Feocromocitoma
1. Ho questa diagnosi: cosa dice la Medicina?
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi
Un feocromocitoma è un tumore catecolamino-secernente delle cellule cromaffini collocate tipicamente nella midollare del surrene. Può causare una ipertensione persistente o parossistica. La diagnosi avviene con la misurazione delle catecolamine urinarie. Le immagini, ottenute con TC o RMN, aiutano a localizzare il tumore. Il trattamento comporta la rimozione del tumore, se possibile. La terapia farmacologica comprende l'uso di alfa e beta bloccanti.
Le catecolamine secrete includono norepinefrina, epinefrina, dopamina e dopa in varie proporzioni. Circa il 90% dei feocromocitomi sono nella midollare del surrene, ma possono collocarsi in altri distretti derivanti dalla cresta neurale. I siti possibili possono essere:- Paragangliari della catena simpatica
- Retroperitoneo lungo il decorso dell'aorta
- Carotide
- Organo di Zuckerkandl (alla biforcazione aortica)
- Cervello
- Sacco Pericardico
- Cisti Dermoidi
Sintomi e segnali
L'ipertensione, che è parossistica nel 45% dei colpiti, è preminente. Circa 1/1000 delle persone ipertese è portatore di un feocromocitoma. I sintomi più comuni sono tachicardia, sudorazione, ipotensione posturale, tachipnea, pelle fredda, cefalea severa, angina, palpitazioni, nausea, vomito, dolore epigastrico, disturbi visivi, dispnea, parestesie, costipazione ed un senso di morte imminente. Gli attacchi parossistici possono essere causati dalla palpazione del tumore, dai cambiamenti posturali, dalla compressione addominale e dal massaggio, dall'induzione dell'anestesia, da traumi emotivi.
Diagnosi
- Misurazione della metanefrina plasmatica o urinaria
- Valutazione per immagini, del torace e dell'addome (TC o RMN)
- Scintigrafia
2. Cosa dicono le 5 Leggi Biologiche?
Anzitutto, conosci le 5 Leggi Biologiche?
- No, non le conosco.
In questo caso ti invito a leggere ACCURATAMENTE questa pagina prima di continuare a leggere. - Si, le conosco.
Il Dr. Hamer colloca il feocromocitoma nell'ambito dei tessuti derivanti dall'endoderma (Tabelle II Ga dx e sin), precisamente la midollare del surrene, di derivazione endodermica.
Il conflitto che attiva questa struttura, è di stress estremo, di percezione di essere senza via di scampo, di necessità di uno sforzo estremo che liberi da una situazione insostenibile.
Nella fase di conflitto attivo il tessuto midollare surrenalico cresce, per aumentare la produzione di catecolamine e consentire di avere tanto carburante da spendere per divincolarsi con forza e fuggire dalla situazione insopportabile. Questo avvenimento può essere molto rapido e drammatico.
Se la persona riesce a risolvere la propria condizione e il conflitto cessa, la crescita tissutale si arresta e la secrezione di ormoni decresce. Se c'è presenza di microbi che provvedano allo smantellamento del tessuto eccedente, questo viene caseificato e calcificato. Altrimenti l'organismo procede ad un incapsulamento della struttura e ad una progressiva defunzionalizzazione.
Procedere alla asportazione della massa surrenalica è solo un modo per abolire i sintomi dati dalla iperincrezione catecolaminica, ma in realtà il conflitto che ha generato questa azione biologica, non è stato risolto ed è possibile che vi sia una recidiva. Tuttavia la forte sintomatologia e il necessario periodo di convalescenza post-chirurgica, possono essere in grado di risolvere la condizione, in quanto la persona non si trova più nelle situazioni conflittuali che hanno determinato il fenomeno.
Legenda delle sigle: CA = Conflitto Attivo; PCL = PostConflittoLisi; CE = Crisi Epilettoide; SB = Senso Biologico;
Come sei giunto/a alla diagnosi?
