Melanoma
1. Ho questa diagnosi: cosa dice la Medicina?
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi
Il Melanoma maligno cresce dai melanociti in una area pigmentata (pelle, mucose, occhi, o nel SNC). La metastasi è correlata con la profondità dell'invasione dermica. Con la diffusione, la prognosi è negativa. La diagnosi avviene con la biopsia. La ampia resezione chirurgica è la regola terapeutica principale.
La malattia metastatizzata richiede chemioterapia, ma è difficilmente curabile.
I Melanomi capitano principalmente sulla pelle, ma anche nella mucosa orale e genitale e sulla congiuntiva. Variano in grandezza, forma e colore (solitamente pigmentati) e per la loro propensione alla invasione e alla metastatizzazione. Questa avviene per via linfatica e vascolare. Le metastasi locali avvengono con la formazione di papule satelliti o noduli che possono o meno essere pigmentati. Possono avvenire metastasi dirette alla pelle o agli organi interni, ed occasionalmente possono essere scoperti noduli metastatici o linfonodi ingrossati, prima che avvenga la scoperta del melanoma originario.
Stadiazione
Scala di ClarkSi tratta di un modo per misurare quanto sia profonda la alterazione nello spessore della pelle e quale strato sia coinvolto. Questa scala è composta di 5 livelli:
- Livello 1 detto anche Melanoma in situ - le cellule del melanoma sono solo nello strato esterno della pelle (epidermide)
- Livello 2 in cui ci sono cellule melanomatose nello strato immediatamente sotto l'epidermide, detto derma papillare
- Livello 3 in cui le cellule melanomatose sono giunte al derma reticolare
- Livello 4 in cui il melanoma si è diffuso nel derma reticolare
- Livello 5 in cui il melanoma ha coinvolto l'ipoderma
- Stadio 0 o Melanoma in situ: indica la presenza di cellule melanomatose nell'epidermide. Le cellule sono tutte nel contesto dello strato in cui sono nate e non hanno coinvolto altri strati cutanei;
- Stadio 1: suddiviso in due parti:
- Stadio 1A: che indica che:
il melanoma ha uno spessore inferiore a 1 mm.
l'epidermide che lo ricopre può essere o meno interrotta all'osservazione microscopica (ulcerazione o meno) - Stadio 1B: che indica che il melanoma è tra 1 e 2 mm. di spessore e non è ulcerato.
- Stadio 1A: che indica che:
- Stadio 2: suddiviso in tre parti:
- Stadio 2A: che indica che:
il melanoma è tra 1 e 2 mm di spessore e l'epidermide che lo ricopre è ulcerata al microscopio
il melanoma è tra i 2 e i 4 mm di spessore ma non è ulcerato - Stadio 2B: che indica che:
il melanoma è tra i 2 e i 4 mm di spessore e l'epidermide che lo ricopre è ulcerata al microscopio
il melanoma è fino a 4 mm di spessore ma non ulcerato - Stadio 2C: che indica che il melanoma è fino a 4 mm di spessore e l'epidermide che lo ricopre è ulcerata.
- Stadio 2A: che indica che:
- Stadio 3: le cellule tumorali hanno coinvolto i linfonodi limitrofi al melanoma. O si sono diffuse ad una area tra il tumore primario e i linfonodi tributari di quella zona.
- Stadio 4: è definito Melanoma avanzato, il che significa che ha coinvolto altre parti del corpo come polmoni, fegato, ossa, cervello, intestino, surrenali, linfonodi distanti e altre zone cutanee
Eziologia
Non esiste una causa definita, ma fattori di rischio che includono:- Esposizione al sole [1]
- Anamnesi familiare e personale
- Pelle delicata
- Numero crescente di nevi melanotici
- Immunosoppressione [2]
- Ampi nevi melanotici congeniti
- Sindrome da nevi displasici
2. Cosa dicono le 5 Leggi Biologiche?
Anzitutto, conosci le 5 Leggi Biologiche?
