Cancro del pancreas
1. Ho questa diagnosi: cosa dice la Medicina?
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi
Il cancro del pancreas, principalmente adenocarcinoma, colpisce circa 37.000 persone annualmente negli USA e 33.000 di esse muoiono. I sintomi includono la perdita di peso, il dolore addominale e l'itterizia. La diagnosi viene posta con una TC addominale. Il trattamento è chirurgico, con la chemioterapia adiuvante e la radioterapia. La prognosi è negativa in quanto la persona giunge molto tardi alla osservazione.
La maggior parte dei cancri del pancreas sono esocrini e si sviluppano dalle cellule dei dotti e dalle cellule acinose.
Gli Adenocarcinomi del pancreas esocrino derivati dalle cellule duttali sono 9 volte più frequenti di quelli derivati dalle cellule acinose; l'80% coinvolge la testa della ghiandola.
I fattori di rischio più prominenti sono il fumo, una anamnesi di pancreatite cronica e possibilmente un diabete mellito di lunga durata. L'ereditarietà gioca un ruolo di qualche genere [1]. Il consumo di alcool o di caffeina, non sembrano aumentare il rischio.
- Cistadenocarcinoma
Il Cistadenocarcinoma è un raro adenoma pancreatico che si sviluppa come una degenerazione maligna del cistadenoma mucoso e che si manifesta come dolore addominale alto e come massa palpabile. - Tumore intraduttale papillare-mucinoso
Il Tumore intraduttale papillare-mucinoso è una rara forma di tumore che provoca una ipersecrezione mucosa ed una ostruzione duttale. L'istologia potrebbe essere benigna, borderline, o maligna. La maggior parte di questi colpisce le donne e nella parte caudale dell'organo (66%). - Tumori pancreatici endocrini
Si generano nelle cellule delle isole e gastrino-produttrici e spesso possono produrre ormoni. Hanno due manifestazioni cliniche. Tumori non funzionali che possono produrre sintomi ostruttivi del tratto biliare o del duodeno, sanguinamento nel tratto gastro-intestinale o masse addominali.
Tumori funzionali che secernono un particolare ormone, causando varie sindromi. Queste sindromi cliniche possono avvenire in multiple neoplasie endocrine, in cui i tumori o l'iperplasia colpisca due o più ghiandole endocrine, tipicamente paratiroidi, ipofisi, tiroide o surrenali. - Insulinoma
Un insulinoma è un raro tumore delle cellule beta del pancreas, che secernono molta insulina. Il sintomo principale è la rapida ipoglicemia. Di tutti gli insulinomi, l'80% sono singoli e passibili di resezione chirurgica, se identificati. Solo il 10% degli insulinomi sono maligni.
Stadiazione
Si impiega il metodo di stadiazione TNM.- Stadio 1:
- Stadio 1A: il tumore è completamento all'interno del pancreas ed è più piccolo di 2 cm. I linfonodi sono indenni.
- Stadio 1B: il tumore è completamento all'interno del pancreas ed è più di 2cm ma non più di 4cm. I linfonodi sono indenni.
- Stadio 2: il tumore ha iniziato a diffondersi nei tessuti limitrofi o nei linfonodi circostanti.
- Stadio 2A: indica lo sviluppo tumorale nei tessuti circostanti il pancreas. Può essersi diffuso al duodeno o alla via biliare, ma non sono coinvolti i grandi vasi o i linfonodi. Il tumore può non essersi diffuso tramite vasi e linfatici.
T3, N0, M0. - Stadio 2B: indica che il tumore può avere qualsiasi dimensione ed essere cresciuto nei tessuti circostanti. Possono essere stati coinvolti i linfonodi, ma non i grossi vasi sanguigni.
T1, 2 or 3, N1, M0.
- Stadio 2A: indica lo sviluppo tumorale nei tessuti circostanti il pancreas. Può essersi diffuso al duodeno o alla via biliare, ma non sono coinvolti i grandi vasi o i linfonodi. Il tumore può non essersi diffuso tramite vasi e linfatici.
- Stadio 3: il tumore è cresciuto all'esterno del pancreas, nei vasi sanguigni e nei tessuti periferici. Ci può essere o meno coinvolgimento dei linfonodi circostanti. Non c'è diffusione in altri organi. È detto anche tumore localmente avanzato.
T4, Qualsiasi N, M0 - Stadio 4: il tumore è di qualsiasi dimensione e si è diffuso in altre sedi come fegato e/o polmone.
