Attivazioni Biologiche

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Disturbi di personalità

05 08 2025
Perla saggia:
Chi perde la sua individualità perde tutto.

Mahatma Gandhi

Premessa

Questo studio è il tentativo di capire cosa dice la religione medica commerciale ufficiale, per poterla abbinare ai concetti della NMG® relativi alle Costellazioni Schizofreniche. Per farlo mi sono avvalso del "DIAGNOSTIC AND STATISTICAL MANUAL OF MENTAL DISORDERS - DSM-5-TR™", pubblicazione ufficiale valida in tutto il mondo.
Nota: Il mio è solo un tentativo di fare chiarezza su cosa siano i Disturbi di personalità nell'ottica delle 5 Leggi Biologiche. Non può in alcun modo essere considerato un punto di riferimento per trattamenti o diagnosi. Non ho la pretesa di chiudere il tema, ma voglio che sia di stimolo ad altri studi, ricordando al lettore che il disturbo illustrato in questo articolo è esclusivamente soggettivo e personaleDisturbi correlati a sostanze e dipendenza.

Questo articolo inizia con una definizione generale di disturbo di personalità, applicabile a ciascuno dei disturbi di personalità specifici. Un disturbo di personalità è un modello persistente di esperienza interiore e comportamento che devia notevolmente dalle norme e dalle aspettative della cultura dell'individuo, è pervasivo e inflessibile, esordisce nell'adolescenza o nella prima età adulta, è stabile nel tempo e porta a disagio o compromissione.
I disturbi di personalità sono raggruppati in tre gruppi in base a somiglianze descrittive:
▸ Il gruppo A include i disturbi di personalità paranoide, schizoide e schizotipico. Gli individui con questi disturbi appaiono spesso strani o eccentrici.
▸ Il gruppo B include i disturbi di personalità antisociale, borderline, istrionico e narcisistico. Gli individui con questi disturbi appaiono spesso drammatici, emotivi o incostanti.
▸ Il gruppo C include i disturbi di personalità evitante, dipendente e ossessivo-compulsivo. Gli individui con questi disturbi appaiono spesso ansiosi o timorosi.
Da tenere in conto che due o più disturbi appartenenti a gruppi diversi, o tratti di più di uno, possono spesso coesistere e variare in intensità e pervasività.


Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
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1. Generalità sul Disturbo di Personalità

I tratti di personalità sono modelli persistenti di percezione, relazione e pensiero dell'ambiente e di sé stessi, che si manifestano in un'ampia gamma di contesti sociali e personali. Nel disturbo generalizzato i tratti di personalità sono rigidi e disadattivi e causano una significativa compromissione funzionale o disagio soggettivo. La caratteristica essenziale è un modello persistente di esperienza interiore e comportamento che devia notevolmente dalle norme e dalle aspettative della cultura dell'individuo e si manifesta in almeno due delle seguenti aree: cognizione, affettività, funzionamento interpersonale o controllo degli impulsi.
Questo modello persistente è inflessibile e pervasivo in un'ampia gamma di situazioni personali e sociali e porta a disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti. Il modello è stabile e di lunga durata, e il suo esordio può essere fatto risalire all'adolescenza o alla prima età adulta.

Da considerare

2. Disturbo Paranoide di Personalità

La caratteristica essenziale del disturbo paranoide di personalità è un quadro di sfiducia e sospettosità pervasive nei confronti degli altri, tale che le loro motivazioni vengono interpretate come malevole. Questo quadro inizia entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti. Gli individui con questo disturbo presumono che gli altri li sfrutteranno, li danneggeranno o li inganneranno, anche in assenza di prove a supporto di tale aspettativa. Sospettano, sulla base di scarse o assenti prove, che gli altri stiano complottando contro di loro e che possano attaccarli improvvisamente, in qualsiasi momento e senza motivo. Spesso ritengono di essere stati profondamente e irreversibilmente feriti da un'altra persona o da altre persone, anche in assenza di prove oggettive. Sono tormentati da dubbi ingiustificati sulla lealtà o l'affidabilità dei loro amici e soci, le cui azioni vengono attentamente esaminate alla ricerca di prove di intenzioni ostili. Qualsiasi deviazione percepita dall'affidabilità o dalla lealtà contribuisce a supportare le loro supposizioni di base. Sono così stupiti quando un amico o un collega mostra lealtà che non riescono a fidarsi o a crederci. Se si mettono nei guai, si aspettano che amici e colleghi li attaccheranno o li ignoreranno.

Gli individui con disturbo paranoide di personalità sono riluttanti a confidarsi o a stringere rapporti intimi con gli altri perché temono che le informazioni che condividono vengano usate contro di loro. Possono rifiutarsi di rispondere a domande personali, affermando che le informazioni "non sono affari di nessuno".
Leggono significati nascosti, umilianti e minacciosi, in osservazioni o eventi benigni. Ad esempio, potrebbero interpretare erroneamente un errore in buona fede da parte di un commesso come un deliberato tentativo di imbrogliare, o considerare un'osservazione scherzosa e superficiale da parte di un collega come un grave attacco alla propria personalità. I complimenti sono spesso mal interpretati (ad esempio, un complimento per una nuova acquisizione viene erroneamente interpretato come una critica all'egoismo; un complimento per un risultato raggiunto viene erroneamente interpretato come un tentativo di ottenere prestazioni maggiori e migliori «Si ma non ti aspettare che lo faccia sempre!»). Possono considerare un'offerta di aiuto come una critica al fatto che non se la cavano abbastanza bene da soli («Ce la faccio da solo!»).
Nutrono rancore persistente e non sono disposti a perdonare gli insulti («Questa non te la perdono!»), le ferite o gli sgarbi che ritengono di aver ricevuto. Sgarbi minori suscitano una forte ostilità e i sentimenti ostili persistono a lungo. Poiché sono costantemente vigili sulle intenzioni dannose degli altri, molto spesso ritengono che la loro reputazione o il loro carattere siano stati attaccati o che siano stati offesi in qualche altro modo. Sono pronti a contrattaccare e reagiscono con rabbia agli insulti percepiti. Gli individui con questo disturbo possono essere patologicamente gelosi, spesso sospettando che il coniuge o il partner sessuale sia infedele senza alcuna adeguata giustificazione. Possono raccogliere "prove" banali e circostanziali a sostegno delle loro convinzioni di gelosia. Vogliono mantenere il controllo completo delle relazioni intime per evitare di essere traditi e possono costantemente mettere in discussione e contestare la posizione, le azioni, le intenzioni e la fedeltà del coniuge o del partner.

Gli individui con disturbo paranoide di personalità sono generalmente difficili da trattare e spesso hanno problemi nelle relazioni intime. La loro eccessiva sospettosità e ostilità possono esprimersi in una polemica aperta, in lamentele ricorrenti o in un distacco ostile. Mostrano una gamma labile di affetti, con predominanza di espressioni ostili, ostinate e sarcastiche. La loro natura combattiva e sospettosa può suscitare una risposta ostile negli altri, che a sua volta serve a confermare le loro aspettative iniziali.
Poiché non hanno fiducia negli altri, hanno bisogno di un elevato grado di controllo su chi li circonda. Sono spesso rigidi, critici nei confronti degli altri e incapaci di collaborare, sebbene abbiano grandi difficoltà ad accettare le critiche. Possono incolpare gli altri per i propri difetti. A causa della loro rapidità nel contrattaccare in risposta alle minacce che percepiscono intorno a loro, possono essere litigiosi e spesso coinvolti in controversie legali («Stai attento che ti denuncio!»).
Gli individui con questo disturbo cercano di confermare le proprie idee negative preconcette riguardo a persone o situazioni che incontrano, attribuendo agli altri motivazioni malevole che sono proiezioni delle proprie paure. Possono manifestare fantasie grandiose sottilmente nascoste e irrealistiche, sono spesso sensibili a questioni di potere e rango e tendono a sviluppare stereotipi negativi sugli altri (calunnia, razzismo), in particolare su quelli appartenenti a gruppi di popolazione diversi dal proprio («I meridionali sono tutti delinquenti!»). Attratti da formulazioni semplicistiche del mondo, sono spesso diffidenti nei confronti di situazioni ambigue (Bianco o Nero). Possono essere percepiti come "fanatici" e formare "sette" o gruppi strettamente uniti con altri che condividono i loro sistemi di credenze paranoiche.

Da considerare

Una sfiducia e una sospettosità pervasive nei confronti degli altri, tali che le loro motivazioni vengono interpretate come malevole, che si manifestano con i seguenti elementi.
  1. Sospetta, senza sufficienti fondamenti, che gli altri lo stiano sfruttando, danneggiando o ingannando.
  2. È tormentato da dubbi ingiustificati sulla lealtà o sull'affidabilità di amici o colleghi.
  3. È riluttante a confidarsi con gli altri a causa del timore ingiustificato che le informazioni vengano usate maliziosamente contro di lui o di lei.
  4. Legge significati nascosti, degradanti o minacciosi in osservazioni o eventi benigni.
  5. Serba rancore persistentemente (cioè, non perdona insulti, ferite o mancanze).
  6. Percepisce attacchi al proprio carattere o alla propria reputazione che non sono evidenti agli altri ed è pronto a reagire con rabbia o a contrattaccare.
  7. Ha sospetti ricorrenti, ingiustificati, riguardo alla fedeltà del coniuge o del partner sessuale.

Ipotesi alla luce delle 5LB: Appaiono evidenti i segni della Costellazione Fronto-Occipitale ovvero la condizione paranoide di sospettare di tutto e tutti. Quando intervengono sfoghi di rabbia è possibile che si abbini anche la Costellazione Aggressiva, descritte entrambe dal Dr. Hamer.

