Linfoma non Hodgkin
1. Ho questa diagnosi: cosa dice la Medicina?
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi
I linfomi Non-Hodgkin (NHL) sono un eterogeneo gruppo di disordini che comportano la proliferazione monoclonale maligna delle cellule linfoidi dei siti linforeticolari, compresi i linfonodi, midollo osseo, milza, fegato e tratto gastrointestinale. I sintomi iniziali comprendono le linfoadenopatie periferiche. Tuttavia alcune persone non hanno linfoadenopatie, ma presentano linfociti anomali in circolazione. Paragonato al Linfoma di Hodgkin, c'è una vasta disseminazione della malattia al momento della diagnosi.
La diagnosi avviene solitamente con la biopsia dei linfonodi o del midollo osseo o entrambi. Il trattamento comprende la radioterapia, la chemioterapia o entrambe. Il trapianto di cellule staminali viene solitamente riservato al salvataggio della vita quando le recidive sono frequenti o la terapia non ha sortito effetti.
Il NHL è più comune de linfoma di Hodgkin. Comunque il NHL non è una singola malattia, piuttosto è un insieme di tumori linfocitari. L'incidenza aumenta con l'età.
Eziologia
La causa dell'NHL è sconosciuta, tuttavia, come per la leucemia, ci sono sostanziali evidenze che suggeriscono una origine virale (virus delle cellule T, virus di Epstein-Barr, virus dell'epatite C ed HIV) [1]. I fattori di rischio per il NHL comprendono l'immunodeficienza (secondaria ai trattamenti di immunosoppressione post-trapianto, AIDS, disordini immunologici primari), infezione da Helicobacter pylori [2], specifiche esposizioni ad agenti chimici e precedenti trattamenti per linfoma di Hodgkin [3]. Il NHL è il secondo tumore più comune nelle persone HIV positive [4] e alcune persone con AIDS presentano un linfoma.
Riarrangiamenti del gene C-myc sono caratteristici di alcuni linfomi correlati ad AIDS [5].
Fisiopatologia
La maggior parte degli NHL (80-85%) nascono dalle cellule B; il rimanente dalle cellule T o cellule natural killer. Esistono delle sovrapposizioni tra leucemia e NHL in quanto entrambe coinvolgono la proliferazione di linfociti o i loro precursori. La differenziazione può essere difficoltosa, ma generalmente le persone con una ampia estensione linfonodale (specialmente mediastinica), poche cellule anormali in circolazione e poche forme blastiche nel midollo osseo, sono considerate affette da linfoma.
Classificazione
La classificazione patologica del NHL continua ad evolvere. Tuttavia, a dispetto della pletora di categorizzazioni, il trattamento è similare, ad eccezione per alcuni linfomi delle cellule T.
Sono anche catalogati in linfomi indolenti o aggressivi. I primi sono a lenta evoluzione, ma risentono scarsamente delle terapie e le recidive sono frequenti. Quelli aggressivi sono rapidamente progressivi, ma responsivi alle terapie e spesso curabili.
Tipologia
- NHL a basso grado: Tende a crescere lentamente, è definito anche Linfoma indolente. Sono Linfomi a basso grado i seguenti:
- Linfoma Follicolare, il tipo più comune di Linfoma a basso grado
- Linfoma mantellare, un raro tipo di linfoma delle cellule B.Sebbene sia definito a basso grado, può crescere rapidamente.
- Linfoma della zona marginale, che è un gruppo a crescita lenta delle cellule B. È definito in questo modo perché inizia in un'area del tessuto linfoide chiamata "Zona marginale".
- Linfoma linfocitico, definito anche Leucenia linfocitica cronica.
- Linfoma linfoplasmatico, in cui le cellule B anormali invadono le ossa, ingrossano i linfonodi o la milza. La maggior parte di questi linfomi sono di un tipo chiamato "Macroglobulinemia di Waldenstrom" (o immunocitoma).
- Linfoma della pelle, che coinvolge le cellule T (CTCL) o B (CBCL). Il primo tipo è il più frequente.
- NHL ad alto grado. I tipi più comuni sono:
- Linfoma diffuso a grandi cellule B, in cui la persona sviluppa linfonodi ingrossati nel mediastino.
