Disturbi correlati a sostanze e dipendenza
25 07 2025
L’amore non è mai una dipendenza.
L’amore è uno stato assoluto,
incondizionato ed eterno che non reclama niente in cambio.
Brian Weiss
Premessa
Questo studio è il tentativo di capire cosa dice la religione medica commerciale ufficiale, per poterla abbinare ai concetti della NMG® relativi alle Costellazioni Schizofreniche. Per farlo mi sono avvalso del "DIAGNOSTIC AND STATISTICAL MANUAL OF MENTAL DISORDERS - DSM-5-TR™", pubblicazione ufficiale valida in tutto il mondo.
Nota: Il mio è solo un tentativo di fare chiarezza su cosa siano i Disturbi correlati a sostanze e dipendenza nell'ottica delle 5 Leggi Biologiche. Non può in alcun modo essere considerato un punto di riferimento per trattamenti o diagnosi. Non ho la pretesa di chiudere il tema, ma voglio che sia di stimolo ad altri studi, ricordando al lettore che il disturbo illustrato in questo articolo è esclusivamente soggettivo e personaleDisturbi correlati a sostanze e dipendenza.

1. Disturbi correlati a sostanze e dipendenza
I disturbi correlati a sostanze comprendono 10 classi distinte di droghe: alcol; caffeina; cannabis; allucinogeni; inalanti; oppioidi; sedativi, ipnotici o ansiolitici; stimolanti; tabacco; e altre sostanze (o sconosciute). Tutte le droghe assunte in eccesso hanno in comune la capacità di attivare direttamente i sistemi di ricompensa cerebrali, che sono coinvolti nel rinforzo dei comportamenti e nella formazione dei ricordi. Invece di ottenere l'attivazione del sistema di ricompensa attraverso comportamenti adattivi, queste sostanze producono un'attivazione così intensa del sistema di ricompensa che le normali attività possono essere trascurate. I meccanismi farmacologici attraverso i quali ciascuna classe di droghe produce una gratificazione sono diversi, ma le droghe in genere attivano il sistema e producono sensazioni di piacere, spesso definite "euforia".
Oltre ai disturbi correlati all'uso di sostanze, questo articolo include anche il disturbo da gioco d'azzardo, a dimostrazione del fatto che i comportamenti legati al gioco d'azzardo attivano sistemi di ricompensa simili a quelli attivati dalle droghe d'abuso e che producono alcuni sintomi comportamentali apparentemente paragonabili a quelli prodotti dai disturbi da uso di sostanze. Pertanto, gruppi di comportamenti ripetitivi, a volte definiti dipendenze comportamentali (con sottocategorie come "dipendenza dal sesso", "dipendenza dall'esercizio fisico" e "dipendenza dallo shopping"), non sono inclusi.
- disturbi da uso di sostanze: intossicazione da sostanze, astinenza da sostanze e disturbi mentali indotti da sostanze/farmaci (disturbi psicotici indotti da sostanze/farmaci, i disturbi bipolari e correlati, i disturbi depressivi, i disturbi d'ansia, i disturbi ossessivo-compulsivi e correlati, i disturbi del sonno, le disfunzioni sessuali, il delirium e i disturbi neurocognitivi).
- disturbi indotti da sostanze: manifestazioni sintomatiche dovute agli effetti fisiologici di una sostanza esogena sul sistema nervoso centrale e include intossicanti tipici (ad esempio, alcol, inalanti, cocaina), farmaci psicotropi (ad esempio, stimolanti, sedativi-ipnotici), altri farmaci (ad esempio, steroidi) e tossine ambientali (ad esempio, insetticidi organofosfati).
La caratteristica essenziale di un disturbo da uso di sostanze è un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali e fisiologici che indicano che l'individuo continua a usare la sostanza nonostante significativi problemi correlati alla sostanza stessa. È importante notare che il consumo di sostanze, inclusi i farmaci prescritti, può dipendere in parte dal contesto culturale, dalla disponibilità della sostanza e dalle specifiche normative locali in materia di droghe. Pertanto, possono esserci significative variazioni locali o culturali nel singolo caso.
Una caratteristica importante dei disturbi da uso di sostanze è un'alterazione di base nei circuiti cerebrali che può persistere anche dopo la disintossicazione, in particolare negli individui con disturbi gravi. Gli effetti comportamentali di questi cambiamenti cerebrali possono manifestarsi nelle ripetute ricadute e nell'intenso desiderio di droga quando gli individui sono esposti a stimoli correlati alla sostanza.
1.1 Disturbo da Uso di Alcol
Il disturbo da uso di alcol è definito da un insieme di sintomi comportamentali e fisici, come astinenza, tolleranza e desiderio. L'astinenza da alcol è caratterizzata da sintomi che si sviluppano circa 4-12 ore dopo la riduzione dell'assunzione a seguito di un'ingestione prolungata e massiccia di alcol. Poiché l'astinenza da alcol può essere spiacevole e intensa, gli individui possono continuare a consumare alcol nonostante le conseguenze negative, spesso per evitare o alleviare i sintomi di astinenza. Alcuni sintomi di astinenza (ad esempio, i disturbi del sonno) possono persistere a intensità inferiore per mesi e possono contribuire alla ricaduta.
Una volta che si sviluppa un modello di consumo ripetitivo e intenso, gli individui con disturbo da uso di alcol possono dedicare periodi considerevoli del loro tempo alla ricerca e al consumo di bevande alcoliche. Il desiderio di alcol è indicato da un forte desiderio di bere che rende difficile pensare ad altro e che spesso porta all'inizio del consumo di alcol. Anche il rendimento scolastico e lavorativo può risentire degli effetti collaterali del bere o dell'intossicazione vera e propria; la cura dei figli o le responsabilità domestiche possono essere trascurate; e possono verificarsi assenze da scuola o dal lavoro correlate all'alcol. L'individuo può consumare alcol in circostanze fisicamente pericolose (ad esempio, guidare un'automobile, nuotare, usare macchinari in stato di ebbrezza). Infine, gli individui con un disturbo da uso di alcol possono continuare a consumare alcol nonostante la consapevolezza che il consumo continuato comporti significativi problemi fisici, psicologici (ad esempio, depressione), sociali o interpersonali (ad esempio, violenti litigi con il coniuge in stato di ebbrezza, abusi sui minori).