Ipotesi alla luce dell'Enneagramma: Il tipico diffidente, che sospetta e dubita è l'enneatipo 6 e alcune manifestazioni descritte dianzi sembrano quelle relative al sottotipo conservativo. Alcuni tratti, soprattutto quelli più negativi, si osservano anche nell'enneatipo 8 conservativo.

Ipotesi Floreale: Aspen indicato per persone che improvvisamente, e senza alcun motivo specifico, vengono prese da ansia, paura o da preoccupazioni per condizioni o cose non definibili precisamente,
Holly indicato per stati emotivi negativi, miscela di odio, invidia e gelosia. Per coloro che pensano che dietro a molte cose ci sia il male, e quindi reagiscono in maniera aggressiva con sensazione generale di rabbia nei confronti del prossimo,
Willow, per coloro che sono vittime di malumore e risentimento, autocommiserazione e amarezza. Per neutralizzare il risentimento e ritrovare l'umorismo e la serenità.

3. Disturbo Schizoide di Personalità

La caratteristica essenziale del disturbo schizoide di personalità è un modello pervasivo di distacco dalle relazioni sociali e una gamma ristretta di espressione delle emozioni nei contesti interpersonali. Questo modello inizia entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti.
Gli individui con disturbo schizoide di personalità sembrano mancare di desiderio di intimità, sembrano indifferenti alle opportunità di sviluppare relazioni strette e non sembrano trarre molta soddisfazione dall'essere parte di una famiglia o di un altro gruppo sociale. Preferiscono trascorrere del tempo da soli, piuttosto che stare con altre persone. Spesso appaiono socialmente isolati o "solitari" e scelgono quasi sempre attività o hobby solitari che non includono l'interazione con gli altri. Preferiscono compiti meccanici o astratti, come giochi al computer o matematici.
Possono avere pochissimo interesse ad avere esperienze sessuali con un'altra persona e provare piacere in poche, se non nessuna, attività. Di solito si riscontra una ridotta esperienza di piacere derivante da esperienze sensoriali, corporee o interpersonali, come camminare su una spiaggia al tramonto o fare sesso. Questi individui non hanno amici intimi o confidenti, ad eccezione forse di un parente di primo grado. Gli individui con disturbo schizoide di personalità sembrano spesso indifferenti all'approvazione o alle critiche altrui e non sembrano preoccuparsi di ciò che gli altri possono pensare di loro. Possono essere inconsapevoli delle normali sottigliezze dell'interazione sociale e spesso non rispondono in modo appropriato ai segnali sociali, tanto da apparire socialmente inetti o superficiali ed egocentrici.

Di solito mostrano un aspetto esteriore "insipido", senza una reattività emotiva visibile e raramente ricambiano gesti o espressioni facciali, come sorrisi o cenni del capo. Affermano di provare raramente emozioni forti come rabbia e gioia. Spesso mostrano un'affettività limitata e appaiono freddi e distanti. Tuttavia, in quelle circostanze molto insolite in cui questi individui si sentono almeno temporaneamente a proprio agio nel rivelarsi, possono riconoscere di provare sentimenti dolorosi, in particolare legati alle interazioni sociali.
Possono avere particolare difficoltà a esprimere la rabbia, anche in risposta a provocazioni dirette, il che contribuisce all'impressione di essere privi di emozioni. Le loro vite a volte sembrano senza direzione e possono sembrare "alla deriva" rispetto ai loro obiettivi. Questi individui spesso reagiscono passivamente alle circostanze avverse e hanno difficoltà a rispondere in modo appropriato agli eventi importanti della vita. A causa della loro scarsa abilità sociale e della mancanza di desiderio di esperienze sessuali, gli individui con questo disturbo hanno poche amicizie, frequentano raramente persone con cui uscire e spesso non si sposano.
Il funzionamento lavorativo può essere compromesso, soprattutto se è richiesto un coinvolgimento interpersonale, ma gli individui con questo disturbo possono avere successo quando lavorano in condizioni di isolamento sociale.

Da considerare

  1. Non desidera né apprezza relazioni strette, incluso l'essere parte di una famiglia.
  2. Sceglie quasi sempre attività solitarie.
  3. Ha scarso, se non nullo, interesse ad avere esperienze sessuali con un'altra persona.
  4. Trae piacere da poche, se non nessuna, attività.
  5. Non ha amici intimi o confidenti, a parte i parenti di primo grado.
  6. Appare indifferente alle lodi o alle critiche altrui.
  7. Mostra freddezza emotiva, distacco o affettività appiattita.

Ipotesi alla luce delle 5LB: Sembrano ravvisarsi le caratteristiche della Costellazione della Morte emozionale o cerebellare descritta dal Dr. Hamer.

Ipotesi alla luce dell'Enneagramma: Le caratteristiche comportamentali descritte dianzi sono compatibili con l'enneatipo 5 e alcune manifestazioni sembrano quelle relative al sottotipo conservativo. Alcuni tratti, soprattutto quelli più negativi, si osservano anche nell'enneatipo 9 conservativo.

Ipotesi Floreale: Wild Rose: per coloro che non vengono scossi da alcun evento in particolare e accettano quel poco che hanno, senza tentare di accedere alle proprie volontà. Non si lamentano, ma nemmeno tentano di scuotere l'apatia che li contraddistingue. Anche in situazioni personali difficili e/o negative, non si sentono veramente infelici, non intraprendendo alcuno sforzo per cambiare qualcosa;
Clematis: Per le persone che vivono chiuse nel loro mondo, senza mostrare interesse per ciò che le circonda. Hanno difficoltà a vivere il presente. Attendono tempi migliori, pur senza darsi da fare affinché ciò avvenga. Mancano di vitalità e forza, dando l'impressione di essere con la testa altrove.


Giorgio Beltrammi
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4. Disturbo Schizotipico di Personalità

La caratteristica essenziale del disturbo schizotipico di personalità è un quadro pervasivo di deficit sociali e interpersonali caratterizzato da un acuto disagio e da una ridotta capacità di stabilire relazioni strette, nonché da distorsioni cognitive o percettive ed eccentricità comportamentali.
Gli individui con tale disturbo hanno spesso idee di riferimento (ovvero, interpretazioni errate di incidenti casuali ed eventi esterni come aventi un significato particolare e insolito specificamente per la persona). Queste vanno distinte dai deliri di riferimento, in cui le convinzioni sono sostenute con convinzione delirante. Questi individui possono essere superstiziosi o preoccupati da fenomeni paranormali che sono al di fuori delle norme della loro sottocultura.
Possono sentire di avere poteri speciali per percepire gli eventi prima che accadano o per leggere i pensieri degli altri. Possono credere di avere un controllo magico sugli altri, che può essere attuato direttamente (ad esempio, credere che portare a spasso il cane del coniuge sia il risultato diretto di aver pensato un'ora prima che si dovesse farlo) o indirettamente attraverso l'adesione a rituali magici (ad esempio, passare tre volte davanti a un oggetto specifico per evitare un determinato risultato dannoso). Possono essere presenti alterazioni percettive (ad esempio, percepire la presenza di un'altra persona o sentire una voce che mormora il loro nome). Il loro linguaggio può includere una formulazione e una costruzione insolite o idiosincratiche. È spesso approssimativo, digressivo o vago, ma senza un effettivo deragliamento o incoerenza.

Le risposte possono essere eccessivamente concrete o eccessivamente astratte, e parole o concetti vengono talvolta applicati in modi insoliti (ad esempio, l'individuo può affermare di non essere stato "parlabile" al lavoro). Gli individui con questo disturbo sono spesso sospettosi e possono avere ideazioni paranoiche (ad esempio, credere che i colleghi di lavoro siano intenzionati a minare la loro reputazione con il capo). Di solito non sono in grado di gestire l'intera gamma di emozioni e di stimoli interpersonali necessari per relazioni di successo e quindi spesso sembrano interagire con gli altri in modo inappropriato, rigido o limitato. Questi individui sono spesso considerati strani o eccentrici a causa di manierismi insoliti, di un modo di vestire spesso trasandato che non "si adatta perfettamente" e di una disattenzione alle consuete convenzioni sociali (ad esempio, l'individuo può evitare il contatto visivo, indossare abiti macchiati d'inchiostro e della taglia sbagliata e non essere in grado di partecipare alle battute di scambio dei colleghi). Gli individui con disturbo schizotipico di personalità vivono le relazioni interpersonali come problematiche e si sentono a disagio nel relazionarsi con gli altri. Sebbene possano esprimere infelicità per la mancanza di relazioni, il loro comportamento suggerisce un ridotto desiderio di contatti intimi. Di conseguenza, di solito non hanno amici intimi o confidenti, a parte un parente di primo grado. Sono ansiosi nelle situazioni sociali, in particolare quelle che coinvolgono persone sconosciute. Interagiscono con altri individui quando necessario, ma preferiscono sedersi per conto proprio perché si sentono diversi e semplicemente non "adattati".
La loro ansia sociale non si attenua facilmente, anche quando trascorrono più tempo nell'ambiente o acquisiscono maggiore familiarità con le altre persone, perché la loro ansia tende ad essere associata alla diffidenza nei confronti delle motivazioni altrui. Ad esempio, quando partecipa a una cena, l'individuo con disturbo schizotipico di personalità non si rilassa con il passare del tempo, ma può diventare sempre più teso e sospettoso.

Da considerare

  1. Idee di riferimento (esclusi i deliri di riferimento).
  2. Credenze bizzarre o pensiero magico che influenzano il comportamento e sono incoerenti con le norme subculturali (ad es., superstizione, credenza nella chiaroveggenza, nella telepatia o nel "sesto senso"; nei bambini e negli adolescenti, fantasie o preoccupazioni bizzarre).
  3. Esperienze percettive insolite, incluse illusioni corporee.
  4. Pensiero e linguaggio bizzarri (ad es., vaghi, circostanziali, metaforici, eccessivamente elaborati o stereotipati). 5. Sospettosità o ideazione paranoica.
  5. Affettività inappropriata o limitata.
  6. Comportamento o aspetto strani, eccentrici o peculiari.
  7. Mancanza di amici intimi o confidenti diversi dai parenti di primo grado.
  8. Eccessiva ansia sociale che non diminuisce con la familiarità e tende ad essere associata a paure paranoiche piuttosto che a giudizi negativi su di sé.