- Linfoma di Burkitt, coinvolge le cellule B e colpisce molto i bambini. Tende a produrre sintomi molto rapidamente.
- Linfoma a cellule T periferiche, una variante che colpisce le cellule T mature. Tende a svilupparsi rapidamente e può coinvolgere fegato, ossa, sistema digerente e cute.
- Linfoma linfoblastico
- Linfoma blastico delle cellule NK
- Linfoma enteropatico associato alle cellule T
- Linfoma epato-splenico delle cellule T gamma delta
Stadiazione
- Stadio 1, che può indicare che:
il linfoma è in un singolo linfonodo o in un singolo gruppo di linfonodi o in un organo del sistema linfatico (timo, ad esempio)
il linfoma è in una sede extranodale - Stadio 2, che può indicare che:
il linfoma è in due o più gruppi linfonodali il linfoma è extranodale ed in uno o più gruppi linfonodali
ad ogni modo le due sedi linfomatose sono sullo stesso versante del diaframma (sopra o sottodiaframmatico) - Stadio 3, che indica che il linfoma si trova sui due versanti del diaframma, come ad esempio linfoma ascellare e linfoma della milza
- Stadio 4, che può indicare che:
il linfoma è in una sede estranodale e i linfonodi sono coinvolti
il linfoma è in più sedi extranodali (fegato, ossa o polmoni)
Sintomi e segnali
Molte persone presentano linfoadenopatie periferiche asintomatiche. La malattie è localizzata in alcune persone, ma la maggior parte presenta diverse aree di interessamento. Le linfoadenopatie mediastiniche e retroperitoneali possono causare problemi espansivi ai vari organi adiacenti. Possono esserci sintomi dominanti in sedi extralinfonodali (linfoma gastrico che somiglia ad un carcinoma gastrico; un linfoma intestinale può causare una sindrome da malassorbimento).
Occasionalmente le persone con estesa diffusione addominale o toracica possono sviluppare una ascite chilosa od un chilotorace a causa della ostruzione linfatica. La perdita di peso, la febbre, la sudorazione notturna e l'astenia indicano la malattia disseminata [6]. Possono essere presenti epato o splenomegalia.
Possono verificarsi due problemi nel NHL ma rari nel linfoma di Hodgkin: la congestione e l'edema del collo e della faccia da compressione della vena cava superiore. Compressione degli ureteri a causa di masse linfonodali retroperitoneali con insufficienza renale secondaria.
Diagnosi
- Radiografia del torace
- TC del torace, dell'addome e della pelvi (possibilmente integrati da una PET-CT)
- Esami ematici
- Test HIV, epatite B e C
- Biopsia linfonodale e midollare
- RMN della colonna vertebrale se sono presenti segni neurologici
2. Cosa dicono le 5 Leggi Biologiche?
Anzitutto, conosci le 5 Leggi Biologiche?
- No, non le conosco.
In questo caso ti invito a leggere ACCURATAMENTE questa pagina prima di continuare a leggere. - Si, le conosco.
Quello che la Medicina Ufficiale chiama Linfoma non-Hodgkin è il risultato di un Programma SBS che coinvolge i tessuti degli archi branchiali e dell'epitelio pavimentoso di numerose strutture. Si tratta di strutture di derivazione ectodermica che rivestono internamente le strutture linfatiche presenti nel collo, nel mediastino, nell'addome ed in altri distretti.
Il conflitto biologico che attiva queste strutture è quello di paura frontale, ovvero di paura di qualcosa che la persona sente avanzare inesorabilmente, come la paura della malattia (cancro), del pensionamento, dell'invalidità, della morte o di altro che la persona percepisce come incombente ed inarrestabile.
Nella fase attiva di conflitto queste strutture si ulcerano per aumentare il loro diametro e consentire un passaggio migliore di acqua (essendo residui delle strutture branchiali, che consentivano di respirare in ambiente acquatico, il loro compito è di far passare acqua per poter respirare). Trattandosi di strutture con sensibilità corrispondente alla cavità arcaica oro-faringo-anale, l'ulcerazione non è silente e asintomatica, ma può causare dolori lancinanti nell'area del collo, specialmente posteriore, può causare anche tosse secca.