Qualsiasi T, Qualsiasi N, M1
Sintomi e segnali
I sintomi si presentano tardi. Al momento della diagnosi, il 90% dei pazienti ha una situazione localizzata di ampia diffusione della neoplasia, che coinvolge le strutture retroperitoneali, che si è diffusa alle strutture linfonodali o che si è metastatizzata a fegato o polmoni [2]. La maggior parte delle persone presentano dolore all'addome superiore che si irradia alla schiena. La perdita di peso è un reperto molto comune [3]. Gli Adenocarcinomi della testa del pancreas possono causare una ostruzione della via biliare principale, con la comparsa dell'ittero e del prurito.
I tumori del corpo e della coda pancreatica possono causare ostruzione della vena splenica e splenomegalia, varici esofagee e/o gastriche e conseguenti possibili emorragie digestive. La neoplasia può causare il diabete nel 25-50% delle persone, con relativi sintomi (poliuria e polidipsia).
Diagnosi
- TC addominale o RMN
- Dosaggio dell'antigene CA 19-9
2. Cosa dicono le 5 Leggi Biologiche?
Anzitutto, conosci le 5 Leggi Biologiche?
- No, non le conosco.
In questo caso ti invito a leggere ACCURATAMENTE questa pagina prima di continuare a leggere. - Si, le conosco.
Il cancro del pancreas interessa le strutture ghiandolari dell'organo, che sono tessuto endodermico e rispondono quindi ai conflitti legati al boccone.
Il relè di attivazione si trova nella parte antero-laterale dell'emitronco cerebrale destro, come si vede nella figura qui sotto.
In questo caso un boccone indigeribile, conteso o non conseguito (eredità). Possibile nelle personalità sensibili e permalose, che si offendono per le scortesie subite nella lotta per la conquista del boccone.
In fase CA si ha una iperplasia ghiandolare silente, in funzione di aumentare la produzione di enzimi e favorire la digestione più rapida del boccone che si sente già acquisito e da assimilare al più presto per non essere perduto. Se la fase di crescita dura molto, le dimensioni della massa possono arrivare a coinvolgere le vie biliari e causare la comparsa di ittero - unicamente per la masse che si sviluppano nella testa del pancreas - o causare una occlusione meccanica duodenale.
Nella fase A della PCL, il gonfiore e l'edema importanti possono causare l'ostruzione biliare e il peggioramento della sindrome dolorosa. Non va poi dimenticato che il relè cerebrale posto nel tronco, può causare la compressione dei nuclei di alcuni nervi cranici, come il V (nervo trigemino) ed il VI (nervo abducente). La compressione può essere così forte da creare problemi sistemici (coinvolgimento dei nuclei respiratori) e causare la morte della persona.
Se la persona supera questa prima grave fase, deve affrontare la crisi epilettoide che potrebbe essere ancora più seria e grave per via della sede del relè coinvolto e della durata di questa crisi.
Solo al superamento di queste due prime fasi, a cui la persona giunge purtroppo in condizioni di importante esaurimento fisico ed energetico, si ha la fase B della PCL con la diminuzione dell'intensità sintomatica e l'incistamento della lesione o la sua colliquazione.
Tratto da: DICCIONARIO DE BIODESCODIFICACION
Il pancreas ha due funzioni: Endocrina - Secernere insulina (Ectoderma). Esocrina - Secernere i succhi pancreatici (Endoderma). È l'organo che produce gli enzimi più forti di tutto l'organismo (per digerire le molecole più grandi).
Il cancro del pancreas è al 95% esocrino (endoderma).
Conflitto: Ignominia (la puttanata più grande che uno possa ricevere).
Risentito: Ho ingoiato un boccone enorme, che si è fermato e non posso digerire. Per esempio: Un cancro del pancreas inizia quando un amico lo ha abbandonato (conflitto scatenante), però tutto è cominciato quando a 9 anni di età fu abbandonato in un orfanotrofio (conflitto programmante). Se nel caso del colon si tratta di una porcheria, per il pancreas si moltiplica per 100 volte.
