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Ipertensione arteriosa

  • Descrizione: Pressione arteriosa superiore ai valori normali (135/85). Può essere centrale (maschile) o periferica (femminile).
  • Foglietto embrionale: Mesoderma. In relazione a cuore, reni, arterie e surrenali.
  • Senso biologico: Concetto di premere il sangue affinché esca più rapidamente o lentamente dal cuore. Simbolicamente fa riferimento alle entrate e uscite dei legami di sangue (simbolicamente la famiglia) e del cuore (simbolicamente il focolare, la casa, il territorio centrale). Essere più forte ed efficace nella competenza intellettuale o fisica all'interno del clan. Per essere il primo, il dominante, il massimo. Nella ipertensione centrale (maschile): Le mani sono calde. Il ventricolo spinge con forza. Apro le porte del cuore (casa) per tanto: "Voglio che qualcuno se ne vada da casa". Nella ipertensione periferica (femminile): Le mani sono fredde. I vasi che vanno al cuore sono ipertesi, affinché il sangue non entri nel cuore o non esca da esso. Cuore = Casa, per tanto: "No voglio che qualcuno entri nella mia casa" o "Non voglio che qualcuno se ne vada da casa mia", Chiudere le porte. Anche "Voglio chiudere le porte ai membri della famiglia che non mi amano o non voglio amare".
  • Attivazione: Conflitto di svalutazione rispetto alla famiglia. Le persone con ipertensione hanno un conflitto, ma non lo affrontano. Si tratta di solito di vecchi problemi emozionali non risolti, con indizi di aggressività repressa. È gente che rifugge dai problemi. Non passano all'azione.
    Conflitto di mancanza di riconoscimento. Dobbiamo fare di più, portare più lontano, per esempio: donne che assumono il ruolo maschile.
    Conflitto di sovraffollamento, quando c'è troppa gente in casa (ad esempio la suocera).
    Svalutazione nella famiglia con perdita di territorio, vissuta con impotenza e sottomissione agli ordini di un dominante.
    Conflitto di resistenza a uscire di casa, dal territorio.
    Necessità di andare più lontano (pongo più pressione, più forza per avanzare). Per esempio: "Devo andare a casa di mia figlia per badare i miei nipoti".
    Conflitto maschile di dover abbandonare qualcosa senza realmente volerlo fare.
    Conflitto di competitività, necessità di essere il migliore o essere il primo. Necessità di possedere.
    Conflitto di tensione nel clan. Conflitto amoroso. Chiudere il cuore ai membri della famiglia, perché sento che non mi amano.

Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
424 pagine B/N, 1450 termini circa e centinaia di immagini.

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Secondo le 5LB l'ipertensione è un segno legato a cinque condizioni.
  1. Ipertensione funzionale della fase attiva di un Conflitto Biologico
  2. Ipertensione in corso di Fase attiva di conflitto endodermico della midollare del surrene
  3. Ipertensione in corso di Fase post-conflittolitica di conflitto mesodermico del pericardio
  4. Ipertensione in corso di fase attiva e post-conflittolitica di conflitto mesodermico del parenchima renale
  5. Ipertensione a seguito di recidive di conflitti a carico delle arterie

1. Ipertensione funzionale della fase attiva di un Conflitto Biologico

Durante la fase attiva di una qualsiasi attivazione biologica, la simpaticotonia prevalente determina un aumento della pressione arteriosa. La sua funzione è quella di mantenere alta la perfusione degli organi principali e di favorire l'individuo nella sua lotta finalizzata alla soluzione del conflitto. È una ipertensione non molto marcata, che si riscontra spesso proprio a causa dello stesso rilevamento della pressione. Il solo fatto di poter riscontrare valori pressori eccessivi, può causare un conflitto che innalza esso stesso la pressione arteriosa. La persona è del tutto asintomatica, ma l'emozione legata alla paura di essere ipertesa (magari perché un famigliare ne è affetto), la porta a esserlo davvero. Inutile illustrare cosa succede a quella persona dal momento in cui viene rilevato questo dato.

2. Ipertensione in corso di Fase attiva di conflitto endodermico della midollare del surrene

Questo tipo di ipertensione può determinare una forte alterazione dei valori pressori.