- No, non le conosco.
In questo caso ti invito a leggere ACCURATAMENTE questa pagina prima di continuare a leggere. - Si, le conosco.
Secondo le 5LB il melanoma è la manifestazione esteriore di un SBS del mesoderma antico il cui valore conflittuale è l'attacco, l'insudiciamento.
Questo tipo di neoplasia è in relazione allo strato del Corion cutaneo di derivazione mesodermica antica, i cui relè di attivazione si trovano nel cervelletto.
Il conflitto basale per questo tipo di manifestazione è quello di attacco. Attacco alla propria integrità, contatto ritenuto sporco, senso di insudiciamento; impressione forte relativa a deformazione della pelle vista su di sé o su altri [3]; delusione o repulsione per il proprio aspetto.
In fase di conflitto attivo il derma produce più tessuto a fini di protezione, di scudo, per proteggersi dall'attacco, dal contagio e dallo sporco. A seconda della profondità in cui avviene l'attivazione tissutale, possono essere coinvolti i melanociti e le cellule sono particolarmente diverse e funzionalmente molto attive, per poter produrre lo scudo protettivo il prima possibile. È questa la ragione della forte aggressività.
Compaiono le lesioni cutanee provviste o meno di pigmento e sono alterazioni asintomatiche.
Quando la persona risolve il suo conflitto, inizia la fase A della PCL. L'espansione della lesione si arresta e l'area colpita si gonfia, può divenire pruriginosa e arrossata.
Nella fase B della PCL inizia l'azione batterica di smantellamento, per cui il nevo melanomatoso potrebbe ulcerarsi e anche sanguinare spontaneamente. Il veloce turno-over cutaneo rende più rapida la scomparsa della macchia cutanea.
L'aggressività e la rapida espansione di questa "malattia" è giustificata dall'emergenza data dalla percezione di attacco vissuta dalla persona. Quando però la persona nota la macchia sulla cute, può percepire un conflitto di insudiciamento o deturpazione, un nuovo attacco quindi, con ulteriore intensificazione della manifestazione. Questo fa si che le recidive conflittuali siano numerose e per questo potenzialmente fatali.
- Flavio Bianchi: Il melanoma non è solo un conflitto di attacco, ma di "sradicamento". Immagina cosa prova un orso o un lupo che si strappano la zampa prigioniera della tagliola. Ho perso le mie radici, non sono più utile al mio Clan. Il sindacalista licenziato e non difeso da nessuno, nemmeno dal suo sindacato. "Sono dovuto fuggire dal mio paese perché l'economia è crollata e qui non ho trovato nessuno..." Tante storie di "sradicamento dalle proprie radici".
- Sandra García: Secondo le Leggi Biologiche della NMG, si può dimostrare che il melanoma è causato da un conflitto biologico di "attacco contro la propria integrità", vale a dire un conflitto che si patisce quando, nel momento della DHS, si è vittima di qualche stimolo che coinvolge la propria integrità fisica (ad esempio: sentirsi scottati) o, che è più frequente, nella propria integrità morale (ad esempio: quando si patisce una diffamazione, una ingiuria o un insulto nella propria reputazione). È un conflitto del sentirsi macchiati, deturpati, sfigurati (fisicamente o moralmente). Cresce durante la fase attiva del conflitto; e nella fase di riparazione si riduce per azione dei microbi specializzati; o in assenza di questi, smette di crescere e si incapsula (in questo caso si diagnosticherà un tumore benigno). Il sentito biologico è di aiutare l'organismo a difendersu ed a proteggersi biologicamente nella propria integrità, all'indurre una proliferazione cellulare dei melanociti (cellule che producono la melanina che da pigmentazione alla pelle). L'organismo crea una specie di "scudo protettore" contro lo stimolo che minaccia l'integrità (fisica; e nel caso dell'essere umano, anche morale). È una specie di scudo biologico.