Ignominia: indica che "mi è stato fatto o detto qualcosa che non si può neanche nominare". La persona in questione ha un grande condizionamento rispetto a quello che pensa la gente, è molto legata all'immagine e, come sempre capita in chi si ammala di tumore, è rigida, con delle regole quasi inflessibili sul comportamento che si dovrebbe avere, si aspetta spesso la riconoscenza degli altri che invece non arriva. Per questo è totalmente impreparata a gestire il fatto che qualcuno, spesso molto vicino a lui (figli) o con il quale invece condivide vita o lavoro e dal quale si aspetterebbe rispetto e riconoscenza, dice o fa delle cose che per lui sono talmente vili da essere innominabili. Frasi o comportamenti nei suoi confronti che da suo figlio/a non si sarebbe mai aspettato, o da qualcuno per il quale lui hai fatto tanto e che secondo lui gli sarebbe dovuto essere riconoscente e invece gli fa un qualcosa di innominabile. L'eredità di per se quindi non c'entrerebbe se non per il fatto che mettendo fratelli uno contro l'altro, si finisce per insultarsi o farsi degli sgarbi che per qualcuno sono inaspettati e innominabili.
Roberto Robba
"Metastasi" epatiche concomitanti: Se il tumore al fegato è concomitante alla diagnosi di carcinoma pancreatico, è possibile che la componente possa essere economica, per esempio eredità, ma potrebbe essere anche non recente, passata. La Medicina Ufficiale parla di tumori che fanno metastasi più frequenti in determinati organi. In realtà il "personaggio" che fa il tumore al pancreas, ha delle caratteristiche precise che spesso lo predispongono anche al tumore al fegato. Ha solo poche soluzioni, quelle che lui ritiene giuste. Se perde quindi il boccone economico legato all'ignominia, scatta subito la "paura di morire di fame" perché contava su quel boccone.
Spesso invece il tumore epatico scatta dopo che iniziano i primi disturbi alimentari. Il pancreas infatti è posto all'interno dell'ansa del duodeno e quando il tumore è localizzato nella cosiddetta testa del pancreas avviene una compressione dell'ansa duodenale che rende difficoltoso il passaggio del cibo, oltre ad una compressione delle vie biliari che provoca un ittero. Quando questo viene comunicato al paziente, subentra la paura di morire di fame perché il cibo non può passare nell'intestino, e quindi non ci si può alimentare e si rischia di morire per deperimento. Oltre a questo aggiungiamo lo shock classico da diagnosi di tumore, in cui il paziente pensa che dovrà morire e che la sua assenza potrà far morire di fame i suoi familiari. Ma anche lui ha nella mente immagini di malati terminali deperiti e può quindi identificarsi in questa conflittualità.
Roberto Robba
Legenda delle sigle: CA = Conflitto Attivo; PCL = PostConflittoLisi; CE = Crisi Epilettoide; SB = Senso Biologico;
3. Come mi possono curare?
Forse dovresti considerare il fatto che nessuno può conoscerti meglio di te stesso/a.
- Asportazione chirurgica del tumore. Solitamente gli interveti sono difficoltosi da un punto di vista tecnico ed impegnativi per l'intero organismo. Il sacrificio di tessuto e il raggiungimento di strutture molto profonde e delicate, rende l'intervento molto stressante, talora fatale per la persona che lo subisce.
- Chemioterapia. I farmaci impiegati ancora oggi, sono i seguenti:
- Schema FOLFIRINOX composto da:
- Acido FOLinico
- Fluorouracile
- IRINotecan
- OXaliplatino
- Gemcitabina
- Capecitabina
- Abraxane
- Schema FOLFIRINOX composto da:
- Controllo dei sintomi
Circa l'80-90% dei casi risultano non operabili o comunque l'intervento non riesce ad asportare tutta la massa.
In caso di ittero da compressione, si può effettuare una derivazione biliare come intervento palliativo.
4. Come mi posso curare?
Una buona occasione di consapevolezza ed evoluzione!
- Non lasciarti prendere dal panico e dagli attacchi di panico
Entrare nel panico farà sì che il subconscio prenda le redini avviando programmi biologici di cui non sei cosciente. Occorre evitare il panico, può quindi essere utile il Rescue Remedy di Bach.
Estinguere la rabbia, sostituendola con l'Amore.
Se ami te stesso/a, anzitutto non avrai alcun conflitto con te stesso/a, ne' di svalutazione, ne di colpevolezza. Se ami il prossimo, non ci saranno conflitti con gli altri. - Sopportare la vagotonia
L'uomo è un animale diurno, è indotto a cacciare, raccogliere i frutti, agire di giorno e riposare di notte. È durante la notte che tutto è automatizzato in modo che l'organismo concentri il suo lavoro nel tubo digerente. Hai meno attività cerebrali, cardiaca e respiratoria.
