Attivazioni Biologiche

Esami e Referti medici - Il senso biologico delle alterazioni

Perla saggia:
I dottori hanno fatto tutto quello che hanno potuto,
ma nonostante questo sono ancora vivo.

Ashleigh Brilliant

Ogni mattina, quando vado a lavorare, entro nell'atrio antistante il laboratorio prelievi e vi scorgo non meno di 20-30 persone che aspettano il loro turno per eseguire il prelievo ematico e/o consegnare le urine. Sono appena le 6.50 del mattino e dopo circa 30 minuti la sala si riempie completamente, con non meno di 50-60 persone. Ognuna di loro "fa gli esami".
Questo succede ogni giorno - escluso la domenica - estate e inverno, maltempo o sole che ci sia.
Una fila immane di persone che controllano che tutto sia a posto...come se per definizione si sentissero o le facessero sentire "fallate". Difettose fino a prova contraria.
Ammetto che è una brutta immagine, ma che a qualcosa o a qualcuno, evidentemente, non da' la stessa sensazione.

Questo articolo può servire a chi fa gli esami o si sottopone a procedure diagnostiche, ma non ha capito perché e cosa è risultato da tali procedure.
Per lo più l'atteggiamento comune è quello di ritirare i referti, tentare di capirci qualcosa in autonomia, vedere gli asterischi, frequentare Google per avere una probabile diagnosi, impaurirsi per le risposte sommarie e impietose e poi andare dal medico scettici e un po' sospettosi («Voglio proprio vedere se dice la stessa cosa!»).
Poi ci sono quelle persone che ritirano la busta e «Non voglio sapere nulla, ci deve pensare il dottore!», che è ancora peggio.
Non è peccato l'essere ignoranti, ma l'essere ignoranti e credere di non esserlo o che lo siano tutti gli altri.
Conoscere, seppur limitatamente, le ragioni biologiche che ci sono dietro alle alterazioni degli esami clinici, può permettere di evitare la paura e il considerarsi disperatamente malati.


Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
424 pagine B/N, 1450 termini circa e centinaia di immagini.

Per saperne di più →
Acquista →


Questo articolo non contiene informazioni relative a tutti gli esami possibili. Non contiene nemmeno indicazioni sulla utilità di un esame, o se sia giusto o non giusto farlo, non è mio compito fare questo.
Infine voglio che sia chiaro fin da subito che ogni persona è un caso unico e irripetibile, pertanto va tenuto conto della sua singolarità, evitando di commettere l'errore di uniformarla ai tanti casi che presentano le stesse alterazioni laboratoristiche. I dati di laboratorio sono estrapolati da macchine e sono espressi in numeri, ma la persona è ben altro che una macchina e la sua vita è ben altro che un elenco di numeri.

1. Perché vengono eseguiti?

2. Cosa rappresentano?

3. Quali sono i limiti?

4. La verità nascosta

Gli esami laboratoristici e clinici non servono a molto, se non per poter includere la persona all'interno di un contenitore che si chiama "malattia". Non conta la persona, il suo vissuto ed il suo vivere, conta il fatto che possa entrare in una scatola le cui dimensioni ed il cui volume sono stati definiti da altri. Questo può portare all'errore capitale di curare la scatola e non il suo contenuto.

5. Gli esami (e le alterazioni) più frequenti

5.1 Glicemia

Fabbisogno energetico
Tratterò dell'Iperglicemia, ovvero l'Aumento del tasso di glucosio nel sangue • Senso Biologico
Vedi Diabete

5.2 Colesterolemia

Stress e ormonalità
Tratterò dell'Ipercolesterolemia, ovvero dell'Aumento del colesterolo nel sangue

L'ipercolesterolemia fa parte delle Dislipidemie. Si parla di Dislipidemia quando vi sia una alterazione dei lipidi circolanti. Si tratta in genere di alterazioni quantitative rispetto ai valori considerati normali dalla attuale Medicina Ufficiale (MU). Questi valori normali hanno subito delle modificazioni al ribasso, per cui se 20 anni fa erano normali dei valori, 20 anni dopo questi valori sono considerati eccessivi.

I valori considerati normali attualmente sono i seguenti: Quando si parla di Dislipidemie si fa solitamente riferimento all'ipercolestrolemia ed all'ipertrigliceridemia.

Il Colesterolo è un lipide (grasso) prodotto autonomamente dall'organismo (da 1 a 2 grammi al giorno) e introdotto attraverso l'alimentazione (da 0.1 a 0.5 grammi) e gioca un ruolo preziosissimo, indispensabile, nel funzionamento globale dell'organismo. Viene metabolizzato principalmente nel fegato e la quota totale di colesterolo in un organismo di circa 70 Kg di peso è di circa 150 grammi.

