Cancro della laringe
1. Ho questa diagnosi: cosa dice la Medicina?
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi
Il 90% dei carcinomi laringei sono carcinomi squamocellulari. Fumare, bere alcool, un basso stato socioeconomico e l'essere uomini sopra i 60 anni, sono fattori di rischio [1]. La diagnosi precoce è comune in quanto i sintomi vocali, respiratori e alla deglutizione compaiono presto.
Tuttavia i tumori sovraglottici (al di sopra delle corde vocali) ed i tumori sottoglottici (al di sotto delle corde vocali) sono spesso di ampie dimensioni e in stadio avanzato quando vengono diagnosticati, in quanto sono asintomatici fino allo sviluppo di sintomi ostruttivi. La diagnosi si basa sulla laringoscopia e biopsia. Il trattamento dei tumori ai primi stadi è basata su chirurgia e radioterapia. I tumori avanzati sono più spesso trattati con radio e chemioterapia.
I carcinomi squamocellulari sono i cancri più comuni della laringe.
Il 60% delle persone si presenta con una malattia localizzata; il 25% presenta una malattia localizzata e linfonodi regionali metastatici; e il 15% presenta malattia avanzata e metastasi a distanza. Queste intervengono per lo più a polmoni e fegato [2].
I siti più comuni di localizzazione sono le corde vocali vere (glottide) e la laringe sovraglottica. Il carcinoma verrucoso, una rara variante del carcinoma squamocellulare, di solito compare nell'area glottica ed ha un tasso di sopravvivenza migliore.
Sintomi e segnali
I sintomi differiscono in base alla porzione laringea coinvolta. Il bruciore è comune e precoce nei tumori glottici, ma è un sintomo tardivo nei tumori sovraglottici e sottoglottici. I sopraglottici sono asintomatici fino a che compaiono sintomi di ostruzione (dispnea, disfagia, otalgia) o diminuzione di peso.
Diagnosi
- Laringoscopia
- Endoscopia operativa e biopsia
- Esami per immagini per stadiazione
Stadiazione
- Stadio 1: indica che
- il tumore è in una sola parte della laringe
- le corde vocali possono muoversi liberamente - Stadio 2: indica che il tumore è cresciuto in altre parti della laringe. Può essere partito dalle corde vocali (glottide), da sopra le corde vocali (sopraglottide) o da sotto le corde (sottoglottide)
- Stadio 3: indica una di queste possibilità
- il tumore è grosso e impedisce ad una corda vocale di muoversi
- il tumore ha coinvolto le aree circostanti davanti all'epiglottide o la parte interna della cartilagine tiroidea - Stadio 4: il tumore coinvolge i tessuti all'esterno della laringe. Può coinvolgere la tiroide, la trachea o l'esofago.
2. Cosa dicono le 5 Leggi Biologiche?
Anzitutto, conosci le 5 Leggi Biologiche?
- No, non le conosco.
In questo caso ti invito a leggere ACCURATAMENTE questa pagina prima di continuare a leggere. - Si, le conosco.
La laringe è rivestita internamente di mucosa ectodermica, precisamente da epitelio pavimentoso che riveste una parte di sottomucosa. Questo epitelio è caratterizzato dallo schema di sensibilità della cute esterna. Il conflitto che avvia il programma SBS a carico di questo tessuto è quello di spavento, di forte paura improvvisa, in cui sia necessario consentire il passaggio di più aria per poter respirare meglio ed avere energia sufficiente per lottare o per gridare e richiamare l'attenzione. Il relè di attivazione si trova nella parte frontale della corteccia , nell'emisfero sinistro, come illustrato nella figura sottostante.
Nella fase di conflitto attivo la mucosa viene ulcerata per aumentare il lume laringeo e consentire il passaggio di più aria. È una ulcerazione asintomatica, a meno che il tono conflittuale sia particolarmente alto e coinvolga le corde vocali, per cui ci può essere una alterazione del tono vocale.
A conflitto risolto (CL), inizia la fase A della PCL dove c'è un forte edema locale in funzione di apportare sostanze nutritive per la ricostruzione del tessuto venuto a mancare. In questo frangente il dolore è importante, il bruciore è intenso e ci può essere una certa difficoltà ad inspirare, specialmente se vengono coinvolte anche le fibre muscolari. C'è alterazione della voce (se sono interessate le corde vocali).
Nella crisi epilettoide si può avere spasmo laringeo (sia per il coinvolgimento delle fibre muscolari laringee, sia per la vicinanza del relè della muscolatura laringea a quello della mucosa) con comparsa di asma laringeo, con il tipico fischio in inspirazione.