A conflitto risolto, quando la persona smette di avere paura e le cose si sono risolte, le ulcerazioni devono essere riparate e inizia la fase A della PCL con forte edema dei vasi linfatici. Il deflusso dei liquidi viene momentaneamente interrotto e si formano raccolte liquide a monte che possono quindi essere viste radiologicamente o rendersi palpabili.
In questo momento viene fatta la diagnosi dalla MU, quando la persona si fa vedere dal medico.
Nella crisi epilettoide si possono avere attacchi di panico.
Nella fase B della PCL, i dotti branchiali si sgonfiano e le cisti possono a loro volta sgonfiarsi. I linfonodi tornano a dimensioni più contenute.
Se la persona viene sottoposta a chemioterapia, che è un tipo di terapia che stimola la simpaticotonia, c'è un evidente miglioramento della situazione locale, con calo del gonfiore linfonodale ed è assai probabile che la persona, che era già nella fase di riparazione, guarisca definitivamente se...
...se non cade nuovamente preda del panico della malattia o della morte, panico determinato dalla stessa diagnosi, dalla devastante azione terapeutica, dal pericolo delle recidive, dal vedersi non più in grado di assolvere ai propri compiti, ecc. ecc. La diagnosi di "cancro" è fonte di nuova paura frontale e di possibile, probabile recidiva di malattia.
Legenda delle sigle: CA = Conflitto Attivo; PCL = PostConflittoLisi; CE = Crisi Epilettoide; SB = Senso Biologico;
Come sei giunto/a alla diagnosi?
Avevo od ho uno o più di questi sintomi:- rigonfiamenti al collo, o all'ascella, o all'inguine: indicano gli effetti delle attivazioni boiologiche a carico dei linfonodi. Il fatto che siano rigonfiamenti non dolenti o dolenti alla palpazione, indica che il processo di riparazione è giunto alla fase finale. Il linfonodo attivato è per forza più grande di un linfonodo normale, per poter adempiere meglio al suo compito di difesa;
- intense sudorazioni notturne: sono manifestazioni della seconda fase della riparazione;
- febbricola che andava e veniva: la febbre indica la fase di riparazione, il fatto che sia altalenante indica che la riparazione è in sospensione o che ci sono recidive conflittuali;
- perso molto peso corporeo: indica un grande consumo di energia e materia durante la fase di conflitto attivo o che le recidive conflittuali sono numerose;
- prurito inspiegabile: anche questo sintomo compare nella seconda fase di riparazione;
- tonsille molto gonfie: indicano una fase di riparazione in atto o un completamento dell'attivazione ripetuta a carico della tonsille;
- fegato o milza ingrossati: indicano una fase di riparazione in atto e una forte edemizzazione dei due organi;
- mi mancava il respiro: la fase di riparazione dei linfonodi mediastinici può essere così intensa da causare un forte edema e una compressione delle strutture vascolari mediastiniche (vena cava superiore) o delle strutture tracheo-bronchiali;
- ho scoperto di essere anemico/a e mi sentivo molto stanco/a: durante la fase di riparazione ci può essere una intensa emodiluizione od una forte soppressione della funzione emopoietica midollare;
- globuli bianchi bassi: per lo stesso motivo indicato al sintomo precedente;
- piastrine molto basse: per lo stesso motivo indicato al sintomo precedente.
3. Come mi possono curare?
Forse dovresti considerare il fatto che nessuno può conoscerti meglio di te stesso/a.
- Schema BEAM: Carmustina + Etoposide + Citarabina + Melfalan
- Schema FMD: Fludarabina + Mitoxantrone + Desametasone
- Schema R-CHOP: Rituximab + Ciclofosfamide + Doxorubicina + Vincristina + Prednisolone
- Schema R-CVP: Rituximab + Ciclofosfamide + Vincristina + Prednisolone
- Schema RICE: Rituximab + Ifosfamide + Carboplatino + Etoposide
- Schema FAD: Fludarabina + Doxorubicina + Desametasone
- Metotressato
- Clorambucile
4. Come mi posso curare?
Una buona occasione di consapevolezza ed evoluzione!
- Non lasciarti prendere dal panico e dagli attacchi di panico
Entrare nel panico farà sì che il subconscio prenda le redini avviando programmi biologici di cui non sei cosciente. Occorre evitare il panico, può quindi essere utile il Rescue Remedy di Bach.
Estinguere la rabbia, sostituendola con l'Amore.