Si trova in grande abbondanza nel cervello, nel sistema nervoso, nelle ghiandole surrenali e nella pelle.
A dispetto di quanto comunemente creduto, la colesterolemia non aumenta con l'alimentazione.
Popoli in cui l'alimentazione è esclusivamente a base di prodotti animali, come gli inuit delle regioni polari o i masai delle steppe africane, hanno la colesterolemia inferiore di individui europei o americani. Lo studio VERA del 1993, eseguito dal Ministero della salute tedesco, ha dimostrato che non esiste alcuna correlazione tra consumo di colesterolo (latte, panna, uova, burro, grassi animali ecc.) e colesterolemia. Il rapporto dimostra che l'opinione secondo la quale la causa primaria del colesterolo alto sia il consumo di alimenti contenenti colesterolo, è falsa.

Le lipoproteine sono sostanzialmente tre:

La densità a cui si fa riferimento è legata al loro contenuto lipidico. In particolare la densità è tanto più bassa quanto maggiori sono i trigliceridi racchiusi all'interno della particella.
Il fegato sintetizza le VLDL che hanno al loro interno una grande quantità di trigliceridi. Questi lipidi non derivano dalla dieta ma sono sintetizzati a livello epatico (origine endogena). Per esempio, se nel sangue c'è un eccesso di glucosio, il fegato è in grado di convertire questi zuccheri in trigliceridi. La stessa cosa avviene in caso di dieta ipercalorica e troppo ricca di proteine.

Cosa sono i trigliceridi?
I trigliceridi sono esteri neutri del glicerolo in cui al posto degli atomi di idrogeno sono presenti le catene di tre acidi grassi a media o lunga catena. Gli acidi grassi sono uniti all'alcol tramite legami estere in seguito ad una reazione di condensazione, con l'eliminazione di una molecola di acqua. I trigliceridi fanno parte della famiglia dei gliceridi assieme ai monogliceridi e digliceridi.
Costituiscono una parte importante dell'olio vegetale e del grasso animale. Sono, in termini semplici e pratici, dei precursori energetici, fonti di energia.

• Senso Biologico
L'innalzamento dei valori di colesterolo sono interpretati in modo molto meno allarmistico rispetto a quanto avviene nella MU. Trattandosi di una base per molte sostanza adibite all'equilibrio ormonale e organico corporeo, qualsiasi variazione nella quantità risponde a precise richieste biologiche. Una condizione di stress e di simpaticotonia, tipica della fase di conflitto attivo, richiede una maggior secrezione di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali ed appare quindi biologicamente sensato che il tasso di colesterolo sia maggiore. L'erroneo convincimento che il colesterolo e i trigliceridi siano responsabili delle lesioni aterosclerotiche dei vasi sanguigni, parte da un errato presupposto. Nel ragionamento riduzionistico della MU, il reperimento massiccio di colesterolo nelle placche ateromasiche, porta a considerarlo come causa delle placche stesse e non come componente atto a riparare arterie che hanno subito uno o più SBS. La funzione del colesterolo è in realtà quella provvedere a riparare le alterazioni dell'endotelio vascolare di coronarie, aorta e tutti i vasi arteriosi, con l'aiuto di sali di calcio ed altre sostanze.
Per le arterie coronarie si tratta di considerare il conflitto di perdita territorio in cui, nella fase attiva si ha una ulcerazione dell'endotelio vascolare, in funzione di aumentare il calibro arterioso e garantire una maggiore perfusione vascolare al miocardio. In questa fase c'è necessità di maggior cortisolo e di conseguenza anche il colesterolo viene maggiormente sintetizzato e posto in circolo.
Una parte di esso viene impiegato per completare la sintesi di cortisolo, mentre un'altra parte rimane in circolo. Se il conflitto rimane attivo per diverso tempo, anche la quota di cortisolo rimane alta (simpaticotonia).
A risoluzione del conflitto, l'intima delle coronarie deve essere riparata e interviene una quota di colesterolo ed altre sostanze calciche che "ripiastrellano" l'interno delle coronarie per ridare robustezza alle arterie, privandole di una quota di elasticità. Appare evidente che se le recidive a carico delle coronarie sono numerose, il lume arterioso tende a diminuire, ma nel contempo viene avviata la costruzione di un valido circolo collaterale.
La supposta causalità del colesterolo nel danno coronarico, non ha in effetti alcun fondamento scientifico. L'angina pectoris è la manifestazione della fase attiva dell'SBS territoriale che colpisce le arterie coronarie.
Per i vasi periferici, si tratta del coinvolgimento della tonaca muscolare e dell'intima delle arterie, in risposta a conflitti di svalutazione (in cui il sentito è quello di percepire il proprio cuore insufficiente, non in grado di nutrire tutto il corpo). Nella fase attiva del conflitto si determina una necrosi della parete interna delle arterie e dello strato muscolare. Non c'è sintomatologia in questa fase.
A soluzione del conflitto viene avviata la riparazione delle pareti arteriose, in funzione di ripristinare presto la robustezza delle pareti arteriose. A questa ricostruzione partecipa una forte quota di colesterolo (che agisce come collante) e di sali di calcio (che fungono da irrobustitori della parete). Le recidive conflittuali e le conseguenti riparazioni, determinano il restringimento del lume vascolare e l'irrigidimento del vaso. Il colesterolo non determina l'arteriosclerosi, ma è solo una componente riparativa.