Nella fase B della PCL la proliferazione tissutale può essere tale da produrre escrescenze mucose (polipi), ma la sintomatologia cala, lasciando una certa alterazione della voce solo se sono coinvolte le corde vocali.
Se l'ulcerazione è avvenuta nelle porzioni sovra o sottoglottiche, l'alterazione vocale è assente.
Le recidive conflittuali e la conseguente proliferazione tissutale, possono portare alla creazione di polipi di discrete dimensioni con una alterazione permanente del tono vocale.
Tratto da: DICCIONARIO DE BIODESCODIFICACION
Conflitto: Paura nel territorio. Il messaggio non passa ed occorre farlo passare.
Risentito: «Rinfacciarsi gli errori fatti nel parlare». «Paura a dire una stupidaggine sentirsi giudicati». «La rarola che dico causa un dramma». «Ho detto una verità e la famiglia si è distrutta». «Vorrei dire altro, ma non posso, altrimenti la famiglia si distrugge».
Tutte le malattie a carico della laringe hanno a che fare con la paura.
Nella fase di conflitto attivo = Tosse nervosa.
Nella fase di soluzione = Voce roca.
Vissuto al femminile: Epiglottide: "Falso percorso o cammino errato".
Vissuto al maschile: "Debbo impedire questa invasione". "Ho equivocato il cammino". "Dove sono? Cosa faccio? Sto facendo bene il mio lavoro?". "Sto con l'uomo/la donna adeguato/a?".
Organo della fonazione: "Problemi di comunicazione, con segreti familiari...".
(Memoria del collo) = Giri del cordone ombelicale, annegamento, soffocazione.
Dispnea laringea: "Vorrei gridare ma non posso".
Mucosa della laringe: C'è della paura, ma con una tonalità di separazione.
- Dolore, irritazione: Repressione della rabbia. Sentirsi incapaci di esprimersi.
- Nodo in gola: Paura. Sfiducia nel processo della vita.
- Problemi: Incapacità di farsi valere. Rabbia repressa. Creatività soffocata.
Legenda delle sigle: CA = Conflitto Attivo; PCL = PostConflittoLisi; CE = Crisi Epilettoide; SB = Senso Biologico;
Come sei giunto/a alla diagnosi?
Avevo uno o più di questi sintomi:- Raucedine o un cambiamento nella mia voce: indica che le corde vocali sono coinvolte nella riparazione, quindi possono essere disturbate dall'edema locale;
- Difficoltà a deglutire: probabilmente il forte edema riparativo a carico del laringe, coinvolge faringe ed esofago, restringendo il lume di queste due formazioni;
- Ho perso peso: questo invece potrebbe indicare il forte consumo energetico avvenuto durante la fase di conflitto attivo;
- Tosse e respiro corto: questo può indicare la prima fase di riparazione, con la comparsa di edema e secchezza della laringe, che stimola il riflesso tussigeno. Anche il diametro laringeo può essere diminuito, rendendo difficoltosa la respirazione;
- Sensazione di avere un nodo in gola: anche questo può indicare la fase di riparazione, ma può indicare più la ragione conflittuale: avere parole ferme in gola;
- Alito cattivo (alitosi): questo indica il coinvolgimento anche di strutture sottomucose, in cui agiscono i batteri che producono gas maleodoranti; è comunque indica di riparazione.
3. Come mi possono curare?
Forse dovresti considerare il fatto che nessuno può conoscerti meglio di te stesso/a.
- In uno stadio iniziale si esegue l'asportazione chirurgica (laringectomia parziale o totale, con linfoadenectomia radicale del collo) o la radioterapia
- In uno stadio avanzato si esegue la radioterapia e talvolta la chemioterapia
Chemioterapia
Due parole sulla laringectomia
L'intervento di laringectomia prevede l'asportazione totale o parziale della laringe, con svuotamento laterocervicale dei linfonodi e tracheostomia definitiva. Nella laringectomia parziale viene asportata solo una parte della struttura.
A seguito del primo intervento non è più possibile parlare se non con particolari rieducazioni che portano la persona a parlare modulando l'aria che deglutisce o usando strumenti elettronici. Con il secondo intervento la fonazione viene invalidata, ma mantenuta.
Ora c'è da chiedersi se sia giusto rimuovere l'organo della fonazione in un individuo che ha represso il suo parlare. Avrebbe voluto dire ciò che voleva ed ora non può più farlo. Gli si è fatto del bene?
