessioni neuronali. È necessario attendere un po' per rilevare questo processo nella TAC cerebrale. Per garantire questo isolamento, l'organismo rilascia un gran numero di cellule gliali tra le maglie del tessuto neurale. Questa proliferazione glialev è stata considerata fino ad oggi come un "tumore neoplastico".
Una volta che il FH ha edema intra e perifocale, si raggiunge un processo espansivo, comprimente le strutture circostanti. Questo spazio necessario al FH è parzialmente fornito dai ventricoli laterali.
Questo edema è facilmente riconoscibile nella TC cerebrale, poiché la simmetria delle strutture cerebrali è alterata dall'effetto della pressione esercitata. Le densità sono facili da osservare e l'edema è meno denso del tessuto cerebrale. Tuttavia, il mezzo di contrasto rivela la presenza di FH la cui attività metabolica è in costante aumento.
Se la fase critica del rigonfiamento del FH è gestita con il raffreddamento, i corticosteroidi, ecc., l'unica cosa che rimarrà è una piccola cicatrice gliale senza edema. Queste cicatrici non comporterebbero praticamente deficit neurologici. Può essere che il FH sia lacerato all'interno, che ci sia la formazione di una cisti di liquido cerebrospinale; il FH verrebbe quindi visto come una corona bianca attorno a questa cisti.
4. Istologia dei Focolai di Hamer
Il nostro cervello è composto da circa il 10% di neuroni e il 90% di cellule di supporto, o glia, che costituiscono il tessuto cerebrale.
La glia può essere suddivisa in:
- Macroglia;
- Microglia.
Si pensa che la microglia abbia origine dal midollo osseo e sia strettamente correlata ai monociti. In ogni caso derivano dal mesoderma. Un'altra ipotesi è che abbiano origine nella pia madre (tessuto connettivo che va a contatto con la superficie esterna del cervello), ma in ogni caso la microglia è di origine mesodermica.
La Macroglia si divide in: Astrociti e Oligodendrociti.
Gli astrociti formano essenzialmente cicatrici cerebrali, mentre gli oligodendrociti circondano o isolano i neuroni (guaine di Schwann).
Sia la macroglia che la microglia cooperano strettamente, la microglia è mobile (almeno inizialmente) e la macroglia prolifera in un sito fisso.
I neuroni non possono dividersi o proliferare dalla nascita, quindi per definizione non possono esistere tumori cerebrali simili al carcinoma.
L'unica cosa che può proliferare è la glia, di conseguenza, si può parlare solo di cicatrici cerebrali, formate da tessuto connettivo, o "cheloidi gliali".
Quando c'è un'alterazione di un'area del cervello, si verifica una crescita perimetrale. Questa consistenza solida, che chiamiamo "focalizzazione iperdensa" è fornita da un ricco apporto di sangue, proprio come le cicatrici del resto del nostro corpo e, soprattutto, le cicatrici cheloidi. Questo è, a sua volta, il motivo per cui questi focolai iperdensi catturano molto meglio il mezzo di contrasto.
5. Diversi tipi di FH
- Ictus o accidente cerebro-vascolare
È praticamente sempre un FH esteso, generalmente localizzato (in destrimani) in posizione peri-insulare destra. Il processo cerebrale interessa solo il livello corticale nel giro precentrale, cioè l'area motoria; essendo la paralisi il segno in primo piano. A questo punto della zona corticale corrisponde, sul lato opposto del tronco encefalico, il nucleo del nervo facciale, il quale, a sua volta, è corresponsabile della paralisi facciale.
I conflitti più frequenti che interessano questa posizione sono:- paura della morte;
- conflitto di territorio e paura della morte;
- conflitto di autosvalutazione.
- Il cosiddetto "tumore al cervello" (in realtà un FH)
La proliferazione del tessuto connettivo gliale avvolge l'area alterata del FH e ripara, cioè rinforza l'isolamento elettrico.
Questo FH alla TC cerebrale appare come una macchia o un'area bianca più o meno grande.
Corrisponde a un significativo accumulo di neuroglia nell'area cerebrale precedentemente alterata. Questo FH rappresenta la fine della guarigione quando non c'è più edema intra e perifocale. È semplicemente una cicatrice che beneficia di un migliore apporto di sangue, così come l'area circostante. - FH in fase di guarigione
Ad eccezione della paralisi, la maggior parte dei processi cerebrali della malattia cancerosa si manifestano solo durante la fase PCL (la fase di guarigione). Il rigonfiamento dell'FH si verifica nella fase di guarigione (Fase PCL). La neuroglia, durante il periodo di crescita perineuronale nel FH, riempie gli interstizi della maglia interneuronale al fine di riparare il corretto funzionamento delle cellule cerebrali che rimangono inalterate nella loro specifica struttura. La fase PCL, è sempre "mesodermica". Sebbene l'edema cerebrale, come qualsiasi edema organico, sia transitorio, il paziente può morire di ipertensione cerebrale prima che l'edema venga riassorbito. Ci sono principalmente sei possibili complicazioni con esito fatale nella fase di guarigione:- Durata troppo lunga del conflitto o grande intensità del medesimo;
- Accumulo di edema perifocale simultaneo in più FH durante la guarigione di vari conflitti;
- Localizzazione particolarmente delicata del FH che, durante la fase di riparazione, causa la compressione di importanti centri delle funzioni vitali basilari, come avviene nella CE dell'attivazione delle arterie coronarie;
- Spostamento delle vie di evacuazione del FH, in particolare dell'acquedotto, producendo un'ostruzione al passaggio del liquor e massima dilatazione dei ventricoli, che da' luogo a idrocefalo e ipertensione endocranica;
- Ricorrenza di conflitti multipli, con alterazione ripetuta dell'attività conflittuale e fase di guarigione con ripetuti edemi intra e perifocali, che causano deterioramento tra le connessioni delle cellule cerebrali. Ciò è particolarmente evidente quando il FH si trova nel tronco cerebrale. In questo caso la morte può essere istantanea.