Le alterazioni del tasso di trigliceridi sono per lo più determinate da un conflitto del boccone in cui il percepito della persona è di "morire di fame". La sintesi delle VLDL viene rallentata e i trigliceridi vengono quindi accumulati dal fegato, perché siano disponibili nel momento del bisogno. Proprio in questo momento, la forte azione delle VLDL può determinare un aumento del tasso di trigliceridi liberi.


Giorgio Beltrammi
A proposito di...Corpo Umano
320 pagine B/N
Per saperne di più →
Acquista →


Chi, di solito, ha il colesterolo alto?
È noto a tutti che ci sono persone obese con il colesterolo addirittura sotto la norma e persone magre e sportive con tassi di colesterolo preoccupanti (per la MU!). Non potendo definire scientificamente le ragioni per le quali ci sono queste differenze, la MU si limita a trovare molte ipotesi e teorie e queste persone con il colesterolo alto si sentono, in buona sostanza, persone sfigate.
È invece interessante notare quali siano queste persone "sfigate" dal colesterolo alto.
Sono persone generalmente un po' aggressive, ambiziose, tendenzialmente competitive e spesso frettolose. Sono sovente persone abituate al comando, al dover prendere delle decisioni e quindi sottoposte a pressioni e tensioni durature. Nell'Enneagramma sono gli individui 8 e i 3.

Anche condizioni di vita e sociali sembrano favorire l'ipercolesterolemia: Due parole sulle statine
Si tratta di una classe di farmaci prodotta e prescritta nei casi di dislipidemie. Sono generalmente ben tollerate, ma hanno effetti collaterali come: Che sono effetti collaterali meno gravi. Tra quelli invece di maggior gravità:

5.3 PSA

Il markers della prostata Il PSA indica l'attività metabolica della prostata e varia molto con l'età, ma ci sono condizioni non patologiche che possono influenzare il valore del PSA: • Senso Biologico

5.4 Bilirubina

Attività epatica e stato delle cellule epatiche.
Vengono misurati tre tipi di bilirubina: Se la bilirubina coniugata (diretta) è più alta di quella non coniugata (indiretta), tipicamente sta a significare che le cellule del fegato non riescono a eliminare bene la bilirubina. Le patologie più comuni che possono causare questo problema sono:

• Senso Biologico
La bilirubina si alza quando sono in atto programmi SBS a carico delle vie biliari e precisamente la fase di riparazione e cicatrizzazione, in cui sia presente un impedimento al flusso della bile verso il tubo digerente. Pur trattandosi di una fase di riparazione, richiede attenzione e trattamento medico in quanto la bilirubina è neurotossica.
Conflitto di Rancore nel territorio, rabbia repressa.

5.5 Calcitonina

Funzione della Tiroide
La calcitonina è un ormone prodotto dalle cellule C della tiroide, che è coinvolto nella regolazione dei livelli di calcio nel sangue. L'azione della calcitonina è quella di: La misura della calcitonina non è utile nella valutazione dello stato del metabolismo del calcio poiché il suo ruolo nella regolazione dei livelli di calcio è di minore importanza rispetto a quello svolto dall'ormone paratiroideo e dall'1,25-diidrossivitamina D.

L'ipercalcitoninemia (CALCITONINA ALTA) è quindi considerata un marker del carcinoma midollare della tiroide.Tuttavia è stato documentato da molti studi che il dosaggio di calcitonina può presentare dei falsi positivi (pazienti con calcitonina elevata ma senza carcinoma midollare della tiroide) e dei falsi negativi (pazienti con carcinoma midollare della tiroide ma calcitonina bassa).