La possibilità di parlare che gli rimane in seguito, non avviene con la sua voce vera, ma con una voce diversa. È come se non fosse la persona a parlare, ma un'altra e forse è questo che aiuta la persona a sopravvivere. "Non è la mia voce che dice quello che voglio dire, quindi posso dirlo!"
4. Come mi posso curare?
Una buona occasione di consapevolezza ed evoluzione!
- Non lasciarti prendere dal panico e dagli attacchi di panico
Entrare nel panico farà sì che il subconscio prenda le redini avviando programmi biologici di cui non sei cosciente. Occorre evitare il panico, può quindi essere utile il Rescue Remedy di Bach.
Estinguere la rabbia, sostituendola con l'Amore.
Se ami te stesso/a, anzitutto non avrai alcun conflitto con te stesso/a, ne' di svalutazione, ne' di colpevolezza. Se ami il prossimo, non ci saranno conflitti con gli altri. - Sopportare la vagotonia
L'uomo è un animale diurno, è indotto a cacciare, raccogliere i frutti, agire di giorno e riposare di notte. È durante la notte che tutto è automatizzato in modo che l'organismo concentri il suo lavoro nel tubo digerente. Hai meno attività cerebrali, cardiaca e respiratoria.
È normalmente nella notte che tutte le malattie si fanno più insopportabili, in quanto è in questa vagotonia che il cervello ripara meglio e può avere più edemi. Si può fare qualcosa per ridurre questi edemi, in modo che siano più sopportabili, ma solo ridurli. Se tenti di impedirli, non avverrà la riparazione. È importante evitare un uso eccessivo di farmaci e cortisone. - Tutte le sere fai il bilancio della giornata
Se hai lavorato troppo, se ti sei arrabbiato/a eccessivamente, occorre riposare obbligatoriamente. Occorre prendersi cura di se' stessi. Nessuno può farlo al posto tuo. Occupati di te stesso/a, fai un ripasso della giornata, interessati alla vita, prendine nota, fai questo bilancio.
Non riposare a sufficienza mette il cervello e l'organismo in simpaticotonia, impedendo la vagotonia riparatrice. In questo modo si impedisce la guarigione. - Pianifica la tua giornata
Devi prevedere almeno 6 ore di riposo oltre a quello notturno. OCCORRE CONCENTRARSI SULLA TUA GUARIGIONE perché questa è possibile. Occorre evitare di entrare nello stress dell'agire.
Con 6 ore di riposo, oltre a quelle della notte, si ha una sufficiente vagotonia.
Il cervello ha una forza straordinaria per curarti a dispetto di tutto quello che fai contro di lui (tra paure, liti, messaggi deprimenti o terribili che ricevi durante il giorno e a causa delle azioni). - Fai sempre prima il necessario
Occorre scartare il superfluo e riposare, a cuor leggero in quanto stai facendo ciò che corrisponde alla tua cura e non il contrario. Riposare non è rubare il tempo, ma prendere tempo. Fai ciò che è assolutamente necessario ti permette di dimostrare che esisti. Nonostante questa diagnosi desideri dimostrare che puoi fare, ma se passi le 3 ore di impegno fisico o psicologico, devi riposarti.
La cosa migliore è leggere qualcosa di leggero, divertente, guardare film divertenti, potendoli vedere nelle quantità che più ti soddisfano. È la terapia della risata, evitando i notiziari che riportano guerre, incidenti, attentati o filmati di morte e violenza. - Rifiuta la collera e la rabbia
Non consentire agli altri di opporsi alle tue decisioni. Recriminare, arrabbiarsi, discutere con gli altri è uno dei drammi maggiori che garantiscono la ricaduta o l'impossibilità di curarsi.
"Necessito di loro, del loro aiuto e non della loro opposizione permanente". Questo sottrae calorie e forze necessarie al cervello per riparare e monopolizzare le energie per combattere, può esporti al giudizio di chi ti attornia e queste persone non sanno nulla, parlano tanto per parlare, mentre tu non ti liberi dallo stress. - Privilegia il riposo notturno
Devi privilegiare il riposo notturno nella misura del possibile, se questo non è semplice, non c'è da preoccuparsi a star svegli fino alle 2 o alle 3 di notte, guardando dei film o leggendo, assumendo uno o più caffè (che riduce anche l'edema cerebrale).