Un aspetto curioso del melanoma, che avviene con molta frequenza è il cosiddetto "circolo vizioso": più cresce il melanoma, più la persona si sente macchiata o sfigurata (per la presenza delle macchie scure del tumore), il che contribuisce a mantenere ed intensificare il conflitto, provocando un accrescimento maggiore del melanoma. Ciò si associa quasi sempre al panico della "progressione del cancro", che stimola nuovi conflitti biologici e le conseguenti metastasi (o supposta "disseminazione del melanoma” nell'organismo).
Legenda delle sigle: CA = Conflitto Attivo; PCL = PostConflittoLisi; CE = Crisi Epilettoide; SB = Senso Biologico;
Simbolismo corporeo
Per comprendere le ragioni conflittuali di un melanoma, è importante comprendere il valore simbolico dell'area in cui si verifica.- Testa: rappresenta il padre, l'intelletto, il dominio, la comunicazione. «Sono attaccato nei miei pensieri?», «Il mio dominio intellettuale è sporcato, attaccato?», «Devo proteggere i miei pensieri?»
- Volto: simbolicamente si dice: «avere una bella faccia» (buona espressione); «mostrare a qualcuno una bella faccia» (sii gentile, anche se c'è ostilità); «sputare in faccia» (disprezzare); «perdere la faccia» (perdere prestigio tollerando un'offesa all'onore, alla reputazione); «salvare la faccia» (salvaguardare prestigio, dignità); «affrontare faccia a faccia» (agire efficacemente in presenza di una difficoltà).
La persona che può avere un melanoma sul viso è una persona che si vergogna facilmente, che si sente umiliata per il minimo motivo (quindi fa scudo). Le persone che si sentono in colpa facilmente e che si sforzano di essere ciò che gli altri si aspettano da loro hanno anche paura di perdere la faccia. Si sforzano di mostrare una buona faccia.
La faccia è la prima parte del tuo essere che si rivolge o accoglie l'universo. Normalmente, uno sguardo ti dà sensazioni su qualcuno a seconda che il suo viso sia radioso, luminoso, sorridente o, al contrario, cupo, irritato, triste. Il volto è quindi in relazione con la tua immagine, la tua identità, il tuo ego. Se vuoi nascondere un aspetto della tua personalità o se nascondi qualcosa a te stesso, anche il tuo viso indossa questa maschera (scudo) diventando duro e cambiando aspetto. - Occhi: Un melanoma retinico significa che vuoi proteggerti da qualcosa che accade e che vedi costantemente o che vedi deturpato e quella deturpazione ti colpisce duramente.
Considera che mettere uno scudo protettivo non cambia la minaccia che insulta la tua vista, ma ti salva la vita. - Collo: Il collo è la parte del corpo che sostiene la testa ed è una zona intima, delicata, vitale. Per i popoli estremo-orientali è un'area intoccabile e molto sensuale. Un melanoma in questa area può indicare la violazione della propria intimità, l'essersi sentiti le mani al collo, l'essere stati attaccati alla gola. Se è posteriore l'attacco è alle spalle, «Mi hanno preso per il collo».
- Schiena: la schiena e la pelle della schiena sono simbolicamente la parte che non si può vedere. Si oppone la schiena per proteggere il ventre molle. Indica ciò che è nascosto, ciò che non si può affrontare, l'area di minor difesa, la zona che non si può controllare. Un melanoma sulla schiena indica un attacco ricevuto alle spalle, un tradimento, una porcata subita senza potersene accorgere, qualcosa tramato a propria insaputa.
- Petto: il petto è l'area che opponiamo al mondo, che mostriamo a chi ci affronta. Si dice «Prendere di petto la situazione» e sul petto si accoglie chi ci è caro, chi vogliamo proteggere con le braccia «Accogliere in seno alla famiglia». Un melanoma sul petto può far riferimento ad un attacco provenuto da chi avevamo accolto, un affronto ignobile da cui proteggersi rapidamente. Oppure l'affronto che ci viene fatto è insidioso, molto fastidioso.