È normalmente nella notte che tutte le malattie si fanno più insopportabili, in quanto è in questa vagotonia che il cervello ripara meglio e può avere più edemi. Si può fare qualcosa per ridurre questi edemi, in modo che siano più sopportabili, ma solo ridurli. Se tenti di impedirli, non avverrà la riparazione. È importante evitare un uso eccessivo di farmaci e cortisone. - Tutte le sere fai il bilancio della giornata
Se hai lavorato troppo, se ti sei arrabbiato/a eccessivamente, occorre riposare obbligatoriamente. Occorre prendersi cura di se' stessi. Nessuno può farlo al posto tuo. Occupati di te stesso/a, fai un ripasso della giornata, interessati alla vita, prendine nota, fai questo bilancio.
Non riposare a sufficienza mette il cervello e l'organismo in simpaticotonia, impedendo la vagotonia riparatrice. In questo modo si impedisce la guarigione. - Pianifica la tua giornata
Devi prevedere almeno 6 ore di riposo oltre a quello notturno. OCCORRE CONCENTRARSI SULLA TUA GUARIGIONE perché questa è possibile. Occorre evitare di entrare nello stress dell'agire.
Con 6 ore di riposo, oltre a quelle della notte, si ha una sufficiente vagotonia.
Il cervello ha una forza straordinaria per curarti a dispetto di tutto quello che fai contro di lui (tra paure, liti, messaggi deprimenti o terribili che ricevi durante il giorno e a causa delle azioni). - Fai sempre prima il necessario
Occorre scartare il superfluo e riposare, a cuor leggero, in quanto stai facendo ciò che corrisponde alla tua cura e non il contrario. Riposare non è perdere tempo, ma prendere tempo. Fai ciò che è assolutamente necessario, ti permette di dimostrare che esisti. Nonostante questa diagnosi, desideri dimostrare che puoi fare, ma se passi le 3 ore di impegno fisico o psicologico, devi riposarti.
La cosa migliore è leggere qualcosa di leggero, divertente, guardare film divertenti, potendoli vedere nelle quantità che più ti soddisfano. È la terapia della risata, evitando i notiziari che riportano guerre, incidenti, attentati o filmati di morte e violenza. - Rifiuta la collera e la rabbia IMPORTANTISSIMO!!!
Non consentire agli altri di opporsi alle tue decisioni. Recriminare, arrabbiarsi, discutere con gli altri è uno dei drammi maggiori che garantiscono la ricaduta o l'impossibilità di curarsi.
"Necessito di loro, del loro aiuto e non della loro opposizione permanente". Questo sottrae calorie e forze necessarie al cervello per riparare e monopolizzare le energie per combattere, può esporti al giudizio di chi ti attornia e queste persone non sanno nulla, parlano tanto per parlare, mentre tu non ti liberi dallo stress. - Privilegia il riposo notturno
Devi privilegiare il riposo notturno nella misura del possibile, se questo non è semplice, non c'è da preoccuparsi a star svegli fino alle 2 o alle 3 di notte, guardando dei film o leggendo, assumendo uno o più caffè (che riduce anche l'edema cerebrale).
Successivamente, man mano che migliori, potrai tornare al tuo orario normale. - Mangia in modo salubre e leggero
Trattandosi di organo endodermico, è necessaria una buona quota proteica, più che zuccherina. La dieta Budwig può esserti molto utile. Assumi uova, formaggi freschi come ricotta, caprino. Mangia carne di pollo biologico (vero). Non assumere troppa acqua, specie se hai ascite. Bevi latte di capra se vuoi. Suddividi i pasti in diverse porzioni e ringrazia con una preghiera quello che mangi. Mangia lentamente, senza TV e senza telefono, mentre conversi piacevolmente con una persona che ti supporta. Se mangi molto, la digestione consumerà molte calorie che è meglio siano dirette alla guarigione. EVITA ASSOLUTAMENTE L'ALCOOL. Se hai ascite puoi usare tisane drenanti, il tè verde, la bollitura di carote e sedano. - Curati normalmente se compare il dolore
Si possono prendere rimedi allopatici e omeopatici come d'abitudine, ciò non metterà la guarigione in pericolo.
Leggi questa pagina. - Attendi con pazienza il vero miglioramento
Se non ti spaventi per i piccoli o grandi inconvenienti della riparazione e attendi riposando nel miglior modo possibile, il miglioramento arriverà.