Il disturbo da uso di alcol è spesso associato a problemi simili a quelli associati ad altre sostanze (ad esempio, cannabis, cocaina, eroina, anfetamine, sedativi, ipnotici o ansiolitici). L'alcol può essere utilizzato per alleviare gli effetti indesiderati di queste altre sostanze o per sostituirle quando non sono disponibili. Sintomi di problemi di condotta, depressione, ansia e insonnia accompagnano spesso l'abuso di alcol e talvolta lo precedono. L'assunzione ripetuta di dosi elevate di alcol può interessare quasi tutti gli organi, in particolare il tratto gastrointestinale, il sistema cardiovascolare e il sistema nervoso centrale e periferico. Gli effetti gastrointestinali includono gastrite, ulcere gastriche o duodenali.
Da considerare
- Un modello problematico di consumo di alcol che porta a compromissione o disagio clinicamente significativo, come manifestato dai seguenti sintomi:
- L'alcol viene spesso assunto in quantità maggiori o per un periodo più lungo di quanto previsto.
- Vi è un desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare il consumo di alcol.
- Si trascorre molto tempo in attività necessarie per ottenere alcol, consumarlo o riprendersi dai suoi effetti.
- Craving, o forte desiderio o impulso di consumare alcol. 5. Consumo ricorrente di alcol che comporta l'incapacità di adempiere ai principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola o a casa.
- Consumo continuato di alcol nonostante persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti dell'alcol.
- Importanti attività sociali, lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa del consumo di alcol. 8. Consumo ricorrente di alcol in situazioni in cui è fisicamente pericoloso.
- Consumo continuato di alcol nonostante la consapevolezza di avere un problema fisico o psicologico persistente o ricorrente che è probabile sia stato causato o esacerbato dall'alcol.
- Tolleranza, come definita da uno dei seguenti:
-
Necessità di quantità notevolmente maggiori di alcol per raggiungere l'intossicazione o l'effetto desiderato.
Effetto notevolmente ridotto con l'uso continuato della stessa quantità di alcol.
- Astinenza, come manifestata da uno dei seguenti:
- Sindrome di astinenza caratteristica per l'alcol (fare riferimento ai criteri A e B dei criteri stabiliti per l'astinenza da alcol).
- L'alcol (o una sostanza strettamente correlata, come una benzodiazepina) viene assunto per alleviare o evitare i sintomi dell'astinenza.
Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer non fa accenni particolari sulle dipendenze, all'interno delle sue pubblicazioni, ma ha effettuato un profondo studio sui disagi del comportamento, descrivendo le Costellazioni Schizofreniche. All'interno di queste ci sono condizioni che possono fare da base su cui la persona sviluppa una dipendenza da alcol, come la Costellazione Planante, la Costellazione Aggressivo-depressiva, la Costellazione Ossessivo-compulsiva.
Un aspetto non strettamente legato alle 5LB è la fuga da una realtà che si considera inaccettabile. L'iniziazione all'alcool avviene quasi sempre in occasione di feste e situazioni nelle quali di per se c'è molta allegria. Questo può generare la convinzione che l'alcool possa restituire quel clima di festa e allegria che la vita reale e naturale non fornisce.
Inoltre l'alcool libera la persona, poiché inibisce le funzioni della regione cerebrale frontale, il che causa una diminuzione della memoria, della capacità di concentrazione e di autocontrollo.
Problemi legati a protezione e mamma. Paura ad essere ferito un'altra volta e di non essere protetto. Anche paura della solitudine e forma abbreviata per contattare il divino.
Separazione dal padre. Modo di giungere al padre (testa) attraverso la madre (liquidi). Fuga dalla realtà per poter dimenticare. Modo di esprimere le verità che si devono nascondere alla famiglia. Intento di unire papà e mamma.
1.2 Disturbo da Uso di Cannabis
Il disturbo da uso di cannabis comprende problemi associati all'uso di sostanze derivate dalla pianta di cannabis e di composti sintetici chimicamente simili. In queste sostanze, il componente principale con effetti psicoattivi (e quindi potenziale di dipendenza) è il cannabinoide delta-9-tetraidrocannabinolo (delta-9-THC o THC). La cannabis viene utilizzata in molte forme. Viene più comunemente fumata in una forma simile a una sigaretta (spesso chiamata "canna" o "spinello"), ma anche in pipe, pipe ad acqua (bong o narghilè) o sigari svuotati ("blunt"). Metodi sviluppati più di recente includono il "vaping" (vaporizzazione), che consiste nel riscaldare senza combustione il materiale vegetale di cannabis per rilasciare componenti psicoattivi da inalare, e il "dabbing", in cui un prodotto concentrato a base di cannabis (olio di hashish al butano, noto come "dabs"), creato tramite l'estrazione del THC dal materiale vegetale di cannabis con butano, viene riscaldato e inalato. Lo svapo e il dabbing stanno guadagnando popolarità, soprattutto tra i giovani.
La cannabis può anche essere ingerita per via orale tramite alimenti (commestibili) o bevande. L'inalazione produce in genere un'insorgenza degli effetti più rapida e intensa rispetto alla somministrazione orale. Viene utilizzato anche l'hashish o l'olio di hashish, un'estrazione concentrata della pianta di cannabis.
Gli individui con disturbo da uso di cannabis fanno uso di cannabis frequentemente (in media, 4 o più giorni a settimana) e alcuni individui possono fare uso di cannabis durante tutto il giorno per un periodo di mesi o anni. A causa della percezione sempre più diffusa che l'uso di cannabis sia innocuo, gli individui potrebbero non riconoscere che i sintomi del disturbo da uso di cannabis (ad esempio, i sintomi di astinenza) sono correlati alla cannabis. Inoltre, tra gli individui con molteplici disturbi da uso di sostanze, la mancanza di chiarezza sul fatto che i sintomi siano causati dalla cannabis o da altre sostanze può portare a una sottostima dei sintomi del disturbo da uso di cannabis.
Il disturbo da uso di cannabis è un insieme di sintomi comportamentali e fisici, che portano a compromissione o disagio clinicamente significativi e possono includere astinenza, tolleranza, desiderio compulsivo, trascorrere molto tempo in attività correlate alla sostanza e uso pericoloso (ad esempio, guidare sotto l'effetto della sostanza). Alcuni individui che usano cannabis più volte al giorno non percepiscono di trascorrere un tempo eccessivo sotto l'effetto della cannabis o di riprendersi dai suoi effetti, nonostante siano intossicati dalla cannabis o smettano di esserlo per la maggior parte del tempo, quasi tutti i giorni. Un indicatore importante di un grave disturbo da uso di cannabis è l'uso continuato nonostante gli effetti negativi su altre attività o relazioni importanti (ad esempio scuola, lavoro, sport, rapporto con il partner o con i genitori).