- Braccia: Le braccia rappresentano la capacità di accogliere le nuove esperienze di vita. Si usano per toccare, per esprimere la propria creatività, il proprio potenziale d'azione e il proprio amore. Si può entrare in contatto con le persone, avvicinarle e dar loro il benvenuto. Le braccia accolgono e difendono. Un melanoma sul versante interno delle braccia può indicare un attacco da chi hai accolto, da chi abbracci. Forse percepisci che quell'abbraccio obbligato è sporco, irritante e da cui ti devi difendere. Un melanoma sul versante esterno può indicare il bisogno di indossare lo scudo del guerriero, per difendersi dagli attacchi altrui. Forse hai tentato di allontanare chi ti ha attaccato o sporcato, ma costui è costantemente all'attacco.
- Addome: l'addome è l'area più debole del corpo, dove ci sono gli intestini, dove risiede il concetto di famiglia. Un melanoma in questa zona può indicare l'aver ricevuto "una coltellata nella pancia", un'offesa da chi fa parte del clan, un qualcosa che deurpa, che sporca che insudicia la famiglia e il clan. Il melanoma è il tentativo di mettere uno scudo che protegga la pancia.
- Zona genitale: questa area è legata alla sessualità ed alla possibilità di riproduzione. Un melanoma in questa zona indica una sessualità vissuta come un attacco, come qualcosa di sporco e ignobile. I toccamenti possono essere vissuti come sporcizia da cui proteggersi, ma potrebbe anche indicare uno sradicamento sessuale (essere costretti a fare sesso con la persona indesiderata e non con quella voluta). Il sesso è vissuto come un attacco alla propria integrità.
- Piedi: la pelle dei piedi contattano la strada, la terra, il terreno. Simbolicamente la Terra rappresenta il concetto di madre. Un melanoma plantare può indicare un percorso accidentato su cui si deve procedere forzatamente e sul quale ci sono costanti minacce, attacchi, sporcizie. Può indicare che i contatti con la madre sono dannosi, poco puliti. Oppure può indicare che si sta percorrendo "un terreno che scotta".
Come sei giunto/a alla diagnosi?
Ho notato che un neo:- è diventato più grande: che probabilmente indica la fase attiva del conflitto
- ha cambiato forma, in modo particolare con margini irregolari: che probabilmente indica la fase attiva del conflitto
- ha cambiato colore, divenendo più scuro o con più colori: che probabilmente indica che il conflitto è altalenante
- ha cambiato simmetria
- ha cominciato a prudere o a darmi dolore: che indica probabilmente una fase di riparazione
- ha cominciato a sanguinare o a fare la crosta: che indica probabilmente una fase di riparazione
- appariva infiammato: che indica probabilmente una fase di riparazione
3. Come mi possono curare?
Forse dovresti considerare il fatto che nessuno può conoscerti meglio di te stesso/a.
- Chirurgia, che prevede l'asportazione della lesione con o senza bonifica linfonodale loco-regionale
- Radioterapia della lesione e/o dei linfonodi tributari
- Chemioterapia mirata, che può far uso dei seguenti farmaci:
- Vemurafenib (farmaco riconosciutamente cancerogeno dall'Agenzia Italiana del Farmaco)
- Dabrafenib
- Ipilimumab
- Nivolumab
- Encorafenib + Binimetinib
- Dabrafenib + Trametinib
- Pembrolizumab
4. Come mi posso curare?
Una buona occasione di consapevolezza ed evoluzione!
- Non lasciarti prendere dal panico e dagli attacchi di panico
Entrare nel panico farà sì che il subconscio prenda le redini avviando programmi biologici di cui non sei cosciente. Occorre evitare il panico, può quindi essere utile il Rescue Remedy di Bach.
Estinguere la rabbia, sostituendola con l'Amore.