Tra le possibili cause di calcitonina alta rientrano:

• Senso Biologico
Indica una Fase Pcl di conflitto delle strutture ossee. È infatti necessario far si che il calcio si depositi nell'osso per la riparazione di necrosi ossee.
Conflitto di inadeguatezza.

5.6 Creatinina

Funzione renale e muscolare
La creatinina è una sostanza chimica di rifiuto prodotta dal nostro metabolismo muscolare. Tutta la creatinina prodotta viene espulsa dal nostro organismo attraverso l'urina. La misurazione della creatinina ematica e urinaria serve a valutare lo stato della funzionalità renale. Una condizione che compromette la funzione renale è in grado di aumentare il livello di creatinina nel sangue.
Le cause più frequenti della creatinina alta nel sangue sono la pressione alta e il diabete mellito; può essere causata anche dall'assunzione di farmaci oncologici, cardiologici, analgesici, gastroenterologici, antinfettivi. Infine la creatinina alta può dipendere anche dall'ingestione di una grande quantità di carne.

La creatinina alta nel sangue o nelle urine può essere la spia di una disfunzione renale o, peggio, di una delle seguenti patologie: • Senso Biologico

5.7 Ematocrito

Funzione del Midollo Osseo
L'ematocrito è il rapporto percentuale tra i globuli rossi e il plasma.

Valore alto dell'Ematocrito Valore basso dell'Ematocrito
Le possibili cause possono essere:
  • cuore polmonare;
  • disidratazione;
  • esposizione a monossido di carbonio;
  • malattie cardiache congenite;
  • malattie cardiovascolari;
  • malattie polmonari;
  • insufficienza renale e rene policistico;
  • policitemia;
Le possibili cause possono essere:
  • anemia emolitica;
  • carenza di ferro;
  • attività aerobica prolungata;
  • carenza di vitamina B;
  • cirrosi epatica;
  • eccessiva idratazione;
  • emorragia;
  • gravidanza;
  • insufficienza renale cronica;
  • leucemia;
  • linfoma;
  • mestruazioni abbondanti;
  • soppressione del midollo osseo;
  • neoplasie.
• Senso Biologico

5.8 Emoglobina

La ricchezza del sangue
L'emoglobina è una proteina, costituente principale dei globuli rossi, incaricata di trasportare l'ossigeno e l'anidride carbonica. Si forma nel midollo osseo. Ogni globulo rosso possiede circa 350 milioni di molecole di emoglobina ed ognuna di esse è in grado di trasportare quattro molecole di ossigeno.

Valore alto dell'emoglobina Valore basso dell'emoglobina
Può essere causato da:
  • diarrea
  • disidratazione
  • enfisema
  • policitemia
  • poliglobulia
  • shock
  • ustioni
  • trasfusioni ripetute
Può essere causato da:
• Senso Biologico

5.9 Ferritina

Il patrimonio del sangue
La Ferritina è una molecola che contiene atomi di ferro. La sua funzione principale è quella di immagazzinare il ferro. È presente nel fegato, nella milza e nel midollo osseo. Il livello di ferritina nel sangue permette di valutare le riserve di ferro presenti.

Ferritina alta - Può essere causata da: • Senso Biologico

5.10 Fosfatasi alcalina

L'attività ossea ed epatica
La fosfatasi alcalina è un enzima prodotto da intestino, fegato, ossa e placenta e si trova nelle vie biliari.

Fosfatasi alcalina alta Fosfatasi alcalina bassa
Può essere causata da:
  • artrite deformante
  • carcinoma biliare
  • epatite
  • malattia di Paget
  • metastasi epatiche e ossee
  • mieloma
  • mononucleosi
  • osteomielite
  • rachitismo
  • sarcoidosi
  • fratture ossee
  • insufficienza renale
  • sarcoma osteogenico
  • diete ricche di proteine.
Può essere causata da:
  • anemia
  • età avanzata
  • ipotiroidismo
  • malnutrizione
Un aumento della Fosfatasi Alcalina, insieme a quello delle transaminasi, della bilirubina e della Gamma GT può indicare una alterazione delle vie biliari.
• Senso Biologico

5.11 Fosfatasi Acida e Prostatica

Funzionalità prostatica, ossea, splenica, epatica ed ematica
È un enzima prodotto da prostata, milza, fegato, globuli rossi, piastrine e midollo osseo. Viene dosata la frazione prostatica per confermare alterazioni della prostata.