Ipotesi alla luce delle 5LB: Sostanzialmente si tratta del quadro descritto in precedenza, ma con intensità minima. Do fatto si tratta di quadri che si possono ascrivere in un comportamento "sui generis", ma certamente non patologico

Ipotesi alla luce dell'Enneagramma: In questo caso si scorgono i tratti dell'enneatipo 4, soprattutto per la sua originalità e l'avversione per conformismo e mode.

Ipotesi Floreale: Wild Rose: per coloro che non vengono scossi da alcun evento in particolare e accettano quel poco che hanno, senza tentare di accedere alle proprie volontà. Non si lamentano, ma nemmeno tentano di scuotere l'apatia che li contraddistingue. Anche in situazioni personali difficili e/o negative, non si sentono veramente infelici, non intraprendendo alcuno sforzo per cambiare qualcosa;
Clematis: Per le persone che vivono chiuse nel loro mondo, senza mostrare interesse per ciò che le circonda. Hanno difficoltà a vivere il presente. Attendono tempi migliori, pur senza darsi da fare affinché ciò avvenga. Mancano di vitalità e forza, dando l'impressione di essere con la testa altrove.

5. Disturbo Antisociale di Personalità

La caratteristica essenziale del disturbo antisociale di personalità è un modello pervasivo di disprezzo e violazione dei diritti altrui che inizia nell'infanzia o nella prima adolescenza e continua fino all'età adulta. Questo modello è stato anche definito psicopatia, sociopatia o disturbo dissociale di personalità. L'inganno e la manipolazione sono caratteristiche centrali del disturbo in oggetto.
Il disturbo della condotta comporta un modello di comportamento ripetitivo e persistente in cui vengono violati i diritti fondamentali degli altri o le principali norme o regole sociali appropriate all'età. I comportamenti specifici caratteristici del disturbo della condotta rientrano in una delle quattro categorie: aggressione a persone e animali, distruzione di proprietà, inganno o furto, o grave violazione delle regole.

Gli individui con tale disturbo non riescono a conformarsi alle norme sociali in materia di comportamento lecito. Possono compiere ripetutamente atti che costituiscono motivo di arresto (indipendentemente dal fatto che vengano arrestati o meno), come distruggere proprietà, molestare altri, rubare o svolgere attività illegali. Le persone con questo disturbo ignorano i desideri, i diritti o i sentimenti degli altri. Sono spesso ingannevoli e manipolatori per ottenere profitto o piacere personale (ad esempio, per ottenere denaro, sesso o potere). Possono mentire ripetutamente, usare falsi nomi, truffare gli altri o simulare. Un quadro di impulsività può manifestarsi con l'incapacità di pianificare in anticipo. Le decisioni vengono prese d'impulso, senza previdenza e senza considerare le conseguenze per sé o per gli altri; questo può portare a improvvisi cambiamenti di lavoro, residenza o relazioni.
Tendono ad essere irritabili e aggressivi e possono ripetutamente essere coinvolti in scontri fisici o commettere atti di violenza fisica (inclusi percosse al coniuge o ai figli). Questi individui mostrano anche una sconsiderata indifferenza per la propria sicurezza o quella degli altri. Ciò può essere evidenziato nel loro comportamento alla guida (ad esempio, eccesso di velocità ricorrente, guida in stato di ebbrezza, incidenti multipli). Possono avere comportamenti sessuali o fare uso di sostanze ad alto rischio di conseguenze dannose. Possono trascurare o non prendersi cura di un figlio in un modo che lo mette in pericolo.
Tendono anche ad essere costantemente ed estremamente irresponsabili. Un comportamento lavorativo irresponsabile può essere indicato da lunghi periodi di disoccupazione nonostante le opportunità di lavoro disponibili, o dall'abbandono di diversi lavori senza un piano realistico per trovarne un altro. Può anche essere presente un modello di ripetute assenze dal lavoro non spiegabili da malattie personali o familiari.
L'irresponsabilità finanziaria è indicata da azioni come il mancato pagamento dei debiti, il mancato mantenimento dei figli o il mancato supporto regolare di altre persone a carico. Mostrano scarso rimorso per le conseguenze delle proprie azioni. Possono essere indifferenti o fornire una razionalizzazione superficiale per aver ferito, maltrattato o derubato qualcuno (ad esempio, "la vita è ingiusta", "chi perde merita di perdere"). Questi individui possono incolpare le vittime di essere sciocche, indifese o di aver meritato il loro destino (ad esempio, "se l'è cercata comunque"); possono minimizzare le conseguenze dannose delle loro azioni; o possono semplicemente mostrare completa indifferenza. Generalmente non riescono a compensare o a fare ammenda per il loro comportamento. Possono credere che tutti siano disposti ad "aiutare il primo" e che non ci si debba fermare davanti a nulla per evitare di essere maltrattati.

Gli individui con disturbo antisociale di personalità mancano spesso di empatia e tendono a essere insensibili, cinici e sprezzanti nei confronti dei sentimenti, dei diritti e delle sofferenze altrui. Possono avere un'autostima esagerata e arrogante (ad esempio, ritengono che il lavoro ordinario sia al di sotto delle loro capacità o non hanno una preoccupazione realistica per i loro problemi attuali o per il loro futuro) e possono essere eccessivamente ostinati, sicuri di sé o arroganti. Alcuni individui antisociali possono mostrare un fascino disinvolto e superficiale e possono essere piuttosto loquaci e verbalmente facili (ad esempio, utilizzando termini tecnici o gergo che potrebbero impressionare qualcuno che non ha familiarità con l'argomento).
La mancanza di empatia, l'autostima esagerata e il fascino superficiale sono caratteristiche comunemente incluse nelle concezioni tradizionali della psicopatia che possono essere particolarmente distintive del disturbo e maggiormente predittive di recidiva in carcere o in ambito forense, dove è probabile che atti criminali, delinquenziali o aggressivi siano aspecifici. Questi individui possono anche essere irresponsabili e sfruttatori nelle loro relazioni sessuali. Possono avere una storia di molteplici partner sessuali e non aver mai avuto una relazione monogama.
Possono essere irresponsabili come genitori, come dimostrato dalla malnutrizione di un figlio, da una malattia del figlio derivante dalla mancanza di un'igiene minima, dalla dipendenza del figlio da vicini o parenti non residenti per cibo o alloggio, dalla mancata organizzazione di una persona che si prenda cura di un bambino piccolo quando l'individuo è lontano da casa o dal ripetuto sperpero del denaro necessario per le necessità domestiche. Questi individui possono essere congedati con disonore dalle forze armate, possono non essere autosufficienti, possono diventare poveri o addirittura senzatetto, o possono trascorrere molti anni in istituti penali. Hanno maggiori probabilità, rispetto agli individui della popolazione generale, di morire prematuramente per cause naturali e suicidio.

Da considerare

  1. Mancato rispetto delle norme sociali in materia di comportamenti leciti, come indicato dal ripetuto compimento di atti che costituiscono motivo di arresto.
  2. Inganno, come indicato da ripetute menzogne, uso di pseudonimi o truffa di altri per profitto o piacere personale.
  3. Impulsività o incapacità di pianificare in anticipo.
  4. Irritabilità e aggressività, come indicato da ripetute colluttazioni o aggressioni fisiche.
  5. Sconsiderato disprezzo per la propria sicurezza o quella degli altri.
  6. Irresponsabilità costante, come indicato dalla ripetuta incapacità di mantenere un comportamento lavorativo coerente o di onorare gli obblighi finanziari.
  7. Mancanza di rimorso, come indicato dall'indifferenza o dalla razionalizzazione di aver ferito, maltrattato o derubato un altro.

Ipotesi alla luce delle 5LB: Appaiono evidenti i segni della Costellazione Aggressiva Quando intervengono sfoghi di rabbia e atteggiamenti violenti, sfidanti, illeciti e antisociali. Quando l'antisocialità è sviluppata in termini verbali e arringatori, calunniosi e palesemente falsi, si può abbinare la Costellazione Mitomane nella sua variante maniacale.
Qualora il comportamento abbia note di megalomania e narcisismo, è possibile che si associ la Costellazione Megalomane.

Ipotesi Floreale: Beech per la critica e l'intolleranza costante nei confronti del prossimo a cui non si fanno concessioni. Forte sensazione di superiorità e l'arroganza. Per la convinzione di avere sempre ragione, mentre tutti gli altri hanno torto,
Vervain per chi è convinto di avere ragione a prescindere. Rifiuto a rilassarsi con conseguente insonnia e irritabilità, frustrazione o rabbia se poste di fronte a cose di cui occorre tenere conto al di la delle proprie volontà,
Vine per chi vuole dominare gli altri. Arroganti, pretendono e/o si aspettano l'obbedienza assoluta e la sottomissione altrui. La propria fame di potere viene ottenuta con aggressività e violenza; spicca l'assenza di compassione.