- I sintomi della fase di guarigione possono portare il paziente al panico e causare un conflitto centrale di paura della morte. A volte basta una parola di condanna per far precipitare il malato in un abisso di disperazione e di panico. Questa è una complicanza molto comune e molto grave che tutti i medici dovrebbero sapere evitare.
- Rottura del FH per edema intrafocale
Una delle forme che possono manifestarsi, e che viene malamente scambiata per un "tumore al cervello", è la cisti, una specie di sfera cava che si riempie di fluido e dà un'immagine nitida dell'anello sulla TC cerebrale. Questa cisti è rivestita da glia e tessuto connettivo. A volte la cisti si riempie di sangue, che proviene dai piccoli vasi del bordo della cicatrice, portando a diagnosi errate.
Nel contesto di conflitti circoscritti a lungo termine, potrebbe vericarsi che nella fase PCL il tessuto cerebrale viene lacerato dalla pressione dell'edema intrafocale, producendo una cisti piena di liquido che a volte non regredisce completamente.
Nella TC cerebrale, la cisti appare come una figura anulare, oppure se si prende un piano tangenziale, appare come una sfera bianca più o meno grande.
6. Diagnosi radiologica dei focolai di Hamer
Per comprendere l'aspetto radiologico di un FH, è necessario inizialmente sapere qualcosa sulle sezioni radiografiche del cervello normale senza contrasto. Praticamente con cinque fette di cervello senza mezzo di contrasto. Si possono localizzare i vari centri cerebrali o relè dove sarebbero localizzati i vari FH. A volte il FH è di tale notorietà radiologica che viene scambiato per una metastasi cerebrale originata da un tumore organico in un'altra parte del corpo o semplicemente come tumore cerebrale primitivo. Ricordiamo che il FH si manifesta radiologicamente in due modi:- Se il paziente è in fase di conflitto attivo (CA), cioè in uno stato di simpaticotonia permanente, l'immagine che si osserva nel relè corrispondente all'organo interessato è quella della cosiddetta "immagine bersaglio", che non è altro che un'immagine con aloni concentrici ben definiti, come se si lanciasse un sasso in un lago o in uno stagno. Quegli aloni saranno tanto più pronunciati e visibili, quanto più profonda è stata il CA;
- Se il paziente è in fase di riparazione o post-conflittolisi (Pcl), nello stesso luogo del FH di cui sopra si osserva un edema, che sarà discreto o molto marcato, a seconda dell'entità e della durata del conflitto -fase attiva.
Si possono osservare, nello stesso studio radiologico del cervello, nuove immagini di edemi pregressi, che parlano della possibilità che il paziente abbia attraversato altri tipi di conflitti che, al momento dell'esecuzione della TAC, si osservano in fase di risoluzione o, al contrario, se il paziente presenta più di un'immagine definita, è perché c'è un nuovo conflitto psicobiologico, che è passato inosservato all'interrogatorio e/o al colloquio medico.
Pertanto, è essenziale sapere come dovrebbe essere approcciato un nuovo paziente, poiché può accadere che non rileviamo un conflitto psicobiologico nell'intervista e possiamo trovarlo nella TAC cerebrale.
7. Perché una TAC cerebrale e non una risonanza magnetica nucleare?
Il motivo è molto semplice: il nostro corpo è regolato dal cervello e ogni organo ha il suo relè corrispondente relativo ad un'area del cervello, quindi i segnali lasciati dal rapporto trauma psichico/danno organico compaiono nelle TAC cerebrali, sotto forma di FH o edema. Il motivo tecnico è che, siccome si tratta di una alterazione elettromagnetica, questa può essere vista dalla TAC, ma non può essere catturata dalla risonanza magnetica nucleare (NMR) proprio per l'enorme campo magnetico prodotto dalla macchina.
8. Conclusioni
Una domanda che sorge in chi studia le 5LB e si imbatte nei FH è relativa alla veridicità delle immagini cerebrali. Molti specialisti di imaging continuano a sostenere che tali HF sono artefatti tecnici.
Quando Hamer li scoprì, effettuò un protocollo di verifica con gli ingegneri Siemens (che producevano i tomografi) e la loro risposta fu che le immagini mostrate non potevano essere definite come artefatti del dispositivo, sebbene non ne conoscessero l'origine. Si può dire che se troviamo un FH in una zona del cervello che ha a che fare con la mammella sinistra e la paziente ha una lesione mammaria sinistra, sia sufficiente verificare che il FH non sia un artefatto tecnico.