Gli individui che fanno uso regolare di cannabis spesso riferiscono di farne uso per affrontare problemi di umore, insonnia, rabbia, dolore o altri problemi fisiologici o psicologici.
L'assunzione cronica di cannabis può produrre una mancanza di motivazione che assomiglia a un disturbo depressivo persistente. Altri segni di uso acuto e cronico sono occhi rossi (iniezione congiuntivale), odore di cannabis sui vestiti, ingiallimento delle punte delle dita (a causa del fumo di spinelli), tosse cronica, bruciare incenso (per nascondere l'odore) e desiderio esagerato e impulso per cibi specifici, a volte in orari insoliti del giorno o della notte.
Da considerare
- Un modello problematico di consumo di cannabis che porta a compromissione o disagio clinicamente significativi, come manifestato dai seguenti sintomi:
- La cannabis viene spesso assunta in quantità maggiori o per un periodo più lungo di quanto previsto.
- Vi è un desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare il consumo di cannabis.
- Si trascorre molto tempo in attività necessarie per ottenere cannabis, usarla o riprendersi dai suoi effetti.
- Craving, o un forte desiderio o impulso di usare cannabis.
- Uso ricorrente di cannabis che comporta l'incapacità di adempiere ai principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola o a casa.
- Uso continuato di cannabis nonostante persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della cannabis.
- Importanti attività sociali, lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa del consumo di cannabis.
- Uso ricorrente di cannabis in situazioni in cui è fisicamente rischioso.
- L'uso di cannabis viene continuato nonostante la consapevolezza di avere un problema fisico o psicologico persistente o ricorrente che è probabile sia stato causato o esacerbato dalla cannabis.
- Tolleranza, come definita da uno dei seguenti:
- Necessità di quantità notevolmente maggiori di cannabis per raggiungere l'intossicazione o l'effetto desiderato.
- Effetto notevolmente ridotto con l'uso continuato della stessa quantità di cannabis.
- Astinenza, come manifestata da uno dei seguenti:
- La sindrome di astinenza caratteristica della cannabis style="list-style-type: lower-alpha;".
- La cannabis (o una sostanza strettamente correlata) viene assunta per alleviare o evitare i sintomi di astinenza.
Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer non fa accenni particolari sulle dipendenze, all'interno delle sue pubblicazioni, ma ha effettuato un profondo studio sui disagi del comportamento, descrivendo le Costellazioni Schizofreniche. All'interno di queste ci sono condizioni che possono fare da base su cui la persona sviluppa una dipendenza da cannabis, come la Costellazione Planante, la Costellazione Aggressivo-depressiva, la Costellazione Ossessivo-compulsiva.
Un aspetto non strettamente legato alle 5LB è recuperare qualcosa che si è perduto internamente, attraverso l'uso di sostanze esterne. Disagi e problemi con la figura materna, la nostra primaria dipendenza e la più importante nella vita. Ciò verso cui mostriamo dipendenza ci riporta a quell'amore, riconoscimento e protezione di cui abbisognavamo e che abbiamo perduto, o che mai abbiamo ottenuto (in tal caso la dipendenza è solitamente più compulsiva). Tutte le dipendenze tentano di evitare il contatto con l'emozione che soggiace a tale difficoltà.
Droga della "madre" (Maria, sale della "madre" terra che si consuma al naturale).
1.3 Disturbo da uso di allucinogeni
Gli allucinogeni comprendono un gruppo eterogeneo di sostanze che, pur avendo strutture chimiche diverse e potenzialmente coinvolgendo meccanismi molecolari differenti, producono alterazioni simili della percezione, dell'umore e delle funzioni cognitive nei consumatori. Tra gli allucinogeni rientrano le fenilalchilammine (ad esempio, mescalina, DOM [2,5-dimetossi-4-metilamfetamina] e MDMA [3,4-metilenediossimetanfetamina; nota anche come "ecstasy" o "molly"]); le indolammine, tra cui la psilocibina (e il suo metabolita psilocina, il composto principalmente responsabile degli effetti psichedelici dei funghi allucinogeni) e la dimetiltriptamina (DMT); e le ergoline, come l'LSD (dietilamide dell'acido lisergico) e i semi di ipomea. Inoltre, diversi altri composti etnobotanici sono classificati come allucinogeni, di cui la Salvia divinorum e lo stramonio sono due esempi.
Gli allucinogeni vengono solitamente assunti per via orale, sebbene alcune forme vengano fumate (ad esempio, DMT, salvia) o (raramente) assunte per via intranasale o per iniezione (ad esempio, ecstasy). La durata degli effetti varia a seconda del tipo di allucinogeno. Alcune di queste sostanze (ad esempio, LSD, MDMA) hanno una lunga emivita e una durata d'azione prolungata, tanto che i consumatori possono impiegare ore o giorni per assumere e/o riprendersi dagli effetti di queste droghe. Tuttavia, altre droghe allucinogene (ad esempio, DMT, salvia) hanno un'azione breve. La tolleranza agli allucinogeni si sviluppa con l'uso ripetuto ed è stato segnalato che ha effetti sia autonomici che psicologici. L'MDMA/ecstasy come allucinogeno può avere effetti distintivi attribuibili sia alle sue proprietà allucinogene che a quelle stimolanti. I consumatori di ecstasy hanno un rischio maggiore di sviluppare un disturbo da uso di allucinogeni rispetto a coloro che fanno uso di altri allucinogeni. Tra i consumatori di ecstasy, adolescenti e adulti, e tra i consumatori di altri allucinogeni, i segnali più frequentemente segnalati sono la tolleranza, l'uso in condizioni di rischio, l'uso nonostante problemi emotivi o di salute, l'abbandono di attività a favore dell'uso e il trascorrere molto tempo per ottenere, usare o riprendersi dagli effetti dell'uso.
Da considerare
- Un modello problematico di uso di allucinogeni (diversi dalla fenciclidina o Polvere d'Angelo) che porta a compromissione o disagio clinicamente significativi, come manifestato dai seguenti sintomi:
- L'allucinogeno viene spesso assunto in quantità maggiori o per un periodo più lungo di quanto previsto.
- Vi è un desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di allucinogeni.