6. Disturbo Borderline di Personalità

La caratteristica essenziale del disturbo borderline di personalità è un quadro pervasivo di instabilità nelle relazioni interpersonali, nell'immagine di sé e negli affetti, e di marcata impulsività che inizia entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti. Gli individui con questo disturbo compiono sforzi frenetici per evitare un abbandono reale o immaginario. La percezione di una separazione o di un rifiuto imminenti, o la perdita di una struttura esterna, può portare a profondi cambiamenti nell'immagine di sé, negli affetti, nelle capacità cognitive e nel comportamento. Questi individui sono molto sensibili alle circostanze ambientali. Provano intense paure di abbandono e rabbia inappropriata anche di fronte a una separazione realistica e limitata nel tempo o in caso di inevitabili cambiamenti di programma (ad esempio, improvvisa disperazione in reazione all'annuncio di fine seduta da parte di un medico; panico o furia quando qualcuno per loro importante è in ritardo di pochi minuti o deve annullare un appuntamento). Possono credere che questo "abbandono" implichi che siano "cattivi". Questi timori di abbandono sono legati all'intolleranza alla solitudine e al bisogno di avere altre persone con sé. I loro sforzi frenetici per evitare l'abbandono possono includere azioni impulsive come comportamenti autolesionistici o suicidari.

Presentano un quadro di relazioni instabili e intense. Possono idealizzare potenziali caregiver o amanti al primo o al secondo incontro, pretendere di trascorrere molto tempo insieme e condividere i dettagli più intimi all'inizio di una relazione. Tuttavia, possono passare rapidamente dall'idealizzazione degli altri alla svalutazione, sentendo che l'altra persona non si preoccupa abbastanza, non dà abbastanza o non è abbastanza "presente". Questi individui possono provare empatia e prendersi cura degli altri, ma solo con l'aspettativa che l'altra persona "ci sia" a sua volta per soddisfare i propri bisogni a richiesta. Questi individui sono inclini a cambiamenti improvvisi e drammatici nella loro visione degli altri, che possono essere visti alternativamente come supporti benefici o come crudelmente punitivi.
Tali cambiamenti spesso riflettono la disillusione nei confronti di una figura di accudimento le cui qualità educative erano state idealizzate o il cui rifiuto o abbandono è previsto. Potrebbe essere presente un disturbo dell'identità caratterizzato da un'immagine di sé o da un senso di sé marcatamente e persistentemente instabile. Si verificano cambiamenti improvvisi e drammatici nell'immagine di sé (ad esempio, il passaggio improvviso dal ruolo di un supplicante bisognoso di aiuto a quello di un giusto vendicatore di maltrattamenti passati).
Sebbene di solito abbiano un'immagine di sé basata sulla sensazione di essere cattivi o malvagi, gli individui con questo disturbo possono a volte avere la sensazione di non esistere affatto. Questo può essere sia doloroso che spaventoso per chi ne soffre. Tali esperienze si verificano di solito in situazioni in cui l'individuo avverte la mancanza di una relazione significativa, di cure e supporto. Possono mostrare prestazioni peggiori in situazioni lavorative o scolastiche non strutturate. Questa mancanza di un'identità completa e duratura rende difficile identificare schemi di comportamento disadattivi e può portare a modelli ripetitivi di relazioni problematiche.

Gli individui con disturbo borderline di personalità mostrano impulsività in aree potenzialmente autolesioniste. Possono giocare d'azzardo, spendere denaro in modo irresponsabile, abbuffarsi, abusare di sostanze, avere rapporti sessuali promiscui o guidare in modo spericolato. Mostrano comportamenti, gesti o minacce suicidari ricorrenti, oppure comportamenti autolesionistici. Pensieri o comportamenti suicidari ricorrenti sono spesso la ragione per cui questi individui chiedono aiuto. Questi atti autodistruttivi sono solitamente scatenati da minacce di separazione o rifiuto o dall'aspettativa che l'individuo si assuma maggiori responsabilità. Gli atti autolesionistici (ad esempio, tagliarsi o bruciarsi) sono molto comuni e possono verificarsi durante i periodi in cui l'individuo manifesta sintomi dissociativi. Questi atti spesso portano sollievo riaffermando la capacità dell'individuo di provare emozioni o espiando la sua sensazione di essere malvagio.
Possono mostrare instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell'umore (ad es., intensa disforia episodica, irritabilità o ansia che di solito durano poche ore e solo raramente più di qualche giorno). L'umore disforico di base dei soggetti con disturbo borderline di personalità è spesso interrotto da periodi di rabbia, panico o disperazione e raramente è alleviato da periodi di benessere o soddisfazione. Questi episodi possono riflettere l'estrema reattività dell'individuo agli stress interpersonali. Possono essere turbati da sentimenti cronici di vuoto, che possono coesistere con dolorose sensazioni di solitudine. Facilmente annoiati, possono spesso cercare stimoli per evitare i loro sentimenti di vuoto. Gli individui con questo disturbo esprimono frequentemente rabbia inappropriata e intensa o hanno difficoltà a controllarla. Possono mostrare sarcasmo estremo, amarezza persistente o scoppi verbali. La rabbia viene spesso suscitata quando una persona che si prende cura di loro o un amante viene percepita come negligente, reticente, indifferente o abbandonante. Tali espressioni di rabbia sono spesso seguite da vergogna e senso di colpa e contribuiscono alla sensazione di essere malvagi.
Durante periodi di stress estremo, possono verificarsi ideazione paranoide transitoria o sintomi dissociativi (ad es., depersonalizzazione). Questi episodi si verificano più frequentemente in risposta a un abbandono reale o immaginario. I sintomi tendono ad essere transitori e durano minuti o ore. Il ritorno, reale o percepito, dell'attenzione del caregiver può portare a una remissione dei sintomi.

Gli individui con disturbo borderline di personalità possono presentare una tendenza a deteriorarsi nel momento in cui un obiettivo sta per essere realizzato (ad es., abbandonare la scuola poco prima del diploma; regredire gravemente dopo una discussione sull'andamento della terapia; distruggere una buona relazione proprio quando è chiaro che la relazione potrebbe durare). Alcuni individui sviluppano sintomi simil-psicotici (ad es., allucinazioni, distorsioni dell'immagine corporea, idee di riferimento, fenomeni ipnagogici) durante periodi di stress. Possono sentirsi più sicuri con oggetti transizionali (ad esempio, un animale domestico o un oggetto inanimato) che nelle relazioni interpersonali. La morte prematura per suicidio può verificarsi in questi individui, soprattutto in quelli con disturbi depressivi o disturbi da uso di sostanze. Le disabilità fisiche possono derivare da comportamenti autolesionistici o tentativi di suicidio falliti. Sono comuni perdite ricorrenti del lavoro, interruzioni dell'istruzione e separazione o divorzio. Abusi fisici e sessuali, abbandono, conflitti ostili e perdita precoce dei genitori, sono più comuni nelle storie infantili di individui con tale disturbo.

Da considerare

  1. Sforzi frenetici per evitare un abbandono reale o immaginario.
  2. Un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzato dall'alternanza tra estremi di idealizzazione e svalutazione.
  3. Disturbo dell'identità: immagine di sé o senso di sé marcatamente e persistentemente instabili.
  4. Impulsività in almeno due aree potenzialmente autolesioniste (ad es., spese eccessive, rapporti sessuali, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate).
  5. Comportamenti, gesti o minacce suicidari ricorrenti, o comportamenti autolesionistici.
  6. Instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell'umore (ad es., intensa disforia episodica, irritabilità o ansia che di solito durano poche ore e solo raramente più di qualche giorno).
  7. Sensazioni croniche di vuoto.
  8. Rabbia inappropriata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia (ad es., frequenti manifestazioni di collera, rabbia costante, ricorrenti scontri fisici).
  9. Ideazione paranoide transitoria correlata allo stress o gravi sintomi dissociativi.

Ipotesi alla luce delle 5LB: L'alternanza delle manifestazioni depressivo-maniacali indica un costante sbilanciamento ormonale. In base alle manifestazioni descritte, si possono configurare la Costellazione Casanova/Ninfomane quando l'aspetto sessuale predomina, la Costellazione Post-Mortale quando fanno discorsi suicidiari o fatalistici, a tema funebre, la Costellazione Aggressiva sia in variante depressiva (autolesionismo) che maniacale, la Costellazione Anoressica quando si privano del cibo e non riconoscono i segni dell'esaurimento sul proprio corpo, la Costellazione Isterica quando sono molto evidenti ed esplosivi i segni della disforia.

Ipotesi alla luce dell'Enneagramma: Enneatipo 4 per il suo costante vuoto interiore e per la propria identità mai consolidata ed Enneatipo 2 per il suo timore viscerale di abbandono e solitudine

Ipotesi Floreale: Il fiore indicato in questo caso è Scleranthus per la sua alternanza e indecisione che si porta appresso una angoscia profonda ed un senso di smarrimento importante. Se la ricerca della pienezza porta l'individuo a lasciarsi manipolare dagli altri, è utile abbinare Centaury.

7. Disturbo Istrionico di Personalità

La caratteristica essenziale del disturbo istrionico di personalità è un'emotività pervasiva ed eccessiva e un comportamento di ricerca di attenzione. Questo schema inizia nella prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti. Gli individui con tale disturbo istrionico di personalità si sentono a disagio o non apprezzati quando non sono al centro dell'attenzione. Spesso vivaci e teatrali, tendono ad attirare l'attenzione su di sé e possono inizialmente affascinare i nuovi conoscenti con il loro entusiasmo, l'apparente apertura o la civetteria. Queste qualità, tuttavia, si assottigliano, poiché questi individui pretendono continuamente di essere al centro dell'attenzione. Si appropriano del ruolo di "anima della festa". Se non sono al centro dell'attenzione, possono fare qualcosa di teatrale (ad esempio, inventare storie, creare una scena) per attirare l'attenzione su di sé. Questa esigenza è spesso evidente nel loro comportamento con un medico (ad esempio, essere adulatori, portare regali, fornire descrizioni teatrali di sintomi fisici e psicologici che vengono sostituiti da nuovi sintomi a ogni visita). L'aspetto e il comportamento degli individui con questo disturbo sono spesso inappropriatamente provocanti o seducenti dal punto di vista sessuale. Questo comportamento non è rivolto solo a persone per le quali l'individuo nutre un interesse sessuale o romantico, ma si verifica anche in un'ampia varietà di relazioni sociali, occupazionali e professionali, al di là di quanto appropriato al contesto sociale. L'espressione emotiva può essere superficiale e rapidamente mutevole. Gli individui con questo disturbo usano costantemente l'aspetto fisico per attirare l'attenzione su di sé. Sono eccessivamente preoccupati di impressionare gli altri con il loro aspetto e spendono una quantità eccessiva di tempo, energia e denaro in vestiti e cura della persona.