Se ami te stesso/a, anzitutto non avrai alcun conflitto con te stesso/a, ne' di svalutazione, ne di colpevolezza. Se ami il prossimo, non ci saranno conflitti con gli altri. - Sopportare la vagotonia
L'uomo è un animale diurno, è indotto a cacciare, raccogliere i frutti, agire di giorno e riposare di notte. È durante la notte che tutto è automatizzato in modo che l'organismo concentri il suo lavoro nel tubo digerente. Hai meno attività cerebrali, cardiaca e respiratoria.
È normalmente nella notte che tutte le malattie si fanno più insopportabili, in quanto è in questa vagotonia che il cervello ripara meglio e può avere più edemi. Si può fare qualcosa per ridurre questi edemi, in modo che siano più sopportabili, ma solo ridurli. Se tenti di impedirli, non avverrà la riparazione. È importante evitare un uso eccessivo di farmaci e cortisone. - Tutte le sere fai il bilancio della giornata
Se hai lavorato troppo, se ti sei arrabbiato/a eccessivamente, occorre riposare obbligatoriamente. Occorre prendersi cura di se' stessi. Nessuno può farlo al posto tuo. Occupati di te stesso/a, fai un ripasso della giornata, interessati alla vita, prendine nota, fai questo bilancio.
Non riposare a sufficienza mette il cervello e l'organismo in simpaticotonia, impedendo la vagotonia riparatrice. In questo modo si impedisce la guarigione. - Pianifica la tua giornata
Devi prevedere almeno 6 ore di riposo oltre a quello notturno. OCCORRE CONCENTRARSI SULLA TUA GUARIGIONE perché questa è possibile. Occorre evitare di entrare nello stress dell'agire.
Con 6 ore di riposo, oltre a quelle della notte, si ha una sufficiente vagotonia.
Il cervello ha una forza straordinaria per curarti a dispetto di tutto quello che fai contro di lui (tra paure, liti, messaggi deprimenti o terribili che ricevi durante il giorno e a causa delle azioni). - Fai sempre prima il necessario
Occorre scartare il superfluo e riposare, a cuor leggero, in quanto stai facendo ciò che corrisponde alla tua cura e non il contrario. Riposare non è perdere tempo, ma prendere tempo. Fai ciò che è assolutamente necessario, ti permette di dimostrare che esisti. Nonostante questa diagnosi, desideri dimostrare che puoi fare, ma se passi le 3 ore di impegno fisico o psicologico, devi riposarti.
La cosa migliore è leggere qualcosa di leggero, divertente, guardare film divertenti, potendoli vedere nelle quantità che più ti soddisfano. È la terapia della risata, evitando i notiziari che riportano guerre, incidenti, attentati o filmati di morte e violenza. - Rifiuta la collera, la rabbia e soprattutto la Paura IMPORTANTISSIMO!!!
Non consentire agli altri di opporsi alle tue decisioni. Recriminare, arrabbiarsi, discutere con gli altri è uno dei drammi maggiori che garantiscono la ricaduta o l'impossibilità di curarsi.
"Necessito di loro, del loro aiuto e non della loro opposizione permanente". Questo sottrae calorie e forze necessarie al cervello per riparare e monopolizzare le energie per combattere, può esporti al giudizio di chi ti attornia e queste persone non sanno nulla, parlano tanto per parlare, mentre tu non ti liberi dallo stress. - Privilegia il riposo notturno
Devi privilegiare il riposo notturno nella misura del possibile, se questo non è semplice, non c'è da preoccuparsi a star svegli fino alle 2 o alle 3 di notte, guardando dei film o leggendo, assumendo uno o più caffè (che riduce anche l'edema cerebrale).
Successivamente, man mano che migliori, potrai tornare al tuo orario normale. - Mangia in modo salubre e leggero
Trattandosi di organi e funzioni mesodermici, è necessaria una buona quota proteica, più che zuccherina. La dieta Budwig può esserti molto utile. Assumi uova, formaggi freschi come ricotta, caprino. Mangia carne di pollo biologico (vero). Non assumere troppa acqua. Bevi latte di capra se vuoi. Suddividi i pasti in diverse porzioni e ringrazia con una preghiera quello che mangi. Mangia lentamente, senza TV e senza telefono, mentre conversi piacevolmente con una persona che ti supporta. Se mangi molto, la digestione consumerà molte calorie che è meglio siano dirette alla guarigione. EVITA ASSOLUTAMENTE L'ALCOOL. Se hai ascite puoi usare tisane drenanti, il tè verde, la bollitura di carote e sedano. - Curati normalmente se compare il dolore
Si possono prendere rimedi allopatici e omeopatici come d'abitudine, ciò non metterà la guarigione in pericolo.