L'innalzamento dei valori si riscontra in diverse situazioni:

• Senso Biologico
Dati i molti tessuti che producono questo enzima, è necessario stabilire bene quale di questi è coinvolto in un processo SBS. Successivamente occorre riconoscere il Senso Biologico di ciascuno di essi.

5.12 Gamma GT

Attività epatica e non solo
Acronimo di Gamma glutamil transferasi, è un enzima presente soprattutto nel fegato e nel tratto biliare, ma anche nella milza, nel cuore, nell'intestino, nei reni, nel cervello, nel pancreas e nella prostata. Viene misurata prevalentemente per valutare la funzionalità epatica. Alterazioni delle Gamma GT possono derivare da abuso di alcolici, steatosi epatica, epatopatie virali colestasi ed epatocarcinoma.

Valori alti della GGT possono derivare da:

• Senso Biologico
Dati i molti tessuti che producono questo enzima, è necessario stabilire bene quale di questi è coinvolto in un processo SBS. Successivamente occorre riconoscere il Senso Biologico di ciascuno di essi.

5.13 Transaminasi GOT e GPT

Funzione e stato del fegato
Sono enzimi all'interno delle cellule epatiche. Vengono misurate per valutare la funzionalità epatica, ma indicano anche le condizioni del cuore e dello scheletro. Sono divise in:
transaminasi GPT
transaminasi GOT.

Transaminasi GOT Transaminasi GPT
Valori superiori possono essere causati da: Valori inferiori possono essere causati da: Valori superiori possono essere causati da:
  • cirrosi epatica
  • uso di contraccettivi
  • distrofia muscolare
  • emolisi
  • ittero ostruttivo
  • metastasi epatiche
  • mononucleosi
  • obesità
  • pancreatite
  • scompenso circolatorio
  • traumi
• Senso Biologico

5.14 MCV (Volume corpuscolare medio)

Lo stato dei globuli
Acronimo di Mean Cell Volume o Mean Corpuscular Volume. Permette di conoscere se i globuli rossi sono troppo piccoli, troppo grandi o normali.

Si tratta di:
MCV alto MCV basso
Implica che i globuli rossi non siano in grado di trasporto delle sostanze nutritive e dell'ossigeno. Causato da:
  • sferocitosi
  • alcolismo
  • anemia megaloblastica
  • gastroenteriti
  • enteriti
  • metastasi
  • iperglicemia grave
  • deficit di vitamina B12
  • deficit di acido folico
Causato da:
  • anemia ferropriva o da talassemia
  • emoglobinopatie specifiche
  • morbo di Cooley
  • neoplasie
  • anemie ipocromiche
  • anemie sideroblastiche
  • carenze di vitamina B6
• Senso Biologico

5.15 Le piastrine

Ferite aperte ed unione
Le piastrine contribuiscono alla coagulazione; aggregandosi insieme in particolari situazioni (traumi, ferite, emorragie) le piastrine bloccano le emorragie.

Piastrine alte Piastrine basse
Possono essere presenti in:
  • nei carcinomi
  • nella carenza di ferro
  • nel troppo esercizio fisico
  • nella febbre reumatica
  • nelle infiammazioni
  • nelle leucemie
  • nel morbo di Hodgkin
  • nella osteomieliti
  • nel parto
  • nella policitemia
  • nella splenectomia
  • nei traumi
  • in corso d'uso di uso di vitamina B12.
Possono essere presenti:
  • nell'anemia aplastica
  • nel deficit di vitamina B12
  • nelle infezioni virali
  • nella leptospirosi
  • nella leucemia
  • nei linfomi
  • nella malaria
  • nella porpora
  • nel periodo post-trasfusionale
  • in corso d'uso di antibiotici
  • in corso d'uso di barbiturici
  • in corso d'uso di diuretici
  • in corso d'uso di fenilbutazone (farmaco antinfiammatorio non steroideo)
  • in corso d'uso di ipoglicemizzanti
  • in corso d'uso di piramidone
  • in corso d'uso di sulfamidici
• Senso Biologico

5.16 CPK

Funzionalità miocardica
Enzima che gestisce la produzione di energia a livello cardiaco, cerebrale e muscolare. Può indicare affaticamento muscolare.