Avevo uno o più di questi sintomi:- Ansia o attacchi di panico: che indicano una fase attiva di conflitto o una crisi epilettoide di un conflitto di paura frontale
- Vampate di calore o sudorazione improvvisa: che sono manifestazioni di crisi epilettoide o di fase attiva di conflitto (tentare di scivolare via)
- Cefalea: che indica la fase di riparazione del relè cerebrale attivato in precedenza. Il forte edema cerebrale determina ipertensione endocranica
- Ero molto pallido: che potrebbe indicare la centralizzazione del circolo tipica della fase attiva di conflitto
- Avevo il cuore con molte palpitazioni
- Mi sentivo malato: può indicare la fase di riparazione di un conflitto
- Avevo la pressione molto alta: che indica la fase attiva di conflitto
3. Come mi possono curare?
Forse dovresti considerare il fatto che nessuno può conoscerti meglio di te stesso/a.
- Chirurgia [vedi]: che prevede l'asportazione della ghiandola surrenalica sede della neoplasia.
- Radioterapia [vedi]: attraverso l'uso di farmaci radioattivi che colpiscono le cellule che producono adrenalina e noradrenalina. Può essere impiegata anche la radioterapia esterna.
- Chemioterapia [vedi]: che può far uso dei seguenti farmaci classici:
Ciclofosfamide
Vincristina
Dacarbazina
Possono essere impiegati farmaci appartenenti alla Terapia mirata come:
Sunitinib
Sorafenib
4. Come mi posso curare?
Una buona occasione di consapevolezza ed evoluzione!
- Sopportare la vagotonia
L'uomo è un animale diurno, è indotto a cacciare, raccogliere i frutti, agire di giorno e riposare di notte. È durante la notte che tutto è automatizzato in modo che l'organismo concentri il suo lavoro nel tubo digerente. Hai meno attività cerebrali, cardiaca e respiratoria.
È normalmente nella notte che tutte le malattie si fanno più insopportabili, in quanto è in questa vagotonia che il cervello ripara meglio e può avere più edemi. Si può fare qualcosa per ridurre questi edemi, in modo che siano più sopportabili, ma solo ridurli. Se tenti di impedirli, non avverrà la riparazione. È importante evitare un uso eccessivo di farmaci e cortisone. - Tutte le sere fai il bilancio della giornata
Se hai lavorato troppo, se ti sei arrabbiato/a eccessivamente, occorre riposare obbligatoriamente. Occorre prendersi cura di se' stessi. Nessuno può farlo al posto tuo. Occupati di te stesso/a, fai un ripasso della giornata, interessati alla vita, prendine nota, fai questo bilancio.
Non riposare a sufficienza mette il cervello e l'organismo in simpaticotonia, impedendo la vagotonia riparatrice. In questo modo si impedisce la guarigione. - Pianifica la tua giornata
Devi prevedere almeno 6 ore di riposo oltre a quello notturno. OCCORRE CONCENTRARSI SULLA TUA GUARIGIONE perché questa è possibile. Occorre evitare di entrare nello stress dell'agire.
Con 6 ore di riposo, oltre a quelle della notte, si ha una sufficiente vagotonia.
Il cervello ha una forza straordinaria per curarti a dispetto di tutto quello che fai contro di lui (tra paure, liti, messaggi deprimenti o terribili che ricevi durante il giorno e a causa delle azioni). - Fai sempre prima il necessario
Occorre scartare il superfluo e riposare, a cuor leggero, in quanto stai facendo ciò che corrisponde alla tua cura e non il contrario. Riposare non è perdere tempo, ma prendere tempo. Fai ciò che è assolutamente necessario, ti permette di dimostrare che esisti. Nonostante questa diagnosi, desideri dimostrare che puoi fare, ma se passi le 3 ore di impegno fisico o psicologico, devi riposarti.
La cosa migliore è leggere qualcosa di leggero, divertente, guardare film divertenti, potendoli vedere nelle quantità che più ti soddisfano. È la terapia della risata, evitando i notiziari che riportano guerre, incidenti, attentati o filmati di morte e violenza. - Rifiuta la collera e la rabbia IMPORTANTISSIMO!!!
Non consentire agli altri di opporsi alle tue decisioni. Recriminare, arrabbiarsi, discutere con gli altri è uno dei drammi maggiori che garantiscono la ricaduta o l'impossibilità di curarsi.