Possono "andare a caccia di complimenti" riguardo all'aspetto e possono essere facilmente ed eccessivamente turbati da un commento critico sul loro aspetto o da una fotografia che considerano poco lusinghiera. Questi individui hanno uno stile di discorso eccessivamente impressionistico e privo di dettagli. Le opinioni forti vengono espresse con un tocco teatrale, ma le motivazioni di fondo sono solitamente vaghe e diffuse, prive di fatti e dettagli a supporto. Ad esempio, potrebbe affermare che un certo individuo è un essere umano meraviglioso, ma non essere in grado di fornire esempi specifici di buone qualità a sostegno di tale opinione. Gli individui con questo disturbo sono caratterizzati da autodrammatizzazione, teatralità e un'espressione esagerata delle emozioni. Possono mettere in imbarazzo amici e conoscenti con un'eccessiva manifestazione pubblica di emozioni (ad esempio, abbracciando conoscenti casuali con eccessivo ardore, singhiozzando in modo incontrollabile in piccole occasioni sentimentali, avendo scatti d'ira). Tuttavia, le loro emozioni sembrano spesso accendersi e spegnersi troppo rapidamente per essere sentite profondamente, il che può portare gli altri ad accusare l'individuo di fingere tali sentimenti.
Presentano un alto grado di suggestionabilità. Le loro opinioni e i loro sentimenti sono facilmente influenzati dagli altri e dalle mode del momento. Possono avere un'eccessiva fiducia, soprattutto nei confronti di figure autoritarie forti che vedono come risolutrici dei loro problemi. Hanno la tendenza a seguire le intuizioni e ad adottare convinzioni rapidamente. Gli individui affetti da questo disturbo spesso considerano le relazioni più intime di quanto non siano in realtà, descrivendo quasi ogni conoscente come "mio caro, caro amico" o riferendosi ai medici incontrati solo una o due volte in circostanze professionali chiamandoli per nome.

In generale, la compromissione tende a essere inferiore nel disturbo istrionico di personalità rispetto a molti altri disturbi di personalità. Tuttavia, la compromissione maggiormente associata a tale disturbo sembra essere di natura interpersonale. Hanno uno stile interpersonale caratterizzato da dominanza sociale, che può abbracciare uno spettro di comportamenti che include una "dominanza più calda", che può essere di natura intrusiva (ad esempio, bisogno di essere al centro dell'attenzione; esibizionistica), fino a una "dominanza più fredda", che può includere comportamenti arroganti, controllanti e aggressivi.
Le relazioni sentimentali sembrano essere particolarmente compromesse, con evidenze che suggeriscono che gli individui con sintomi di tale disturbo hanno maggiori probabilità di divorziare o di non sposarsi mai. Gli individui con disturbo istrionico di personalità possono avere difficoltà a raggiungere l'intimità emotiva nelle relazioni sentimentali o sessuali.
Hanno spesso relazioni compromesse con amici dello stesso sesso perché il loro stile interpersonale sessualmente provocatorio può sembrare una minaccia per le relazioni dei loro amici. Questi individui possono anche alienare gli amici con richieste di attenzione costante. Spesso si deprimono e si agitano quando non sono al centro dell'attenzione. Possono desiderare novità, stimoli ed emozioni e hanno la tendenza ad annoiarsi della solita routine. Questi individui sono spesso intolleranti o frustrati da situazioni che comportano una gratificazione ritardata e le loro azioni sono spesso volte a ottenere una soddisfazione immediata. Sebbene spesso inizino un lavoro o un progetto con grande entusiasmo, il loro interesse può affievolirsi rapidamente. Le relazioni a lungo termine possono essere trascurate per far posto all'entusiasmo di nuove relazioni.

Da considerare

  1. Si sente a disagio in situazioni in cui non è al centro dell'attenzione.
  2. L'interazione con gli altri è spesso caratterizzata da comportamenti inappropriati, sessualmente seduttivi o provocatori.
  3. Mostra un'espressione delle emozioni rapidamente mutevole e superficiale.
  4. Usa costantemente l'aspetto fisico per attirare l'attenzione su sé.
  5. Ha uno stile di linguaggio eccessivamente impressionistico e privo di dettagli.
  6. Mostra autodrammatizzazione, teatralità ed espressione esagerata delle emozioni.
  7. È suggestionabile (cioè, facilmente influenzabile dagli altri o dalle circostanze).
  8. Considera le relazioni più intime di quanto non siano in realtà.

Ipotesi alla luce delle 5LB: In base alle manifestazioni descritte, si possono configurare la Costellazione Casanova/Ninfomane quando l'aspetto sessuale predomina. La drammatizzazione e la teatralità si mostrano nella Costellazione Mitomane nella sua variante maniacale, quando l'individuo arringa gli altri e richiama l'attenzione con parole e gesti eclatanti.

Ipotesi alla luce dell'Enneagramma: Enneatipo 7 per la sua costante fuga nella leggerezza e falsa spensieratezza, Enneatipo 6 controfobico per il suo esorcizzare la paura con gesta temerarie ed eclatanti, Enneatipo 2 sessuale per guadagnarsi seduttivamente i favori di un presunto amante, Enneatipo 4 sociale per riuscire ad essere un punto di riferimento rivoluzionario e romantico.

Ipotesi Floreale: Agrimony per il suo far finta che vada tutto bene, Scleranthus quando l'angoscia è forte, Vervain quando cerca proseliti con verbosità ed eccessiva tensione, Heather per la sua logorrea ed eccessiva appiccicosità, Chicory quando drammatizza la sua situazione per avere considerazione e creare dipendenza.

8. Disturbo Narcisistico di Personalità

La caratteristica essenziale del disturbo narcisistico di personalità è un modello pervasivo di grandiosità, bisogno di ammirazione e mancanza di empatia che inizia nella prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti. Gli individui con questo disturbo hanno un senso grandioso di autostima, che può manifestarsi come un senso esagerato o irrealistico di superiorità, valore o capacità. Tendono a sopravvalutare le proprie capacità e ad amplificare i propri successi, apparendo spesso vanagloriosi e pretenziosi. Possono presumere con noncuranza che gli altri attribuiscano lo stesso valore ai loro sforzi e possono sorprendersi quando gli elogi che si aspettano e ritengono di meritare non arrivano. Spesso implicita nei giudizi esagerati sui propri successi, è una sottovalutazione o svalutazione del contributo altrui. Gli individui con disturbo narcisistico di personalità sono spesso ossessionati da fantasie di successo illimitato, potere, brillantezza, bellezza o amore ideale. Possono rimuginare su ammirazione e privilegi "da tempo attesi" e confrontarsi favorevolmente con persone famose o privilegiate. Credono di essere speciali o unici e si aspettano che gli altri li riconoscano come tali.
Possono rimanere sorpresi o persino devastati quando il riconoscimento e l'acclamazione che si aspettano e ritengono di meritare dagli altri non arrivano. Possono pensare di poter essere compresi e di dover frequentare solo persone di alto rango e possono attribuire qualità "uniche", "perfette" o "dotate" a coloro con cui si frequentano. Gli individui con questo disturbo credono che i loro bisogni siano speciali e al di là della portata della gente comune.

La loro autostima è accresciuta (cioè "rispecchiata") dal valore idealizzato che attribuiscono a coloro con cui si frequentano. È probabile che insistano per avere solo la persona "migliore" (medico, avvocato, parrucchiere, istruttore) o per essere affiliati alle istituzioni "migliori", ma possono svalutare le credenziali di coloro che li deludono. Gli individui con questo disturbo generalmente necessitano di un'ammirazione eccessiva. La loro autostima è quasi sempre molto fragile e la loro lotta con gravi insicurezze interiori, autocritica e senso di vuoto si traduce nel loro bisogno di ricercare attivamente l'ammirazione altrui. Possono essere preoccupati di come stanno andando le cose e di quanto siano considerati favorevolmente dagli altri. Possono aspettarsi di essere accolti con grande entusiasmo e stupirsi se gli altri non bramano i loro beni. Possono essere costantemente alla ricerca di complimenti, spesso con grande fascino.
Un senso di diritto, radicato nel loro distorto senso di autostima, è evidente nell'irragionevole aspettativa di questi individui di un trattamento particolarmente favorevole. Si aspettano di essere accuditi e sono perplessi o furiosi quando ciò non accade. Ad esempio, potrebbero presumere di non dover fare la fila e che le loro priorità siano così importanti che gli altri dovrebbero sottomettersi a loro, per poi irritarsi quando gli altri non li aiutano "nel loro importantissimo lavoro". Si aspettano di ricevere tutto ciò che desiderano o di cui sentono di aver bisogno, indipendentemente da cosa possa significare per gli altri. Ad esempio, questi individui potrebbero aspettarsi grande dedizione dagli altri e potrebbero sovraccaricarli di lavoro senza considerare l'impatto sulla loro vita.
Questo senso di diritto, unito a una mancanza di comprensione e sensibilità verso i desideri e i bisogni altrui, può portare allo sfruttamento consapevole o inconsapevole degli altri.