Ci sono tre forme di CPK: Il CPK alto può indicare condizioni parafisiologiche o patologiche.
Parafisiologiche Patologiche
  • Sforzi fisici e Attività sportive
  • Iniezioni intramuscolari
  • Traumi muscolari
  • Interventi chirurgici
  • Alterazioni del rachide
  • Alterata funzione della tiroide
  • Trattamento con statine
  • Squilibri elettrolitici
  • Predisposizione all'ipertermia maligna
  • Malattie neuromuscolari
  • Infarto miocardico acuto
• Senso Biologico

5.17 Fibrinogeno

Potere della coagulazione
È una sostanza proteica che partecipa alla coagulazione, in quanto si trasforma in fibrina.
Valori superiori si riscontrano in: artrite reumatoide, arteriosclerosi, cirrosi, epatite virale, gotta, gravidanza, infarto del miocardio, insufficienza renale, mieloma multiplo, uso di contraccettivi, traumi, ustioni.
Valori inferiori si riscontrano in carcinoma della prostata, emorragie, intossicazioni da fosforo, infezioni gravi, insufficienza epatica, somministrazione di anticoagulanti.

• Senso Biologico

5.18 Testosterone

Il maschio e le sue funzioni
È l'ormone maschile prodotto dal testicolo, dall'ovaio e dai surreni. Responsabile dei caratteri sessuali primari e secondari, stimola il desiderio sessuale.

Testosterone alto Testosterone basso
Può riscontrarsi:
  • nell'iperplasia e nel tumore surrenale
  • nel tumore ovarico
  • nei tumori del testicolo
  • nell'uso di androgeni e contraccettivi
  • nella virilizzazione femminile
Può riscontrarsi:
  • castrazione
  • criptorchidismo
  • insufficienza epatica e renale cronica
  • ipogonadismo maschile
  • ipotiroidismo
  • irradiazioni
  • mongolismo
  • obesità
  • parotite
  • sindrome di Klinelfeter
  • sindrome di Turner
  • traumi
  • uso di estrogeni
• Senso Biologico

5.19 Prolattina

Funzione femminile di nutrimento La prolattina svolge il compito relativo alla lattazione. Nell'uomo, una ipersecrezione di prolattina è collegata a impotenza, ginecomastia, mancanza di desiderio sessuale (inibizione del testosterone).

Iperprolattinemia: può interessare uomini e donne (non in gravidanza). Frequente tra le donne in età fertile con bassi livelli di FSH e ciclo mestruale assente. Tra le possibili cause di prolattina alta si segnalano: La prolattina aumenta anche in occasione di infarto miocardico acuto, digiuno prolungato, situazione di disagio emotivo.
• Senso Biologico

5.20 Proteina c-reattiva (PCR)

Lo stato infiammatorio dell'organismo
Proteina che appare in concentrazioni elevate nel sangue in corso di processi infiammatori. La PCR elevata indica che l'organismo è stato sottoposto a forte stress, ma non indica l'origine del disturbo che l'ha determinato.

La PCR aumenta in caso di: Questo esame viene impiegato per stabilire cosa fare in caso di diagnosi controversa. Talora il valore alterato giustifica l'intervento o la terapia, altre volte no.
• Senso Biologico

5.21 Pap Test

La ricostruzione in atto
Il Test di Papanicolau (Pap-Test) è un esame che viene eseguito su prelievi di tessuto della cervice uterina per definire la presenza o meno di carcinoma uterino della portio. Il prelievo viene eseguito strisciando una paletta lignea sulla mucosa del collo uterino e non è invasivo.
La particolare colorazione applicata al tessuto, permette di vedere le cellule e la loro morfologia.

Sigla Descrizione Significato
ASC-US
Atypical squamous cells of undetermined significance
Cellule squamose atipiche di significato indeterminato Indica lievi modificazioni delle cellule squamose. Raramente sono attribuibili a lesioni importanti del collo dell'utero
ASC-H
Atypical squamous cells - cannot exclude HSIL
Cellule squamose atipiche - non si può escludere HSIL. Indica la presenza di modificazioni più rilevanti delle cellule squamose e si possono associare a lesioni istologiche di alto grado.
LG -SIL o LSIL o SIL di basso grado
(Low-grade squamous intraepithelial lesion)
Lesioni di basso grado delle cellule squamose Sono le modificazioni più frequenti e presentano variazioni di forma e dimensione delle cellule squamose. Sono dovute all'infezione da Papilloma Virus (HPV), secondo la Medicina Ufficiale.
HGSIL o HSIL o SIL di alto grado
(High grade squamous intraepithelial lesion)
Carcinoma squamocellulare
Lesioni squamose intraepiteliali di alto grado Lesioni più rilevanti che suggeriscono la presenza di CIN2 e CIN3. Le modificazioni indicano la possibile presenza di un tumore.
AGC o AGC-NOS
Atypical Glandular Cells not otherwise specified
Cellule ghiandolari atipiche non specificate in altro modo. Le modificazioni delle cellule ghiandolari:
  • Endometriali (AGC endometriale): delle cellule ghiandolari che rivestono l'endometrio
  • Endocervicali (AGC endocervicale): delle cellule ghiandolari che rivestono il canale cervicale
  • Cellule ghiandolari di cui non è possibile individuare la sede (AGC-NOS).
AGC
Suspicious for AIS or cancer (AGCneoplastic)
Cellule Atipiche Ghiandolari per le quali non è possibile escludere la neoplasia Le modificazioni delle cellule ghiandolari sono più marcate
AIS
Endocervical adenocarcinoma in situ
Adenocarcinoma in situ Le cellule ghiandolari presentano modificazioni che suggeriscono la presenza di un tumore di origine ghiandolare non invasivo.
ADENOCARCINOMA
(endocervicale, endometriale, nos)
Le modificazioni delle cellule ghiandolari indicano un tumore invasivo del collo dell'utero (adenocarcinoma endocervicale) o della cavità uterina (adenocarcinoma endometriale). Talvolta non è possibile individuare con precisione la sede (adenocarcinoma nos o non altrimenti specificato).