- Si trascorre molto tempo in attività necessarie per ottenere l'allucinogeno, assumerlo o riprendersi dai suoi effetti.
- Craving, ovvero un forte desiderio o impulso di usare l'allucinogeno.
- Uso ricorrente di allucinogeni che comporta l'incapacità di adempiere ai principali obblighi lavorativi, scolastici o domestici (ad es., ripetute assenze dal lavoro o scarse prestazioni lavorative correlate all'uso di allucinogeni; assenze, sospensioni o espulsioni da scuola correlate all'uso di allucinogeni; trascuratezza nei confronti dei figli o della famiglia).
- Uso continuato di allucinogeni nonostante persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti dell'allucinogeno (ad es., discussioni con il coniuge sulle conseguenze dell'intossicazione; scontri fisici).
- Importanti attività sociali, lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso di allucinogeni.
- Uso ricorrente di allucinogeni in situazioni in cui è fisicamente pericoloso (ad es., guidare un'automobile o azionare un macchinario sotto l'effetto dell'allucinogeno).
- L'uso di allucinogeni continua nonostante la consapevolezza di avere un problema fisico o psicologico persistente o ricorrente che è probabile sia stato causato o esacerbato dall'allucinogeno.
- Tolleranza, come definita da uno dei seguenti segnali:
- Necessità di quantità notevolmente maggiori dell'allucinogeno per raggiungere l'intossicazione o l'effetto desiderato.
- Effetto notevolmente ridotto con l'uso continuato della stessa quantità di allucinogeno.
Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer non fa accenni particolari sulle dipendenze, all'interno delle sue pubblicazioni, ma ha effettuato un profondo studio sui disagi del comportamento, descrivendo le Costellazioni Schizofreniche. All'interno di queste ci sono condizioni che possono fare da base su cui la persona sviluppa una dipendenza da allucinogeni, come la Costellazione della morte emozionale, la Costellazione Mito-depressiva, la Costellazione Casanova-depressiva, la Costellazione Planante-depressiva.
Un aspetto non strettamente legato alle 5LB è la creazione di una realtà che si considera più accettabile, pur fittizia che sia. La percezione di essere morti o privi di stimoli, può essere la ragione per cui si ricorre a queste sostanze. La moltiplicazione delle percezioni, la sovraeccitazione consente di vivere qualcosa di stimolante in una vita piatta e prevedibile. Fuggire verso un mondo migliore.
1.4 Disturbo da Uso di Oppiacei
Gli oppioidi includono oppioidi naturali (ad esempio, morfina, codeina), semisintetici (ad esempio, eroina, ossicodone, idrocodone, idromorfone, ossimorfone) e sintetici con azione simile alla morfina (ad esempio, metadone, meperidina, tramadolo, fentanil, carfentanil).
Anche farmaci come la pentazocina e la buprenorfina, che hanno sia effetti agonisti che antagonisti degli oppiacei, sono inclusi in questa classe perché, soprattutto a dosi più basse, le loro proprietà agoniste producono effetti fisiologici e comportamentali simili a quelli dei classici agonisti degli oppioidi. Gli oppioidi sono prescritti come analgesici, anestetici, antidiarroici o sedativi della tosse. L'eroina è una delle droghe di questa classe più comunemente abusate e viene solitamente assunta per iniezione, sebbene possa essere fumata o "sniffata", soprattutto quando è disponibile eroina molto pura.
Il fentanil viene tipicamente iniettato, sia per uso medico che non medico, ed è utilizzato in formulazioni transdermiche e transmucose, mentre i sedativi della tosse e gli antidiarroici vengono assunti per via orale. Gli altri oppioidi vengono generalmente assunti sia per via iniettiva che orale.
Il disturbo da uso di oppioidi consiste in segni e sintomi che riflettono l'autosomministrazione compulsiva e prolungata di sostanze oppioidi, sia per uno scopo diverso da quello medico legittimo, sia per un uso "non medico" (ovvero, superando di gran lunga la quantità prescritta per una condizione medica). Ad esempio, un individuo con dosi adeguate di farmaci oppioidi analgesici prescritti per il sollievo dal dolore, che ne assume una quantità significativamente superiore a quella prescritta, potrebbe avere un disturbo da uso di oppioidi.
La maggior parte degli individui con disturbo da uso di oppioidi sviluppa tolleranza e sintomi di astinenza in caso di brusca interruzione o riduzione dell'uso di oppioidi. Analogamente ai processi che si verificano con altre sostanze psicoattive, gli individui con disturbo da uso di oppioidi sviluppano spesso risposte condizionate a stimoli correlati alla droga (ad esempio, desiderio dell'oppiaceo osservando accessori per la sua assunzione). Queste risposte probabilmente contribuiscono alla ricaduta, sono difficili da estinguere e in genere persistono a lungo dopo il completamento dell'astinenza.
Gli individui con disturbo da uso di oppioidi tendono a sviluppare schemi di consumo compulsivo di droghe così regolari che le attività quotidiane sono pianificate in base all'ottenimento e alla somministrazione di oppioidi. Gli oppioidi su prescrizione utilizzati per scopi non terapeutici possono essere ottenuti da familiari o amici, dai medici falsificando o esagerando problemi medici, ricevendo prescrizioni simultanee da diversi medici o acquistandoli sul mercato illegale. Gli operatori sanitari con disturbo da uso di oppioidi possono ottenere oppioidi prescrivendosi autonomamente o dirottando gli oppioidi prescritti a singoli individui o dalle forniture farmaceutiche.
Un uso involontariamente o volontariamente elevato di oppioidi può provocare un'overdose fatale o non fatale. L'overdose da oppioidi è caratterizzata da perdita di coscienza, depressione respiratoria e pupille puntiformi.Da considerare
- Un modello problematico di uso di oppioidi che porta a compromissione o disagio clinicamente significativo, come manifestato dai seguenti sintomi:
- Gli oppioidi vengono spesso assunti in quantità maggiori o per un periodo di tempo più lungo di quanto previsto.
- Vi è un desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di oppioidi.
- Si dedica molto tempo ad attività necessarie per ottenere l'oppioide, assumerlo o riprendersi dai suoi effetti.
- Bramosia, ovvero un forte desiderio o impulso di usare oppioidi.
- Uso ricorrente di oppioidi che comporta l'incapacità di adempiere ai principali obblighi lavorativi, scolastici o domestici.
- Uso continuato di oppioidi nonostante problemi sociali o interpersonali persistenti o ricorrenti causati o esacerbati dagli effetti degli oppioidi.
