Cosa vuol dire "Conflitto del Boccone"?
19 aprile 2021
Non c'è nulla di più difficile da gestire,
di esito incerto e così pericoloso da realizzare
dell'inizio di un cambiamento.
Niccolò Machiavelli
Cosa vuol dire, in soldoni, "Conflitto del Boccone"?
E "Conflitto di sopravvivenza"?
Non mi interessa sapere come lo ha descritto il DR. Hamer, quello lo sappiamo dai suoi libri e dai tanti corsi che sono stati fatti.
Ciò che è evidente è che quando dici ad una persona che chiede informazioni o aiuto «Hai vissuto o vivi un conflitto del boccone», per lei ha, presumibilmente, poco significato. Se non ha conoscenze anche labili di 5LB, non capisce o potrebbe non capire cosa vuol dire.
Non capendo il significato, non riesce a rintracciare tale conflitto nel suo vissuto o dargli un nome o abbinarlo ad un evento significativo.
Per la maggior parte di noi, il termine "boccone" ha a che fare con il pezzo di cibo che si mette in bocca nel momento di alimentarsi; non è consueto estendere questo concetto all'inalazione d'aria (respirare), all'input sonoro (udire), al fascio luminoso (vedere), al coito (fare l'amore).
Mediamente la persona qualunque tende a stare nel palazzo di Sua Altezza (la mente) e difficilmente, se non viene guidato, scende nella tana di Jack e faccio riferimento al mio articolo di qualche tempo fa.
Quindi, come si rende accessibile il concetto di boccone alla persona? Cosa significa in termini bestiali?
Il Conflitto del Boccone e di Sopravvivenza allude alla percezione istintiva, non mediata in alcun modo dalla mente, che la vita manca di uno o più supporti minimi indispensabili al mantenimento della vita stessa e/o che una o più funzioni vitali minime indispensabili siano invalidate o impedite o impossibili, in modo tale che la vita stessa è sotto scacco.
- acquisire ciò che è indispensabile per il mantenimento della vita del soggetto nello specifico (alimentarsi) e della vita in generale (procreazione)
- espletare le funzioni vitali basali indispensabili al mantenimento della vita del soggetto (alimentarsi, evacuare, riprodursi)
Per l'animale le funzioni e le necessità di cui sopra sono semplici e lineari: respirare è aria, bere è acqua, mangiare è cibo, la riproduzione pura e semplice è sesso, espellere resti alimentari e idrici inutili è evacuare, la luce è il giorno, il suono è udire e via di questo passo. Se idealmente si potesse parlare con lui dicendogli che ha un conflitto del boccone, lo capirebbe subito in riferimento all'aver mangiato, respirato, copulato, evacuato e compagnia bella.
Per l'essere umano non funziona solo così. Le cose si complicano alquanto, entrando in campo la mente e le sue incredibili, intricatissime emanazioni. Mi spiego meglio.
Per l'umano l'aria non è solo l'aria da respirare, ma è anche l'aria della libertà e tutto ciò che limita la libertà e la capacità d'espressione di tale libertà, potrebbe essere interpretato come privazione dell'aria. Quando si dice «Lasciami respirare, ti prego!», verosimilmente non ci sono limitazioni all'ingresso di aria nei polmoni di chi si sente limitato nella libertà. Egli respira efficacemente, ma la sua percezione è di mancanza di aria. Il suo animale interiore può entrare in conflitto del boccone aria, pur disponendo di tutta l'aria che vuole.
Per questo semplice e ipotetico esempio, in un rapporto d'amore - che di per se non dovrebbe essere un conflitto - con uno dei due partner particolarmente attaccato, morboso e appiccicoso, si potrebbe avere un conflitto del boccone nell'assediato che, per questioni educative, sentimentali, morali, potrebbe non riuscire a cogliere la sfumatura legata al fatto che il partner gli sta togliendo l'aria di libertà.
Se le sue manifestazioni sono asma, enfisema, o peggio, è difficile per lui capire cosa è successo e fare gli opportuni legami bio-emotivi.