CIN 1, CIN2 e CIN 3
CIN (Cervical Intraepthelial Neoplasia, neoplasia cervicale intraepiteliale) è il nome che si dà alle lesioni istologiche riscontrate sul pezzo di tessuto e non sulle singole cellule. Per definizione limitate all'epitelio.
CIN1: modificazioni di una piccola parte di cellule (solo lo strato profondo). Nella maggior parte dei casi scompaiono spontaneamente.
CIN2 e CIN3: modifiche anche alle cellule degli strati più superficiali. Possono anche regredire, rimanere invariate oppure, più raramente, progredire a tumore.
Le CIN1 sono incluse nelle lesioni di basso grado, le CIN3 sono incluse invece in quelle di alto grado. Le CIN2 si collocano in un livello intermedio, potendosi comportare come la 1 o la 3.

• Senso Biologico

6. Esami radiologici

Non potendo illustrare tutti i possibili contenuti di ogni singolo referto radiologico, mi limito a pochi esempi tra quelli più frequenti.

Osteofiti

Nel referto è spesso indicata la presenza di "becchi osteofitici".

Indicano la presenza di osso in eccedenza, indice di ripetuti conflitti di inadeguatezza e svalutazione di una certa gravità a carico dell'osso.
Il tentativo della Natura di irrigidire una articolazione che viene percepita incapace di adempiere alla propria funzione.

Riduzione degli spazi intersomatici

Questa condizione viene indicata al riguardo della colonna vertebrale.

Indicano l'avvicinamento di due corpi vertebrali per degenerazione del disco vertebrale, che diventa più sottile.
Conflitti recidivanti di inadeguatezza a sopportare il carico, sentirsi schiacciati.

Rettilineizzazione della colonna

Per lo più a carico del tratto cervicale della colonna vertebrale.

Indica che la normale curvatura della colonna è scomparsa e la colonna appare rettilinea. Conflitti recidivanti di inadeguatezza, «Non mi sento all'altezza!», «Non riesco a essere inflessibile!»

Le complicanze dell'indagine radiologica sono invero assai rare, se si escludono quelle relative all'uso di mezzi di contrasto iodati, per lo più rappresentate da crisi allergiche anche gravi.

7. Esami endoscopici

Sfruttano la visione diretta delle lesioni organiche, previa preparazione delle strutture da esplorare (EGDS e Retto-colonscopie).

Le Complicanze degli esami endoscopici sono frequenti e talora molto impegnative. La prima di queste complicanze è il sanguinamento dovuto all'impiego di strumenti bioptici per lo più appuntiti o taglienti.
La seconda complicanza frequente è la perforazione del viscere proprio a seguito di biopsie o emostasi con strumenti elettrici, il che può richiedere un intervento chirurgico urgente o il posizionamento di drenaggio pleurico.

8. La Prognosi

La Prognosi è la valutazione predittiva sulla conclusione dell'evento "malattia", fondata su una serie di valutazioni per lo più legate a referti, esami strumentali e studi statistici.
Quasi mai viene tenuta in conto la singolarità e unicità della persona verso la quale viene formulata la prognosi, se non per rimarcare i soliti errori alimentari, i vizi, le esagerazioni, la solita genetica ed altre cose legate al convincimento che la persona è vittima ignara della sua condizione, come se emozioni, sentimenti e percezioni non le appartenessero. Tanto meno vengono considerati gli aspetti socio-familiari della persona.