Leggi questa pagina. - Attendi con pazienza il vero miglioramento
Se non ti spaventi per i piccoli o grandi inconvenienti della riparazione e attendi riposando nel miglior modo possibile, il miglioramento arriverà.
Se passi dalla fase culminante della fase di riparazione, manifesterai molti edemi che possono avere manifestazioni moleste, come dolori, vertigini, febbre se gli edemi si trovano nel tronco cerebrale, malessere.
Ciò NON DEVE SPAVENTARTI: non si tratta di cose gravi, ma dello sforzo della riparazione. Devi aspettare pazientemente senza avere la convinzione di "essere segnato", altrimenti non c'è cura. - Considera le tue ATTUALI condizioni
Come ti senti? Non guardare il futuro, tanto meno il passato che ti crea la collera. Radicati nel presente, ad esempio con la meditazione e la respirazione diaframmatica. - Considera le seguenti possibilità, specialmente se hai una vita "tossica" e iponutrita.
- Abbandona la paura
Se la tua emozione dominante è la paura nascosta o manifesta, considera la Floriterapia di Bach per cercare di giungere alla sua origine e vederla con occhi diversi. Puoi effettuare del lavoro su di te considerando i lasciti transgenerazionali, facendoti aiutare da un operatore che tratta questi argomenti. La paura si può ereditare.
Evitare le recidive
Come per tutti i tumori, è importante evitare le recidive. Per fare questo occorre andare alle cause bio-emotive di questa forma di tumore: inadeguatezza che causa paura, vivere nel futuro e nella sua inesorabilità, spavento per qualcosa che si crede essere invincibile e di cui non si riesce a liberarsi, sensazione di andare incontro ad un destino implacabile e inaccettabile. La persona è proiettata nel futuro dal quale si sente soffocare e che non riesce ad evitare.
Occorre considerare la propria percezione di paura di non riuscire ad affrontare il futuro e ciò di cui sarà carico, la sensazione di essere fuori tempo e non riuscire a ricollocarsi, la convinzione che il futuro sia immodificabile e che si sia vittime di esso. Occorre riconsiderare la propria parte nel determinare il futuro.
Contattare la propria percezione di svalutazione, di incapacità e/o inadeguatezza e la paura che da esse ne deriva.
In Natura la gazzella non ha paura di non farcela a sfuggire al leone che la insegue, essa corre senza avere dubbi sulla propria capacità di farlo e non crede di cadere sicuramente vittima del leone stesso. Ma soprattutto, la gazzella vive serena in assenza del leone.
Sebbene noi non siamo solo animali, è importante rispettare la parte animale, la corporeità e nel momento in cui essa si manifesta.
Prima i bisogni del corpo e poi quelli della mente.
Impara a riconoscere le tue possibilità e le tue capacità. Centrati su ciò che puoi attualmente, su ciò che sei attualmente in grado di fare. Abbandona il futuro, che non esiste, vivi il presente e confida sulla ricchezza in suo possesso. Abbandona i progetti di domani e realizza quelli di oggi, confidando sul fatto che hai già tutto quello che ti serve. Rinuncia a scappare e fallo serenamente. Affronta il tuo presente, che è l'unica realtà che hai.
Attualmente non ci sono studi sufficienti o di paragone, che possano definire quale sia il ruolo delle pratiche vaccinali sull'insorgenza o sulla facilitazione al contrarre un linfoma.
Due parole a proposito della terapia
Secondo le 5LB il linfoma si mostra nella fase di riparazione, caratterizzata da una forte parasimpaticotonia. La persona sta male, talora in modo drammatico. La chemioterapia è un forte simpaticotonico che può effettivamente dare l'impressione di far risorgere la persona. La questione è che questa chemio interrompe la conclusione del processo. Dapprima la persona sta bene (remissione), poi quando viene sospesa la terapia ci può essere una recidiva o ripresa di malattia. La persona può stare anche peggio di quando tutto è iniziato. La successiva terapia solitamente è molto intensa e può consumare le restanti riserve energetiche della persona.