- Importanti attività sociali, lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso di oppioidi.
- Uso ricorrente di oppioidi in situazioni in cui è fisicamente pericoloso.
- Uso continuato di oppioidi nonostante la consapevolezza di avere un problema fisico o psicologico persistente o ricorrente che è probabile sia stato causato o esacerbato dalla sostanza.
- Tolleranza, come definita da uno dei seguenti:
- Necessità di quantità notevolmente maggiori di oppioidi per raggiungere l'intossicazione o l'effetto desiderato.
- Effetto notevolmente ridotto con l'uso continuato della stessa quantità di oppioide.
- Astinenza, come manifestata da uno dei seguenti:
- La caratteristica sindrome da astinenza da oppioidi ("scimmia").
- Gli oppioidi (o una sostanza strettamente correlata) vengono assunti per alleviare o prevenire i sintomi di astinenza.
Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer non fa accenni particolari sulle dipendenze, all'interno delle sue pubblicazioni, ma ha effettuato un profondo studio sui disagi del comportamento, descrivendo le Costellazioni Schizofreniche. All'interno di queste ci sono condizioni che possono fare da base su cui la persona sviluppa una dipendenza da oppiacei, come la Costellazione Planante, la Costellazione Aggressivo-depressiva, la Costellazione Ossessivo-compulsiva.
Un aspetto non strettamente legato alle 5LB è il recuperare qualcosa che si è perduto internamente. Conflitti con la figura materna, la nostra primaria dipendenza e la più importante nella vita. Ciò verso cui mostriamo dipendenza ci riporta a quell'amore, riconoscimento e protezione di cui abbisognavamo e che abbiamo perduto, o che mai abbiamo ottenuto (in tal caso la dipendenza è solitamente più compulsiva). Percezione diversa della realtà, per cui crediamo di accedere ad una nuova realtà. Fuggire da questo mondo per accedere ad un altro che si può gestire meglio. Fuga dal dolore.
1.5 Disturbo da uso di sedativi, ipnotici o ansiolitici
Le sostanze sedative, ipnotiche o ansiolitiche includono benzodiazepine, farmaci simili alle benzodiazepine (ad es. zolpidem, zaleplon), carbammati (ad es. glutetimide, meprobamato), barbiturici (ad es. secobarbital) e ipnotici simili ai barbiturici (ad es. glutetimide, metaqualone, propofol). Questa classe di sostanze include la maggior parte dei sonniferi e degli ansiolitici su prescrizione. Come l'alcol, questi agenti deprimono il sistema nervoso e possono causare disturbi. L'abuso di sostanze di questa classe può verificarsi in concomitanza con l'uso di altre sostanze. Ad esempio, gli individui possono usare dosi inebrianti di sedativi o benzodiazepine per "scendere" da cocaina o anfetamine, oppure assumere alte dosi di benzodiazepine in combinazione con metadone per "potenziarne" gli effetti.
Assenze ripetute o scarse prestazioni lavorative, assenze scolastiche, sospensioni o espulsioni, e trascuratezza nei confronti dei figli o della famiglia possono essere correlate al disturbo da uso di sedativi, ipnotici o ansiolitici; può verificarsi anche l'uso continuato delle sostanze nonostante discussioni con il coniuge sulle conseguenze dell'intossicazione o nonostante scontri fisici. Limitare i contatti con familiari o amici, evitare il lavoro o la scuola o interrompere la partecipazione a hobby, sport o giochi e l'uso ricorrente di sedativi, ipnotici o ansiolitici durante la guida di un'automobile o l'uso di macchinari quando si è compromessi da tale uso, sono osservati anche nel disturbo da uso di sedativi, ipnotici o ansiolitici.
Livelli molto significativi di tolleranza e astinenza possono svilupparsi a sostanze sedative, ipnotiche o ansiolitiche. Possono esserci prove di tolleranza e astinenza in assenza di una diagnosi di disturbo da uso di sedativi, ipnotici o ansiolitici in un individuo che ha interrotto bruscamente l'uso di benzodiazepine assunte per lunghi periodi di tempo a dosi prescritte e terapeutiche. In altre parole, farmaci sedativi, ipnotici o ansiolitici possono essere prescritti per scopi medici appropriati e, a seconda del regime posologico, possono indurre tolleranza e astinenza.
Da considerare
- Un modello problematico di uso di sedativi, ipnotici o ansiolitici che porta a compromissione o disagio clinicamente significativo, come manifestato dai seguenti sintomi:
- Sedativi, ipnotici o ansiolitici vengono spesso assunti in quantità maggiori o per un periodo più lungo di quanto previsto.
- Vi è un desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di sedativi, ipnotici o ansiolitici.
- Si trascorre molto tempo in attività necessarie per ottenere il sedativo, l'ipnotico o l'ansiolitico; usare il sedativo, l'ipnotico o l'ansiolitico; o riprendersi dai suoi effetti.
- Bramosia, o forte desiderio o impulso di usare il sedativo, l'ipnotico o l'ansiolitico.
- Uso ricorrente di sedativi, ipnotici o ansiolitici che comporta l'incapacità di adempiere ai principali obblighi lavorativi, scolastici o domestici (ad es., ripetute assenze dal lavoro o scarse prestazioni lavorative correlate all'uso di sedativi, ipnotici o ansiolitici; assenze, sospensioni o espulsioni da scuola correlate a sedativi, ipnotici o ansiolitici; trascuratezza dei figli o della famiglia).
- Uso continuato di sedativi, ipnotici o ansiolitici nonostante problemi sociali o interpersonali persistenti o ricorrenti causati o esacerbati dagli effetti di sedativi, ipnotici o ansiolitici (ad es., discussioni con il coniuge sulle conseguenze dell'intossicazione; litigi fisici).
- Importanti attività sociali, lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso di sedativi, ipnotici o ansiolitici.
- Uso ricorrente di sedativi, ipnotici o ansiolitici in situazioni in cui è fisicamente pericoloso (ad esempio, guidare un'automobile o azionare un macchinario quando si è sotto l'effetto di sedativi, ipnotici o ansiolitici).
- L'uso di sedativi, ipnotici o ansiolitici viene continuato nonostante la consapevolezza di avere un problema fisico o psicologico persistente o ricorrente che è probabile sia stato causato o esacerbato da tali farmaci.
- Tolleranza, come definita da uno dei seguenti segnali:
- Necessità di quantità notevolmente maggiori di sedativo, ipnotico o ansiolitico per raggiungere l'intossicazione o l'effetto desiderato.