Successivamente, man mano che migliori, potrai tornare al tuo orario normale. - Mangiare in modo salubre e leggero
Principalmente cibi facili da digerire e anche freschi di temperatura. Non mangiare troppo caldo. Se hai bruciore puoi usare i gelati. Alimentati poco e spesso con cibi zuccherini, proteici, frutta, cose crude, o cucinate in modo che siano facilmente assimilabili e mai disidratate. EVITARE ASSOLUTAMENTE L'ALCOOL. - Curati normalmente se compare il dolore
Sarebbero da evitare i farmaci con spiccata influenza gastrica. Si possono prendere rimedi allopatici e omeopatici come d'abitudine, ciò non metterà la guarigione in pericolo.
Leggi questa pagina. - Attendi con pazienza il vero miglioramento
Se non ti spaventi per i piccoli o grandi inconvenienti della riparazione e attendi riposando nel miglior modo possibile, il miglioramento arriverà.
Se passi dalla fase culminante della fase di riparazione, manifesterai molti edemi che possono avere manifestazioni moleste, come dolori, vertigini, febbre se gli edemi si trovano nel tronco cerebrale, malessere.
Ciò NON DEVE SPAVENTARTI: non si tratta di cose gravi, ma dello sforzo della riparazione. Devi aspettare pazientemente senza avere la convinzione di "essere segnato", altrimenti non c'è cura. - Considera le tue ATTUALI condizioni
Come ti senti? Non guardare il futuro, tanto meno il passato che ti crea la collera. Radicati nel presente, ad esempio con la meditazione e la respirazione diaframmatica. Ogni giorno siediti nel silenzio e inizia a respirare con calma. Visualizza il tuo stomaco, appoggia una mano in corrispondenza della sua posizione e dialoga con lui non nella tua mente, ma a voce percepibile. - Considera le seguenti possibilità, specialmente se hai una vita "tossica" e iponutrita.
- Abbandona la rabbia
Se la tua emozione dominante è la rabbia nascosta, considera la Floriterapia di Bach per cercare di giungere alla sua origine e vederla con occhi diversi. Puoi effettuare del lavoro su di te considerando i lasciti transgenerazionali, facendoti aiutare da un operatore che tratta questi argomenti. La rabbia si può ereditare.
Evitare le recidive
Come per tutti i tumori, è importante evitare le recidive. Per fare questo occorre andare alle cause bio-emotive di questa forma di tumore: la paura di parlare, la sensazione costante di minaccia e non poterla dire, le parole che rimangono in gola, il senso di soffocamento, lo spavento rimasto inespresso.
Occorre considerare il proprio rapporto con la famiglia o con chi ci attornia. C'è possibilità di parlare? Puoi esprimere la tua paura? Hai grida soffocate che vorrebbero uscire. Quali parole ti sono morte in gola?
Ci sono persone il cui orgoglio e il proprio essere tutti d'un pezzo, impedisce loro di esternare a voce la propria emozione.
Per questioni morali, mentali, educative, di convenzione e convenienza, l'animale non può esprimere vocalmente il proprio grido d'allarme, deve tacere per non rivelare la propria posizione al nemico. Deve far spazio nella gola per trattenere il grido che vorrebbe lasciar andare.
Quindi se hai avuto una diagnosi del genere ed hai o meno subito il trattamento convenzionale, considera il fatto di compiere qualcosa di vero e oggettivo per dire l'indicibile, per sciogliere la tua paura, per far uscire ciò che si è fermato in gola. Trova le parole giuste per dire quanto hai trattenuto, ma non trattenerlo più. Canta la tua verità, lasciala uscire, senza timore di apparire debole od offensivo.
Sebbene noi non siamo solo animali, è importante rispettare la parte animale, la corporeità e nel momento in cui essa si manifesta.
Prima i bisogni del corpo e poi quelli della mente.
Puoi considerare il compiere atti psicomagici o simbolici che ti portino a raccontare la tua verità nascosta.
Ricorda che:
- La persona che arriva è la persona giusta: nessuno entra nella tua vita a caso. Viene per insegnarti qualcosa e farti evolvere;
- Ciò che accade è l'unica cosa che poteva accadere: quello che capita doveva capitare proprio così. Serviva proprio quel modo per spingerti ad evolvere;
- Ogni cosa inizia proprio nel momento opportuno: ogni evento ha il suo momento, ne' un attimo prima, ne' un attimo dopo. Ciò che avviene, ha trovato il momento giusto per farlo, ovvero quando eri pronto/a;
- Quando qualcosa finisce, finisce: senza altro da lasciare.