Il conflitto che attiva questa struttura, è di stress estremo, di percezione di essere senza via di scampo, di necessità di uno sforzo estremo che liberi da una situazione insostenibile.
Nella fase di conflitto attivo il tessuto midollare surrenalico cresce, per aumentare la produzione di catecolamine e consentire di avere tanto carburante da spendere per divincolarsi con forza e fuggire dalla situazione insopportabile. Questo avvenimento può essere molto rapido e drammatico.
Se la persona riesce a risolvere la propria condizione e il conflitto cessa, la crescita tissutale si arresta e la secrezione di ormoni decresce. Se c'è presenza di microbi che provvedano allo smantellamento del tessuto eccedente, questo viene caseificato e calcificato. Altrimenti l'organismo procede ad un incapsulamento della struttura e ad una progressiva defunzionalizzazione.

Procedere alla asportazione della massa surrenalica è solo un modo per abolire i sintomi dati dalla iperincrezione catecolaminica, ma in realtà il conflitto che ha generato questa azione biologica, non è stato risolto ed è possibile che vi sia una recidiva. Tuttavia la forte sintomatologia e il necessario periodo di convalescenza post-chirurgica, possono essere in grado di risolvere la condizione, in quanto la persona non si trova più nelle situazioni conflittuali che hanno determinato il fenomeno. (Vedi Tabella)

3. Ipertensione in corso di Fase post-conflittolitica di conflitto mesodermico del pericardio

  • Foglietto embrionale: Mesoderma antico
  • Conflitto: Conflitto in cui ci sia la percezione di attacco al cuore, inteso come trauma reale o metaforico (allusioni alla salute del cuore, diagnosi importanti che coinvolgano il cuore)
  • Bifasicità: Nella fase CA il pericardio subisce degli ispessimenti tissutali, in funzione di proteggere il cuore. Nella fase PCL questi ispessimenti vengono smantellati dai microbi e si verifica il versamento pericardico. In concomitanza della sindrome del profugo il versamento può raggiungere importanti quantità ed essere in grado di determinare un tamponamento cardiaco.
    Le recidive conflittuali possono determinare cicatrizzazioni ripetute che possono rendere difficoltoso il ritorno sanguigno e causare un innalzamento del valore pressorio diastolico (pressione minima)
  • Fase sintomatica: PCL quando il versamento può creare problemi cardio-respiratori
  • Senso biologico: Il SB risiede nella fase CA quando l'iperplasia del pericardio cerca di aumentare la protezione al cuore
(Vedi Tabella)

4. Ipertensione in corso di fase attiva e post-conflittolitica di conflitto mesodermico del parenchima renale

Questo tipo di ipertensione può determinare una forte alterazione dei valori pressori.
  • Foglietto embrionale: Mesoderma recente
  • Conflitto: Conflitto in relazione all'acqua, ai liquidi (aver subito una inondazione, un allagamento, aver patito un annegamento sventato, aver subito delle fleboclisi). Il sentito è di essere incapaci di drenare via l'eccesso di liquidi.
  • Bifasicità: Nella fase CA si ha una necrosi di aree del parenchima renale e proprio in questa fase si ha ipertensione compensatoria per garantire la produzione di urina ed un aumentato drenaggio di acqua. Le necrosi del parenchima causano una diminuita funzione di recupero idrico dei tubuli.
    Nella fase PCL le aree di necrosi vengono riparate con la formazione di cisti che si colmano di liquido. L'ipertensione rimane. Con il progredire del tempo queste cisti si riempiono di tessuto funzionale in grado di produrre urina e favorire il deflusso dell'acqua
  • Fase sintomatica: PCL
  • Senso biologico: Il SB è nella fase PCL quando si produce tessuto funzionale supplementare
  • Lateralità: Determinante
(Vedi la Tabella)

5. Ipertensione a seguito di recidive di conflitti a carico delle arterie

L'ipertensione da coinvolgimento vascolare arterioso è in funzione di aiutare la funzione cardiaca in presenza di un conflitto il cui sentito è di "Il mio cuore non ce la fa". Il coinvolgimento ripetuto delle tonache muscolari delle arterie, porta ad un loro ispessimento ed alla relativa rigidità. I vasi risultano avere una elasticità inferiore e la pressione all'interno del vaso rimane alta. Questo permette al sangue di irrorare con efficacia i vari distretti. Questo tipo di ipertensione mantiene alta la pressione diastolica.


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