- [1]: La medicina ufficiale non conosce le finalità biologiche dei microorganismi e rinvenendoli all'interno di linfonodi o altro materiale biologico, conclude che siano la causa della alterazione struttural-funzionale e della "malattia". Leggi la Quarta Legge Biologica
- [2]: questo è un reperto statistico senza alcun fondamento biologico. La presenza dell'Helycobacter in 100 persone non determina il NHL nelle stesse 100 persone, quindi non può essere definito una causa di NHL, ne' un fattore di rischio.
- [3]: è paradossale e drammatico il fatto che una terapia nata per curare un evento, sia una causa possibile di un altro evento dello stesso tipo.
- [4]: Il test HIV è comunemente conosciuto come "test dell'AIDS". Si tratta, tuttavia, di una dicitura impropria, poiché questo test indica solamente se una persona abbia anticorpi anti-HIV, e non se la stessa sia malata di AIDS. Purtroppo il risultare positivi al test. seppur senza alcun sintomo di alcuna malattia, può essere fonte di un gravissimo shock biologico in grado di scatenare tutta la sindrome conosciuta come AIDS.
- [5]: Tratto dal libro "EMBRIOLOGIA, ISTOLOGIA E ANATOMIA"
5. Chi attiva e controlla i geni?
Un ulteriore concetto assunto come vero e drammatico è che ogni individuo ha al suo interno i geni del cancro o di altre malattie, lasciando intendere che la vita di un individuo è una costante ed interminabile roulette russa. Ma se questo fosse vero, perché alcune persone sviluppano il cancro e altre no? Chi o cosa, nelle prime, ha avviato l'azione cancerosa o patologica?
In termini più ampi, a cosa servono i geni?
Il Dr. Lipton ha introdotto il concetto che i prodotti dell'attivazione genica, non sono dovuti ad una attivazione casuale ed imprevedibile, ma ad una precisa indicazione derivante dall'ambiente intra ed extracellulare.
Le proteine sono la struttura del corpo umano e ci sono circa 70.000 tipi di proteine all'interno del corpo, ma non possono alloggiare tutte all'interno di ogni singola cellula. Supponiamo che un segnale proveniente dall'esterno, indichi alla cellula di fare una specifica cosa, ma all'interno della cellula non c'è la proteina necessaria a fare tutto questo. Cosa succede?
Entrando all'interno del nucleo sappiamo che il DNA che costituisce i geni non è liberamente esposto nella sua interezza, ma è protetto da un guscio di proteine (sleeve) che nasconde il DNA. Questo per un semplice motivo. Perchè se la cellula ha necessità di avere l'attivazione di un particolare gene, deve esporre la sezione specifica del gene il quale, poi, verrà copiato (RNA) e utilizzato per produrre la proteina mancante.
Questo meccanismo comporta l'assunzione di un concetto cruciale che sancisce che i geni non si attivano autonomamente, ma unicamente quando sia richiesta la loro attivazione. Non è quindi il gene che decide quando entrare in azione, ma l'ambiente esterno che chiede una risposta ad una specifica condizione. In altri termini la percezione controlla i geni (Perceptions controls genes).
Anche per le mutazioni genetiche, la diffusa convinzione che i geni vengano mutati casualmente e senza apparente motivo, è destinata a cadere. Il Dr. Lipton ha dimostrato che non è mai una mutazione randomizzata, ma che il patrimonio genetico comprende dei geni in grado di avviare la mutazione genetica stessa, quando l'essere vivente ha la percezione che sia necessario avviare tale mutazione. Sono le percezioni derivate dall'ambiente e/o dalle proprie credenze che determinano le mutazioni.
Due individui che vivono in uno stesso ambiente, possono giudicarlo in modo differente, uno stressante e l'altro vivibile e sopportabile; uno dei due potrà avviare la mutazione genetica per rispondere allo stress percepito, non ad un indimostrabile stress reale. Se ne può concludere che la percezione riscrive i geni. - [6]: Questi sintomi indicano in realtà la fase di riparazione del conflitto di svalutazione alla base della alterazione.