In caso di una prognosi severa:
  1. Cercare di mantenere la calma.
  2. Considerare il proprio stato di salute attuale
  3. Considerare che il medico annuncia la prognosi severa anche per evitare problemi medico-legali
  4. Considerare che rispetto alla patologia in atto, l'ignoranza sulle cause e sullo sviluppo è ragguardevole.
  5. Considerare l'opzione di sentire un'altra opinione
  6. Considerare l'opzione di informarsi su altre visioni della stessa "malattia"

9. Falso positivo e Falso negativo

Riporto quanto scritto in questo articolo:
Uno studio pubblicato negli annuali della Family Medicine ha riscontrato un alto rischio di falsi positivi nei test di screening per cancro colorettale, alla prostata, ai polmoni e alle ovaie.
Questo problema è aumentato con il numero di test che sono stati eseguiti. I risultati sono stati confrontati dopo che i partecipanti hanno ricevuto dai 4 ai 14 test per diversi tipi di cancro:
Il risultato di un falso positivo dopo 4 test è stato del 36,7% per gli uomini e del 26,2% per le donne.
Il risultato di un falso positivo dopo 14 test è stato del 60,4% per gli uomini e del 48,8% per le donne, quasi il doppio.
Va comunque precisato che:

Alcuni esempi
Il CEA è una glicoproteina che tende ad alzarsi in presenza di alcuni tumori, ma il CEA è normalmente alto nei fumatori.
Il Ca 19.9 è un marcatore del tumore del pancreas. Tende ad alzarsi in chi soffre di Malattia di Crohn, o di rettocolite ulcerosa, o di bronchite cronica.
In 7 casi su 10, il PSA non indica un carcinoma prostatico. Può essere alto per un'infiammazione della prostata, in seguito a una lunga pedalata, a una esplorazione rettale o se si è avuto un rapporto sessuale con eiaculazione il giorno prima dell'esame.

10. Prima di fare "gli esami"

  1. Chiedere al medico perché vuol farci fare gli esami, specificamente quali ed il loro significato;
  2. Chiedere al medico informazioni relative ai falsi positivi e negativi degli esami che ci richiede di fare;
  3. Se si tratta di un esame invasivo, chiedere informazioni al riguardo delle complicanze. Chiedere se c'è una alternativa;
  4. Chiedere al medico cosa può garantire che succeda se non si fanno gli esami indicati;
  5. Essere disposti a discutere con il medico sui risultati degli esami eseguiti, chiedendo estese info in merito;
  6. Ricordare che l'informazione medica è un diritto della persona e per il medico un dovere istituzionale.
Tratto da Studi Legali.it:
La Corte di Cassazione nella sentenza del 14 marzo 2006 n.5444, per la prima volta giudica in termini assai rigorosi le conseguenze dell'inadempimento del medico all'obbligo di informare il paziente, in modo adeguato, circa i possibili effetti collaterali della cura.
In particolare la questione affrontata dai giudici di legittimità è stata quella di stabilire in che termini si configuri una responsabilità dei sanitari per omesso consenso informato, a fronte di un comportamento diligente tenuto dagli stessi nell'esecuzione del trattamento terapeutico.
Nel valutare positivamente la questione, la Corte individua nel danno da mancata condotta informativa una fattispecie autonoma e distinta dal danno conseguente alla scorretta prestazione sanitaria.
La nuova fonte di responsabilità medica, viene quindi individuata nell'obbligo di informazione gravante sul medico, con la conseguenza che, in caso di inadempimento, il medico è tenuto al risarcimento dei danni subiti dal paziente a causa dell'esito non favorevole o peggiorativo del trattamento a prescindere dalla valutazione del comportamento tenuto dal sanitario nel trattamento terapeutico.
[...]
La mancata informazione si traduce, quindi, in una condotta illecita in quanto contraria ad un preciso obbligo desumibile in via di interpretazione, sia dall'art. 32, 2° comma sia dall'art. 13 della Costituzione.
[...]
La particolarità, di cui già si è fatto cenno, sta nel fatto che l'azione del medico, rispetto a quella di altri professionisti, va ad incidere su un diritto fondamentale, di valenza costituzionale, dell'individuo: quello dell'integrità psicofisica dell'uomo la quale deve essere rispettata sempre, in ogni momento ed in ogni situazione.
Iscriviti al Bollettino Novità - Invia il tuo indirizzo E-mail a giorgiobeltrammi@gmail.com

Se ritieni che il mio lavoro abbia un valore, puoi contribuire con una piccola donazione
Paypal