Se ami te stesso/a, anzitutto non avrai alcun conflitto con te stesso/a, ne' di svalutazione, ne di colpevolezza. Se ami il prossimo, non ci saranno conflitti con gli altri. - Sopportare la vagotonia
L'uomo è un animale diurno, è indotto a cacciare, raccogliere i frutti, agire di giorno e riposare di notte. È durante la notte che tutto è automatizzato in modo che l'organismo concentri il suo lavoro nel tubo digerente. Hai meno attività cerebrali, cardiaca e respiratoria.
È normalmente nella notte che tutte le malattie si fanno più insopportabili, in quanto è in questa vagotonia che il cervello ripara meglio e può avere più edemi. Si può fare qualcosa per ridurre questi edemi, in modo che siano più sopportabili, ma solo ridurli. Se tenti di impedirli, non avverrà la riparazione. È importante evitare un uso eccessivo di farmaci e cortisone. - Tutte le sere fai il bilancio della giornata
Se hai lavorato troppo, se ti sei arrabbiato/a eccessivamente, occorre riposare obbligatoriamente. Occorre prendersi cura di se' stessi. Nessuno può farlo al posto tuo. Occupati di te stesso/a, fai un ripasso della giornata, interessati alla vita, prendine nota, fai questo bilancio.
Non riposare a sufficienza mette il cervello e l'organismo in simpaticotonia, impedendo la vagotonia riparatrice. In questo modo si impedisce la guarigione. - Pianifica la tua giornata
Devi prevedere almeno 6 ore di riposo oltre a quello notturno. OCCORRE CONCENTRARSI SULLA TUA GUARIGIONE perché questa è possibile. Occorre evitare di entrare nello stress dell'agire.
Con 6 ore di riposo, oltre a quelle della notte, si ha una sufficiente vagotonia.
Il cervello ha una forza straordinaria per curarti a dispetto di tutto quello che fai contro di lui (tra paure, liti, messaggi deprimenti o terribili che ricevi durante il giorno e a causa delle azioni). - Fai sempre prima il necessario
Occorre scartare il superfluo e riposare, a cuor leggero, in quanto stai facendo ciò che corrisponde alla tua cura e non il contrario. Riposare non è perdere tempo, ma prendere tempo. Fai ciò che è assolutamente necessario, ti permette di dimostrare che esisti. Nonostante questa diagnosi, desideri dimostrare che puoi fare, ma se passi le 3 ore di impegno fisico o psicologico, devi riposarti.
La cosa migliore è leggere qualcosa di leggero, divertente, guardare film divertenti, potendoli vedere nelle quantità che più ti soddisfano. È la terapia della risata, evitando i notiziari che riportano guerre, incidenti, attentati o filmati di morte e violenza. - Rifiuta la collera, la rabbia e soprattutto la Paura IMPORTANTISSIMO!!!
Non consentire agli altri di opporsi alle tue decisioni. Recriminare, arrabbiarsi, discutere con gli altri è uno dei drammi maggiori che garantiscono la ricaduta o l'impossibilità di curarsi.
"Necessito di loro, del loro aiuto e non della loro opposizione permanente". Questo sottrae calorie e forze necessarie al cervello per riparare e monopolizzare le energie per combattere, può esporti al giudizio di chi ti attornia e queste persone non sanno nulla, parlano tanto per parlare, mentre tu non ti liberi dallo stress. - Privilegia il riposo notturno
Devi privilegiare il riposo notturno nella misura del possibile, se questo non è semplice, non c'è da preoccuparsi a star svegli fino alle 2 o alle 3 di notte, guardando dei film o leggendo, assumendo uno o più caffè (che riduce anche l'edema cerebrale).