Tendono a stringere amicizie o relazioni sentimentali solo se l'altra persona sembra in grado di promuovere i loro scopi o di aumentare in altro modo la loro autostima. Spesso usurpano privilegi speciali e risorse extra che credono di meritare. Alcuni individui con disturbo narcisistico di personalità sfruttano intenzionalmente e deliberatamente gli altri emotivamente, socialmente, intellettualmente o finanziariamente per i propri scopi e guadagni.
Gli individui con disturbo narcisistico di personalità generalmente mancano di empatia e non sono disposti a riconoscere o identificarsi con i desideri, le esperienze soggettive e i sentimenti degli altri. Tendono ad avere un certo grado di empatia cognitiva (comprendere la prospettiva di un'altra persona a livello intellettuale), ma mancano di empatia emotiva (sentire direttamente le emozioni che un'altra persona sta provando). Questi individui possono essere inconsapevoli del dolore che le loro osservazioni possono infliggere (ad esempio, dire con entusiasmo a un ex amante: "Ora sono nella relazione della mia vita!"; vantarsi della propria salute di fronte a qualcuno che è malato). Quando riconosciuti, i bisogni, i desideri o i sentimenti degli altri sono probabilmente visti con disprezzo come segni di debolezza o vulnerabilità.
Chi si relaziona con tali individui riscontra tipicamente freddezza emotiva e mancanza di interesse reciproco.
Questi individui sono spesso invidiosi degli altri o credono che gli altri siano invidiosi di loro. Possono invidiare agli altri i loro successi o beni, ritenendo di meritare maggiormente tali risultati, ammirazione o privilegi. Possono svalutare duramente il contributo degli altri, in particolare quando questi individui hanno ricevuto riconoscimenti o elogi per i loro successi. Comportamenti arroganti e altezzosi caratterizzano questi individui; spesso mostrano atteggiamenti snob, sprezzanti o paternalistici.

La vulnerabilità nell'autostima rende gli individui con questo disturbo molto sensibili alle critiche o alle sconfitte. Sebbene possano non mostrarlo esteriormente, tali esperienze possono lasciarli provare vergogna, umiliazione, degradazione e vuoto. Possono reagire con disprezzo, rabbia o contrattacchi provocatori. Tuttavia, tali esperienze possono anche portare a un isolamento sociale o a un'apparenza di umiltà che può mascherare e proteggere la grandiosità. Le relazioni interpersonali sono tipicamente compromesse a causa di problemi legati all'auto-preoccupazione, al senso di superiorità, al bisogno di ammirazione e al relativo disprezzo per la sensibilità altrui.
Gli individui con tale disturbo possono essere competenti e altamente funzionali, con successo professionale e sociale, mentre altri possono presentare vari livelli di compromissione funzionale. La capacità professionale, combinata con autocontrollo, stoicismo e distanziamento interpersonale con una minima auto-rivelazione, può supportare un impegno duraturo nella vita e persino favorire il matrimonio e le affiliazioni sociali. A volte l'ambizione e la fiducia temporanea portano a grandi risultati, ma le prestazioni possono essere compromesse a causa di una fiducia in se stessi fluttuante e dell'intolleranza alle critiche o alla sconfitta.
Alcuni individui con disturbo narcisistico di personalità hanno un funzionamento professionale molto basso, che riflette una riluttanza a correre rischi in situazioni competitive o in altre situazioni in cui il fallimento o la sconfitta possono essere possibili. Bassa autostima, senso di inferiorità, vulnerabilità e sentimenti persistenti di vergogna, invidia e umiliazione, accompagnati da autocritica e insicurezza, possono rendere gli individui con questo disturbo suscettibili al ritiro sociale, al vuoto e alla depressione. Elevati standard perfezionisti sono spesso associati a una significativa paura di esporsi all'imperfezione, al fallimento e alle emozioni travolgenti.

Da considerare

  1. Ha un grandioso senso di importanza personale (ad esempio, esagera i suoi successi e i suoi talenti, si aspetta di essere riconosciuto come superiore senza ottenere risultati adeguati).
  2. È ossessionato da fantasie di successo illimitato, potere, brillantezza, bellezza o amore ideale.
  3. Crede di essere "speciale" e unico e di poter essere compreso solo da, o di dover frequentare, altre persone (o istituzioni) speciali o di alto rango.
  4. Richiede un'ammirazione eccessiva.
  5. Ha un senso di superiorità (ovvero, aspettative irragionevoli di trattamenti particolarmente favorevoli o di accettazione automatica delle sue aspettative).
  6. È uno sfruttatore interpersonale (cioè, si approfitta degli altri per raggiungere i propri fini).
  7. Manca di empatia: non è disposto a riconoscere o identificarsi con i sentimenti e i bisogni degli altri.
  8. È spesso invidioso degli altri o crede che gli altri siano invidiosi di lui o lei.
  9. Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e altezzosi.

Ipotesi alla luce delle 5LB: Sono evidenti i segni di Costellazione Megalomane e la sua assenza di empatia e coinvolgimento emotivo possono alludere ad una contemporanea Costellazione della morte emotiva.

Ipotesi alla luce dell'Enneagramma: Enneatipo 3 in tutti i sottotipi, Enneatipo 4 conservativo quando sente la mancanza di attenzione

Ipotesi Floreale: Beech è il fiore ideale per chi non tollera gli altri, che non vede i lati positivi altrui,
Chicory quando la persona sente di non avere ricevuto ciò che crede - immotivatamente - essere un suo privilegio, "perché gli è dovuto", o quando la persona mente sui propri pregi per avere l'attenzione e la devozione altrui,
Rock Water quando crede di meritare - immotivatamente - un ruolo di leader o di guida,
Vine quando per elevarsi schiaccia tutti gli altri, senza morale, senza empatia.

9. Disturbo Evitante di Personalità

La caratteristica essenziale del disturbo evitante di personalità è un quadro pervasivo di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza e ipersensibilità al giudizio negativo che inizia entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti.
Gli individui con tale disturbo evitano attività lavorative che comportano un contatto interpersonale significativo per timore di critiche, disapprovazione o rifiuto. Le offerte di promozione lavorativa possono essere rifiutate perché l'incapacità di gestire le nuove responsabilità potrebbe comportare critiche da parte dei colleghi. Questi individui evitano di fare nuove amicizie a meno che non siano certi di essere apprezzati e accettati senza critiche. Finché non superano rigorosi test che dimostrano il contrario, si presume che gli altri siano critici e disapprovino. Gli individui con questo disturbo evitano fortemente le attività di gruppo. L'intimità interpersonale è spesso difficile per questi individui, sebbene siano in grado di stabilire relazioni intime quando hanno la certezza di un'accettazione acritica. Possono agire con moderazione, essere riluttanti a parlare di sé e trattenere i sentimenti intimi per paura di essere smascherati, ridicolizzati o umiliati.

Poiché gli individui con questo disturbo sono preoccupati di essere criticati o rifiutati nelle situazioni sociali, possono avere una soglia notevolmente bassa per rilevare tali reazioni. Se qualcuno è anche solo leggermente disapprovante o critico, possono sentirsi estremamente feriti. Tendono a essere timidi, silenziosi, inibiti e "invisibili" per paura che qualsiasi attenzione possa essere critica o di rifiuto. Si aspettano che, qualunque cosa dicano, gli altri la considerino "sbagliata", e quindi potrebbero non dire nulla.
Reagiscono fortemente a segnali sottili che suggeriscono scherno o derisione e possono interpretare erroneamente un gesto o un'affermazione neutra come critica o di rifiuto. Nonostante il loro desiderio di essere partecipanti attivi alla vita sociale, temono di mettere il loro benessere psicologico nelle mani degli altri. Gli individui con disturbo evitante di personalità sono inibiti nelle nuove situazioni interpersonali perché si sentono inadeguati e hanno una bassa autostima. Questi individui si credono socialmente inetti, personalmente poco attraenti o inferiori agli altri. I dubbi riguardanti la competenza sociale e l'attrattiva personale possono essere più intensi per alcuni individui in contesti che prevedono interazioni con estranei. Ma molti altri riferiscono maggiori difficoltà con interazioni ripetute, quando normalmente si verificherebbe la condivisione di informazioni personali, aumentando così, nella percezione dell'individuo, le probabilità che la loro inferiorità venga rivelata e che vengano rifiutati. Quando si intraprende un nuovo impegno sociale o lavorativo continuativo che richiede ripetute interazioni interpersonali, gli individui possono sviluppare nel corso di settimane o mesi una crescente convinzione che altri o colleghi li considerino inferiori o privi di valore, con conseguente disagio o ansia intollerabili che inducono alle dimissioni. Pertanto, può essere presente una storia di ripetuti cambiamenti di lavoro. Gli individui con questo disturbo sono insolitamente riluttanti ad assumersi rischi personali o a intraprendere nuove attività perché queste potrebbero rivelarsi imbarazzanti. Tendono a esagerare i potenziali pericoli delle situazioni ordinarie e uno stile di vita limitato può derivare dal loro bisogno di certezza e sicurezza.

Gli individui con disturbo evitante di personalità spesso valutano attentamente i movimenti e le espressioni di coloro con cui entrano in contatto. È probabile che interpretino erroneamente le risposte sociali come critiche, il che a sua volta conferma i loro dubbi su se stessi. Vengono descritti dagli altri come "timidi", "soli" e "isolati". I principali problemi associati a questo disturbo si verificano nel funzionamento sociale e lavorativo. La bassa autostima e l'ipersensibilità al rifiuto sono associate a contatti interpersonali limitati. Questi individui possono diventare relativamente isolati e di solito non hanno una vasta rete di supporto sociale che possa aiutarli a superare le crisi. Desiderano affetto e accettazione e possono fantasticare su relazioni idealizzate con gli altri.
I comportamenti evitanti possono anche influire negativamente sul funzionamento lavorativo perché questi individui cercano di evitare i tipi di situazioni sociali che potrebbero essere importanti per soddisfare le esigenze di base del lavoro o per l'avanzamento. È stato riportato che gli individui con disturbo evitante di personalità presentano stili di attaccamento insicuri caratterizzati dal desiderio di attaccamento emotivo (che può includere una preoccupazione per le relazioni passate e attuali), ma il timore che gli altri possano non apprezzarli o ferirli può portarli a rispondere con passività, rabbia o paura.