- Effetto notevolmente ridotto con l'uso continuato della stessa quantità di farmaci.
- Astinenza, manifestata da uno dei seguenti sintomi:
- Sindrome da astinenza caratteristica da sedativi, ipnotici o ansiolitici.
- Sedativi, ipnotici o ansiolitici (o una sostanza strettamente correlata, come l'alcol) vengono assunti per alleviare o evitare i sintomi di astinenza.
Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer non fa accenni particolari sulle dipendenze, all'interno delle sue pubblicazioni, ma ha effettuato un profondo studio sui disagi del comportamento, descrivendo le Costellazioni Schizofreniche. All'interno di queste ci sono condizioni che possono fare da base su cui la persona sviluppa una dipendenza da sedativi, come la Costellazione Planante, la Costellazione Aggressivo-depressiva, la Costellazione Ossessivo-compulsiva, la Costellazione Frontale, la Costellazione Motoria, la Costellazione Sensoriale, la Costellazione Post-Sensoriale, la Costellazione Fronto-Occipitale.
Un aspetto non strettamente legato alle 5LB è la paura per qualcosa che sta per arrivare o per qualcosa che insegue. Conflitti con la figura materna, la nostra primaria dipendenza e la più importante nella vita. Ciò verso cui mostriamo dipendenza ci riporta a quell'amore, riconoscimento e protezione di cui abbisognavamo e che abbiamo perduto, o che mai abbiamo ottenuto (in tal caso la dipendenza è solitamente più compulsiva). Paura della figura paterna, eccessivo ammaestramento basato su punizione e premio. Percezione che il futuro sia più importante del presente. Fuga dalla paura e dal giudizio
1.6 Disturbo da Uso di Stimolanti
Gli stimolanti sono un tipo di sostanza psicoattiva che aumenta l'attività cerebrale e può aumentare temporaneamente lo stato di allerta, l'umore e la consapevolezza. Gli stimolanti trattati in questo articolo includono l'anfetamina e gli stimolanti su prescrizione con effetti simili (ad esempio, il metilfenidato [RITALIN]) e la cocaina. Da includere anche la caffeina, la nicotina e l'MDMA (3,4-metilenediossimetanfetamina), che ha effetti sia stimolanti che allucinogeni.
Anfetamine e altri stimolanti possono essere ottenuti su prescrizione medica per il trattamento dell'obesità, del disturbo da deficit di attenzione/iperattività e della narcolessia.
Di conseguenza, gli stimolanti prescritti possono essere dirottati verso il mercato illegale.
Gli individui esposti a sostanze di tipo anfetaminico o alla cocaina possono sviluppare un disturbo da uso di stimolanti anche solo in una settimana, sebbene l'insorgenza non sia sempre così rapida. Indipendentemente dalla via di somministrazione, la tolleranza si verifica con l'uso ripetuto.
Sintomi di astinenza, in particolare ipersonnia, aumento dell'appetito e disforia, possono manifestarsi e aumentare il desiderio compulsivo. La maggior parte degli individui con disturbo da uso di stimolanti ha sperimentato tolleranza o astinenza. I modelli e il decorso dell'uso sono simili per i disturbi che coinvolgono sostanze di tipo anfetaminico e cocaina, poiché entrambi sono potenti stimolanti del sistema nervoso centrale con effetti psicoattivi e simpaticomimetici simili.
Le sostanze di tipo anfetaminico hanno un'azione più prolungata rispetto alla cocaina e quindi vengono utilizzate meno volte al giorno. L'uso può essere cronico o episodico, con abbuffate intervallate da brevi periodi di non utilizzo. Comportamenti aggressivi o violenti sono comuni quando si fumano, si ingeriscono o si somministrano dosi elevate. Con l'uso di dosi elevate si osserva un'intensa ansia temporanea, simile al disturbo di panico o al disturbo d'ansia generalizzato, nonché ideazione paranoica ed episodi psicotici simili alla schizofrenia.
Gli stati di astinenza sono associati a sintomi depressivi temporanei ma intensi, che possono assomigliare a un episodio depressivo maggiore; i sintomi depressivi di solito si risolvono entro una settimana. Si sviluppa tolleranza alle sostanze di tipo anfetaminico, che porta ad un aumento della dose. Al contrario, alcuni consumatori di sostanze di tipo anfetaminico sviluppano una sensibilizzazione, caratterizzata da effetti amplificati.
Quando iniettati o fumati, gli stimolanti producono tipicamente un'immediata sensazione di benessere, sicurezza ed euforia. Cambiamenti comportamentali significativi possono svilupparsi rapidamente in caso di disturbo da uso di stimolanti. Comportamento caotico, isolamento sociale, comportamento aggressivo e disfunzione sessuale possono derivare da un disturbo da uso di stimolanti a lungo termine.
I soggetti con intossicazione acuta possono presentare eloquio sconnesso, mal di testa, idee di riferimento transitorie e acufene. Possono essere presenti ideazione paranoica, allucinazioni uditive con sensorio limpido e allucinazioni tattili, che il soggetto solitamente riconosce come effetti della droga. Possono verificarsi minacce o comportamenti aggressivi. Depressione, pensieri suicidi, irritabilità, anedonia, labilità emotiva o disturbi dell'attenzione e della concentrazione si verificano comunemente durante l'astinenza.
I disturbi mentali associati al consumo di cocaina di solito si risolvono entro ore o giorni dalla cessazione dell'uso, ma possono persistere. I cambiamenti fisiologici durante l'astinenza da stimolanti sono opposti a quelli della fase di intossicazione, a volte includendo bradicardia. Sintomi depressivi temporanei possono soddisfare i criteri sintomatici e di durata per un episodio depressivo maggiore. Sono comuni anamnesi compatibili con ripetuti attacchi di panico, comportamenti simili al disturbo d'ansia sociale e sindromi simil-ansiose generalizzate, così come i disturbi alimentari. Un caso estremo di tossicità da stimolanti è il disturbo psicotico indotto da stimolanti, un disturbo simile alla schizofrenia, con deliri e allucinazioni.
Possono verificarsi sintomi depressivi con pensieri o comportamenti suicidari e sono generalmente i problemi più gravi osservati durante l'astinenza da stimolanti.
Da considerare
- Un comportamento che porta all'uso di sostanze di tipo anfetaminico, cocaina o altri stimolanti con compromissione o disagio clinicamente significativi, come manifestato dai seguenti sintomi:
- Lo stimolante viene spesso assunto in quantità maggiori o per un periodo più lungo di quanto previsto.