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Per l'umano il cibo non è solo qualcosa di edibile, gustoso e prelibato, ma è ben altro. Cibo è il denaro, un regalo, un lavoro, un riconoscimento, il sesso, un premio, le offese, le parole, i gesti, ecc.. La mancanza o la qualità o l'impossibilità ad accettare ed evacuare una o più di queste cose - che per inciso non si mangiano e ancor meno si cagano - può innescare il conflitto del boccone. In altre parole, l'umano può tramutare, del tutto inconsciamente, qualcosa di non strettamente vitale e materiale in qualcosa di essenziale per la propria vita, innescando la malattia.
Se la persona è guidata a capire quali siano le differenze tra ciò che è indispensabile alla sua vita, da ciò che è un prodotto della mente, è possibile - non facile - uscire da uno stato pericoloso di conflittualità.
A proposito di sesso, per l'animale l'attività sessuale è relativa alla funzione primaria, basale, minima indispensabile della riproduzione, in funzione della prosecuzione della vita. Se ci pensate fare sesso non aumenta la durata della sua vita, ma la durata della vita in generale. Tra i due partner la relazione è limitata alla copula, poi ognun per se'.
Per l'umano l'atto sessuale in se è una minima parte di tutto il castello relazionale che gli gira intorno. Solo nel momento culminante esce fuori la bestia e si scansano le ripicche, le proteste, le gelosie e tutte le madonne che girano intorno ad un atto semplice e naturale, per raggiungere l'orgasmo e poi rilassarsi.
Io lo chiamo "Sesso Smartphone", dove la funzione riproduttiva (telefonica), è minoritaria rispetto a tutte le funzioni relazionali e alle app inserite nella relazione sessual-amorosa.
Relazioni forzate ed estenuanti, ricatti sessuali, sfruttamento, violenze , impotenze, sterilità, perversioni, anticoncezionali ed altre amene devastazioni sessuali, sono la testimonianza dell'esasperazione e della complicatezza umana applicata ad una funzione che migliora la qualità e la quantità della vita.
Ad esempio, ad una donna con una salpingite è inutile dirle che si tratta di un conflitto del boccone sessuale, potrebbe non capire la connessione tra il suo vissuto sessuale e il suo stato infiammatorio.
Forse indicandole di rivedere e osservare il proprio rapporto di coppia e la sessualità al suo interno, potrebbe magari permetterle di scorgere la connessione tra il tipo di relazione sessuale, il bisogno insoddisfatto di riproduzione ed altre cose poco piacevoli legate all'atto fisico in se'.
Organi e tessuti coinvolti: organi, tessuti e funzioni dell'endoderma.
- Per ricontattare il proprio lato animale;
- Per capire come funziona il suo corpo in base al vissuto; non è la vita o la persona stessa ad essere cattiva o ingiusta. Semplicemente risponde in quel modo a determinate sollecitazioni;
- Per capire come "sente" gli eventi della sua vita, se è una persona istintiva, se ha vissuto privazioni e impedimenti che l'hanno programmata in quel modo;
- Per evitare recidive conflittuali, modificando consciamente il proprio percepito. Se una persona fa un conflitto del boccone a livello epatico, può cercare di capire se sente la scarsità come input dominante nella sua vita, se si premura in continuazione di non rimanere senza qualcosa. Ciò potrebbe aiutarla a rivedere i suoi valori di scarsità e abbondanza, anche in termini emotivi.
Conclusioni
Quindi parlare di Conflitto del Boccone o di Sopravvivenza può essere molto limitante e poco chiarificatore verso chi chiede informazioni o supporto per una propria condizione di salute. Non va dimenticato che la maggior parte delle persone tende a razionalizzare e psicologizzare ogni aspetto del proprio vissuto e a spostare all'esterno il proprio punto di osservazione, allontanandosi dalla verità che risiede dentro se' e nel proprio corpo.
Parlare di Conflitto del Boccone ha finalità esclusivamente accademiche e di studio.