Successivamente, man mano che migliori, potrai tornare al tuo orario normale. - Mangia in modo salubre e leggero
Trattandosi di organi e funzioni mesodermici, è necessaria una buona quota proteica, più che zuccherina. La dieta Budwig può esserti molto utile. Assumi uova, formaggi freschi come ricotta, caprino. Mangia carne di pollo biologico (vero). Non assumere troppa acqua. Bevi latte di capra se vuoi. Suddividi i pasti in diverse porzioni e ringrazia con una preghiera quello che mangi. Mangia lentamente, senza TV e senza telefono, mentre conversi piacevolmente con una persona che ti supporta. Se mangi molto, la digestione consumerà molte calorie che è meglio siano dirette alla guarigione. EVITA ASSOLUTAMENTE L'ALCOOL. Se hai ascite puoi usare tisane drenanti, il tè verde, la bollitura di carote e sedano. - Curati normalmente se compare il dolore
Si possono prendere rimedi allopatici e omeopatici come d'abitudine, ciò non metterà la guarigione in pericolo.
Leggi questa pagina. - Attendi con pazienza il vero miglioramento
Se non ti spaventi per i piccoli o grandi inconvenienti della riparazione e attendi riposando nel miglior modo possibile, il miglioramento arriverà.
Se passi dalla fase culminante della fase di riparazione, manifesterai molti edemi che possono avere manifestazioni moleste, come dolori, vertigini, febbre se gli edemi si trovano nel tronco cerebrale, malessere.
Ciò NON DEVE SPAVENTARTI: non si tratta di cose gravi, ma dello sforzo della riparazione. Devi aspettare pazientemente senza avere la convinzione di "essere segnato", altrimenti non c'è cura. - Considera le tue ATTUALI condizioni
Come ti senti? Non guardare il futuro che ti crea ansia, tanto meno il passato che ti crea la collera. Radicati nel presente, ad esempio con la meditazione e la respirazione diaframmatica. - Considera le seguenti possibilità, specialmente se hai una vita "tossica" e iponutrita.
- Abbandona la paura
Se la tua emozione dominante è la paura nascosta o manifesta, considera la Floriterapia di Bach per cercare di giungere alla sua origine e vederla con occhi diversi. Puoi effettuare del lavoro su di te considerando i lasciti transgenerazionali, facendoti aiutare da un operatore che tratta questi argomenti. La paura si può ereditare.
Evitare le recidive
Come per tutti i tumori, è importante evitare le recidive. Per fare questo occorre andare alle cause bio-emotive di questa forma di tumore: percezione di attacco, di sporcatura, sensazione di essere macchiati e impuri, percezione di essere stati strapparti, sradicati dal proprio posto, sensazione di dover porre uno scudo agli attacchi della vita.
Occorre considerare la realtà dei fatti. Si è davvero attaccati? Ci si porta dietro una macchia indelebile (marchiatura infame)? Non si può più stare dove si vuole?
Contattare la propria percezione di attacco, deturpamento, sfiguramento, insudiciamento.
In Natura l'animale che si sente costantemente attaccato e non ha tecniche di difesa, mette uno scudo per proteggersi. In Natura le macchie cutanee hanno una valenza comunicativa ancestrale.
Sebbene noi non siamo solo animali, è importante rispettare la parte animale, la corporeità e nel momento in cui essa si manifesta.
Prima i bisogni del corpo e poi quelli della mente.
Impara a riconoscere il vero attacco, da ciò che credi che lo sia. Concentrati sull'indagare se porti "il marchio" di antenati (transgenerazionalità). Analizza cosa ti fa sentire sporco, quale emozione richiama. Valuta la zona in cui si manifesta il melanoma e analizza il simbolismo di quell'area. Considera di abbandonare davvero il luogo o il ruolo da cui ti sei sentito sradicato.
- [1]: Una delle più note finte cause del melanoma. Non c'è alcun collegamento causale tra esposizione al sole e melanoma.
- [2]: Alcuni farmaci usati per tentare di curare il melanoma sono dei noti immunosoppressori. Tipicamente Dacarbazina, Bleomicina, Vincristina, Lomustine (noto immunosoppressore, molto tossico)
- [3]: Non è un caso quindi che molte donne mastectomizzate, osservando la deturpazione fisica subita, sviluppino un melanoma in sede di ferita chirurgica.