- Vi è un desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di stimolanti.
- Si trascorre molto tempo in attività necessarie per ottenere lo stimolante, usarlo o riprendersi dai suoi effetti.
- Craving, ovvero un forte desiderio o impulso di usare lo stimolante.
- Uso ricorrente di stimolanti che comporta l'incapacità di adempiere ai principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola o a casa. 6. Uso continuato di stimolanti nonostante problemi sociali o interpersonali persistenti o ricorrenti causati o esacerbati dagli effetti dello stimolante.
- Attività sociali, lavorative o ricreative importanti vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso di stimolanti.
- Uso ricorrente di stimolanti in situazioni in cui è fisicamente pericoloso.
- L'uso di stimolanti viene continuato nonostante la consapevolezza di avere un problema fisico o psicologico persistente o ricorrente che è probabile sia stato causato o esacerbato dallo stimolante.
- Tolleranza, come definita da uno dei seguenti:
- Necessità di quantità notevolmente maggiori di stimolante per raggiungere l'intossicazione o l'effetto desiderato.
- Effetto notevolmente ridotto con l'uso continuato della stessa quantità di stimolante.
- Astinenza, manifestata da uno dei seguenti sintomi:
- Sindrome di astinenza caratteristica dello stimolante (fare riferimento ai Criteri A e B dei criteri stabiliti per l'astinenza da stimolanti).
- Lo stimolante (o una sostanza strettamente correlata) viene assunto per alleviare o evitare i sintomi di astinenza.
Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer non fa accenni particolari sulle dipendenze, all'interno delle sue pubblicazioni, ma ha effettuato un profondo studio sui disagi del comportamento, descrivendo le Costellazioni Schizofreniche. All'interno di queste ci sono condizioni che possono fare da base su cui la persona sviluppa una dipendenza da alcol, come la Costellazione Megalomane, la Costellazione Ossessivo-compulsiva, le varianti depressive delle varie Costellazioni territoriali.
Un aspetto non strettamente legato alle 5LB è il recuperare qualcosa che si è perduto internamente. Disturbi legati alla percezione di avere vincoli morali, di dover vincere o di vincere i propri limiti. Ottenere potere personale (interno) da una sostanza esterna. Stimolare il centro mesolimbico del compenso, per potere ottenere il permesso (dal padre) per poter realizzare certe azioni, compiti o movimenti.
1.7 Disturbo da Uso di Tabacco
Il disturbo da uso di tabacco può svilupparsi con l'uso di tutte le forme di tabacco (ad esempio, sigarette, tabacco da masticare, tabacco da fiuto, pipe, sigari, dispositivi elettronici per la somministrazione di nicotina come le sigarette elettroniche [e-cigarette]) e con farmaci contenenti nicotina su prescrizione (gomme e cerotti alla nicotina).
Il disturbo da uso di tabacco è comune tra gli individui che fumano quotidianamente sigarette e tabacco senza fumo, è meno comune tra gli individui che usano sigarette elettroniche ed è raro tra coloro che non fumano quotidianamente o assumono farmaci a base di nicotina. La tolleranza al tabacco è esemplificata dalla scomparsa di nausea e vertigini dopo l'assunzione e da un effetto più intenso del tabacco la prima volta che viene utilizzato durante il giorno. La cessazione dell'uso di tabacco può produrre una sindrome da astinenza ben definita.
Molti individui con disturbo da uso di tabacco usano il tabacco per alleviare o evitare i sintomi di astinenza (ad esempio, dopo essersi trovati in una situazione in cui l'uso è limitato). Molti individui con disturbo da uso di tabacco presentano sintomi fisici o malattie correlate al tabacco e continuano a fumare. La grande maggioranza riferisce di provare desiderio di fumare quando non fuma per diverse ore. Trascorrere troppo tempo a fumare tabacco può essere esemplificato dal fumare a catena (ovvero fumare una sigaretta dopo l'altra senza intervallo tra una sigaretta e l'altra).
L'abbandono di importanti attività sociali, lavorative o ricreative può verificarsi quando un individuo rinuncia a un'attività perché si svolge in aree in cui è vietato l'uso di tabacco. L'uso di tabacco raramente comporta l'incapacità di adempiere ai principali obblighi di ruolo (ad esempio, interferenza con il lavoro o le responsabilità domestiche), ma problemi sociali o interpersonali persistenti (ad esempio, discussioni con altri sull'uso di tabacco, evitamento di situazioni sociali a causa della disapprovazione altrui per l'uso di tabacco) o un uso fisicamente pericoloso (ad esempio, fumare a letto, fumare in presenza di sostanze chimiche infiammabili) si verificano con una prevalenza media.
Fumare entro 30 minuti dal risveglio, fumare quotidianamente, fumare più sigarette al giorno e svegliarsi di notte per fumare sono associati al disturbo da uso di tabacco.
Stimoli ambientali possono evocare desiderio compulsivo e astinenza.
Da considerare
- Un modello problematico di uso di tabacco che porta a compromissione o disagio clinicamente significativo, come manifestato dai seguenti sintomi:
- Il tabacco viene spesso assunto in quantità maggiori o per un periodo più lungo di quanto previsto.
- Vi è un desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare il consumo di tabacco.
- Si trascorre molto tempo in attività necessarie per ottenere o consumare tabacco.
- Craving, ovvero un forte desiderio o impulso di usare tabacco.
- Uso ricorrente di tabacco che comporta l'incapacità di adempiere ai principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola o a casa (ad es., interferenza con il lavoro).
- Uso continuato di tabacco nonostante problemi sociali o interpersonali persistenti o ricorrenti causati o esacerbati dagli effetti del tabacco (ad es., discussioni con altri sull'uso di tabacco).
- Importanti attività sociali, lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa del consumo di tabacco.
- Consumo ricorrente di tabacco in situazioni in cui è fisicamente pericoloso (ad esempio, fumare a letto).
- Il consumo di tabacco continua nonostante la consapevolezza di avere un problema fisico o psicologico persistente o ricorrente che è probabile che sia stato causato o esacerbato dal tabacco.
- Tolleranza, come definita da uno dei seguenti segnali:
- Necessità di quantità notevolmente maggiori di tabacco per ottenere l'effetto desiderato.
- Effetto notevolmente ridotto con l'uso continuato della stessa quantità di tabacco.