Se passi dalla fase culminante della fase di riparazione, manifesterai molti edemi che possono avere manifestazioni moleste, come dolori, vertigini, febbre se gli edemi si trovano nel tronco cerebrale, malessere.
Ciò NON DEVE SPAVENTARTI: non si tratta di cose gravi, ma dello sforzo della riparazione. Devi aspettare pazientemente senza avere la convinzione di "essere segnato", altrimenti non c'è cura. - Considera le tue ATTUALI condizioni
Come ti senti? Non guardare il futuro, tanto meno il passato che ti crea la collera. Radicati nel presente, ad esempio con la meditazione e la respirazione diaframmatica. - Considera le seguenti possibilità, specialmente se hai una vita "tossica" e iponutrita.
- Abbandona la rabbia
Se la tua emozione dominante è la rabbia nascosta, considera la Floriterapia di Bach per cercare di giungere alla sua origine e vederla con occhi diversi. Puoi effettuare del lavoro su di te considerando i lasciti transgenerazionali, facendoti aiutare da un operatore che tratta questi argomenti. La rabbia si può ereditare.
Evitare le recidive
Come per tutti i tumori, è importante evitare le recidive. Per fare questo occorre andare alle cause bio-emotive di questa forma di tumore: ignominia, offese innominabili, sogni infranti, diritto infranto, che poi non si possono obiettivamente disgiungere l'uno dall'altro.
Occorre considerare la propria dipendenza dal rispetto altrui, considerare le proprie aspettative rispetto agli altri, i propri attaccamenti a qualcosa. Occorre considerare la propria educazione, la propria immagine di se', la propria centratura. Se si dipende dal giudizio altrui, dal rispetto degli altri, senza riuscire a rispettare se' stessi, la propria struttura vacilla. In Natura nessun mammifero si lega indissolubilmente a qualcosa che possa essere sostituibile. Un cane non dipende dalle crocchette che ci sono nella "sua" ciotola; mangia quelle che trova, non quelle di quella specifica ciotola. Non dipende dal rispetto altrui, ma dal proprio. Il conflitto dura il tempo necessario per trovare nuovo cibo. Nessun mammifero si lega ad un alimento specifico per sopravvivere. Se trova qualcos'altro, mangia quello.
Sebbene noi non siamo solo animali, è importante rispettare la parte animale, la corporeità e nel momento in cui essa si manifesta.
Prima i bisogni del corpo e poi quelli della mente.
Impara a lasciar andare. Staccati e fallo serenamente. Non legarti alle parole, alle promesse, alle tue aspettative. Non coltivare sogni, agisci per realizzarli, ma sii pronto a perderli.
Ricorda che:
- La persona che arriva è la persona giusta: nessuno entra nella tua vita a caso. Viene per insegnarti qualcosa e farti evolvere;
- Ciò che accade è l'unica cosa che poteva accadere: quello che capita doveva capitare proprio così. Serviva proprio quel modo per spingerti ad evolvere;
- Ogni cosa inizia proprio nel momento opportuno: ogni evento ha il suo momento, ne' un attimo prima, ne' un attimo dopo. Ciò che avviene, ha trovato il momento giusto per farlo, ovvero quando eri pronta;
- Quando qualcosa finisce, finisce: senza altro da lasciare.
- [1]: in questo caso l'ereditarietà non è genetica, ma eredità vere e proprie, di beni e denaro. Uno dei conflitti alla base di questa manifestazione è la lotta per una eredità che si pensava già assimilata e che è stata sottratta con ignominia, causando un forte rancore all'interno della famiglia. Un conflitto abietto, ignominioso e imperdonabile. Questa forte valenza conflittuale rende giustificazione all'altissima mortalità e recidive. Sono conflitti difficilissimi da risolvere.
- [2]: le cosiddette metastasi epatiche sono la rappresentazione di un nuovo conflitto di paura di morire di fame, di non avere di che sostentarsi. È del tutto plausibile che una persona, che ha vissuto un conflitto di ignominia e boccone sottratto, possa vivere successivamente un conflitto di paura di morire di fame. Nelle diatribe familiari in cui sia disputato qualcosa di materiale, è possibile che la persona si veda privata di qualcosa che avrebbe garantito prosperità e ricchezza. Le localizzazioni polmonari possono richiamare il conflitto di panico della morte, proprio per la sottrazione di qualcosa ritenuto vitale, oppure in relazione alla percezione di sentirsi soffocati dal peso della lotta familiare.
- [3]: il che può essere il segno del conflitto ancora nella fase attiva.