"Necessito di loro, del loro aiuto e non della loro opposizione permanente". Questo sottrae calorie e forze necessarie al cervello per riparare e monopolizzare le energie per combattere, può esporti al giudizio di chi ti attornia e queste persone non sanno nulla, parlano tanto per parlare, mentre tu non ti liberi dallo stress. - Privilegia il riposo notturno
Devi privilegiare il riposo notturno nella misura del possibile, se questo non è semplice, non c'è da preoccuparsi a star svegli fino alle 2 o alle 3 di notte, guardando dei film o leggendo, assumendo uno o più caffè (che riduce anche l'edema cerebrale).
Successivamente, man mano che migliori, potrai tornare al tuo orario normale. - Mangia in modo salubre e leggero
Trattandosi di organo endodermico, è necessaria una buona quota proteica, più che zuccherina. La dieta Budwig può esserti molto utile. Assumi uova, formaggi freschi come ricotta, caprino. Mangia carne di pollo biologico (vero). Non assumere troppa acqua, specie se hai ascite. Bevi latte di capra se vuoi. Suddividi i pasti in diverse porzioni e ringrazia con una preghiera quello che mangi. Mangia lentamente, senza TV e senza telefono, mentre conversi piacevolmente con una persona che ti supporta. Se mangi molto, la digestione consumerà molte calorie che è meglio siano dirette alla guarigione. EVITA ASSOLUTAMENTE L'ALCOOL. Se hai ascite puoi usare tisane drenanti, il tè verde, la bollitura di carote e sedano. - Curati normalmente se compare il dolore
Si possono prendere rimedi allopatici e omeopatici come d'abitudine, ciò non metterà la guarigione in pericolo.
Leggi questa pagina. - Attendi con pazienza il vero miglioramento
Se non ti spaventi per i piccoli o grandi inconvenienti della riparazione e attendi riposando nel miglior modo possibile, il miglioramento arriverà.
Se passi dalla fase culminante della fase di riparazione, manifesterai molti edemi che possono avere manifestazioni moleste, come dolori, vertigini, febbre se gli edemi si trovano nel tronco cerebrale, malessere.
Ciò NON DEVE SPAVENTARTI: non si tratta di cose gravi, ma dello sforzo della riparazione. Devi aspettare pazientemente senza avere la convinzione di "essere segnato", altrimenti non c'è cura. - Considera le tue ATTUALI condizioni
Come ti senti? Non guardare il futuro, tanto meno il passato che ti crea la collera. Radicati nel presente, ad esempio con la meditazione e la respirazione diaframmatica. - Considera le seguenti possibilità, specialmente se hai una vita "tossica" e iponutrita.
- Abbandona la paura
Se la tua emozione dominante è la paura nascosta o manifesta, considera la Floriterapia di Bach per cercare di giungere alla sua origine e vederla con occhi diversi. Puoi effettuare del lavoro su di te considerando i lasciti transgenerazionali, facendoti aiutare da un operatore che tratta questi argomenti. La paura si può ereditare.
Evitare le recidive
Come per tutti i tumori, è importante evitare le recidive. Per fare questo occorre andare alle cause bio-emotive di questa forma di tumore: sentire il terrore, vivere o credere di vivere uno stress estremo, continuare a voler rimanere in un clima di paura e stress indominabile, essere pressati dal tempo e dagli impegni, aver perso di vista il presente per concentrarsi sul futuro, dover conquistare in continuazione un nuovo traguardo, percepire che non c'è via di scampo, percepirsi in trappola.
Occorre considerare la propria vita professionale e famigliare. Valutare se questi due contesti siano una gabbia che si stringe sempre più. Occorre riflettere sulle proprie catene educative e religiose. Sindrome della tagliola.
È importante rispettare la parte animale, la corporeità e nel momento in cui essa si manifesta.
Prima i bisogni del corpo e poi quelli della mente.
Impara a scappare da situazioni estremamente stressanti e non tornare a viverle. Cerca il luogo dove ti senti in pace. Non fare delle aspettative altrui il tuo despota. Non vivere nel futuro, ma concentrati sul momento presente, concentrati su una parte del tuo corpo, magari proprio quella malata e radicati nel presente. Lavora per i tuoi sogni, abbandonando quelli altrui.