- Astinenza, come manifestata da uno dei seguenti:
- Sindrome di astinenza caratteristica del tabacco (fare riferimento ai criteri A e B dei criteri stabiliti per l'astinenza dal tabacco).
- Il tabacco (o una sostanza strettamente correlata, come la nicotina) viene assunto per alleviare o evitare i sintomi di astinenza.
Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer non fa accenni particolari sulle dipendenze, all'interno delle sue pubblicazioni, ma ha effettuato un profondo studio sui disagi del comportamento, descrivendo le Costellazioni Schizofreniche. All'interno di queste ci sono condizioni che possono fare da base su cui la persona sviluppa una dipendenza da tabacco, come la Costellazione Ossessivo-compulsiva, .
Un aspetto non strettamente legato alle 5LB è legato alla relazione con la madre (succhiare la tetta). Mancanza della madre, dell'amore materno, dell'alimento di mamma.
“Mi sento espulso dal territorio". Necessito di una atmosfera conosciuta che mi faccia sentire sicuro.
2. Disturbi non correlati a sostanze
2.1 Disturbo da gioco d'azzardo
Il gioco d'azzardo implica rischiare qualcosa di valore nella speranza di ottenere qualcosa di valore maggiore. In molte culture, gli individui giocano d'azzardo a giochi ed eventi, e la maggior parte lo fa senza riscontrare problemi. Tuttavia, alcuni individui sviluppano un deterioramento sostanziale correlato ai loro comportamenti di gioco. La caratteristica essenziale del disturbo da gioco d'azzardo è un comportamento di gioco disadattivo persistente e ricorrente che interrompe le attività personali, familiari e/o professionali. Il disturbo da gioco d'azzardo è definito come un insieme di sintomi che si verificano in qualsiasi momento.
Può svilupparsi una tendenza a "rincorrere le perdite", con un bisogno urgente di continuare a giocare (spesso piazzando puntate più elevate o assumendo rischi maggiori) per recuperare una o più perdite. L'individuo può abbandonare una strategia di gioco e cercare di recuperare le perdite tutte in una volta. Sebbene molti giocatori possano "rincorrere" per brevi periodi di tempo, è il "rincorrere" frequente, e spesso a lungo termine, a essere caratteristico del disturbo da gioco d'azzardo.
Gli individui possono mentire a familiari, terapeuti o altri per nascondere l'entità del loro coinvolgimento con il gioco d'azzardo; questi casi di inganno possono anche includere, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, la copertura di comportamenti illegali come falsificazione, frode, furto o appropriazione indebita per ottenere denaro con cui giocare. Gli individui possono anche adottare comportamenti di "salvataggio", rivolgendosi a familiari o altri per chiedere aiuto in una situazione finanziaria disperata causata dal gioco d'azzardo.
In alcuni casi, i sintomi indicati possono manifestarsi come conseguenza fisiologica diretta dell'assunzione di farmaci dopaminergici, come quelli utilizzati per trattare la malattia di Parkinson.
Distorsioni del pensiero (ad esempio, negazione, superstizioni, senso di potere e controllo sull'esito di eventi casuali, eccessiva sicurezza di sé) possono essere presenti negli individui con disturbo da gioco d'azzardo. Molte persone con tale disturbo credono che il denaro sia non solo la causa ma anche la soluzione dei loro problemi. Alcuni individui sono impulsivi, competitivi, energici, irrequieti e si annoiano facilmente; possono essere eccessivamente preoccupati dell'approvazione altrui e possono essere generosi fino all'eccesso quando vincono. Altri individui sono depressi e soli e possono giocare d'azzardo quando si sentono impotenti, in colpa o depressi.
Da considerare
- Comportamento di gioco d'azzardo problematico persistente e ricorrente che porta a compromissione o disagio clinicamente significativi, come indicato dal fatto che il soggetto presenti i seguenti sintomi:
- Necessità di giocare d'azzardo con somme di denaro crescenti per raggiungere l'eccitazione desiderata.
- È irrequieto o irritabile quando cerca di ridurre o interrompere il gioco d'azzardo.
- Ha compiuto ripetuti tentativi infruttuosi di controllare, ridurre o interrompere il gioco d'azzardo.
- È spesso ossessionato dal gioco d'azzardo (ad es., ha pensieri persistenti di rivivere passate esperienze di gioco d'azzardo, di ostacolare o pianificare la prossima impresa, di pensare a modi per ottenere denaro con cui giocare).
- Gioca spesso d'azzardo quando si sente angosciato (ad es., impotente, in colpa, ansioso, depresso).
- Dopo aver perso soldi al gioco d'azzardo, spesso torna un altro giorno per vendicarsi (‘inseguendo’ le proprie perdite).
- Mente per nascondere l'entità del suo coinvolgimento nel gioco d'azzardo.
- Ha messo a repentaglio o perso una relazione significativa, un lavoro o un'opportunità di studio o di carriera a causa del gioco d'azzardo.
- Fa affidamento sugli altri per ottenere denaro per alleviare situazioni finanziarie disperate causate dal gioco d'azzardo.
Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer non fa accenni particolari sulle dipendenze, all'interno delle sue pubblicazioni, ma ha effettuato un profondo studio sui disagi del comportamento, descrivendo le Costellazioni Schizofreniche. All'interno di queste ci sono condizioni che possono fare da base su cui la persona sviluppa una dipendenza dal gioco d'azzardo, come la Costellazione Mitomane, la Costellazione Ossessivo-compulsiva, .
Un aspetto non strettamente legato alle 5LB è il riconquistare il riconoscimento e l'amore. "Comprare" l'amore che è mancato con un premio.
Vissuto o percepito di abbandono o non riconoscimento. Necessità di "guadagnarsi" l'amore di mamma. Credere che il premio conseguito al gioco, ci renda liberi dal bisogno d'amore.
- Disturbi neuropsichici dello sviluppo
- Disturbi Schizofrenici e Psicotici
- Disturbo bipolare
- Disturbi Depressivi
- Disturbi d'Ansia
- Disturbi ossessivo-compulsivi
- Disturbi correlati a traumi e stress
- Disturbi dissociativi
- Disturbi dei sintomi somatici
- Disturbi alimentari
- Disturbi dell'evacuazione
- Disturbi del sonno/veglia
- Disturbi sessuali
- Disforia di Genere
- Disturbi dirompenti del controllo, degli impulsi e della condotta
- Disordini Neuro-Cognitivi (DNC)