Da considerare

  1. Evita attività lavorative che comportano un contatto interpersonale significativo per paura di critiche, disapprovazione o rifiuto.
  2. Non è disposto a interagire con le persone se non è certo di essere apprezzato.
  3. Mostra moderazione nelle relazioni intime per paura di essere umiliato o ridicolizzato.
  4. È preoccupato di essere criticato o rifiutato nelle situazioni sociali.
  5. È inibito in nuove situazioni interpersonali a causa di sentimenti di inadeguatezza.
  6. Si considera socialmente incapace, personalmente sgradevole o inferiore agli altri.
  7. È insolitamente riluttante a correre rischi personali o a impegnarsi in nuove attività perché potrebbero rivelarsi imbarazzanti.

Ipotesi alla luce delle 5LB: In questo quadro l'emozione dominante è la paura, nella variante frontale. Affrontare gli altri e il loro giudizio (vissuto in anteprima come svalutante e critico) è impossibile. È quindi possibile che vi sia una Costellazione planante con carattere depressivo. La sua predilezione per solitudine e attività solitarie potrebbe alludere alla Costellazione autistica.

Ipotesi alla luce dell'Enneagramma: Enneatipo 6 fobico per via della sua naturale diffidenza che si associa al non sentirsi abbastanza preparati per gestire le relazioni e i compiti relazionali, Enneatipo 4 per via del suo senso di vergogna, di vuoto e di scarso valore di se'.

Ipotesi Floreale: Mimulus per gestire la paura specifica di ricevere critiche e valutazioni negative,
Larch per chi non crede nelle proprie capacità e potenzialità, non osando nemmeno fare un tentativo,
Willow per il malumore e la percezione che "tanto finirà male come al solito!",
Cherry Plum per chi teme che il confronto con gli altri causi la perdita di controllo e una immancabile critica e giudizio,
Clematis per chi vola via per non affrontare la vita con gli altri, per tornare con i piedi a terra,
Wild Rose per chi è apatico e disinteressato al successo e all'interazione.

10. Disturbo Dipendente di Personalità

La caratteristica essenziale del disturbo dipendente di personalità è un bisogno pervasivo ed eccessivo di essere accuditi, che porta a comportamenti sottomessi e appiccicosi e alla paura della separazione. Questo schema inizia nella prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti. I comportamenti dipendenti e sottomessi sono progettati per suscitare accudimento e derivano dalla percezione di non essere in grado di funzionare adeguatamente senza l'aiuto degli altri.
Gli individui con disturbo dipendente di personalità hanno grandi difficoltà a prendere decisioni quotidiane (ad esempio, che colore di camicia indossare al lavoro o se portare un ombrello) senza un'eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni da parte degli altri. Questi individui tendono ad essere passivi e a permettere ad altre persone (spesso una sola persona) di prendere l'iniziativa e assumersi la responsabilità della maggior parte degli ambiti principali della loro vita.
Gli adulti con questo disturbo in genere dipendono da un genitore o dal coniuge per decidere dove vivere, che tipo di lavoro svolgere e con quali vicini stringere amicizia. Gli adolescenti con questo disturbo possono permettere ai genitori di decidere cosa indossare, con chi frequentarsi, come trascorrere il tempo libero e quale scuola o università frequentare. Questo bisogno che gli altri si assumano la responsabilità va oltre le richieste di assistenza appropriate all'età e alla situazione (ad esempio, le esigenze specifiche di bambini, anziani e disabili). Tale disturbo può manifestarsi in un individuo affetto da una grave condizione medica o disabilità, ma in tali casi la difficoltà ad assumersi la responsabilità deve andare oltre ciò che sarebbe normalmente associato a tale condizione o disabilità.

Poiché temono di perdere supporto o approvazione, gli individui con disturbo dipendente hanno spesso difficoltà a esprimere disaccordo con gli altri, soprattutto con coloro da cui dipendono. Questi individui si sentono così incapaci di funzionare da soli che sono disposti ad accettare cose che ritengono sbagliate piuttosto che rischiare di perdere l'aiuto di coloro a cui si rivolgono per una guida. Non esprimono rabbia verso gli altri, di cui hanno bisogno per il sostegno e la cura, per paura di alienarli.
Gli individui con questo disturbo hanno difficoltà a iniziare progetti o a fare cose in modo indipendente. Mancano di fiducia in se stessi e credono di aver bisogno di aiuto per iniziare e portare a termine i compiti. Aspetteranno che siano gli altri a iniziare le cose perché credono che, di norma, gli altri possano farle meglio.
Questi individui sono convinti di non essere in grado di funzionare in modo indipendente e si presentano come incapaci e bisognosi di assistenza costante. È tuttavia probabile che funzionino adeguatamente se viene loro data la certezza che qualcun altro li supervisioni e approvi. Potrebbero avere paura di diventare o apparire più competenti, perché potrebbero credere che ciò porterà alla perdita di supporto. Poiché fanno affidamento sugli altri per gestire i loro problemi, spesso non apprendono le competenze per vivere in modo indipendente, perpetuando così la dipendenza. Gli individui con tale disturbo possono fare di tutto per ottenere nutrimento e supporto dagli altri, arrivando persino a offrirsi volontari per compiti spiacevoli se tale comportamento può procurare loro l'assistenza di cui hanno bisogno. Sono disposti a sottomettersi a ciò che gli altri desiderano, anche se le richieste sono irragionevoli. Il loro bisogno di mantenere un legame importante spesso si traduce in relazioni sbilanciate o distorte. Possono fare sacrifici straordinari o tollerare abusi verbali, fisici o sessuali. Si sentono a disagio o impotenti quando sono soli a causa dei loro timori esagerati di non essere in grado di prendersi cura di se stessi.

Quando una relazione intima finisce (ad esempio, la rottura con un amante; la morte di una persona che si prendeva cura di loro), gli individui con disturbo dipendente di personalità possono cercare urgentemente un'altra relazione che fornisca l'assistenza e il supporto di cui hanno bisogno. La convinzione di non essere in grado di funzionare in assenza di una relazione stretta spinge questi individui ad affezionarsi rapidamente e indiscriminatamente a un'altra persona. Gli individui con questo disturbo sono spesso tormentati dalla paura di essere abbandonati a se stessi. Si considerano così totalmente dipendenti dai consigli e dall'aiuto di una persona importante che temono di perderne il sostegno quando non ci sono motivi per giustificare tali timori.
Sono spesso caratterizzati da pessimismo e insicurezza e tendono a sminuire le proprie capacità e risorse. Considerano le critiche e la disapprovazione come prova della loro inutilità e perdono fiducia in se stessi. Possono ricercare iperprotezione e predominio negli altri. Il funzionamento lavorativo può essere compromesso se è richiesta un'iniziativa indipendente. Possono evitare posizioni di responsabilità e diventare ansiosi quando devono prendere decisioni.

Da considerare

  1. Ha difficoltà a prendere decisioni quotidiane senza un'eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni da parte degli altri.
  2. Ha bisogno che gli altri si assumano la responsabilità della maggior parte degli aspetti principali della sua vita.
  3. Ha difficoltà a esprimere disaccordo con gli altri a causa della paura di perdere supporto o approvazione.
  4. Ha difficoltà a iniziare progetti o a fare cose da solo (a causa di una mancanza di fiducia in se stesso nel giudizio o nelle capacità piuttosto che per mancanza di motivazione o energia).
  5. Fa di tutto per ottenere nutrimento e supporto dagli altri, al punto da offrirsi volontario per fare cose spiacevoli.
  6. Si sente a disagio o impotente quando è solo, a causa di timori esagerati di non essere in grado di prendersi cura di sé.
  7. Cerca urgentemente un'altra relazione come fonte di cura e sostegno quando una relazione intima finisce.
  8. È irrealisticamente preoccupato dalla paura di essere lasciato a prendersi cura di sé.

Ipotesi alla luce delle 5LB: L'incapacità a decidere, ad agire autonomamente, unite alla necessità di avere nutrimento affettivo, possono indicare una Costellazione endodermica in associazione con una attivazione insulare destra (tono depressivo).

Ipotesi alla luce dell'Enneagramma: Enneatipo 9 conservativo per la sua compiacenza e la non-voglia di agire, lasciando che siano gli altri a decidere, scegliere e fare.

Ipotesi Floreale: Centaury per l'eccessiva condiscendenza, sottomissione, disponibilità verso gli altri,
Pine per quella sensazione di colpa che porta a lasciare ad altri il decidere e il fare,
Larch per la percezione di inferirorità che porta a percepirsi incapaci a scegliere, decidere, agire e rendersi autonomi.

11. Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità

La caratteristica essenziale del disturbo ossessivo-compulsivo di personalità è la preoccupazione per l'ordine, il perfezionismo e il controllo mentale e interpersonale, a scapito della flessibilità, dell'apertura mentale e dell'efficienza. Questo schema inizia nella prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti.
Gli individui con disturbo ossessivo-compulsivo di personalità cercano di mantenere un senso di controllo attraverso un'attenzione scrupolosa a regole, dettagli banali, procedure, elenchi, programmi o formalità, al punto da perdere di vista il punto principale dell'attività. Sono eccessivamente attenti e inclini alla ripetizione, prestando straordinaria attenzione ai dettagli e controllando ripetutamente possibili errori, perdendo così la cognizione del tempo. Ad esempio, quando questi individui perdono di vista una lista di cose da fare, trascorreranno una quantità eccessiva di tempo a cercarla anziché dedicare qualche istante a fare del loro meglio per ricrearla a memoria e procedere con l'esecuzione dei compiti.
Ignorano il fatto che gli altri tendano a irritarsi molto per i ritardi e gli inconvenienti derivanti da questo comportamento, perché rispondono preferenzialmente alla loro ansia di commettere un errore o alla loro insistenza su come le cose dovrebbero essere fatte. Il tempo è mal distribuito e i compiti più importanti vengono lasciati all'ultimo momento. Il perfezionismo e gli elevati standard di prestazione autoimposti causano significative disfunzioni e disagio in questi individui.
Possono essere così coinvolti nel rendere ogni dettaglio di un progetto assolutamente perfetto che il progetto non viene mai portato a termine. Ad esempio, il completamento di una relazione scritta viene ritardato da numerose riscritture che richiedono molto tempo e che non raggiungono mai la "perfezione". Le scadenze vengono regolarmente mancate o l'individuo ha l'abitudine di compiere sforzi straordinari (ad esempio, lavorare tutta la notte, saltare i pasti) per rispettare la scadenza all'ultimo momento, e aspetti della vita dell'individuo che non sono al centro delle sue attività attuali possono cadere nel caos. Mostrano un'eccessiva dedizione al lavoro e alla produttività, escludendo o svalutando attività ricreative e amicizie. Questo comportamento non è giustificato da necessità economiche. Spesso sentono di non avere tempo per prendersi una serata o un giorno libero nel fine settimana per fare una gita o semplicemente rilassarsi. Possono continuare a rimandare un'attività piacevole, come una vacanza, in modo che non si verifichi mai. Quando si prendono del tempo per attività ricreative o vacanze con riluttanza, si sentono molto a disagio a meno che non abbiano portato con sé qualcosa su cui lavorare, in modo da non "perdere tempo". Potrebbero concentrarsi molto sulle faccende domestiche (ad esempio, pulizie eccessive e ripetute in modo da "poter mangiare dal pavimento"). Se trascorrono del tempo con gli amici, è probabile che si tratti di qualche tipo di attività formalmente organizzata (ad esempio, sport).

Hobby o attività ricreative sono affrontati come compiti seri o con intensità metodica, che richiedono un'organizzazione attenta e un duro lavoro per essere padroneggiati. L'enfasi è posta sulla performance perfetta. Questi individui trasformano il gioco in un compito strutturato simile a un lavoro (ad esempio, correggere un neonato perché non mette gli anelli sul palo nell'ordine corretto; dire a un bambino piccolo di andare in triciclo in linea retta; trasformare una partita di baseball in una dura "lezione").
Gli individui con disturbo ossessivo-compulsivo di personalità possono essere eccessivamente coscienziosi, scrupolosi e inflessibili su questioni di moralità, etica o valori. Possono costringere se stessi e gli altri a seguire rigidi principi morali e standard di prestazione molto rigidi. Possono anche essere spietatamente autocritici riguardo ai propri errori o giudicare duramente gli errori morali o etici altrui.
Gli individui con questo disturbo sono rigidamente deferenti all'autorità e alle regole e insistono sul rispetto delle regole in senso letterale, senza alcuna deroga alle regole per circostanze attenuanti. Ad esempio, l'individuo non presterà un dollaro a un amico che non riesce a pagare il biglietto dell'autobus perché "non è né un debitore né un creditore" o perché sarebbe "negativo" per il carattere dell'amico.
Queste qualità non dovrebbero essere giustificate dall'identificazione culturale o religiosa dell'individuo.

Gli individui con questo disturbo potrebbero non essere in grado di scartare oggetti usurati o senza valore, anche quando non hanno alcun valore sentimentale. Spesso questi individui ammetteranno di essere "topi accumulatori". Considerano lo scarto degli oggetti uno spreco perché "non si sa mai quando potrebbe servirti qualcosa". Il disordine può anche derivare dall'accumulo di materiale didattico letto parzialmente o di progetti incompiuti che l'individuo intende completare un giorno, ma che sono stati accantonati a causa della procrastinazione e/o di uno stile di lavoro meticoloso ma lento. Questi individui si arrabbieranno se qualcuno cerca di sbarazzarsi delle cose che hanno conservato.
Gli individui con disturbo ossessivo-compulsivo di personalità sono riluttanti a delegare compiti o a lavorare con altri. Insistono ostinatamente e irragionevolmente affinché tutto venga fatto a modo loro e che gli altri si conformino al loro modo di fare. Spesso danno istruzioni molto dettagliate su come le cose dovrebbero essere fatte (ad esempio, esiste un solo modo per tagliare l'erba, lavare i piatti, caricare la lavastoviglie, costruire una cuccia), arrivando persino a microgestire gli altri, e sono sorpresi e irritati se gli altri suggeriscono alternative creative. Altre volte possono rifiutare offerte di aiuto anche quando sono in ritardo perché credono che nessun altro possa farlo bene. Gli individui con questo disturbo possono essere avari e tirchi (avendo difficoltà a spendere denaro sia per sé stessi che per gli altri) e mantenere un tenore di vita ben al di sotto di quanto possono permettersi, credendo che le spese debbano essere strettamente controllate per far fronte a future catastrofi. Il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità è caratterizzato da rigidità e testardaggine. Gli individui con questo disturbo sono così preoccupati che le cose vengano fatte nel modo "corretto" che hanno difficoltà a condividere le idee altrui. Questi individui pianificano in anticipo nei minimi dettagli e non sono disposti a prendere in considerazione modifiche a questi piani o alle loro routine abituali. Completamente immersi nella propria prospettiva, hanno difficoltà a riconoscere i punti di vista altrui. Amici e colleghi possono sentirsi frustrati da questa costante rigidità. Anche quando gli individui con disturbo ossessivo-compulsivo di personalità riconoscono che potrebbe essere nel loro interesse scendere a compromessi, possono rifiutarsi ostinatamente di farlo, sostenendo che è "il principio della cosa".

Quando regole e procedure consolidate non dettano la risposta corretta, il processo decisionale può diventare un processo lungo e spesso doloroso (ad esempio, ricercare esaustivamente le opzioni prima di effettuare un acquisto). Gli individui con disturbo ossessivo-compulsivo di personalità possono avere una tale difficoltà nel decidere quali compiti abbiano la priorità o qual è il modo migliore per svolgere un determinato compito che potrebbero non iniziare mai nulla.
Sono inclini a turbarsi o ad arrabbiarsi in situazioni in cui non sono in grado di mantenere il controllo del loro ambiente fisico o interpersonale, sebbene la rabbia in genere non venga espressa direttamente. Ad esempio, un individuo può essere arrabbiato quando il servizio in un ristorante è scadente, ma invece di lamentarsi con la direzione, rimugina su quanto lasciare di mancia. In altre occasioni, la rabbia può essere espressa con giusta indignazione per una questione apparentemente di poco conto. Gli individui con questo disturbo possono essere particolarmente attenti al loro status relativo nelle relazioni di dominanza-sottomissione e possono mostrare eccessiva deferenza verso un'autorità che rispettano ed eccessiva resistenza verso un'autorità che non rispettano.
Gli individui con questo disturbo hanno difficoltà a relazionarsi e condividere le emozioni. Ad esempio, possono esprimere affetto in modo altamente controllato o forzato e possono sentirsi molto a disagio in presenza di persone emotivamente espressive. Le loro relazioni quotidiane hanno un tono formale e serio, e possono mostrarsi rigidi in situazioni in cui altri sorriderebbero e sarebbero felici (ad esempio, accogliere un amante in aeroporto). Si trattengono attentamente finché non sono sicuri che qualsiasi cosa dicano sarà perfetta. Possono essere concentrati sulla logica e sull'intelletto e intolleranti alle manifestazioni emotive degli altri. Spesso hanno difficoltà a esprimere sentimenti teneri, raramente fanno complimenti. Gli individui con questo disturbo possono sperimentare difficoltà e disagio lavorativo, in particolare quando si trovano ad affrontare nuove situazioni che richiedono flessibilità e compromessi.

Da considerare

  1. È preoccupato per i dettagli, le regole, le liste, l'ordine, l'organizzazione o i programmi al punto da perdere di vista l'obiettivo principale dell'attività.
  2. Mostra un perfezionismo che interferisce con il completamento dei compiti (ad esempio, non è in grado di completare un progetto perché i propri standard eccessivamente rigidi non vengono rispettati).
  3. È eccessivamente dedito al lavoro e alla produttività, escludendo attività ricreative e amicizie (non giustificato da evidenti necessità economiche).
  4. È eccessivamente coscienzioso, scrupoloso e inflessibile su questioni di moralità, etica o valori (non giustificato da identificazione culturale o religiosa).
  5. Non è in grado di gettare via oggetti usurati o senza valore, anche quando non hanno alcun valore sentimentale.
  6. È riluttante a delegare compiti o a lavorare con altri, a meno che non si sottomettano esattamente al suo modo di fare le cose.
  7. Adotta uno stile di spesa avaro, sia verso se stesso che verso gli altri; il denaro è visto come qualcosa da accumulare per catastrofi future.
  8. Mostra rigidità e testardaggine.

Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer ha descritto specificamente la Costellazione Ossessivo-Compulsiva che racchiude tutte le caratteristiche descritte dianzi.

Ipotesi alla luce dell'Enneagramma: Enneatipo 1 per il suo spasimo perfezionista e la sua vena di giudice implacabile, Enneatipo 5 per la sua puntigliosità nel conoscere approfonditamente ogni tema che lo stimola.

Ipotesi Floreale: Scleranthus per la sua incapacità di decidere sulla cosa migliore da fare, che lo porta a continuare ossessivamente a cercare conferme o nuove vie di soluzione,
Oak per la sua ostinazione maniacale nel dover fare o completare una cosa,
Crab Apple per coloro che considerano le proprie compulsioni come qualcosa di perversi e sporco.

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